28-04-20 12.34
giusto per chiarire...
ho sempre rispettato con scrupolo i divieti emergenziali.
Convivono con me un dializzato ed una malata oncologica, entrambi ultrasettantacinquenni.
Il mio vecchio è cardiopatico, diabetico insulinodipendente e l'anno scorso ha avuto la fortuna di potersi far togliere un carcinoma polmonare...ho dovuto fare la voce grossa per tenerlo fermo in casa, tanto è preso da una sfrenata voglia di vivere...
Paradosso, perché a me è costato poco rimanere in casa, a parte la grave preoccupazione per l'attività professionale...Sarà la diversa aspettativa di vita...
L'unica libertà che mi sono concesso è stata quella di recarmi, prima tre giorni alla settimana, poi dal lunedì al venerdì, in istudio, cercando di dare una certa continuità ed essere presente per la clientela...
Ho trovato nell'amministrazione un muro impenetrabile: processi manco a parlarne...già dai primi di marzo...e dire che con l'informatica buona parte del lavoro avrebbe potuto essere smaltito, mi riferisco al settore civile almeno, con importanti ricadute in positivo per l'economia in generale.
Sino ad ora manca all'appello un buon quarto del fatturato dell'anno scorso...e siamo solo all'inizio.
Da giurista, mi sono posto il dubbio e la preoccupazione, ragionevole, di come l'esecutivo abbia regolato la materia ed ho potuto rilevare più di un'anomalia...e mi pare di poter dire che sono in buona compagnia.
E' una piccola o grande preoccupazione che credevo, e credo ancora, andasse condivisa.
Tutto ciò al netto dell'emergenza, ancora inspiegabilmente diversa nelle sue manifestazioni locali, ma soprattutto degli effetti economici che sono ancora da apprezzare nella loro enorme gravità...