Tempi di ripresa lavoro

  • anonimo
  • paolo_b3
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27-04-20 18.59

@ anonimo
.
Attenzione, il primo provvedimento preso dal governo verso la metà di febbraio è consistito nel far chiudere i locali pubblici alle 18. E ho sentito personalmente in un intervista Fontana lagnarsi perchè il provvedimento metteva in crisi gli esercenti.
Poi c'è stata la fase 2 in cui bisognava chiudere tutto, anche le attività produttive essenziali che il governo voleva tenere aperto. E Fontana ha predisposto misure di prevenzione ancora più severe di quelle previste dal governo, come niente attività fisica neanche nei pressi della propria abitazione.
Poi adesso c'è fase 3 in cui bisogna riaprire tutto. Senza nemmeno tenere in considerazione coloro i quali sono ancora realmente esposti al rischio, ovvero gli anziani.
Ma se ad esempio sono stati predisposti dei padiglioni post acuti per i malati di Covid nelle strutture sanitarie per anziani quello è un problema che deve essere imputato alla regione Lombardia, non a Roma. Adesso accerteranno le responsabilità.
  • anonimo

27-04-20 19.04

@ anonimo
la risposta è semplice: Fontana conosce la Lombardia, Conte è un insegnante e non sa nulla, i lombardi si fidano del proprio governatore, lo hanno votato.
Chi è il governatore della Lombardia? Cos’è questa novità?emo
  • anonimo

27-04-20 19.05

@ anonimo
.
Come ho detto qui sono pochi a non avere colpe.
  • anonimo

27-04-20 19.12

Anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno emo
  • anonimo

27-04-20 19.19

@ anonimo
Come ho detto qui sono pochi a non avere colpe.
tanto non paga mai nessuno
  • anonimo

27-04-20 19.20

@ anonimo
tanto non paga mai nessuno
Purtroppo è vero.
  • anonimo

27-04-20 19.22

@ anonimo
Anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno emo
emo
  • anonimo

27-04-20 19.45

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LA APP PER LA FASE 2

Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App. Non parlo di Immuni, ma di un’app ben più potente e sicura, Neuroni.
Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è un’app gratuita che non sfrutta la tecnologia Bluetooth, bensì la ben più collaudata tecnologia Sinapsi. Si tratta di una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso.

Le due app (una non esclude l’altra) funzionano in modi differenti. Facciamo un esempio.
La app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato.
La app Neuroni che per fare due piani potete prendere le scale, che ultimamente non è che avete fatto tutta questa attività fisica.
La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito vi ha infettato.
La app Neuroni vi suggerisce invece di non litigare per una confezione di lievito e di non infilarvi nella corsia del supermercato dove sono presenti ben dodici provetti panificatori manco fosse il festival del pane di Altamura.

Ma il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone.
Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente. Esistono vari modi per tenere la app Neuroni aggiornata, ma studi scientifici dimostrano che leggere è il metodo più efficace.

Dal momento che però non tutti sono consapevoli della potenzialità di questa app, permettetemi di tirar fuori l’Aranzulla che c’è in me per darvi qualche suggerimento sul settaggio.
Un primo test che potete fare per vedere lo stato di salute della vostra app è questo.
Avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti e non vi hanno per nulla infastidito i ventuno milioni di euro sprecati per un ospedale inutile realizzato solo per marketing politico?
Ecco, in questo caso avete dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il vostro sistema operativo.

Purtroppo non è possibile resettare il tutto, ma qualche rimedio proprio in vista della Fase 2 è possibile. Ora vi spiego come fare (Aranzulla scansati proprio). Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore” “caccia-alle-streghe” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia” e “solidarietà” e salvate le nuove impostazioni premendo ok.
Ecco, così facendo avrete a disposizione la più potente arma per affrontare la Fase 2.

p.s. se nel frattempo ascoltando il consiglio di Trump vi siete iniettati o avete ingerito della candeggina, sappiate che la vostra app non è stata danneggiata. Semplicemente, per un errore di fabbrica, non vi è mai stata installata. Capita.
  • afr
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27-04-20 19.49

@ anonimo
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LA APP PER LA FASE 2

Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App. Non parlo di Immuni, ma di un’app ben più potente e sicura, Neuroni.
Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è un’app gratuita che non sfrutta la tecnologia Bluetooth, bensì la ben più collaudata tecnologia Sinapsi. Si tratta di una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso.

Le due app (una non esclude l’altra) funzionano in modi differenti. Facciamo un esempio.
La app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato.
La app Neuroni che per fare due piani potete prendere le scale, che ultimamente non è che avete fatto tutta questa attività fisica.
La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito vi ha infettato.
La app Neuroni vi suggerisce invece di non litigare per una confezione di lievito e di non infilarvi nella corsia del supermercato dove sono presenti ben dodici provetti panificatori manco fosse il festival del pane di Altamura.

Ma il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone.
Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente. Esistono vari modi per tenere la app Neuroni aggiornata, ma studi scientifici dimostrano che leggere è il metodo più efficace.

Dal momento che però non tutti sono consapevoli della potenzialità di questa app, permettetemi di tirar fuori l’Aranzulla che c’è in me per darvi qualche suggerimento sul settaggio.
Un primo test che potete fare per vedere lo stato di salute della vostra app è questo.
Avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti e non vi hanno per nulla infastidito i ventuno milioni di euro sprecati per un ospedale inutile realizzato solo per marketing politico?
Ecco, in questo caso avete dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il vostro sistema operativo.

Purtroppo non è possibile resettare il tutto, ma qualche rimedio proprio in vista della Fase 2 è possibile. Ora vi spiego come fare (Aranzulla scansati proprio). Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore” “caccia-alle-streghe” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia” e “solidarietà” e salvate le nuove impostazioni premendo ok.
Ecco, così facendo avrete a disposizione la più potente arma per affrontare la Fase 2.

p.s. se nel frattempo ascoltando il consiglio di Trump vi siete iniettati o avete ingerito della candeggina, sappiate che la vostra app non è stata danneggiata. Semplicemente, per un errore di fabbrica, non vi è mai stata installata. Capita.
Ineccepibile, non serve aggiungere altro
  • anonimo

27-04-20 20.41

@ anonimo
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LA APP PER LA FASE 2

Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App. Non parlo di Immuni, ma di un’app ben più potente e sicura, Neuroni.
Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è un’app gratuita che non sfrutta la tecnologia Bluetooth, bensì la ben più collaudata tecnologia Sinapsi. Si tratta di una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso.

Le due app (una non esclude l’altra) funzionano in modi differenti. Facciamo un esempio.
La app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato.
La app Neuroni che per fare due piani potete prendere le scale, che ultimamente non è che avete fatto tutta questa attività fisica.
La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito vi ha infettato.
La app Neuroni vi suggerisce invece di non litigare per una confezione di lievito e di non infilarvi nella corsia del supermercato dove sono presenti ben dodici provetti panificatori manco fosse il festival del pane di Altamura.

Ma il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone.
Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente. Esistono vari modi per tenere la app Neuroni aggiornata, ma studi scientifici dimostrano che leggere è il metodo più efficace.

Dal momento che però non tutti sono consapevoli della potenzialità di questa app, permettetemi di tirar fuori l’Aranzulla che c’è in me per darvi qualche suggerimento sul settaggio.
Un primo test che potete fare per vedere lo stato di salute della vostra app è questo.
Avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti e non vi hanno per nulla infastidito i ventuno milioni di euro sprecati per un ospedale inutile realizzato solo per marketing politico?
Ecco, in questo caso avete dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il vostro sistema operativo.

Purtroppo non è possibile resettare il tutto, ma qualche rimedio proprio in vista della Fase 2 è possibile. Ora vi spiego come fare (Aranzulla scansati proprio). Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore” “caccia-alle-streghe” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia” e “solidarietà” e salvate le nuove impostazioni premendo ok.
Ecco, così facendo avrete a disposizione la più potente arma per affrontare la Fase 2.

p.s. se nel frattempo ascoltando il consiglio di Trump vi siete iniettati o avete ingerito della candeggina, sappiate che la vostra app non è stata danneggiata. Semplicemente, per un errore di fabbrica, non vi è mai stata installata. Capita.
Cyrano,
contrariamente a tutte le leggende metropolitane sugli italiani, non ho mai visto un paese così disciplinato. Tutti in casa ed infila indiana a fare la spesa.

Ascoltate Toti ora su Rete 4, è il vostro governatore.
  • BB79
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27-04-20 21.11

mark_c ha scritto:
un certo avvocato del popolo che dovrebbe tornare ad insegnare diritto all'università

Ne sei sicuro????emoemo
  • anonimo

27-04-20 21.24

@ anonimo
Cyrano,
contrariamente a tutte le leggende metropolitane sugli italiani, non ho mai visto un paese così disciplinato. Tutti in casa ed infila indiana a fare la spesa.

Ascoltate Toti ora su Rete 4, è il vostro governatore.
Insisto, in Italia non esiste la carica di governatore. emo
  • KBL
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27-04-20 21.35

mark_c ha scritto:
Fontana ha svolto bene il suo lavoro

Fontana ha prima dichiarato che in Lombardia tutto doveva procedere come nulla fosse, poi ha cambiato idea è si è messo in auto-quarantena. Mentre era in auto-quarantena, ma ti parlo proprio di qualche giorno dopo, quando c'era il sentore che juventus-inter si giocasse a porta aperte ha espresso soddisfazione "oh, così posso andare a vederla allo stadio" ecc. ecc.
Ormai il problema non sono questi pagliacci (ho citato lui solo perché è stato citato, ma ce ne sono in tutte le direzioni ovviamente), sono gli italiani che si sono venduti a loro senza più il minimo senso critico e che li difendono come nemmeno si sognerebbero di difendere i propri genitori o i propri figli. Quante volte avete detto a vostro figlio/padre/marito/moglie/convivente "ma ti rendi conto della sciocchezza che hai detto?", e quante lo avete invece pensato per [...] (inserire qui il proprio personaggio politico a piacere che votate da più di 3 elezioni consecutive). Questa è vera e propria fede (e non in senso buono ovviamente), forse sarebbe meglio usare la parola "tifo" (come quello calcistico) perché è solo questo.
  • anonimo

27-04-20 22.01

@ KBL
mark_c ha scritto:
Fontana ha svolto bene il suo lavoro

Fontana ha prima dichiarato che in Lombardia tutto doveva procedere come nulla fosse, poi ha cambiato idea è si è messo in auto-quarantena. Mentre era in auto-quarantena, ma ti parlo proprio di qualche giorno dopo, quando c'era il sentore che juventus-inter si giocasse a porta aperte ha espresso soddisfazione "oh, così posso andare a vederla allo stadio" ecc. ecc.
Ormai il problema non sono questi pagliacci (ho citato lui solo perché è stato citato, ma ce ne sono in tutte le direzioni ovviamente), sono gli italiani che si sono venduti a loro senza più il minimo senso critico e che li difendono come nemmeno si sognerebbero di difendere i propri genitori o i propri figli. Quante volte avete detto a vostro figlio/padre/marito/moglie/convivente "ma ti rendi conto della sciocchezza che hai detto?", e quante lo avete invece pensato per [...] (inserire qui il proprio personaggio politico a piacere che votate da più di 3 elezioni consecutive). Questa è vera e propria fede (e non in senso buono ovviamente), forse sarebbe meglio usare la parola "tifo" (come quello calcistico) perché è solo questo.
io mi baso su quello che ho visto e sentito sia in TV ma anche dalle altre persone che conosco e molti sono imprenditori.
Fontana non ha mai detto ad esempio cose del genere link tanto per citarne una.
Poteva essere Renzi al posto di Fontana, il quale se avesse lavorato bene sarebbe stato lo stesso per me, se una persona per me fa bene non ho paura ad ammetterlo.
Il sindaco di Milano per me è un incapace totale, basta guardare come l'ha conciata quella città, non può più nemmeno andare alla stazione che è invasa da migranti, questo è il suo concetto di accoglienza.
Toti per quello che dice mi sembra un'ottima persona, poi non abito in Liguria e non so cosa accade.

Comunque: le tempistiche contro la Lombardia sono sospette.
Conte è un incapace totale e nemmeno votato.

Non amo il calcio e il tifo da stadio non mi interessa.
  • anumj
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27-04-20 22.21

Cyrano ha scritto:
Ti pongo una domanda: colui che esce di casa e, rispettando 4 metri di distanza da chiunque potesse incontrare, si reca in una spiaggia deserta, quale rischio pone alla salute pubblica?


Te la faccio io una domanda: con 60 milioni di persone che decidono di uscire di casa è ancora possibile immaginare spiagge deserte?
  • wildcat80
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  • Thanks: 1522  

27-04-20 22.28

Tanto per aggiungere qualcosa... Ho lavorato fino a settembre in Lombardia e sono genovese e vivo e lavoro a Genova.
In Lombardia hanno fatto casino su molti aspetti, ma contrariamente a quanto sventolato la sanità privata non è stata così male.
Le cose ovviamente non si sanno, un po' perché non sono divulgate un po' perché la gente sente solo quello che vuole sentire.
La sanità privata di tipo ospedaliero ha risposto e con buon tempismo, allestendo reparti Covid e raddoppiando i posti letto in rianimazione. Avendo il loro ritorno economico comunque, gratis non fa niente nessuno.
Ma questo, cioè che gli ospedali privati hanno risposto, non si dice.
Chi non ha risposto sono stati gli istituti diagnostici privati, quelli che ti fanno la risonanza a un euro più del ticket, perché ovviamente presi d'assalto per il blocco delle prestazioni ospedaliere, hanno pensato al portafogli. Mettendo a rischio operatori e pazienti.
In più la gestione RSA, un settore in cui operano squali, è stata folle.
In Liguria la Regione ha avuto un'intuizione: bloccare qualsiasi trasferimento in RSA già a inizio marzo.
Intuizione corretta, che comunque non è stata molto utile perché circa la metà delle strutture sono state falcidiate. Sono morti anche operatori.
Avendo seguito in prima persona, posso dire che ci sono state idee buone e meno buone, ma ciò che ha bloccato molte iniziative è stata la burocrazia.
Inoltre, hanno tutti bandito incarichi professionali, dimenticando che medici e infermieri ce ne sono pochissimi, e quasi tutti neolaureati con esperienza pari a zero sul campo in situazioni di normalità, figuriamoci in situazioni come questa.
Andando più in alto, l'OMS nel 2003 ha steso un piano pandemia che è peraltro di facilissimo accesso a tutti, pubblicato anche sui siti ISS e Ministero Salute.
Peccato che questo documento, per ragioni di cui non mi pronunciò, non è stato applicato nei tempi e nei modi del caso.
Vorrei fare notare che è stato aggiornato nel 2016, non 50 anni fa, perché negli anni ci sono stati parecchi allarmi tipo suina, aviaria, SARS, MERS, più tanti altri focolai epidemici di virosi ad elevatissima letalità che la gente non conosce o non percepisce come pericolo (Hendra, Nipah, Ebola per citare i più illustri).
Lo dico con estremo rammarico: 20 anni fa, anche per altri motivi, ci sarebbe stata una risposta diversa da parte dello stato.. intanto eravamo più ricchi, e piacenti o meno, c'erano figure politiche un pelo più preparate in tutti i partiti, che quantomeno sapevano muoversi nel limbo dei dipartimenti ministeriali, al di là della bontà degli stessi
  • anumj
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  • Thanks: 1134  

27-04-20 22.29

@ BB79
Da te davvero queste parole non le avrei mai volute leggere...
Compagno un paio di coglioni...
Scrivimi in privato quello che vuoi leggere, che ti accontento.

Poi cosa cazzo c'entra il "Compagno"?
I Compagni secondo te cosa dovrebbero dire?
I Compagni durante la 2^ guerra mondiale andavano per caso in giro urlando di uscire di casa mentre dal cielo ci cacavano in testa tonnellate di tritolo?
Eppure i morti oggi a Milano sono il quintuplo delle vittime dei bombardamenti.
  • anonimo

27-04-20 22.32

"Con estremo sconforto - soprattutto morale - abbiamo assistito - ed ancora assistiamo - ad ampi dispiegamenti di mezzi per perseguire illeciti che non esistono, poiché è manifestamente insussistente qualsiasi offesa all'interesse giuridico (e sociale) protetto". Lo affermano, in riferimento al divieto di passeggiate, nove magistrati di Aosta in qualità di "cittadini": Eugenio Gramola, presidente del tribunale, i giudici Anna Bonfilio, Maurizio D'Abrusco, Luca Fadda, Davide Paladino, Marco Tornatore, Stefania Cugge (giudice a Ivrea) e i pm Luca Ceccanti ed Eugenia Menichetti.
"In un territorio - scrivono in una lettera aperta - qual è quello valdostano - ma anche altrove, in zone di campagna o collinari su tutto il territorio italiano - ove molti comuni hanno una densità di popolazione assai limitata a fronte di un territorio in gran parte esteso in zona rurale, che pericolosità rivestono le condotte di chi, per sopravvivere alla situazione pesante in cui tutti viviamo, avendo la fortuna di abitare in comune montano - o comunque in zone isolate - (con gli inconvenienti ben noti in condizioni normali, soprattutto in stagione invernale, per spostamenti anche ordinari) faccia una passeggiata nei boschi 'osando' allontanarsi anche per qualche chilometro dalla propria abitazione, laddove superate le 'quattro case' del paese - proprio nel raggio delle poche centinaia di metri di spostamento consentito od almeno tollerato - si spinga fino alle zone solitarie di montagna dove - se ha fortuna - potrà incontrare forse qualche marmotta, o capriolo o volpe, transitando al più in prossimità di qualche alpeggio, al momento anche chiuso".
Quindi "fermo restando che è compito delle Forze di Polizia, e prima ancora dell'autorità politica che ne dirige l'operare, decidere come e dove concentrare i controlli sull'osservanza delle disposizioni emanate dal Governo, è difficile non chiedersi se davvero non si sappia immaginare un modo più utile per spendere il danaro pubblico, in settori ove ce n'è ben più bisogno per le tante necessità urgenti delle strutture sanitarie o per più seri interventi di prevenzione e protezione degli anziani in strutture di accoglienza".

"Tutto ciò - aggiungono i magistrati - avviene con sacrificio estremo, manifestamente non necessario, di diritti fondamentali di libertà personale e di circolazione dei cittadini di cui alla parte I della Costituzione, che meriterebbe rinnovata lettura ed attenta meditazione. Non dimentichiamo che le norme che vengano ad incidere e sacrificare diritti costituzionalmente garantiti, anche a tutela di altri diritti di pari rango che vengano a confliggervi, sono comunque sempre soggette a stretta interpretazione e perdono ogni legittimazione laddove le condotte sanzionate siano prive di lesività per il bene preminente salvaguardato".
Nell'ambito dell'emergenza da coronavirus, in Valle d'Aosta è prevista "in senso ulteriormente restrittivo" rispetto alla normativa nazionale (per via di una ordinanza regionale) la possibilità di svolgere attività motoria e di uscire con l'animale da compagnia "solo in prossimità della propria abitazione", ricordano giudici e pm. Nella lettera aperta fanno riferimento in particolare alla "Circolare del Ministero dell'Interno 31.03.2020", in cui si ricorda che "la finalità dei divieti" risiede "nell'esigenza di prevenire e ridurre la propagazione del contagio" e che "il perseguimento della predetta esigenza implichi valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete".
Inoltre "non sarebbe forse 'strategicamente' più utile limitare l'applicazione dei provvedimenti in vigore nell'ambito effettivamente necessario per il perseguimento dei fini loro propri di contenimento dei rischi reali - e non immaginari - di diffusione dell'epidemia in atto, salvaguardando il più possibile le libertà fondamentali dei cittadini?

[segue]
  • anonimo

27-04-20 22.34

Ciò perché i cittadini stessi, ben consapevoli e largamente convinti della necessità di un regime comunque restrittivo, poiché coscienti - per la maggior parte almeno - dei rischi conseguenti al mancato contenimento della diffusione epidemiologica in atto, sarebbero così assai più motivati e spontaneamente disposti al pieno rispetto della normativa vigente, ragionevole ed equilibrata, e non si sentirebbero invece costretti a cercare i più umilianti sotterfugi per sottrarsi a solerti controlli che finiscono per essere percepiti come gratuite persecuzioni di nessuna utilità per l'effettiva tutela del bene della salute pubblica". Infine "se superassimo il pericolo da coronavirus lasciando sul tappeto libertà fondamentali e diritti primari di libertà che oggi vengono seriamente posti a rischio da condotte repressive non adeguate rispetto ai fini perseguiti, che risultato avremmo conseguito?".