Pezzi imprescindibili con SYNTH

  • orange1978
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11-12-20 16.15

toniz1 ha scritto:
ma uno che esca diplomato in pianoforte o organo e abbia fatto 1 o 2 esami su sintetizzatori o tastiere elettroniche si.

forse in un corso di diploma in pianoforte jazz....a un concertista gliene fotte assai del moog o del jupiter, è solo perdita di tempo e dispersione di energie preziose, per uno che vuole fare una carriera concertistica.
  • Asterix
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11-12-20 16.28

@ orange1978
paolo_b3 ha scritto:
perchè di Margherita Hack e di Enrico Fermi non ne nascono tanti in un secolo.


certo, il problema però è che guarda a caso chi ha risultati migliori all'università anche in materie scientifiche, arriva da studi teorici classici (spesso liceo classico, al limite scientifico), mentre i periti tutta pratica sul campo e che uno pensa ah cazzo lui ha gia fatto elettronica da 5 anni prima di me sarà avvantaggiato, nella maggior parte dei casi al primo esame come analisi, meccanica razionale cadono come polli.

questo per dire che in età formativa studiare le materie teoriche al ginnasio è tutt'altro che inutile, se no si diventa come gli usa dove ci sono progettisti di microfoni ed equalizzatori che manco sanno scrivere in inglese (ma in compenso sanno saldare e copiare perfettamente i circuiti di altri).
Intanto ringrazio TUTTI per la discussione, i consigli e le riflessioni.
La parte di "sintesi del suono" non l'ho inclusa nella mia richiesta perché una materia che conosco MOOOOOLTO bene e penso di riuscire a strutturare un corso, delle lezioni, etc...
Capisco molto bene la posizione estremista di Orange1978, io stesso quando viene qualche nuovo allievo che vuole studiare "pianoforte moderno" gli dico che il pianoforte "moderno" non esiste, esiste al limite il REPERTORIO moderno, ma prima devi fare, Bach, scale, arpeggi, studi, tecnica, le sonatine...poi se ne parla!
É vero che come dice Orange ho studiato tanto: ricordo ancora gli incubi dell' ottavo anno di pianoforte con i 23 studi di Clementi e i 24 Preludi e Fughe di Bach dal CBT, ma penso che mi sarebbe piaciuto studiare in maniera più strutturata e non da autodidatta la musica leggera, il pop, il rock.
Mi ricordo a metà degli anni '90 usciva una rivista con dei midi-file di canzoni appena uscite, io imparavo da lì.
Mi ricordo imparare i Genesis "ad orecchio", era una tortura!
Mi ricordo che le trascrizioni "OFF THE RECORDS" costavano un botto! Io mi comprai nel 1992 quella di "Innuendo" dei Queen e imparai le parti di tastiera e di chitarra di tutto l'album.
Mi ricordo imparai - male - "Tarkus" da un midi. Ora se qualcuno ha la fortuna di avere un corso ben strutturato è una grande cosa!
Ora io sono in graduatoria in alcuni conservatori per la materia "Tastiere Elettroniche" in codice COM J/10...che è diversa da "pianoforte jazz" CCOM J/09, che è diverso da "pianoforte pop-rock" COM P/03.
Se un conservatorio mi chiamasse dovrei insegnare SOLO tastiere elettroniche, dando per scontato che ci sia una formazione di base alle spalle.
Mi piacerebbe farlo al meglio...

  • toniz1
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11-12-20 16.53

Asterix ha scritto:
La parte di "sintesi del suono" non l'ho inclusa nella mia richiesta perché una materia che conosco MOOOOOLTO bene e penso di riuscire a strutturare un corso, delle lezioni, etc...

ottimo

Asterix ha scritto:
Capisco molto bene la posizione estremista di Orange1978, io stesso quando viene qualche nuovo allievo che vuole studiare "pianoforte moderno" gli dico che il pianoforte "moderno" non esiste, esiste al limite il REPERTORIO moderno, ma prima devi fare, Bach, scale, arpeggi, studi, tecnica, le sonatine...poi se ne parla!

ottimo
Asterix ha scritto:
penso che mi sarebbe piaciuto studiare in maniera più strutturata e non da autodidatta la musica leggera, il pop, il rock.

appunto...
Asterix ha scritto:
Mi ricordo imparare i Genesis "ad orecchio", era una tortura!
Mi ricordo che le trascrizioni "OFF THE RECORDS" costavano un botto! Io mi comprai nel 1992 quella di "Innuendo" dei Queen e imparai le parti di tastiera e di chitarra di tutto l'album.
Mi ricordo imparai - male - "Tarkus" da un midi. Ora se qualcuno ha la fortuna di avere un corso ben strutturato è una grande cosa!

appunto...
Asterix ha scritto:
Ora io sono in graduatoria in alcuni conservatori per la materia "Tastiere Elettroniche" in codice COM J/10...che è diversa da "pianoforte jazz" CCOM J/09, che è diverso da "pianoforte pop-rock" COM P/03.
Se un conservatorio mi chiamasse dovrei insegnare SOLO tastiere elettroniche, dando per scontato che ci sia una formazione di base alle spalle.

quindi come l'avevo capito io.. e imho e' una bella cosa...
Asterix ha scritto:
Mi piacerebbe farlo al meglio...
e questo ti fa onore... emo... (mi spiace ma io sono uno zappatore delle tastiere ormai.. e avere un buon insegnante che SA suonare e SA anche di tastiere elettroniche, la vedo una bella cosa per degli studenti... facilita l'apprendimento ed evita perdite di tempo... visto che c'e' qualcuno che le cose te le spiega)
  • vin_roma
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11-12-20 17.19

Orange ...tempo perso.
Ora i "Conservatori" sono aziende e aprendo a corsi speciali rinfoltiscono le classi con allievi paganti.
Non so come sia ora ma mi sembra che le quote di iscrizione annuali mediamente siano altine e avere 1/200 iscritti in jazz, rock o addirittra in organo Hammond o pianobar (si, esiste in Calabria!), per la sussistenza dell'istituto non è poca cosa e allora incentivano queste discipline che hanno successo.

Poi, anche io dico: canto leggero, synth, pianobar...? poi per strada trovi il primo "sveglio" che, senza titoli, ti sotterra.
Non sono materie che possono creare un protocollo di studio perché già sono nate ed usate empiricamente, non stiamo parlando di processi chimici o leggi fisiche.
Magari un percorso complementare (per compositri, pianisti etc.) o anche principale (vista oggi la possibilità di poter controllare tutto) che inglobi sintesi, campionamento, informatica, fonia/acustica, elettronica e mix, già potrebbe essere, ma poi un regista che ha un film sottomano cosa fa? chiama un dipomato?
  • toniz1
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11-12-20 17.38

@ orange1978
toniz1 ha scritto:
ma uno che esca diplomato in pianoforte o organo e abbia fatto 1 o 2 esami su sintetizzatori o tastiere elettroniche si.

forse in un corso di diploma in pianoforte jazz....a un concertista gliene fotte assai del moog o del jupiter, è solo perdita di tempo e dispersione di energie preziose, per uno che vuole fare una carriera concertistica.
concordo con te... ma Asterix... aveva detto

"Sono i concorsi per insegnare "tastiere elettroniche" nei conservatori italiani, solitamente sono corsi aggiuntivi/a scelta dello studente. "

quindi a chi non interessa.. .non li fa...
  • zaphod
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11-12-20 18.24

@ paolo_b3
zaphod ha scritto:
e lo dico da appassionato dei Doors

Ottima scelta Zaphod! emo
Diciamo che è più il ricordo di un amore adolescenziale... al liceo avevo una cover band dei Doors, ero impallato e ovviamente facevo il basso con la tastiera... anzi, il mio primo synth (monofonico 3 ottave, che ho ancora) lo acquistai per scimmiottare il Rhodes Piano Bass.
Comunque li ascolto ancora adesso volentieri... non tutti i brani, magari, ma alcuni li ho nel cuore.

Per tornare in topic, mi è piaciuto il consiglio di Orange su Zawinul. Ma torniamo sempre sul solito discorso, lui era un pianista coi fiocchi che poi si è applicato ai synth, mettendoci molto del suo!
  • Asterix
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11-12-20 18.28

@ vin_roma
Orange ...tempo perso.
Ora i "Conservatori" sono aziende e aprendo a corsi speciali rinfoltiscono le classi con allievi paganti.
Non so come sia ora ma mi sembra che le quote di iscrizione annuali mediamente siano altine e avere 1/200 iscritti in jazz, rock o addirittra in organo Hammond o pianobar (si, esiste in Calabria!), per la sussistenza dell'istituto non è poca cosa e allora incentivano queste discipline che hanno successo.

Poi, anche io dico: canto leggero, synth, pianobar...? poi per strada trovi il primo "sveglio" che, senza titoli, ti sotterra.
Non sono materie che possono creare un protocollo di studio perché già sono nate ed usate empiricamente, non stiamo parlando di processi chimici o leggi fisiche.
Magari un percorso complementare (per compositri, pianisti etc.) o anche principale (vista oggi la possibilità di poter controllare tutto) che inglobi sintesi, campionamento, informatica, fonia/acustica, elettronica e mix, già potrebbe essere, ma poi un regista che ha un film sottomano cosa fa? chiama un dipomato?
Sono d'accordo solo in parte, ma è innegabile che, al di là delle storture dei corsi quantomeno "fantasiosi" una formazione seria possa fare la differenza.
Io ho una formazione accademica: diploma di pianoforte, studi di composizione & arrangiamento, laurea in musica elettronica.
Come musicista POP sono praticamente autodidatta, a 18 anni ero un ragazzino senza arte né parte, senza synth, senza libri, YouTube, con pochi dischi, con poche possibilità di conoscere gente giusta, etc...
Oggi se ti iscrivi al conservatorio di Milano puoi studiare con questi docenti:
COMP/01 - BASSO ELETTRICO: Paolo Costa
COMP/01 - BASSO ELETTRICO: Lorenzo Poli
COMP/02 - CHITARRA: Rocco Zifarelli
COMP/02 - CHITARRA: Giorgio Francesco Secco
COMP/03 - PIANOFORTE E TASTIERE: Danilo Madonia
COMP/04 - BATTERIA E PERCUSSIONI: Gabriele Melotti
COMP/04 - BATTERIA E PERCUSSIONI: Maurizio Dei Lazzaretti
COMP/05 - CANTO: Gabriella Scalise
COMP/05 - CANTO: Paola Folli
COMJ/10 - TASTIERE ELETTRONICHE: Danilo Madonia
CODC/07 - COMPOSIZIONE POP ROCK: Fabrizio Cosimo Bianco
...e suonare con altri allievi, se sei "il primo sveglio" è un grosso aiuto!
Per me sarebbe stato un sogno!!!
Poi col tempo sono arrivato a suonare in situazioni importanti, ma è stata dura.
Ricordo a 14 anni che trascrissi tutta "November Rain" dei Guns...in Fa# perché il mio lettore di cassette andava più veloce!
Penso a Steve Vai, per me chitarrista fenomenale, da piccolo ha studiato teoria musicale fino alla fine del college, praticamente una decina d'anni in cui studiava teoria e TRASCRIVEVA musica come compito assegnatogli dal docente, poi a 14 anni decide di diventare chitarrista, e da chi va a prendere lezioni? Da Joe Satriani, che abitava nello stesso quartiere, da lì poi farà l'audizione con Frank Zappa.
Forse senza lo studio serio della teoria al college e le lezioni di Satriani Zappa non l'avrebbe tenuto nella band e la sua carriera non sarebbe decollata.
Certo è vero anche il contrario: Frank Zappa salta fuori DAL NULLA!



  • simondrake
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11-12-20 19.02

MarcezMonticus ha scritto:
sta ai synth come io sto a Diletta Leotta

Guarda io non ti conosco, ma la metafora è raccapriccianteemo
  • markelly2
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11-12-20 19.03

toniz1 ha scritto:
(Deeper Underground mi girava in testa tutta la settimana scorsa.. .grande brano ^__^)

Brano sottovalutato.
Io lo consiglio sempre quando si parla di synth! emo
  • markelly2
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11-12-20 19.05

@ orange1978
quello che vi invito a riflettere ma vedo con piacere che il 99% di voi non lo capisce (e la cosa oramai non mi stupisce piu) è che si sta pensando di creare una didattica in base a un qualcosa che non è mai esistito.

nessun famoso artista che ha fatto la storia del synth ha mai studiato in conservatorio il synth, nessuno!
se si vuol ricreare quella qualità musicale, quel vivavio, bisognerebbe capire DA DOVE siano nati musicisti del genere,ed è molto semplice, all'epoca si studiava MUSICA seriamente, allo strumento acustico, si lavorava su quello, e sugli autori classici, il resto è una conseguenza della creatività individuale.

è come dire prendiamo il 90% dei grandi ingegneri e fisici, cos 'erano periti elettronici? Nooooo....tutta gente diplomata al liceo classico, che ti apre la mente al ragionamento, poi quando hanno deciso di fare gli ingegneri o giocare con l'elettronica hanno imparato nel giro di pochi anni, molti scienziati come margherita hack o enrico fermi erano reduci da studi classici teorici, ma voi pensate davvero che un bambino che si mette a saldare i cavi e a giocare con i transistor a 8 anni e fa solo quello fino al giorno dell'università, ignorando il latino, il greco, la letteratura, la filosofia etc etc....diventerà un grande inventore e scienzato? ma noooo assolutamente, non funziona cosi il cervello.

cè un percorso di crescita, che va effettuato a 360 gradi, senza sprecare tempo in cose ridicole, e uno che si iscrive al conservatorio dovrebbe impiegare il proprio tempo a studiare i pilastri della storia, al massimo il jazz....e kevin moore o rudess non sono pilastri della storia!

se poi all'interno di un corso di laurea in pianoforte jazz vuoi mettere degli stages in cui si parla del ruolo delle tastiere nella musica moderna va benissimo, ci sta, ma addirittura farne un corso con gli esami è ridicolo (secondo me).


cmq stefano, prenditi tu, sei reduce da seri studi classici di pianoforte e di armonia/composizione, non hai imparato certo a suonare il synth cosi bene e a comporre con gusto perche tiravi giu le note da cakewalk, quelle cose le si faceva per curiosità, passione, per necessità, ma 80% e passa di come sei tu lo devi al fatto che hai studiato seriamente nella vita (sia musica che altro).
Cazzate, perché ad esempio Brian Eno non ha studiato musica, eppure ha inventato un genere col synth.
Tra l'altro sei tu quello che osanna i dj tipo David Guetta che fanno due note sui synth e guadagnano migliaia di euro, mentre sempre secondo te chi li critica è un invidioso sfigato.emo

11-12-20 19.05

@ simondrake
MarcezMonticus ha scritto:
sta ai synth come io sto a Diletta Leotta

Guarda io non ti conosco, ma la metafora è raccapriccianteemo
emoemoemoemoemoemo
Vuol dire che ho reso l'idea.
  • Dallaluna69
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11-12-20 20.45

@ simondrake
MarcezMonticus ha scritto:
sta ai synth come io sto a Diletta Leotta

Guarda io non ti conosco, ma la metafora è raccapriccianteemo
Quello che voleva dire è che ci sta comodo sopra.
  • cecchino
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11-12-20 21.27

@ Dallaluna69
Quello che voleva dire è che ci sta comodo sopra.
O forse che la suddetta ultimamente appare sempre più "sintetica" emo
  • orange1978
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11-12-20 21.35

stefano io mi auguro PER TE e nessun altro (e non ho nulla contro stefano/asterix che è un signor musicista che stimo tantissimo, chiariamo) di vedere il tuo nome in quella lista.

....però a me sembra follia tutto questo, follia totale, una chiara operazione commerciale per far soldi.
a differenza di cina, corea e giappone dove i ragazzini vedono in tv il balletto classico o un pianista e ne sono affascinati come succedeva qui da noi durante il ventennio fascista o nel dopoguerra, e mia nonna diceva cresciuta ai tempi del fascismo ricordava "ahhh cume me saria piasu imparà a sunà e cantà....ma gheren miga danè....la mia amica la era ricca la faseva canto andava alla scala cume me saria piasu andà anca mì a vedere l'opera....".

diciamo fino agli anni 60 abbondanti i conservatori erano un sogno di molti ragazzi che volevano fare musica, o c'era la banda di paese (per chi non poteva permettersi troppo) oppure il conservatorio che però richiedeva impegno e capacità per essere ammessi, e anche sacrifici economici.

....oggi invece i ragazzi nel mondo occidentale vedono il balletto in tv, o un opera lirica, e cambiano canale, girano su Xfactor e The Voice sognando di diventare veline in tv o rapper o pop star come justin bibier (te lo raccomando...) o al massimo sposare un calciatore, poi certo che ci sono bambine che vogliono fare le ballerine classiche o la pianista, ma non sono la maggioranza anzi sono una esigua minoranza e quindi il conservatorio "si apre" per spennare un po di polli, non so a questo punto faranno anche la cattedra di "canto rap"?

"oh zio fly down cioè io son laureato al verde di milano in rapp e trapp oh testa di cazzo....cioè io ho preso dieci all esame dissing respect oooh, hai capito bro?! "

...e come le struttureranno le prove? QUINTO ANNO:

- freestyle su un tema politico/sociale assegnato dalla commissione seduta stante al candidato
- esecuzione di un brano "rough" con testo cattivo e insultante scelto a sorte seduta stante tra 10 del repertorio gangsta anni 90 di notorius big, snoop doggy dogg preparati dal candidato
- prova di dissing, dare prova di saper insultare in rima un membro della commissione su una base scelta a sorte dal candidato
- prova pratica in esterno, dare prova di saper imbrattare un opera a scelta tra auto, treno e muro (non superiore ai 2 mt x 2), da eseguirsi rigorosamente in piena notte con appositi spray colorati scelti dalla commissione.


....ma andate a f......
  • Jerrymusic
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11-12-20 21.36

In quanto a "Tastiere elettroniche", nei Conservatori fa parte del Dipartimento di musica jazz, con percorso del tutto simile. Alcune materie sono specifiche per la sintesi e la storia dei synth, con annesso repertorio, ma il resto è jazz.

È inutile che ci raccontiamo favole... Tra chi suona benissimo solo il pianoforte e chi è capace di programmare, suonare e gestire synth e ammennicoli vari (ws, daw, vst, etc.), è più facile trovi lavoro quest'ultimo. Certo, se è l'uno e l'altro, meglio. Ma il sound design è ormai imprescindibile. Sono pochi quelli che possono permettersi di fare solo i concertisti classici o jazz.
  • orange1978
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11-12-20 21.41

Jerrymusic ha scritto:
Ma il sound design è ormai imprescindibile.


cazzo c'entra il sound design, che poi sound design de che, per fare fiorella mannoia? ma per piesè, qui si parla di insegnare "tastiere elettroniche pop", una deviazione mentale assurda (e detto da uno che ha in casa 30 synth e dovrebbe essere felice della cosa).

scusa come hanno fatto quelli che fino ad ora hanno suonato in giro le tastiere dato che non esisteva alcun corso? eppure dal 1970 a oggi hanno fatto migliaia di dischi e concerti...forse perche cè poco da dire! cosa vuoi insegnare come sound design nella musica pop, a programmare un pad?
ma dai...
  • orange1978
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11-12-20 21.56

Asterix ha scritto:
Per me sarebbe stato un sogno!!!
Poi col tempo sono arrivato a suonare in situazioni importanti, ma è stata dura.


stefano di tutti gli artisti che hai ascoltato tu NESSUNO, nessuno è reduce da corsi in conservatorio di musica "pop", brian may per dire o freddy mercury studiavano pianoforte classico con i gradi simili ai nostri (mercury dovrebbe essere al settimo nostro piu o meno), anche quelli piu bravi come emerson hanno studiato tradizionalmente, poi si sono comprati una tastiera (organo il piu delle volte) e hanno suonato suonato suonato, e sperimentato, non ci sono altri modi!

non è possibile strutturare un corso di "pianoforte pop" semplicemente perche non esiste struttura nella musica pop!

se per comporre nello stile di bach o mozart esistono regole rigidissime a volte, che ti impediscono di fare determinate procedure, nel "pop/rock" ci sono solamente "modi di dire", non cè grammatica, ci sono canzoni che sono armonicamente a livello scolastico uno scempio, una porcheria ma hanno avuto grande successo commerciale perche comunicavano emotivamente, magari solo per il testo!

di cosa vuoi parlare, anche ponendo di analizzare musica complessa come puo essere i dream theater, che cosa cè da analizzare? non ci sono regole, cè solo la fantasia di 5 persone che ha partorito quella cosa, ci manca pure che arriva un coglione e che mi dice "eh noooo la prassi per suonare i dream theater è diversa dalla tua", ma scherziamo?

anzi il ROCK per antonomasia è sempre stata musica LIBERA, libera da regole, da vincoli, da schemi rigidi, un qualcosa dove esprimere se stessi liberamente e senza limiti, poi ovvio se ti interessa suonare nello stile di eric clapton o ry cooder devi un attimo capire i loro schemi, studiarli e cercare di replicarli, ma il fatto che in quella musica (a differenza della classica) si COMPONGA si facciano sempre dischi nuovi ed è sempre tutto in evoluzione costante è proprio perche non esistono regole.

vogliamo ridurre il rock come la musica barocca? dove poi per fare una cover dovrai essere diplomato e ufficialmente abilitato a farlo? prova a organizzare un concerto per clavicembalo senza essere diplomato o con masters etc....ti snobbano perche pensano subito "sarà un povero incompetente", senza titoli non vali nulla.

ecco lo spirito del rock e del pop è proprio il contrario! ossia che anche se conosci cinque accordi puoi suonare e comunicare alla gente, il blues e il rock n roll sono nati cosi, come cazzo lo trasponi tutto questo in didattica accademica?!

ci sono cose che non si possono insegnare, una di queste è il rock, si possono dare consigli, ma se non hai lo spirito rock non sarà certo il conservatorio a dartelo (ed è ovvio, chi ha fatto la storia del rock era agli antipodi del conservatorio, sarebbe come prendere un artista naif da strada e istruirlo, non sarebbe piu lo stesso artista).

11-12-20 22.38

@ Dallaluna69
Quello che voleva dire è che ci sta comodo sopra.
emoemoemoemo
  • sterky
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11-12-20 23.05

@ Asterix
Per un corso di musica di "TASTIERE ELETTRONICHE" mi è stato chiesto di fornire una bozza di programma con anche indicazione di repertorio.
Mi trovo in difficoltà a trovare una ventina di brani significativi per un corso di SYTH.
ATTENZIONE! Solo synth, quindi NO piano, al limite Rhodes...
Per ora avrei trovato questi, chi mi dà una mano a decidere?
Toto (Paich - Porcaro): Africa
Genesis (Tony Banks): Abacab
Genesis (Tony Banks): Firth of fifth
Doors (Ray Manzarek): Light my fire
Procol Harum (Gary Brooker): A whither shade of pale
Van Halen (Eddie Van Halen): Jump
Emerson, Lake & Palmer (Kate Emerson): Luky man
Pink Floyd (Richard Wright): Shine on you crazy diamond
PFM (Flavio Premoli): Impressioni di settembre
A-Ha (Magne Furuholmen): Take on me
Beatles (Billy Preston): Don’t let me down
King Krimson (Robert Fripp): In the wake of Poseidon
Ammazza, secondo questa lista ci fermiamo agli anni 90 emo

Duran duran
U2
jean michel jarre
Daft punk
Kraftwerk


Per non parlare di tutta la dance anni 90, l’elettronica di brian eno, l’ambient, tutte le drum machine (sono synth pure quelle) e il 90% della musica moderna (ormai batterie e bassi sono fatte coi synth pure quelle).

Quindi da capire dove vuoi partire e che collegamenti vuoi fare emo
  • vin_roma
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12-12-20 02.45

@ Asterix
Sono d'accordo solo in parte, ma è innegabile che, al di là delle storture dei corsi quantomeno "fantasiosi" una formazione seria possa fare la differenza.
Io ho una formazione accademica: diploma di pianoforte, studi di composizione & arrangiamento, laurea in musica elettronica.
Come musicista POP sono praticamente autodidatta, a 18 anni ero un ragazzino senza arte né parte, senza synth, senza libri, YouTube, con pochi dischi, con poche possibilità di conoscere gente giusta, etc...
Oggi se ti iscrivi al conservatorio di Milano puoi studiare con questi docenti:
COMP/01 - BASSO ELETTRICO: Paolo Costa
COMP/01 - BASSO ELETTRICO: Lorenzo Poli
COMP/02 - CHITARRA: Rocco Zifarelli
COMP/02 - CHITARRA: Giorgio Francesco Secco
COMP/03 - PIANOFORTE E TASTIERE: Danilo Madonia
COMP/04 - BATTERIA E PERCUSSIONI: Gabriele Melotti
COMP/04 - BATTERIA E PERCUSSIONI: Maurizio Dei Lazzaretti
COMP/05 - CANTO: Gabriella Scalise
COMP/05 - CANTO: Paola Folli
COMJ/10 - TASTIERE ELETTRONICHE: Danilo Madonia
CODC/07 - COMPOSIZIONE POP ROCK: Fabrizio Cosimo Bianco
...e suonare con altri allievi, se sei "il primo sveglio" è un grosso aiuto!
Per me sarebbe stato un sogno!!!
Poi col tempo sono arrivato a suonare in situazioni importanti, ma è stata dura.
Ricordo a 14 anni che trascrissi tutta "November Rain" dei Guns...in Fa# perché il mio lettore di cassette andava più veloce!
Penso a Steve Vai, per me chitarrista fenomenale, da piccolo ha studiato teoria musicale fino alla fine del college, praticamente una decina d'anni in cui studiava teoria e TRASCRIVEVA musica come compito assegnatogli dal docente, poi a 14 anni decide di diventare chitarrista, e da chi va a prendere lezioni? Da Joe Satriani, che abitava nello stesso quartiere, da lì poi farà l'audizione con Frank Zappa.
Forse senza lo studio serio della teoria al college e le lezioni di Satriani Zappa non l'avrebbe tenuto nella band e la sua carriera non sarebbe decollata.
Certo è vero anche il contrario: Frank Zappa salta fuori DAL NULLA!



Se hai questo percorso alle spalle, dovremmo capirci...

Ho amici, anche abbastanza stretti, che sono direttori e vice direttori in alcuni tra i più prestigiosi ex conservatori d'Italia e..., al di là dell'istituzionale, ci chiacchiero.
Quello che trovo "sminuente", in relazione al vecchio ordinamento, è che attualmente si elargiscano titoli istituzionali "colorati" di percorso universitario ma che sppiamo benissimo esistere principalmente pe far cassa.
Ai miei tempi, a Roma, ci fu l'apertura sperimentale di un corso complementare di jazz tenuto da Giorgio Gaslini ed era a numero chiuso, solo come "complemento" ad una formazione pianistica o compositiiva degli allievi interni.
Oggi sappiamo com'è ...il direttore di conservatorio ha più facoltà, è perlopiù un manager e, per tenere a galla "l'azienda", se ha un amico "bravo" che fa pianobar o che è un virtuoso di tamburi vesuviani e questi gli portano iscritti (rette annuali) non ci mette niente a creargli percorsi di studio straordinari e titoli relativi. Comunque, verso queste aperture non ci sarebbe niente di male ma ...non dovremmo essere in un ambiente equiparato all'università?
Forse non conosco bene l'attuale andamento ma, come dici anche tu, fare un percorso serio di base e poi avere l'oportunità, da interno, di seguire corsi complementari tenuti da personaggi che praticano il mestiere che si vorrà intraprendere è certamente cosa buona, ma degli altri "titoli di stato", quelli rilasciati e relativi ai percorsi che ho descritto prima, a cui si può accedere senza particolari requisiti, che valenza hanno? Che fai, ti ci presenti all'orchestra di Sanremo? "Guardi, io sono diplomata in canto moderno/leggero, posso essere una corista?" oppure "sono un tastierista dialomato a XXXX, quando fate le audizioni per il gruppo di Fiorella Mannoia?" ...pensi che funzioni così? NO!
Sono quindi percorsi evidentemente clientelari che possono esistere solo grazie alle nuove facoltà decisionali dei direttori ...e sappiamo che se aprono un bando pubblico per la cattedra di percussioni partenopee o di storia e letteratura dell'organo Hammond, vista l'eccessiva specificità dei corsi, potremmo anche pensare che abbiano già in mente chi potrà essere l'insegnante più qualificato.

Insomma, se lo dico mi inguiaio, ma tutto 'sto giro sotto le ali dello stato è un movimento utile alle casse e agli amici musicisti dei conservatori. Gli allievi, tanti, troppi e non più ben preparati come prima, se pensano poi di spendere certi titoli in una situazione come quella in cui siamo oggi, sono illusi.
Tutt'al più, accompagnati da un diploma liceale e uno di abilitazione all'insegnamento, potranno sperare di fare i precari per qualche decennio nelle scuole medie e se avranno un diploma di quelli pesanti, come quelli di prima, potranno pretendere di insegnare in conservatorio per creare nuovi allievi per i quali verranno aperte nuove sedi che creeranno nuovi insegnanti .........

ma se po' insegna' Pianobar al conservatorio?