Tempi di ripresa lavoro

  • paolo_b3
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28-04-20 10.35

superbaffone ha scritto:
metodo cinese per le nascite


Guarda che in Cina nascono lo stesso e non li registrano all'anagrafe. Forse 500 Mio di cinesi ufficialmente non esistono.
Come ho già detto, siamo animali dotati di maggiore intelligenza meccanicistica degli altri, ma l'equazione è di primo grado e quindi la soluzione è unica.
  • anonimo

28-04-20 10.40

@ paolo_b3
superbaffone ha scritto:
metodo cinese per le nascite


Guarda che in Cina nascono lo stesso e non li registrano all'anagrafe. Forse 500 Mio di cinesi ufficialmente non esistono.
Come ho già detto, siamo animali dotati di maggiore intelligenza meccanicistica degli altri, ma l'equazione è di primo grado e quindi la soluzione è unica.
insomma anche tu con questa storia che i cinesi taroccano i dati emo

  • anumj
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28-04-20 11.17

@ ahivela
anumj ha scritto:
Se i numeri oggi sono in calo non è per virtù dello spirito santo, ma è grazie a queste limitazioni,


Veramente i numeri sono in calo un po' ovunque, anche dove non sono stati agli arresti, coprifuoco e legge marziale per due mesi...
I numeri sono in calo dove sono state adottate misure serie di lockdown. USA, UK, Spagna, Francia, Italia etc... ovvero paesi dove ancora si può parlare di democrazia.

Poi, se come dici tu, i dati di Cina e Corea sono veritieri, li non si parla di cali di numeri, ma di azzeramento della pandemia.

Possiamo stare qui a parlare mesi.

Ci sono italiani che hanno capito la gravità di quello che è successo e sono disposti a fare sacrifici enormi per salvaguardare il diritto alla salute di tutti, ci sono italiani che non hanno ancora capito un cazzo.
  • anumj
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28-04-20 11.25

Cyrano ha scritto:
2) Per ciò che concerne le limitazioni alla libertà di circolare, l’art 16 della costituzione prevede sì che una legge emergenziale possa limitarne la portata, ma solo a quattro condizioni:

- che tali limiti vengano stabiliti per legge (e quindi non con decreto del presidente del consiglio o altri atti amministrativi).

- che tali limiti abbiano durata definita e breve

- che tali limiti siano ragionevoli, cioè in chiara ed esplicita relazione causale col rischio di offensività del bene costituzionalmente tutelato (la salute) che sarebbe a rischio.


No. Non ci vuole la larea in giurisprudenza. Leggitelo l'art 16, è chiarissimo e non fa menzione nè di durata ne di ragionevolezza nè altre cose frutto della tua fantasia. Il D.L. di febbraio è una Legge dello Stato.

"Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza .

Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.

Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge."
  • anonimo

28-04-20 11.26

OT: respirate solo un momento
  • anumj
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28-04-20 11.44

Cyrano ha scritto:
Vedendo poi i minchioni che si assembrano come se niente fosse, si capisce chiaramente quale sia la condotta pericolosa.


Esatto.

Ma non si può fare un dpcm per i minchioni e uno per le persone che hanno cervello.

Se tutti gli italiani avessero un minimo di senso civico, le misure sarebbero state più blande, come è avvenuto nei paesi nordici. Da noi non è fattibile. Quindi tutti a casa.

Invece l'italiano medio, che è un emerito coglione, se ne sbatte il cazzo se gli ospedali erano al tracollo, se medici e operatori morivano in quarantena senza aver rivisto i propri familiari nell'esercizio del loro dovere. Se ne sbatte il cazzo perchè tanto chi muore è già malato d'altro, è vecchio... e che si tolga dal cazzo, che è anche un peso per la società.
  • BB79
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28-04-20 11.45

.
  • anonimo

28-04-20 11.56

Ti suggerisco di non parlare di ciò che non conosci.

Biodiritto

Certo, ognuna di queste libertà può legittimamente essere sottoposta a restrizioni nel caso in cui lo imponga la preminente necessità di tutelare altri diritti e interessi costituzionali a rischio. Ciò può avvenire con differenti regimi previsti dalle disposizioni della Carta: limitazioni della libertà di circolazione sono possibili nel rispetto di una riserva di legge rinforzata nel contenuto e relativa (cfr. Corte cost. n. 2/1956; U. De Siervo,1970); le riunioni in luogo pubblico possono essere vietate dall’autorità amministrativa per motivi di sicurezza e incolumità pubblica; anche le libertà economiche, oltre a dover essere orientate all’utilità sociale, possono essere limitate dalla legge.

Nessuna di tali restrizioni può però avere carattere indeterminato,dovendo necessariamente essere limitata nel tempo e strettamente giustificata dalla situazione di emergenza.

In caso contrario sarebbe evidente il contrasto con i principi di ragionevolezza e proporzionalità che devono sorreggere ogni operazione di bilanciamento
.

A destare perplessità sotto il profilo costituzionale non sono dunque le misure restrittive in sé considerate, quanto piuttostole modalità con le quali sono state adottate, con particolare riguardo al rispetto del principio di legalità sostanziale e alla sede in cui diritti e interessi costituzionali sono posti sulla bilancia del potere discrezionale


Ragionevolezza e proporzionalità non sono fantasie dei "costituzionalisti fai da te" ma cardini sostanziali della dottrina costituzionale e della giurisprudenza della suprema corte.

SE hai tempo e voglia, leggi cosa ne pensa la Corte Costituzionale

Di converso la libertà personale non é materia comprimibile per decreto.
  • anonimo

28-04-20 12.07

@ anonimo
Ti suggerisco di non parlare di ciò che non conosci.

Biodiritto

Certo, ognuna di queste libertà può legittimamente essere sottoposta a restrizioni nel caso in cui lo imponga la preminente necessità di tutelare altri diritti e interessi costituzionali a rischio. Ciò può avvenire con differenti regimi previsti dalle disposizioni della Carta: limitazioni della libertà di circolazione sono possibili nel rispetto di una riserva di legge rinforzata nel contenuto e relativa (cfr. Corte cost. n. 2/1956; U. De Siervo,1970); le riunioni in luogo pubblico possono essere vietate dall’autorità amministrativa per motivi di sicurezza e incolumità pubblica; anche le libertà economiche, oltre a dover essere orientate all’utilità sociale, possono essere limitate dalla legge.

Nessuna di tali restrizioni può però avere carattere indeterminato,dovendo necessariamente essere limitata nel tempo e strettamente giustificata dalla situazione di emergenza.

In caso contrario sarebbe evidente il contrasto con i principi di ragionevolezza e proporzionalità che devono sorreggere ogni operazione di bilanciamento
.

A destare perplessità sotto il profilo costituzionale non sono dunque le misure restrittive in sé considerate, quanto piuttostole modalità con le quali sono state adottate, con particolare riguardo al rispetto del principio di legalità sostanziale e alla sede in cui diritti e interessi costituzionali sono posti sulla bilancia del potere discrezionale


Ragionevolezza e proporzionalità non sono fantasie dei "costituzionalisti fai da te" ma cardini sostanziali della dottrina costituzionale e della giurisprudenza della suprema corte.

SE hai tempo e voglia, leggi cosa ne pensa la Corte Costituzionale

Di converso la libertà personale non é materia comprimibile per decreto.
E ancora

Nel momento in cui, concretamente, libertà e diritti vengono compressi in ragione di un interesse pubblico, il ruolo del giudice diventa cruciale al fine di verificare in concreto la prevalenza di questo, o la misura di tale prevalenza, e quindi la legittimità del sacrificio imposto al privato.

Questo ruolo della giurisdizione, nell’attuale stato di emergenza, è parimenti importante a livello nazionale e a livello eurounitario, dove la Corte da sempre interpreta le possibili limitazioni poste dagli Stati membri ai diritti ed alle libertà fondamentali, ed in primis quella di circolazione delle persone, come strettamente ancorate a criteri di necessità e proporzionalità, tanto nel senso della sussistenza di mezzi alternativi a evitare il pericolo di lesione dell’interesse tutelato attraverso la limitazione, che nel senso di proporzionalità tra l’adozione dell’eccezione ai principi e il risultato atteso.
  • anonimo

28-04-20 12.23

@ anumj
Cyrano ha scritto:
Vedendo poi i minchioni che si assembrano come se niente fosse, si capisce chiaramente quale sia la condotta pericolosa.


Esatto.

Ma non si può fare un dpcm per i minchioni e uno per le persone che hanno cervello.

Se tutti gli italiani avessero un minimo di senso civico, le misure sarebbero state più blande, come è avvenuto nei paesi nordici. Da noi non è fattibile. Quindi tutti a casa.

Invece l'italiano medio, che è un emerito coglione, se ne sbatte il cazzo se gli ospedali erano al tracollo, se medici e operatori morivano in quarantena senza aver rivisto i propri familiari nell'esercizio del loro dovere. Se ne sbatte il cazzo perchè tanto chi muore è già malato d'altro, è vecchio... e che si tolga dal cazzo, che è anche un peso per la società.
Guarda, in realtà é molto semplice:

SE

il contagio si comunica attraverso la prossimità interpersonale

ALLORA

la prossimità interpersonale é una condotta rischiosa

QUINDI

la prossimità interpersonale va limitata
____________________________________________

COROLLARIO

SE

È possibile uscire di casa senza necessariamente attuare una condotta di prossimità personale

ALLORA

Limitare il diritto di uscire di casa non é necessario per impedire la prossimità personale

QUINDI

Ogni norma che, intendendo combattere il contagio, colpisse il diritto di uscire di casa e non quello di approssimarsi a terzi sarebbe viziato da irragionevolezza
  • anonimo

28-04-20 12.29

hanno appena detto che il virus si muove anche nell'aria, mettetevi l'anima in pace
  • anonimo

28-04-20 12.30

@ anonimo
hanno appena detto che il virus si muove anche nell'aria, mettetevi l'anima in pace
Tutti i virus si muovono nell'aria, trasportati dalle correnti aeree, sia incorporati nel liquido espettorato o nell'aerosol respiratorio sia aderendo al microparticolato (e questo potrebbe spiegare lamaggior diffusione dell'epidemia in aree ad alto livello di inquinamento).

Gli elementi da considerare sono invece questi:

1) Qual'é il numero reale di persone entrate in contatto col virus? Dato importantissimo perché più questo numero é alto, più il virus farà statisticamente fatica a trovare un nuovo organismo da infettare. É quindi necessaria una campagna a tappeto di screening sierologico.

2) Qual'é i reale livello di immunità acquisita e la sua durata?

3) Quanti e quali ceppi di virus sono presenti in Italia? Qual'é la loro virulenza e letalità?

4) Tra le persone il cui decesso é stato attribuito al Covid, quante sono realmente decedute a causa del Covid e quante invece sarebbero decedute egualmente? Quali sono le persone a rischio e perché?

5) Nei casi gravi di Covid pare importante il ruolo dell'infiammazione e della trombosi, sia polmonare che multiorgano. Andrebbe studiata adeguatamente l'efficacia e sicurezza di una multiterapia antinfiammatoria e antiaggragante

6) Valutare attentamente la necessità di un vaccino e la necessità eventuale di vaccinare tutti o solo le persone a rischio, sopratutto alla luce dei punti sovraesposti
  • BB79
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28-04-20 12.34

giusto per chiarire...
ho sempre rispettato con scrupolo i divieti emergenziali.
Convivono con me un dializzato ed una malata oncologica, entrambi ultrasettantacinquenni.
Il mio vecchio è cardiopatico, diabetico insulinodipendente e l'anno scorso ha avuto la fortuna di potersi far togliere un carcinoma polmonare...ho dovuto fare la voce grossa per tenerlo fermo in casa, tanto è preso da una sfrenata voglia di vivere...
Paradosso, perché a me è costato poco rimanere in casa, a parte la grave preoccupazione per l'attività professionale...Sarà la diversa aspettativa di vita...
L'unica libertà che mi sono concesso è stata quella di recarmi, prima tre giorni alla settimana, poi dal lunedì al venerdì, in istudio, cercando di dare una certa continuità ed essere presente per la clientela...
Ho trovato nell'amministrazione un muro impenetrabile: processi manco a parlarne...già dai primi di marzo...e dire che con l'informatica buona parte del lavoro avrebbe potuto essere smaltito, mi riferisco al settore civile almeno, con importanti ricadute in positivo per l'economia in generale.
Sino ad ora manca all'appello un buon quarto del fatturato dell'anno scorso...e siamo solo all'inizio.

Da giurista, mi sono posto il dubbio e la preoccupazione, ragionevole, di come l'esecutivo abbia regolato la materia ed ho potuto rilevare più di un'anomalia...e mi pare di poter dire che sono in buona compagnia.
E' una piccola o grande preoccupazione che credevo, e credo ancora, andasse condivisa.
Tutto ciò al netto dell'emergenza, ancora inspiegabilmente diversa nelle sue manifestazioni locali, ma soprattutto degli effetti economici che sono ancora da apprezzare nella loro enorme gravità...
  • anonimo

28-04-20 12.38

@ anonimo
Tutti i virus si muovono nell'aria, trasportati dalle correnti aeree, sia incorporati nel liquido espettorato o nell'aerosol respiratorio sia aderendo al microparticolato (e questo potrebbe spiegare lamaggior diffusione dell'epidemia in aree ad alto livello di inquinamento).

Gli elementi da considerare sono invece questi:

1) Qual'é il numero reale di persone entrate in contatto col virus? Dato importantissimo perché più questo numero é alto, più il virus farà statisticamente fatica a trovare un nuovo organismo da infettare. É quindi necessaria una campagna a tappeto di screening sierologico.

2) Qual'é i reale livello di immunità acquisita e la sua durata?

3) Quanti e quali ceppi di virus sono presenti in Italia? Qual'é la loro virulenza e letalità?

4) Tra le persone il cui decesso é stato attribuito al Covid, quante sono realmente decedute a causa del Covid e quante invece sarebbero decedute egualmente? Quali sono le persone a rischio e perché?

5) Nei casi gravi di Covid pare importante il ruolo dell'infiammazione e della trombosi, sia polmonare che multiorgano. Andrebbe studiata adeguatamente l'efficacia e sicurezza di una multiterapia antinfiammatoria e antiaggragante

6) Valutare attentamente la necessità di un vaccino e la necessità eventuale di vaccinare tutti o solo le persone a rischio, sopratutto alla luce dei punti sovraesposti
lo so bene Maestro, ed è per questo che è da anni che non mi ammalo di influenza, basta stare alla giusta distanza.
  • ahivela
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28-04-20 13.28

paolo_b3 ha scritto:
Facciamo ipotesi, elaboriamo modelli, io non ho le prove di quello che dico, forse posso sbagliare. Ma la schiavitù economica è un problema che ci affligge da molto tempo, anzi siamo arrivati al punto che i beneficiari non sanno più cosa fare del denaro accumulato.


Mi sono espresso male, per schiavitu' economica intendevo un crollo del costo del lavoro, per riallinearlo a quello dei paesi cd emergenti. Cioe' noi guadagnamo troppo, non siamo piu' competitivi, e questo e' un problema. Non possiamo mantenere il nostro status a lungo.

paolo_b3 ha scritto:
Quindi necessitano urgentemente strumenti per far ripartire la circolazione del denaro.


Direi che stanno lavorando praticamente solo a questo.
Il problema e' che nelle "redistribuzioni" massive e coatte inevitabilmente c'e' chi perde e chi guadagna. E non sempre (anzi quasi mai) guadagna chi aveva veramente bisogno. In gener guadagnano i piu' svelti e attrezzati.

paolo_b3 ha scritto:
Attenzione però, a noi italiani non manca il denaro mediamente,


Questo lo sappiamo noi, ma lo sa bene anche l'Europa, che (ahime' come darle torto) non e' disposta a sganciare nulla.

paolo_b3 ha scritto:
ci manca la possibilità di vivere veramente la nostra vita.


Su questo non c'e' problema, ce lo diranno loro quanto e come "vivere la nostra vita" emo

  • ahivela
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28-04-20 13.41

anumj ha scritto:
I numeri sono in calo dove sono state adottate misure serie di lockdown. USA, UK, Spagna, Francia, Italia etc... ovvero paesi dove ancora si può parlare di democrazia.


No, non e' cosi'. I numeri sono in calo praticamente ovunque, anche e soprattutto in paesi come Svizzera, Germania, Austria, dove non hanno adottato misure cosi' drastiche e deleterie dal punto di vista economico e sociale. Sono in calo persino in UK, o addirittura in Svezia, che non ha fatto praticamente nulla. Senza scomodare i paesi extra europei, dove la situazione e' ancora piu' varia.

anumj ha scritto:
Poi, se come dici tu, i dati di Cina e Corea sono veritieri


Non ho mai detto una cosa del genere, perche' non lo so e non lo posso sapere.
Ma certo non mi sogno di dare per scontato che non sia cosi' e basta, a prescindere.
O che da noi sia tutto come ce la raccontano e basta.

anumj ha scritto:
Ci sono italiani che hanno capito la gravità di quello che è successo e sono disposti a fare sacrifici enormi per salvaguardare il diritto alla salute di tutti, ci sono italiani che non hanno ancora capito un cazzo.


Stai generalizzando e banalizzando, e non e' giusto.
La stragrande maggioranza degli italiani e' stata diligente, e pur con grandi sacrifici, ha osservato le direttive senza battere ciglio. Forse anche piu' del dovuto e del necessario, a giudicare da un confronto di numeri con i paesi esteri summenzionati.
  • ahivela
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28-04-20 13.50

antoepaola ha scritto:
comunque siete tutti fuori tema, nessuno dice la sua sui tempi di ripresa per cui è stato creato il post, sembrate tanti tuttologhi


Hai perfettamente ragione, stiamo andando fuori topic.
Il fatto e' che i tempi di ripresa dipendono piu' che altro dalle volubili decisioni politiche, piu' che dai dati epidemiologici effettivi.
E se questi ultimi sono difficili da prevedere, figurati i primi... emo
A mio parere, ma detto cosi' a completamente a sentimento, qualcosa comincera' a sbloccarsi da agosto-settembre. Parlo di concerti all'aperto, in condizioni diradate, senza calca, magari con posti a sedere distanziati. Probabilmente anche intrattenimenti nei ricevimenti, ove sia possibile essere ben distanziati e senza balli di sorta. Per i concerti al chiuso, complice anche la stagione calda, inevitabilmente si slittera' direttamente a novembre/dicembre prossimi. Per i carnai nei pub, e nelle balere invece temo che ci sara' da aspettare parecchio, se non per le leggi che emaneranno, per la paura degli stessi avventori...
  • anonimo

28-04-20 13.51

ahivela ha scritto:
La stragrande maggioranza degli italiani e' stata diligente, e pur con grandi sacrifici, ha osservato le direttive senza battere ciglio.

emo
  • anonimo

28-04-20 13.57

per tutti quelli che vivono di musica mettetevela via questa stagione estiva è persa
  • anonimo

28-04-20 14.00

ma quanti sono poi quelli che vivono di musica in Italia?
E quali sono i costi fissi da sostenere?