Pezzi imprescindibili con SYNTH

  • orange1978
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12-12-20 04.38

@ vin_roma
Se hai questo percorso alle spalle, dovremmo capirci...

Ho amici, anche abbastanza stretti, che sono direttori e vice direttori in alcuni tra i più prestigiosi ex conservatori d'Italia e..., al di là dell'istituzionale, ci chiacchiero.
Quello che trovo "sminuente", in relazione al vecchio ordinamento, è che attualmente si elargiscano titoli istituzionali "colorati" di percorso universitario ma che sppiamo benissimo esistere principalmente pe far cassa.
Ai miei tempi, a Roma, ci fu l'apertura sperimentale di un corso complementare di jazz tenuto da Giorgio Gaslini ed era a numero chiuso, solo come "complemento" ad una formazione pianistica o compositiiva degli allievi interni.
Oggi sappiamo com'è ...il direttore di conservatorio ha più facoltà, è perlopiù un manager e, per tenere a galla "l'azienda", se ha un amico "bravo" che fa pianobar o che è un virtuoso di tamburi vesuviani e questi gli portano iscritti (rette annuali) non ci mette niente a creargli percorsi di studio straordinari e titoli relativi. Comunque, verso queste aperture non ci sarebbe niente di male ma ...non dovremmo essere in un ambiente equiparato all'università?
Forse non conosco bene l'attuale andamento ma, come dici anche tu, fare un percorso serio di base e poi avere l'oportunità, da interno, di seguire corsi complementari tenuti da personaggi che praticano il mestiere che si vorrà intraprendere è certamente cosa buona, ma degli altri "titoli di stato", quelli rilasciati e relativi ai percorsi che ho descritto prima, a cui si può accedere senza particolari requisiti, che valenza hanno? Che fai, ti ci presenti all'orchestra di Sanremo? "Guardi, io sono diplomata in canto moderno/leggero, posso essere una corista?" oppure "sono un tastierista dialomato a XXXX, quando fate le audizioni per il gruppo di Fiorella Mannoia?" ...pensi che funzioni così? NO!
Sono quindi percorsi evidentemente clientelari che possono esistere solo grazie alle nuove facoltà decisionali dei direttori ...e sappiamo che se aprono un bando pubblico per la cattedra di percussioni partenopee o di storia e letteratura dell'organo Hammond, vista l'eccessiva specificità dei corsi, potremmo anche pensare che abbiano già in mente chi potrà essere l'insegnante più qualificato.

Insomma, se lo dico mi inguiaio, ma tutto 'sto giro sotto le ali dello stato è un movimento utile alle casse e agli amici musicisti dei conservatori. Gli allievi, tanti, troppi e non più ben preparati come prima, se pensano poi di spendere certi titoli in una situazione come quella in cui siamo oggi, sono illusi.
Tutt'al più, accompagnati da un diploma liceale e uno di abilitazione all'insegnamento, potranno sperare di fare i precari per qualche decennio nelle scuole medie e se avranno un diploma di quelli pesanti, come quelli di prima, potranno pretendere di insegnare in conservatorio per creare nuovi allievi per i quali verranno aperte nuove sedi che creeranno nuovi insegnanti .........

ma se po' insegna' Pianobar al conservatorio?
è una vergogna vincenzo, siamo proprio il paese di pulcinella, e non ce l'ho certo ripeto con il povero asterix, che si trova in mezzo a tutto questo.

il CONSERVATORIO un istituzione sacra direi per la musica, ridicolizzata in questo modo, ma puo esistere una laurea in "pianobar" ma che roba é?! ....e poi fatemi capire quella laurea avrebbe la stessa valenza di quella presa ad esempio in clavicembalo e musica antica?

poi sono d'accordo al 100% che all'interno dei corsi principali quali composizione, pianoforte, musica jazz per esempio, il conservatorio possa organizzare tutta una serie di corsi ausiliari facoltativi che ogni allievo puo seguire e che preparano a certe situazioni professionali sul campo, quindi se il conservatorio si trovasse a cuba, grandi classi e corsi di musica afro cubana e musica d'insieme (....e infatti a l'Havana al conservatorio nacional è cosi, ma il percorso di studi poi è classico, studi chopin e prokofiev obbligatoriamente, per chi vorrá suonare nelle orchestre afrocubane esistono tutta una serie di corsi sugli stili popolari).

va bene quindi che un pianista possa seguire un corso di "musica leggera e accompagnamento moderno al canto" ossia qualcosa simile al pianobar (che cazzo insegni se no, a scaricare a ummm a ummma le basi midi da internet e a usare van basten per riprodurle?! eddai) pero a patto che debba sostenere TUTTI gli esami del corso tradizionale e che cio non tolga troppo tempo allo studio tradizionale.

ci sono poi pero corsi che non dovrebbero MAI esistere in un conservatorio perche sarebbero ridicolizzanti per cio che rappresenta l'istituzione, per come la vedo io una cosa che si chiama Conservatorio di musica (che é un istituzione con una grande storia) non puo promuovere un corso di rap o di musica edm, ne tantomeno un corso per DJ.

sono realtá di mercato queste cose? ....e chissenefrega, la scuola deve mantenere un confine tra cio che è serio, di buon gusto e ció che non lo è.
  • Jerrymusic
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12-12-20 09.00

@ orange1978
Jerrymusic ha scritto:
Ma il sound design è ormai imprescindibile.


cazzo c'entra il sound design, che poi sound design de che, per fare fiorella mannoia? ma per piesè, qui si parla di insegnare "tastiere elettroniche pop", una deviazione mentale assurda (e detto da uno che ha in casa 30 synth e dovrebbe essere felice della cosa).

scusa come hanno fatto quelli che fino ad ora hanno suonato in giro le tastiere dato che non esisteva alcun corso? eppure dal 1970 a oggi hanno fatto migliaia di dischi e concerti...forse perche cè poco da dire! cosa vuoi insegnare come sound design nella musica pop, a programmare un pad?
ma dai...
Evidentemente il musicista l'hai sempre fatto dietro la tastiera (!) di un computer... altrimenti avresti più presente cosa succede nel mondo della musica e dei conservatori nello specifico. Il corso di pianoforte jazz, che io ho seguito dopo quello classico, non mi ha fornito le basi della sintesi FM o sottrattiva, della programmazione midi, della catena audio e della programmazione delle tastiere in un evento live... ho dovuto impararlo leggendo e studiando il buon Enrico Cosi mi negli articoli delle riviste specializzate.
Ora, se un conservatorio, unitamente ai corsi principali del Dipartimento jazz, ti offre la possibilità di studiare anche questo aspetto della musica per prepararti a lavorare in ambiti diversi da quello del concertista jazz puro, secondo me che ben venga, è un'ulteriore possibilità offerta (anche per aumentare gli iscritti, per carità).
Quindi, smettila di fare l'inquisitore del c.... offendendo a destra e a manca musicisti che ne sanno un pò più di te.
E qui chiudo, per me, l'argomento, che con certi interventi è diventato noioso.
  • orange1978
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12-12-20 09.43

Jerrymusic ha scritto:
Evidentemente il musicista l'hai sempre fatto dietro la tastiera (!) di un computer...


certo! emo è arrivato david rosenthal....

Jerrymusic ha scritto:
Il corso di pianoforte jazz, che io ho seguito dopo quello classico, non mi ha fornito le basi della sintesi FM o sottrattiva,

....e ci mancherebbe, cosa c'entrerebbe un corso di "pianoforte jazz" con la sintesi fm?

poi LEGGI bene (è italiano...) non si parla di corsi di sound design i quali possono servire certo, ma di tecnica alle tastiere elettroniche, ossia un corso dove ti dicono per la prossima volta studiami jump dei van halen, e gia che ci sei fammi anche l'intro dei liquido oppure se preferisci quella che fa pooooo popopopopoooooo poooooo.
.....pensi sia ancora una buona idea vedere una simile sciocchezza in un conservatorio?

Jerrymusic ha scritto:
ho dovuto impararlo leggendo e studiando il buon Enrico Cosi mi negli articoli delle riviste specializzate.

ah beh allora, mi inchino.

Jerrymusic ha scritto:
Ora, se un conservatorio, unitamente ai corsi principali del Dipartimento jazz, ti offre la possibilità di studiare anche questo aspetto della musica per prepararti a lavorare in ambiti diversi da quello del concertista jazz puro, secondo me che ben venga,


come corsi ausiliari assolutamente si, ma appunto magari di "informatica e musica" ossia tutto cio che riguarda midi, registrazione etc....oppure "sintesi" ossia come gestire un modulare etc....ma non di "tastiera elettronica pop" ossia insegnare a un allievo (che se si trova in corservatorio a fare un corso di lauera avrà minimo fatto le suites inglesi di bach e una sonata di mozart) a suonare le parti di tastiera della musica leggera che sono ridicole!
che cosa vuoi insegnare, la parte di piano di almeno tu nell'universo di mia martini?
e che non servirebbe a niente perche non piu di moda quel genere, bene allora cosa proponi, le parti di tastiera dei brani trap (dato che oggi è quello che ascoltano di piu)...in un conservatorio? ma non siate ridicoli.

poi se lo fanno nessuno di noi ha il potere di impedirlo ma da musicisti veri come quelli che dite di essere mi aspetterei per lo meno un "che idea assurda", invece la cosa piu grave è che pensate sia una figata vedere un corso così in un conservatorio di musica.

Jerrymusic ha scritto:
Quindi, smettila di fare l'inquisitore del c.... offendendo a destra e a manca musicisti che ne sanno un pò più di te.

"offendendo a destra e manca musicisti" ma chiiiii, quali musicisti, dove ,quando, domando a quelli che mi conoscono da secoli ho offeso qualcuno di voi? ho detto che non è una bella idea.

sul fatto del saperne un po di piu di me, temo che tu non rientri in quella categoria sai....emo
  • orange1978
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12-12-20 09.57

no ma qui siamo al delirio ragazzi, moh un iscritto a un corso di pianoforte e musica jazz dovrebbe studiare anche come si programmano le combination in una korg kronos?

...ma un appassionato di piano jazz vorrà fare materie come tecnica allo strumento magari focalizzata allo swing (come ho fatto io), poi armonia "moderna" (a fianco della classica) sopratutto applicata in tempo reale allo strumento (voicing con la mano sinistra, e semplificazione dell'armonia in piano solo...) e poi improvvisazione, lettura e analisi degli standard piu famosi, e poi materie di insieme quali big band, trio...ma anche materie teoriche tipo analisi e ascolto di musica jazz con relativa storia della musica afroamericana....e via cosi.

che cosa c'entrano i carriers, i modulators, gli inviluppi, il filtro low pass di secondo ordine con tutto questo?

che poi sono cose che un musicista se vuole puo capirle anche da solo, quanti musicisti che vengono dal pianoforte si sono comprati il loro primo synth e hanno imparato? (ne conosco ma un infinità) gli stessi grandi nomi hanno fatto cosi.

il mio insegnante aveva un piano acustico e un digitale gem negli anni 80, poi si prese il Kurzweil K1000 e iniziò a capirci qualcosa, poi in seguito la Roland Jd800....e poi ha realizzato diversi album (e anche belli) con queste cose, non ha mai frequentato nessun corso per imparare ad usarle semplicemente perche non serviva, basta il manuale per impararle (e ovviamente pratica, tempo speso a usarle).

al contrario per imparare l'armonia potrebbe non bastare leggersi da soli il manuale del Piston, sopratutto quella "tradizionale" piena di regole ed eccezioni, la verifica con un insegnante che ti spiega certi concetti è un vero valore aggiunto.

poi se parliamo di corsi ausiliari e formativi (come il canto corale una volta) va bene qualsiasi cosa anzi ben vengano, ma entro certi limiti ovviamente (non si puo ripeto pensare di vedere un corso da dj dentro i programmi formativi di un conservatorio di musica!)
  • vin_roma
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12-12-20 19.24

Però voglio sottolineare, e credo che sia dello stesso parere Orange, che ciò che si è detto non è contro Asterix, per carità!
E' un dissenso verso l'andazzo culturale che si sta vivendo in questi ultimi tempi in Italia.

...e se ...dovessi averne anch'io l'occasione forse... beh, so' tempi brutti questi!
Vi confesso una cosa:
quando ero molto giovane e nelle scuole medie mancavano insegnanti di musica, tanto che i Presidi stessi avevano facoltà di nominare graduatorie e docenti, dalla scuola vicino casa vennero a chiamarmi direttamente sulla porta per offrirmi l'incarico perché avevano saputo da mio fratello, che frequentava le medie da loro, che io studiavo in conservatorio!!!
Mi feci 2/3 mesi e al rinnovo lasciai ma loro insistettero addirittura con mia madre affinché accettassi l'incarico! Mi dissero che avrei avuto la cattedra sicuramente per un lungo periodo. Ricordo che ad una delle loro chiamate risposi con un "arrogante" e scherzoso "quanto mi date?" e la segretaria: ma che centra? lei si sistema per tutta la vita! e io: allora no, grazie! emoemoemo ...avevo 22 anni e tanta incoscienza e voglia di muovermi.
  • Asterix
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12-12-20 20.08

@ vin_roma
Però voglio sottolineare, e credo che sia dello stesso parere Orange, che ciò che si è detto non è contro Asterix, per carità!
E' un dissenso verso l'andazzo culturale che si sta vivendo in questi ultimi tempi in Italia.

...e se ...dovessi averne anch'io l'occasione forse... beh, so' tempi brutti questi!
Vi confesso una cosa:
quando ero molto giovane e nelle scuole medie mancavano insegnanti di musica, tanto che i Presidi stessi avevano facoltà di nominare graduatorie e docenti, dalla scuola vicino casa vennero a chiamarmi direttamente sulla porta per offrirmi l'incarico perché avevano saputo da mio fratello, che frequentava le medie da loro, che io studiavo in conservatorio!!!
Mi feci 2/3 mesi e al rinnovo lasciai ma loro insistettero addirittura con mia madre affinché accettassi l'incarico! Mi dissero che avrei avuto la cattedra sicuramente per un lungo periodo. Ricordo che ad una delle loro chiamate risposi con un "arrogante" e scherzoso "quanto mi date?" e la segretaria: ma che centra? lei si sistema per tutta la vita! e io: allora no, grazie! emoemoemo ...avevo 22 anni e tanta incoscienza e voglia di muovermi.
Ma certo Vincenzo!!! Non la prendo sul personale!! Poi conosco bene Andrea! Siam modello stesso paese, abbiamo incominciato insieme da ragazzini!
É proprio perché conosco l'andazzo culturale che penso che da questi nuovo corsi, se strutturati in maniera SERIA possa nascere qualcosa di buono.
Forse bisogna rendersi conto che il compito del "conservatorio", sarà in futuro anche di conservare certe competenze, capacità, anche nel campo della musica leggera che stanno andando irrimediabilmente perse.
Io ho conosciuto personalmente Giampiero Reverberi, ho suonato le tastiere con lui per una decina d'anni, nei lunghi viaggi in autobus mi è capitato che mi raccontasse del suo lavoro come arrangiatore per De Andrè, per Gino Paoli, per Battisti ("Emozioni" su tutte), un mondo che sta andando perso. Ho lavorato anche con personaggi "minori" ma assolutamente GENIALI, quali Fred Ferrari (l'album di Ruggeri live con orchestra ).
Cioè ci pensate negli anni 60' 70' facevi dischi e come arrangiatore avevi Reverberi, Bacalov, Morricone (Joan Baez, Mornadi, etc...).
Ora questa professionalità si sta perdendo.
Ora I produttori di musica leggera NON suonano, non conoscono l'armonia, non suonano uno strumento.
Noi da ragazzini si andava nelle sale prove degli oratori, poi nei locali sui Navigli (a Milano), ora un ragazzino dove va? Se ne sta chiuso in una stanza a infilare un loop uno dopo l'altro? Allora un ambiente dove poter sviluppare SERIAMENTE una creatività sarebbe secondo me un bel risultato.
Ora al di là dei nomi storici del tastierista Italiano chi c'è? Io ho visto l'anno scorso in concerto Fariselli (ex Area), ora mi dite un tastierista SOTTO i 30 anni di quel livello! Quando è uscito il primo degli Area, forse Fariselli aveva 25 anni.
Certo lo so anch'io non paragonabile il mio diploma di pianoforte con questi nuovi tipi di percorso, ma bisognerebbe che questi nuovi percorsi salissero di livello. Che ne so, come il Berklee di Boston.
Io ho la specialistica al conservatorio di musica elettronica, con le mie conoscenze di conservatorio - Laurea specialistica con 110/110 - FORSE avrei potuto passare un TEST DI INGRESSO alla Berklee. Ho conosciuto personalmente alcuni insegnati e vedo il livello.
Io forse utopisticamente immagino una scuola in cui, DOPO il '5 anno di pianoforte studi seriamente musica POP, e credetemi! Si può insegnare, perché io lo faccio ostinatamente da un ventina d'anni!
Da quell'ambiente, se qualcuno forte con grandi capacità, verrà fuori, ma intanto innalzeremo la preparazione generale di musicisti, producer, etc...
Vincenzo, ho presente i corsi improbabili di molti conservatori (non per fare polemica ma molti del Sud Italia), ci vorrebbe una visione.
Sono 2' in graduatoria al conservatorio di Brescia, sono in graduatoria in altri conservatori, magari non mi chiameranno mai, nel caso mi chiamassero, però vorrei dare il meglio!