piano digitale...aiuto!!

  • vin_roma
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17-01-18 12.05

@ LennyK
Infatti. È assolutamente soggettivo. Un digitale che emula (o scimmiotta) un piano acustico non è un piano acustico. Ed un pianista, che sceglie il proprio accordatore e tecnico di fiducia lo sa bene. Non voglio entrare in polemica. Mi spiace solo che stiamo a dibattere di strumenti acustici senza capirne le troppo variabili in gioco. Assurdo un paragone se cerchiamo l'autenticità. Un coda è creato e successivamente modellato per suonare come il pianista desidera ed in base all'acustica della sala. Siete in casa vostra in grado di replicare tutto ciò? La conferma è nel fatto che molti (non tutti) spendono migliaia di euro in Nord, Kawai, Dexibell, Korg, Yamaha e poi non hanno impianto adeguato per valorizzarli. Gli Audiofili spendono per replicare le registrazioni più prestigiose, e non mi state a dire che suonate in sala con le UPA di Meyer Sound perché non ci credo. So di cosa parlo avendo girato per anni dai tempi dei primi impianti in Array EAW. In ogni caso fermo qui e non continuo nemmeno a guardare.
Saluti.
Ma infatti non si parla di ciò che esce fuori ma della "serenità", dell'agio che si prova difronte ad un'emulazione di acustico, quella sicurezza che poi ti permette di suonare in maniera rilassata tutto quello che ti passa per la testa essendo sicuri che poi uscirà. E, impianto o non impianto, se suoni "comodo" si sente dalla musicalità del risultato.
  • anonimo

17-01-18 12.07

ancora con 'sto soggettivo... se ti piace una chiattona è chiaramente soggettivo ma resta sempre una chiattona, con rispetto per le chiattone emo
  • benjomy
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17-01-18 12.12

@ anonimo
ancora con 'sto soggettivo... se ti piace una chiattona è chiaramente soggettivo ma resta sempre una chiattona, con rispetto per le chiattone emo
però c'è chi apprezza kim kardashian ( o come cavolo si scrive), oppure emily ratakowsky oppure ancora chiara biasi...a me per esempio la prima proprio non piace...
  • anonimo

17-01-18 12.39

@ benjomy
però c'è chi apprezza kim kardashian ( o come cavolo si scrive), oppure emily ratakowsky oppure ancora chiara biasi...a me per esempio la prima proprio non piace...
anche i Jalisse hanno il loro pubblico, alla fine è tutto soggettivo quindi da domani vado a suonare con questo soggettivamente suona bene emo
  • anonimo

17-01-18 12.52

Dai ragazzi non scherziamo: il benchmark pianistico esiste ed ha livelli di soggettività limitati

Certo, chi preferisce lo Steinway, chi il Fazioli, che si trova sulle meccaniche Petrof e chi no...ma il benchmark, coi suoi ovvi margini di variabilità, esiste ed è oggettivo: il piano del saloon è per esempio oggettivamente fuori benchmark per qualunque pianista che voglia approcciare un'esecuzione di un certo livello...Sia come gesto tecnico, sia come relazione gesto-suono, sia come suono percepito

Perdiamo anni ed anni a raffinare il gesto tecnico, il tocco, per raggiungere "la sonorità" (pensate a Benedetti Michelangeli, o anche a Jarrett)...e poi caschiamo nel trappolone del "gusto" e della soggettività?

Lasciatemelo dire, un buon suono di piano è oggettivamente un buon suono di piano.

Non ce n'è uno solo, ma neanche possiamo dire che ogni suono di piano, purchè "piaccia", va comunque bene

Se no diciamo tranquillamente che il boutique D05 è un buon clone del minimoog...questione di gusti, no?

emo
  • fulezone
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17-01-18 14.10

Cyrano ha scritto:
Lasciatemelo dire, un buon suono di piano è oggettivamente un buon suono di piano.

Quello che dici è senza dubbio vero, un bel suono di piano è un bel suono di piano, il suono di piano che tu ascolti, del migliore pianoforte al mondo passa attraverso dei microfoni che ne modificano il suono poi attraverso dei cavi, che hanno la loro impedenza, poi attraverso un mixer un sistema di processamento analogico o digitale, il suono viene quantizzato digitalizzato poi equalizzato, poi registrato su un supporto, messo in un sistema audio che lo ricornverte da digitale ad analogico lo riprocessa amplificandolo riequalizzandolo in bene o in male e poi viene mandato alle casse che hanno una risposta più o meno fedele... da quello che parte a quello che arriva alle tue orecchie quante armoniche non fondamentali si sono perse per strada? È quando ascolti la musica a casa come fai a dire che le pareti il pavimento non modifichino ulteriormente ciò che ascolti? Io sostengo che dopo tutto questo processo il dubbio quantomeno ti viene se quello che stai ascoltando sia un vero pianoforte o un emulazione di questo. Spesso il dubbio non ti viene perché sai che un pianista di musica classica non suonerebbe mai una workstation ma chi può dire che per questione di costi e spazio e praticità il pianista non abbia suonato un piano digitale con un suono artefatto tale da farlo sembrare un piano vero?
  • anonimo

17-01-18 14.28

@ fulezone
Cyrano ha scritto:
Lasciatemelo dire, un buon suono di piano è oggettivamente un buon suono di piano.

Quello che dici è senza dubbio vero, un bel suono di piano è un bel suono di piano, il suono di piano che tu ascolti, del migliore pianoforte al mondo passa attraverso dei microfoni che ne modificano il suono poi attraverso dei cavi, che hanno la loro impedenza, poi attraverso un mixer un sistema di processamento analogico o digitale, il suono viene quantizzato digitalizzato poi equalizzato, poi registrato su un supporto, messo in un sistema audio che lo ricornverte da digitale ad analogico lo riprocessa amplificandolo riequalizzandolo in bene o in male e poi viene mandato alle casse che hanno una risposta più o meno fedele... da quello che parte a quello che arriva alle tue orecchie quante armoniche non fondamentali si sono perse per strada? È quando ascolti la musica a casa come fai a dire che le pareti il pavimento non modifichino ulteriormente ciò che ascolti? Io sostengo che dopo tutto questo processo il dubbio quantomeno ti viene se quello che stai ascoltando sia un vero pianoforte o un emulazione di questo. Spesso il dubbio non ti viene perché sai che un pianista di musica classica non suonerebbe mai una workstation ma chi può dire che per questione di costi e spazio e praticità il pianista non abbia suonato un piano digitale con un suono artefatto tale da farlo sembrare un piano vero?
Sto parlando del punto di vista di chi sta suonando

Quando io suono, cerco, attraverso il gesto, di produrre il suono migliore possibile.

Questo significa che il gesto tecnico, attraverso la catena gesto-meccanica-martelletti-corde-corpo del piano, produce un suono determinato, che è il risultato dell'interazione tra me e lo strumento

Nei secoli, si è creato un benchmark su quelli che sono "sistemi di produzione del suono pianistico" buoni e quelli che non lo sono...dal punto di vista dell'esecutore

Questi sono dati assolutamente oggettivi e condivisi dagli esecutori pianistici di un certo livello

Se vogliamo fare un paragone tra un digitale ed un piano a coda, il digitale deve avere una catena gesto-meccanica-suono che sia più possibile identica a quella di un piano a coda.

Il che è ancora (ovviamente con un certo range di variabilità) una cosa del tutto oggettiva, in cui i "gusti" e le "preferenze" non c'entrano nulla...o un digitale ha una catena gesto-meccanica-suono simile a quella di un coda, o non ce l'ha...molto semplice

Ripeto la domanda: il roland boutique D05 è un buon clone del minimoog? È questione di "gusti"?
  • anonimo

17-01-18 14.31

Ma invertiamo per assurdo la domanda: lo steinway è un buon sostituto per il CP70? È questione di gusti?
  • vin_roma
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17-01-18 14.47

Sta diventando lunga 'sta storia... emo

Il presupposto è imitare un pianoforte perché quello reale costa troppo ed è intrasportabile.

Nascono i pianoforti digitali, una vera manna dal cielo per chiunque, andando a suonare, non frequenta le sale da concerto.
I digitali fanno soffrire i pianisti esigenti perché spesso non sono il massimo ma, d'altro canto, soddisfano quelli che un pianoforte serio non l'hanno visto neanche col binocolo, al massimo qualche verticale o coda sbrindellato.
Questi ultimi così possono godere di un suono sempre perfetto, accordato e se premono un po' di note sentono che il suono è molto simile a quello dei pianoforti veri registrati. Allora dicono: questo è buono!
Ma un pianoforte vero e di qualità offre un'infinità di sfumature che un digitale difficilmente può replicare e chi l'ha studiato approfonditamente si accorge delle mancanze, quello che non l'ha mai visto o, anche se suonato l'avrà fatto sporadicamente, non sarà mai padrone di alcune peculiarità tecnico/espressive ...ed è ovvio che gli basterà sentire il suono per dire: ma questo è meglio!
NOOO! c'è un altro parametro che è la suonabilità, la risposta musicale, e in questo (rivedete il mio post più sopra con i video del Roland RD800 e Numa Concert) ci sono digitali che riescono meglio di altri ad avallare le volontà di chi suona, anche in presenza di un suono di base peggiore ma che, grazie al rapporto tocco/suono, risulta più convincente e musicale.
  • ilay72
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17-01-18 18.25

@ anonimo
Ma invertiamo per assurdo la domanda: lo steinway è un buon sostituto per il CP70? È questione di gusti?
emoemoemo
  • ilay72
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17-01-18 18.28

@ vin_roma
Sta diventando lunga 'sta storia... emo

Il presupposto è imitare un pianoforte perché quello reale costa troppo ed è intrasportabile.

Nascono i pianoforti digitali, una vera manna dal cielo per chiunque, andando a suonare, non frequenta le sale da concerto.
I digitali fanno soffrire i pianisti esigenti perché spesso non sono il massimo ma, d'altro canto, soddisfano quelli che un pianoforte serio non l'hanno visto neanche col binocolo, al massimo qualche verticale o coda sbrindellato.
Questi ultimi così possono godere di un suono sempre perfetto, accordato e se premono un po' di note sentono che il suono è molto simile a quello dei pianoforti veri registrati. Allora dicono: questo è buono!
Ma un pianoforte vero e di qualità offre un'infinità di sfumature che un digitale difficilmente può replicare e chi l'ha studiato approfonditamente si accorge delle mancanze, quello che non l'ha mai visto o, anche se suonato l'avrà fatto sporadicamente, non sarà mai padrone di alcune peculiarità tecnico/espressive ...ed è ovvio che gli basterà sentire il suono per dire: ma questo è meglio!
NOOO! c'è un altro parametro che è la suonabilità, la risposta musicale, e in questo (rivedete il mio post più sopra con i video del Roland RD800 e Numa Concert) ci sono digitali che riescono meglio di altri ad avallare le volontà di chi suona, anche in presenza di un suono di base peggiore ma che, grazie al rapporto tocco/suono, risulta più convincente e musicale.
amen al triplo! emo
  • benjomy
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17-01-18 18.58

@ ilay72
amen al triplo! emo
ormai è un fidanzamento ufficiale...emoemo
  • taglia74
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17-01-18 19.34

vin_roma ha scritto:
anche se suonato l'avrà fatto sporadicamente, non sarà mai padrone di alcune peculiarità tecnico/espressive

Vale lo stesso x gli strumenti digitali.....ma facciamo finta che non l'abbia scritto emo.
....Voi non suonate o suonate 15min uno strumento digitale e giudicate come suona....perdoni maestro ma è in fallo :--)
  • vin_roma
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17-01-18 20.01

@ taglia74
vin_roma ha scritto:
anche se suonato l'avrà fatto sporadicamente, non sarà mai padrone di alcune peculiarità tecnico/espressive

Vale lo stesso x gli strumenti digitali.....ma facciamo finta che non l'abbia scritto emo.
....Voi non suonate o suonate 15min uno strumento digitale e giudicate come suona....perdoni maestro ma è in fallo :--)
No Taglia, ti devi spiegare...

Lo strumento digitale in questa contesa è un surrogato, non la fonte.

Sino a che esisteranno auditorium, che esisteranno i concerti, che il jazz "fino" si alimenterà di sano acustico, il pianoforte sarà una cosa di legno, a forma di vasca e con una meccanica che andrà incontro alle esigenze tecniche ed espressive più raffinate. Un piano digitale potrà solo approssimarsi a queste specifiche.

Numa Concert non è la perfezione ma è quanto di meglio, ad oggi, ci si possa aspettare da uno strumento con quel peso ed a quel costo ...sempre nell'ottica dei pianisti, intendiamoci.
Oppure dobbiamo dire che il Roland RD2000 è imbattibile e sarà il riferimento per tutti i pianisti futuri?

Tanto per dirne una: a me uno strumento che decido di usare come sostituto del pianoforte e che mi si presenta con lucine, sliders, pomelli e rotelle "NUN ME PIACE!".
Lo voglio essenziale, intimo e pronto a fare solo quello per cui l'ho scelto.

Se poi devo registrare, avere uno strumento che m'accompagna, che mi fa il caffè ...potrei anche pensarci all'RD2000.


  • anonimo

17-01-18 20.22

Io concluderei così: ho senz'altro torto nel pensare e dire ciò che penso e dico...ma mi tengo volentieri il mio torto, beatamente insieme a Jarrett, Kissin et altri arroganti insipienti emo

emo
  • benjomy
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17-01-18 20.40

@ anonimo
Io concluderei così: ho senz'altro torto nel pensare e dire ciò che penso e dico...ma mi tengo volentieri il mio torto, beatamente insieme a Jarrett, Kissin et altri arroganti insipienti emo

emo
Come fai a sapere quello che pensa keith? emo (mandagli i miei salutiemo)
  • vin_roma
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17-01-18 21.00

taglia74 ha scritto:
....Voi non suonate o suonate 15min uno strumento digitale e giudicate come suona....perdoni maestro ma è in fallo :--)

Se cerco un surrogato del pianoforte ci metto 3 secondi a capire, mi basta un bell'accordone lato a due mani e poi una scala in mezzo.

E non mi chiami maestro ...i Maestri sono quelli bravi davvero!
  • ilay72
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17-01-18 21.16

@ vin_roma
taglia74 ha scritto:
....Voi non suonate o suonate 15min uno strumento digitale e giudicate come suona....perdoni maestro ma è in fallo :--)

Se cerco un surrogato del pianoforte ci metto 3 secondi a capire, mi basta un bell'accordone lato a due mani e poi una scala in mezzo.

E non mi chiami maestro ...i Maestri sono quelli bravi davvero!
ma infatti il "famigerato" è per i tastieristi...non per i pianisti....a meno che quest'ultimi non vogliano fare musica leggera italiana su un palco....alche quella mandola...pompata bene...farà sicuramente il suo effetto! emo
  • anonimo

17-01-18 21.22

@ benjomy
Come fai a sapere quello che pensa keith? emo (mandagli i miei salutiemo)
Basta vedere le rogne che fa per il pianoforte prima dei concerti

Lo vidi dal vivo quando fui invitato a suonare ad umbria jazz...fece delle manfrine che neanche la principessa sul pisello emo
  • vin_roma
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17-01-18 21.22

@ ilay72
ma infatti il "famigerato" è per i tastieristi...non per i pianisti....a meno che quest'ultimi non vogliano fare musica leggera italiana su un palco....alche quella mandola...pompata bene...farà sicuramente il suo effetto! emo
Ti chiedo scusa se ho editato mentre postavi!