...Nel resto d'italia

  • markelly2
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06-01-18 14.39

@ anonimo
OT apparentemente tangenziale ma secondo me interessante

COME NACQUERO I TAGLI DI FONTANA

Un giorno il gallerista per cui Fontana lavorava trovò nella spazzatura una tela che il Maestro aveva danneggiato togliendola dal cavalletto (strisciando contro il bordo del cavalletto la tela si era tagliata in mezzo).

Reduce da un abbondante libagione in cui si era sproloquiato di limiti, apertura, meta-arte e simili facezie, il gallerista ebbe un'idea: ricicciare la tela tagliata come opera che allude al superamento della cosità della stessa, mettendo in luce "quello che c'è dietro" attraverso l'ardita metafora del taglio.

Detto fatto: fece produrre a Fontana qualche centinaio di tagli assortiti (del resto cosa ci vuole a prendere una tela, dargli una mano uniforme di colore e col cutter fargli un bel taglio...) e stipò le opere in magazzino.

Ora però bisognava venderle: e qui il gallerista ebbe un altro colpo di genio.

1) diede il "taglio" ad una casa d'aste e se lo "autocomperò" in anticipo lasciando alla suddetta casa una lauta commissione (tipo 10,000 euro di oggi)

2) durante l'asta, tre "finti compratori" inscenarono un furibondo standoff per aggiudicarsi il "taglio", lotta che fece levitare il prezzo della fetecchia a circa un milione e mezzo.

3) uno dei tre commedianti si "aggiudicò" la geniale opera...ma ovviamente era tutta una finta, l'opera tornò difilato in magazzino e la casa d'aste non incassò nulla tranne i 10,000 pattuiti all'inizio

4) ma dopo questa geniale operazione, un taglio di Fontana valeva un milione e mezzo

Meditate gente meditate
Caro Amico Cyrano, ora io ti amo (in senso "americano" del termine emoemoemo)
  • SimonKeyb
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06-01-18 16.53

Cyrano ha scritto:
Riflessioni profonde, Amico mio (se posso permettermi di chiamarti Amico)

è un piacere! sono argomenti di cui parlo spesso con un ritrovo di amici del liceo Artistico, la tematica mi tocca molto anche se per la vastità del tema è molto complesso fare un discorso organico.
Cyrano ha scritto:
Su cosa fai la tesi?

faccio una tesi di urbanistica sull'abbandono delle discoteche emo mi è stato proposto dal prof e ho accettato, pur non essendo mai stato discotecaro incallito; però devo dire che studiando un pò di materiale emerge uno specchio di società molto interessante, soprattutto per quanto riguarda il settore dell'intrattenimento e sulle tendenze....
  • ahivela
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06-01-18 18.07

SimonKeyb ha scritto:
Dico solo che i più grandi trattati di architettura non erano tanto per far studiare gli architetti, ma per istruire la committenza


Con la "leggera" differenza che la committenza di allora era composta da una esigua minoranza, piu' o meno illuminata, se non per amore della cultura, per noia, non avendo un cazzo da fare tutto il giorno. Clero, nobili, ricca borghesia. Facciamo un due per cento?
Il resto era un ammasso informe di morti di fame, che (soprav)viveva in luride baracche, pagliai, casupole, lavorando come animali in cambio dello stretto per sopravvivere, e a volte neppure quello. Figurati se potevano permettersi questioni di gusto o stile...
Oggi tutto questo (quasi) non esiste piu', come non esiste piu' la schiavitu' di fatto per edificarle, le opere suddette. Con buona pace di chi si lagna che una volta le cose si costruivano per bene... e ci credo: in tempi bliblici, con budget virtualmente illimitati, con una forza lavoro a costo prossimo allo zero...
E' naturale che come la massa, nei secoli, ha progressivamente conquistato benessere e uguaglianza, abbia conquistato anche autodeterminazione estetica e culturale. Che piaccia o meno, in fondo e' giusto che sia cosi'.
  • anonimo

06-01-18 18.11

ahivela ha scritto:
abbia conquistato anche autodeterminazione estetica e culturale


È questo che non condivido...altrochè autodeterminazione estetica e culturale, mi sembra che ci sia un'eterodirezione spietata che vuol livellare verso il basso ogni cosa...
  • vin_roma
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06-01-18 18.23

Forse dobbiamo limitarci al solo "mi piace" o "non mi piace".
Onestamente ho dei dubbi su cosa abbia il diritto di essere assunto come migliore dell'altro.

@Cyrano, hai postato un direttore che dirige un corale di Bach dicendo: questa è arte!
Io sono con te, ma mi azzardo anche a dire che l'arte in Bach ha delle fluttuazioni qualitative. Ciò che pervade la sua opera è la sublime capacità nell'esprimere equilibri, strutture, ma molto spesso era anche lui un "lavoratore" tenuto al capestro dagli obblighi settimanali per le chiese di Lipsia.
Noi (io, te, molti altri qui dentro) abbiamo chiara la situazione, il periodo storico, ne siamo affascinati, sappiamo inerpicarci ed ammirare le volute musicali di quel periodo (e non solo), ci siamo allenati con studi specifici ardentemente cercati, abbiamo costruito una base culturale che ci ha allargato le vedute e che ci permette di apprezzare cose che spesso passano ininfluenti sotto il naso dei molti senza coglierne il peso culturale, formativo, umano.

Appunto: nel traffico ti passa vicino un'auto che più che dal motore pare mossa dall'impianto audio. Vetri e porte sembrano voler esplodere, il thump thump di basse frequenze, anche a 10mt. di distanza, ti premono sullo stomaco e pensi a chi possa sopportare all'interno dell'abitacolo quell'inferno... poi lo scopri.
Il prototipo è un ragazzetto smagrito, cap al contrario, tatuaggi che se non ce l'hai non sei nessuno, sguardo perso, spesso "fatto" se non bevuto, che conosce si e no 50 parole della sua lingua e le usa pure male. Se ci ragioni non vai oltre un campione del calcio o il "titolo" di qualche sostanza di tendenza...
una piccola parade di eccellenze italiane:
...se questo dovesse essere il mio pubblico...

Importanti oggi sono le visualizzazioni e ci si inventa di tutto e di più (stupido) per ottenerle: e non si crea, si commenta, gli basta questo, essere paralleli della realtà: e ce ne sono tanti, è uno dei punti d'arrivo per molti giovani di oggi.

E gli si vuol parlare di Bach? Di Giordano Bruno (che poi penseranno ad un calciatore)?

Ai suoi 19 anni mio padre era impegnato contro i nazisti in fuga da Roma a porta San Paolo.
Ai miei 18 anni avevamo una coetanea come lei che per le idee ci lasciò la pelle.
oggi, col sottofondo di Dj e Internet io vedo in gran parte una gioventù fatta così

Che ne so, me pare un'involuzione. Ma forse deve essere così per forza o magari è solo un'apparenza. Ci vorrebbe la distanza culturale di un extraterrestre per giudicare.
A noi (ex giovani) serve la ricchezza di contenuti mentre oggi, per i tempi che sono, forse anche una apparentemente stupida cassa synth in quattro sparata in discoteca, nonostante la sua semplicità (per noi rozzo tribalismo), è comunque una testimonianza di evoluzione ...proprio perché esistere solo in virtù dell'informatica spinta, di internet, della globalizzazione.
Cioè, Skryllex in parallelo con Bach...

boh...
  • ahivela
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06-01-18 18.34

Cyrano ha scritto:
altrochè autodeterminazione estetica e culturale, mi sembra che ci sia un'eterodirezione spietata che vuol livellare verso il basso ogni cosa...


Si ma manca la cosa fondamentale, cioe' il movente.
Cioe', chi "eterodirige", ammesso che esista, che interesse dovrebbe avere a indirizzare verso i Duran Duran piuttosto che verso gli Steely Dan?
Il mercato si regola da solo, e se una cosa non piace, non piace, e nessuno si sogna di investire su qualcosa che non funziona.
Perche' viviamo in una economia di mercato. L'ascoltatore medio oggi e' stressato, distratto, sovrastimolato, ha bisogno di distrarsi, di scaricarsi, di non pensare. Chiede questo, apprezza quello che e' funzionale a questo. Percio' finisce per preferire il reggaeton a palla, altro che swing e black music... emo
  • anonimo

06-01-18 18.38

@ vin_roma
Forse dobbiamo limitarci al solo "mi piace" o "non mi piace".
Onestamente ho dei dubbi su cosa abbia il diritto di essere assunto come migliore dell'altro.

@Cyrano, hai postato un direttore che dirige un corale di Bach dicendo: questa è arte!
Io sono con te, ma mi azzardo anche a dire che l'arte in Bach ha delle fluttuazioni qualitative. Ciò che pervade la sua opera è la sublime capacità nell'esprimere equilibri, strutture, ma molto spesso era anche lui un "lavoratore" tenuto al capestro dagli obblighi settimanali per le chiese di Lipsia.
Noi (io, te, molti altri qui dentro) abbiamo chiara la situazione, il periodo storico, ne siamo affascinati, sappiamo inerpicarci ed ammirare le volute musicali di quel periodo (e non solo), ci siamo allenati con studi specifici ardentemente cercati, abbiamo costruito una base culturale che ci ha allargato le vedute e che ci permette di apprezzare cose che spesso passano ininfluenti sotto il naso dei molti senza coglierne il peso culturale, formativo, umano.

Appunto: nel traffico ti passa vicino un'auto che più che dal motore pare mossa dall'impianto audio. Vetri e porte sembrano voler esplodere, il thump thump di basse frequenze, anche a 10mt. di distanza, ti premono sullo stomaco e pensi a chi possa sopportare all'interno dell'abitacolo quell'inferno... poi lo scopri.
Il prototipo è un ragazzetto smagrito, cap al contrario, tatuaggi che se non ce l'hai non sei nessuno, sguardo perso, spesso "fatto" se non bevuto, che conosce si e no 50 parole della sua lingua e le usa pure male. Se ci ragioni non vai oltre un campione del calcio o il "titolo" di qualche sostanza di tendenza...
una piccola parade di eccellenze italiane:
...se questo dovesse essere il mio pubblico...

Importanti oggi sono le visualizzazioni e ci si inventa di tutto e di più (stupido) per ottenerle: e non si crea, si commenta, gli basta questo, essere paralleli della realtà: e ce ne sono tanti, è uno dei punti d'arrivo per molti giovani di oggi.

E gli si vuol parlare di Bach? Di Giordano Bruno (che poi penseranno ad un calciatore)?

Ai suoi 19 anni mio padre era impegnato contro i nazisti in fuga da Roma a porta San Paolo.
Ai miei 18 anni avevamo una coetanea come lei che per le idee ci lasciò la pelle.
oggi, col sottofondo di Dj e Internet io vedo in gran parte una gioventù fatta così

Che ne so, me pare un'involuzione. Ma forse deve essere così per forza o magari è solo un'apparenza. Ci vorrebbe la distanza culturale di un extraterrestre per giudicare.
A noi (ex giovani) serve la ricchezza di contenuti mentre oggi, per i tempi che sono, forse anche una apparentemente stupida cassa synth in quattro sparata in discoteca, nonostante la sua semplicità (per noi rozzo tribalismo), è comunque una testimonianza di evoluzione ...proprio perché esistere solo in virtù dell'informatica spinta, di internet, della globalizzazione.
Cioè, Skryllex in parallelo con Bach...

boh...
Parti esprimendo un dubbio, dimostri chiaramente che il discorso "scimmioni subumani" non fa una grinza...e termini con un dubbio

Ammiro la tua speranza che forse le cose non siano così come sembrano, ma purtroppo mi sa che invece le cose stanno proprio così come sembrano
  • ahivela
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06-01-18 18.42

Cyrano ha scritto:
ma purtroppo mi sa che invece le cose stanno proprio così come sembrano


"If it looks like a duck, swims like a duck, and quacks like a duck, then it probably is a duck"
Il pragmatismo anglosassone...emo
  • anonimo

06-01-18 18.56

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
altrochè autodeterminazione estetica e culturale, mi sembra che ci sia un'eterodirezione spietata che vuol livellare verso il basso ogni cosa...


Si ma manca la cosa fondamentale, cioe' il movente.
Cioe', chi "eterodirige", ammesso che esista, che interesse dovrebbe avere a indirizzare verso i Duran Duran piuttosto che verso gli Steely Dan?
Il mercato si regola da solo, e se una cosa non piace, non piace, e nessuno si sogna di investire su qualcosa che non funziona.
Perche' viviamo in una economia di mercato. L'ascoltatore medio oggi e' stressato, distratto, sovrastimolato, ha bisogno di distrarsi, di scaricarsi, di non pensare. Chiede questo, apprezza quello che e' funzionale a questo. Percio' finisce per preferire il reggaeton a palla, altro che swing e black music... emo
Il movente è rincoglionire le masse, privarli della cultura e del senso del bello...per controllarli meglio

Sul fatto che il mercato si regoli da solo poi...è uno di quei miti che ci hanno talmente inculcato da non vedere tutte le evidenze che provano il contrario
  • ahivela
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06-01-18 19.15

Cyrano ha scritto:
Il movente è rincoglionire le masse, privarli della cultura e del senso del bello...per controllarli meglio


Mah, non sono molto d'accordo su questo. In che modo posso controllare meglio la massa se questa ascolta Tizio piuttosto che Caio?

Cyrano ha scritto:
Sul fatto che il mercato si regoli da solo poi...è uno di quei miti che ci hanno talmente inculcato da non vedere tutte le evidenze che provano il contrario


Perche' miti? Se una cosa non piace tu la puoi bombardare quanto ti pare: continuera' a non piacere. Nessun imprenditore investirebbe mai su una cosa che non piace. Viceversa, se una cosa piace si fa strada da sola. E il fenomeno della viralita', che e' per lo piu' spontanea, ne e' una evidenza.
Ho usato apposta termini come "piace" e "non piace". Sono quelli che contano, in una economia di mercato. Imporre il presunto o presumibile bello non mi sembra particolarmente democratico...
  • anonimo

06-01-18 19.30

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Il movente è rincoglionire le masse, privarli della cultura e del senso del bello...per controllarli meglio


Mah, non sono molto d'accordo su questo. In che modo posso controllare meglio la massa se questa ascolta Tizio piuttosto che Caio?

Cyrano ha scritto:
Sul fatto che il mercato si regoli da solo poi...è uno di quei miti che ci hanno talmente inculcato da non vedere tutte le evidenze che provano il contrario


Perche' miti? Se una cosa non piace tu la puoi bombardare quanto ti pare: continuera' a non piacere. Nessun imprenditore investirebbe mai su una cosa che non piace. Viceversa, se una cosa piace si fa strada da sola. E il fenomeno della viralita', che e' per lo piu' spontanea, ne e' una evidenza.
Ho usato apposta termini come "piace" e "non piace". Sono quelli che contano, in una economia di mercato. Imporre il presunto o presumibile bello non mi sembra particolarmente democratico...
1) è molto semplice: se convinco Tizio che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che ti viene proposto, pian piano lo privo della capacità di autodeterminazione...

Inotre, se alla gente cominciano a "piacere" cose volgari, ipersemplicistiche, grette, ripetitive, omologate...si abbasserà ancor di più il senso critico

Ancora peggio se ti convinco che ciò che è patentemente brutto è invece bello...

2) in quasi tutte le scuole serie di economia si impara che "la mano nascosta del mercato" è solo un mito di carattere protestante.

La gente compra ciò che gli viene offerto, ed il valore peecepito è quello che gli viene detto

Il "libero mercato" è un po' come "i negri hanno il senso del ritmo" e "il lago è bello ma triste"...in realtà il mercato è controllato al 100% dal capitale

3) anche imporre il fatto che il sole è caldo e che l'acqua è bagnata è antidemocratico...ciò non toglie che sia vero...
  • ahivela
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06-01-18 19.40

Cyrano ha scritto:
se convico Tizio che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che ti viene proposto


Ma tu Tizio non lo convinci, semmai e' lui che finira' per convincere te, facendoti capire quello che gli piace e quello che no. E tu gli darai quello che gli piace, perche' devi vendere. Che motivo avresti di dargli una cosa che non gli piace?

Cyrano ha scritto:
se alla gente cominciano a "piacere" cose volgari, ipersemplicistiche, grette, ripetitive, omologate...si abbasserà ancor di più il senso critico


La gente e' sovraccarica, stanca, satura cognitivamente ed emotivamente, per esigenze di sopravvivenza e convivenza forzata. Ha bisogno di cose immediate, semplici, di distrarsi.
Sono i tempi, e noi non ci possiamo fare nulla.

Cyrano ha scritto:
La gente compra ciò che gli viene offerto


Eccerto, ma ti dovresti anche chiedere perche' gli viene offerto proprio quello e non altro.
La storia insegna che il successo lo raggiunge chi capisce prima quello che piace o puo' piacere, non chi cerca di convincere, con qualsiasi mezzo, che una cosa e' bella e l'altra no.
  • anonimo

06-01-18 19.45

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
se convico Tizio che non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che ti viene proposto


Ma tu Tizio non lo convinci, semmai e' lui che finira' per convincere te, facendoti capire quello che gli piace e quello che no. E tu gli darai quello che gli piace, perche' devi vendere. Che motivo avresti di dargli una cosa che non gli piace?

Cyrano ha scritto:
se alla gente cominciano a "piacere" cose volgari, ipersemplicistiche, grette, ripetitive, omologate...si abbasserà ancor di più il senso critico


La gente e' sovraccarica, stanca, satura cognitivamente ed emotivamente, per esigenze di sopravvivenza e convivenza forzata. Ha bisogno di cose immediate, semplici, di distrarsi.
Sono i tempi, e noi non ci possiamo fare nulla.

Cyrano ha scritto:
La gente compra ciò che gli viene offerto


Eccerto, ma ti dovresti anche chiedere perche' gli viene offerto proprio quello e non altro.
La storia insegna che il successo lo raggiunge chi capisce prima quello che piace o puo' piacere, non chi cerca di convincere, con qualsiasi mezzo, che una cosa e' bella e l'altra no.
Ti suggerisco la lettura di Joseph Stiglitz

Ma in più:

1) credi davvero che la gente "richieda" di mangiare cibo spazzatura, insipido e velenoso?

2) credi davvero che la gente "richieda" di vivere in città inquinate, frenetiche e stressanti?

3) credi davvero che la gente "richieda" di acquistare beni sempre più cari e di qualità sempre peggiore?

Dai Ahivela sei un uomo intelligente, riflettici...la "gente" fa quello che gli vien detto (o meglio "suggerito") di fare

emo
  • cecchino
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06-01-18 20.35

@ anonimo
Ti suggerisco la lettura di Joseph Stiglitz

Ma in più:

1) credi davvero che la gente "richieda" di mangiare cibo spazzatura, insipido e velenoso?

2) credi davvero che la gente "richieda" di vivere in città inquinate, frenetiche e stressanti?

3) credi davvero che la gente "richieda" di acquistare beni sempre più cari e di qualità sempre peggiore?

Dai Ahivela sei un uomo intelligente, riflettici...la "gente" fa quello che gli vien detto (o meglio "suggerito") di fare

emo
Aggiungo che se fosse sempre vero che i prodotti migliori si impongono sempre e comunque sul mercato in virtù della loro superiorità, certe campagne pubblicitarie non avrebbero ragione di esistere.
  • anonimo

06-01-18 20.44

Esempio lampante di libero mercato: le assicurazioni RCA

Non appena liberalizzate, il loro costo cominiciò a crescere a spron battuto...e non si è ancora fermato
  • cecchino
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06-01-18 20.46

ahivela ha scritto:
"If it looks like a duck, swims like a duck, and quacks like a duck, then it probably is a duck"
Il pragmatismo anglosassone...


Visto che ormai siamo in OT galoppante, ti dirò che l'ultima volta che ho sentito questa frase era alla fine di un seminario di un collega anglosassone che pensava (toppando, perché aveva toppato gli esperimenti) di aver dimostrato una certa tesi. Il problema è che il pragmaticissimo collega non si era limitato a dichiararare di aver osservato della anatre, ma che da questo poteva asserire la non esistenza dei cigni. Peccato che avesse frequentato solo lo stagno delle anatre e non fosse mai andato al lago dei cigni emo
Quindi suggerirei di fare attenzione a dire che tutto è come sembra, se non si è arcisicuri di aver analizzato tutte le possibili alternative. Nel caso specifico, siamo sicuri che tutti coloro che ascoltano anche musica che non ci piace siano poi assimilabili alle scimmie dell'esempio?
  • anonimo

06-01-18 20.53

@ cecchino
ahivela ha scritto:
"If it looks like a duck, swims like a duck, and quacks like a duck, then it probably is a duck"
Il pragmatismo anglosassone...


Visto che ormai siamo in OT galoppante, ti dirò che l'ultima volta che ho sentito questa frase era alla fine di un seminario di un collega anglosassone che pensava (toppando, perché aveva toppato gli esperimenti) di aver dimostrato una certa tesi. Il problema è che il pragmaticissimo collega non si era limitato a dichiararare di aver osservato della anatre, ma che da questo poteva asserire la non esistenza dei cigni. Peccato che avesse frequentato solo lo stagno delle anatre e non fosse mai andato al lago dei cigni emo
Quindi suggerirei di fare attenzione a dire che tutto è come sembra, se non si è arcisicuri di aver analizzato tutte le possibili alternative. Nel caso specifico, siamo sicuri che tutti coloro che ascoltano anche musica che non ci piace siano poi assimilabili alle scimmie dell'esempio?
Io direi: si muove come una scimmia, ragiona come una scimmia, si comporta come una scimmia...ergo...
  • cecchino
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06-01-18 21.03

@ anonimo
Io direi: si muove come una scimmia, ragiona come una scimmia, si comporta come una scimmia...ergo...
MA sei sicuro che lontano da quei video deliranti non ci siano altre persone che per motivi a noi ignoti si disimpegnano per qualche minuto ascoltando quel tipo di musica (che a me, bada bene, non piace affatto per usare un eufemismo) a casa loro senza dedicarsi ad esercizi di movenze scimmiesche?
Conosco un sacco di gente dotata di cultura anche musicale che di tanto in tanto ascolta roba per me improponibile, e magari ne apprezza pure alcuni aspetti. Certo, se poi propone alla band di suonare dal vivo qualcosa di quel repertorio lo mandiamo subito a cag... emo
  • anonimo

06-01-18 21.06

@ cecchino
MA sei sicuro che lontano da quei video deliranti non ci siano altre persone che per motivi a noi ignoti si disimpegnano per qualche minuto ascoltando quel tipo di musica (che a me, bada bene, non piace affatto per usare un eufemismo) a casa loro senza dedicarsi ad esercizi di movenze scimmiesche?
Conosco un sacco di gente dotata di cultura anche musicale che di tanto in tanto ascolta roba per me improponibile, e magari ne apprezza pure alcuni aspetti. Certo, se poi propone alla band di suonare dal vivo qualcosa di quel repertorio lo mandiamo subito a cag... emo
Certo, ma stiamo parlando di cose diverse

Un conto è chi ascolta anche disco, e qualche volta fa due salti in discoteca

Un conto sono i decerebrati che si stipano come sardine per saltellare al suon dei rutti di guetta
  • cecchino
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06-01-18 21.11

@ anonimo
Certo, ma stiamo parlando di cose diverse

Un conto è chi ascolta anche disco, e qualche volta fa due salti in discoteca

Un conto sono i decerebrati che si stipano come sardine per saltellare al suon dei rutti di guetta
OK, l'importante è che siamo d'accordo sul concetto di base emo