12-12-20 20.08
@ vin_roma
Però voglio sottolineare, e credo che sia dello stesso parere Orange, che ciò che si è detto non è contro Asterix, per carità!
E' un dissenso verso l'andazzo culturale che si sta vivendo in questi ultimi tempi in Italia.
...e se ...dovessi averne anch'io l'occasione forse... beh, so' tempi brutti questi!
Vi confesso una cosa:
quando ero molto giovane e nelle scuole medie mancavano insegnanti di musica, tanto che i Presidi stessi avevano facoltà di nominare graduatorie e docenti, dalla scuola vicino casa vennero a chiamarmi direttamente sulla porta per offrirmi l'incarico perché avevano saputo da mio fratello, che frequentava le medie da loro, che io studiavo in conservatorio!!!
Mi feci 2/3 mesi e al rinnovo lasciai ma loro insistettero addirittura con mia madre affinché accettassi l'incarico! Mi dissero che avrei avuto la cattedra sicuramente per un lungo periodo. Ricordo che ad una delle loro chiamate risposi con un "arrogante" e scherzoso "quanto mi date?" e la segretaria: ma che centra? lei si sistema per tutta la vita! e io: allora no, grazie!
...avevo 22 anni e tanta incoscienza e voglia di muovermi.
Ma certo Vincenzo!!! Non la prendo sul personale!! Poi conosco bene Andrea! Siam modello stesso paese, abbiamo incominciato insieme da ragazzini!
É proprio perché conosco l'andazzo culturale che penso che da questi nuovo corsi, se strutturati in maniera SERIA possa nascere qualcosa di buono.
Forse bisogna rendersi conto che il compito del "conservatorio", sarà in futuro anche di conservare certe competenze, capacità, anche nel campo della musica leggera che stanno andando irrimediabilmente perse.
Io ho conosciuto personalmente Giampiero Reverberi, ho suonato le tastiere con lui per una decina d'anni, nei lunghi viaggi in autobus mi è capitato che mi raccontasse del suo lavoro come arrangiatore per De Andrè, per Gino Paoli, per Battisti ("Emozioni" su tutte), un mondo che sta andando perso. Ho lavorato anche con personaggi "minori" ma assolutamente GENIALI, quali Fred Ferrari (l'album di Ruggeri live con orchestra ).
Cioè ci pensate negli anni 60' 70' facevi dischi e come arrangiatore avevi Reverberi, Bacalov, Morricone (Joan Baez, Mornadi, etc...).
Ora questa professionalità si sta perdendo.
Ora I produttori di musica leggera NON suonano, non conoscono l'armonia, non suonano uno strumento.
Noi da ragazzini si andava nelle sale prove degli oratori, poi nei locali sui Navigli (a Milano), ora un ragazzino dove va? Se ne sta chiuso in una stanza a infilare un loop uno dopo l'altro? Allora un ambiente dove poter sviluppare SERIAMENTE una creatività sarebbe secondo me un bel risultato.
Ora al di là dei nomi storici del tastierista Italiano chi c'è? Io ho visto l'anno scorso in concerto Fariselli (ex Area), ora mi dite un tastierista SOTTO i 30 anni di quel livello! Quando è uscito il primo degli Area, forse Fariselli aveva 25 anni.
Certo lo so anch'io non paragonabile il mio diploma di pianoforte con questi nuovi tipi di percorso, ma bisognerebbe che questi nuovi percorsi salissero di livello. Che ne so, come il Berklee di Boston.
Io ho la specialistica al conservatorio di musica elettronica, con le mie conoscenze di conservatorio - Laurea specialistica con 110/110 - FORSE avrei potuto passare un TEST DI INGRESSO alla Berklee. Ho conosciuto personalmente alcuni insegnati e vedo il livello.
Io forse utopisticamente immagino una scuola in cui, DOPO il '5 anno di pianoforte studi seriamente musica POP, e credetemi! Si può insegnare, perché io lo faccio ostinatamente da un ventina d'anni!
Da quell'ambiente, se qualcuno forte con grandi capacità, verrà fuori, ma intanto innalzeremo la preparazione generale di musicisti, producer, etc...
Vincenzo, ho presente i corsi improbabili di molti conservatori (non per fare polemica ma molti del Sud Italia), ci vorrebbe una visione.
Sono 2' in graduatoria al conservatorio di Brescia, sono in graduatoria in altri conservatori, magari non mi chiameranno mai, nel caso mi chiamassero, però vorrei dare il meglio!