Viscount Legend

  • maxpiano69
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12-06-17 09.01

@ tsuki
Mi è sembrato di capire dalle specifiche che il Legend ha un tasto dedicato per ogni funzione,il Live dei tasti multifunzione,oltre ovviamente il fatto dei preset sulle ottave invertite.....Ed a qualche Kg in piu'.
Possiamo riassumere dicendo che il Legend é 100% filologico a livello di tutti controlli (non solo drawbars ma anche preset a tastiera ed i vari rocker switches) sia per numero che per tipo e posizione, mentre il Live, per forza di cose, sugli stessi elementi adotta dei compromessi a favore della maggior trasportabilitá.

Quindi l'hammondista abituato a "quello vero" si sentirá piú a casa sul Legend, dove ad esempio per attivare la percussione o il Lower Chorus potrá andare alla cieca, fidandosi che i controlli sono esattamente dove é abituato a trovarli su"The King". Anche questo sta negli x00€ di differenza, secondo me.
  • zaphod
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12-06-17 11.06

JudoLudo ha scritto:
insomma i 700€ in più sono solo per le due ottave aggiuntive a colori invertiti per i preset? o c'è altro?

poco altro. Ottave preset (nel Live ci sono due pulsantini programmabili) e Rocker switches, come ha detto Max. Poi, alcuni comandi sono presenti in entrambi, ma mentre nel Live li attivi da tastiera (come nel Duo: pulsante transpose+nota specifica), nel Legend sono tutti a disposizione sui pannelli a sinistra. Si tratta di comandi secondari, come la selezione del modello di organo, il riverbero post/pre, la selezione della funzione Hold (il sustain, ossia si può scegliere se dedicarlo al motore sonoro interno o ad un qualcosa comandato via midi).
Dettagli, in fondo: il suono finale è lo stesso.
Secondo la mia modesta opinione, 700 euro di differenza per queste cose non sono molto giustificati; io stesso, quando l'ho comprato, ho avuto un attimo di incertezza, essendo disponibili, a quel momento, entrambi i modelli.
Poi però ho scelto il Legend normale, perchè sapevo che mi sarei pentito.
Motivo? Beh, prima di tutto, i comandi. Sono quelli giusti. La selezione del set di drawbars è più agevole sui tasti invertiti, piuttosto che sui pulsantini. La selezione del chorus e della percussione è più comoda e si ha un feedback visivo anche sotto luci forti, quando i led magari si vedono meno. E poi i pulsantini del Live vengono resettati ad ogni spegnimento: metti un momentaneo black out, e ti ritrovi con l'organo che suona in modo sensibilmente diverso.
Poi, i comandi secondari: è la cosa che pativo nel Duo, perchè non usandoli spesso, dovevo andare a cercare nel manuale la funzione ogni volta. Contando che vengono resettati anche questi comandi allo spegnimento, non è detto, ad esempio, che sul Live ci si ricordi che ad ogni accensione è attivato l'organo Seventies. Invece, il pulsante illuminato del Legend è lì a ricordartelo.
Dettagli, come dicevo prima. Valgono il prezzo? Se il conto è prettamente economico, no. Ma tutto considerando, compreso il fatto che il Legend non è tanto più mastodontico del live (16 cm di larghezza e 3kg in più), io ho avuto pochi dubbi.
  • SimonKeyb
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12-06-17 12.53

Ottima recensione, e complimenti per l'acquisto!
Unico neo che trovo nel Legend è la forma dei fianchetti che non mi convince appieno, e il logo "Legend" inciso che potevano risparmiarselo, con quel font "Pininfarina" da tipografia a basso costo emo
X tutto il resto, 110 e lode.
  • cronosest
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12-06-17 13.42

@ zaphod
JudoLudo ha scritto:
insomma i 700€ in più sono solo per le due ottave aggiuntive a colori invertiti per i preset? o c'è altro?

poco altro. Ottave preset (nel Live ci sono due pulsantini programmabili) e Rocker switches, come ha detto Max. Poi, alcuni comandi sono presenti in entrambi, ma mentre nel Live li attivi da tastiera (come nel Duo: pulsante transpose+nota specifica), nel Legend sono tutti a disposizione sui pannelli a sinistra. Si tratta di comandi secondari, come la selezione del modello di organo, il riverbero post/pre, la selezione della funzione Hold (il sustain, ossia si può scegliere se dedicarlo al motore sonoro interno o ad un qualcosa comandato via midi).
Dettagli, in fondo: il suono finale è lo stesso.
Secondo la mia modesta opinione, 700 euro di differenza per queste cose non sono molto giustificati; io stesso, quando l'ho comprato, ho avuto un attimo di incertezza, essendo disponibili, a quel momento, entrambi i modelli.
Poi però ho scelto il Legend normale, perchè sapevo che mi sarei pentito.
Motivo? Beh, prima di tutto, i comandi. Sono quelli giusti. La selezione del set di drawbars è più agevole sui tasti invertiti, piuttosto che sui pulsantini. La selezione del chorus e della percussione è più comoda e si ha un feedback visivo anche sotto luci forti, quando i led magari si vedono meno. E poi i pulsantini del Live vengono resettati ad ogni spegnimento: metti un momentaneo black out, e ti ritrovi con l'organo che suona in modo sensibilmente diverso.
Poi, i comandi secondari: è la cosa che pativo nel Duo, perchè non usandoli spesso, dovevo andare a cercare nel manuale la funzione ogni volta. Contando che vengono resettati anche questi comandi allo spegnimento, non è detto, ad esempio, che sul Live ci si ricordi che ad ogni accensione è attivato l'organo Seventies. Invece, il pulsante illuminato del Legend è lì a ricordartelo.
Dettagli, come dicevo prima. Valgono il prezzo? Se il conto è prettamente economico, no. Ma tutto considerando, compreso il fatto che il Legend non è tanto più mastodontico del live (16 cm di larghezza e 3kg in più), io ho avuto pochi dubbi.
Eccezionale, grazie e bellissime rece.
Decisione finale tra Mojo61 (per le possibilità) e Legend Live (per la comodità e doppio manuale).
Mi mancano solo le prove su strada, intanto mi arrangio con una TR61 sopra al Numa.

È considerevole il "vintage feeling"??? Su alcuni forum dicono non esista, cioè da lo stesso feeling di qualunque clone digitale.

;)
  • giosanta
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12-06-17 16.28

@ cronosest
Eccezionale, grazie e bellissime rece.
Decisione finale tra Mojo61 (per le possibilità) e Legend Live (per la comodità e doppio manuale).
Mi mancano solo le prove su strada, intanto mi arrangio con una TR61 sopra al Numa.

È considerevole il "vintage feeling"??? Su alcuni forum dicono non esista, cioè da lo stesso feeling di qualunque clone digitale.

;)
Feeling significa tutto e niente.
L'interfaccia, viceversa, l'anno identica al prototipo, tra quelli in produzione, New B3, New B3 Portable, Legend e Mag. Non sono sicuro sia identica sull'XK5.
  • marcoballa
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12-06-17 17.28

cronosest ha scritto:
È considerevole il "vintage feeling"???

nessuno tra i cloni digitali, così comè, può nemmeno lontanamente offrire un "vintage feeling" in senso lato (e concordo con Giovanni che può significare tutto e niente emoemo)

se gli stessi cloni li utilizziamo con un leslie e con il Tornado (valvolare, meglio emoemo) allora quel "feeling" potrebbe venire fuori... ma stiamo sempre parlando di un "surrogato"
emo
  • zerinovic
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12-06-17 19.31

@ marcoballa
cronosest ha scritto:
È considerevole il "vintage feeling"???

nessuno tra i cloni digitali, così comè, può nemmeno lontanamente offrire un "vintage feeling" in senso lato (e concordo con Giovanni che può significare tutto e niente emoemo)

se gli stessi cloni li utilizziamo con un leslie e con il Tornado (valvolare, meglio emoemo) allora quel "feeling" potrebbe venire fuori... ma stiamo sempre parlando di un "surrogato"
emo
emo...ben vi sta! emo
E allora se uno prendesse il Numa organ 2 e con quello che ci avanza ci prende il tornado, non avrebbe un risultato sonoro migliore, spendendo piu o meno uguale? Rispetto al legend (ti serve un doppio quando hai la Numa stage sotto?) c'entra anche la pedaliera...
  • zaphod
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12-06-17 19.48

marcoballa ha scritto:
nessuno tra i cloni digitali, così comè, può nemmeno lontanamente offrire un "vintage feeling" in senso lato

non sono d'accordo... posto che, come avete già detto voi, "vintage feeling" significa tutto e niente, io parto da un presupposto; mi è capitato di suonare con hammond veri e leslie veri. Vintage Feeling? C'era. Ovvio. Mi è poi capitato un Hammond Vero e Leslie finto (Ventilator): vintage feeling? C'era. KeyBduo nel Leslie vero. Vintage feeling? Si, e pure con il Legend con Burn o senza; perchè io intendo, per vintage feeling, il fatto seguente: Posso sul clone xxx fare quello che mi passa per la testa, sapendo come suonerebbe sull'Hammond, e soprattutto facendolo suonare come se fosse fatto su un Hammond? Se la risposta è SI, allora il Vintage feeling c'è. Punto. Manca il flap-flap delle trombe? Pazienza. Non c'è odore di vecchio? Pazienza, non si suona con l'odore.
Parlo di odore e adoro quello che aveva il mio Rhodes... ma posso assicurare che ci sono cloni elettromeccanici con cui rendi le stesse cose e nello stesso modo di quello vero. A volte meglio. Perchè il tempo avanza, per noi e per gli strumenti. Quanti Rhodes vi è capitato di suonare che avessero qualche acciacco? A me è capitato. Fa parte del gioco, a volte rende il gioco divertente, a volte è irritante. L'altro giorno ho messo le mani (non l'ho comprato) su un Minimoog che non vede un tecnico da decenni (o forse non l'ha mai visto). Ebbene, non riuscivo a farci quello che si fa normalmente sui Minimoog. Non aveva Vintage feeling, aveva Rotten feeling. Stonato, tasti che non si potevano suonare... eppure era un Minimoog! Per dire, mi dava più soddisfazione il Minimax attaccato ad una master.
Forse non ho capito io cosa vuoi dire, Marco, o forse pecco di gioventù (sono fresco quarantenne) e non ho vissuto il periodo e i suoni degli originals. Li ho idealizzati, però, quando ho iniziato a suonare e scopro ora che un Hammond in un leslie sim suona come un Legend, e mi diverto con entrambi nello stesso modo. Se solo modificassero ancora un po' la tp-80...
  • giosanta
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12-06-17 21.17

@ zaphod
marcoballa ha scritto:
nessuno tra i cloni digitali, così comè, può nemmeno lontanamente offrire un "vintage feeling" in senso lato

non sono d'accordo... posto che, come avete già detto voi, "vintage feeling" significa tutto e niente, io parto da un presupposto; mi è capitato di suonare con hammond veri e leslie veri. Vintage Feeling? C'era. Ovvio. Mi è poi capitato un Hammond Vero e Leslie finto (Ventilator): vintage feeling? C'era. KeyBduo nel Leslie vero. Vintage feeling? Si, e pure con il Legend con Burn o senza; perchè io intendo, per vintage feeling, il fatto seguente: Posso sul clone xxx fare quello che mi passa per la testa, sapendo come suonerebbe sull'Hammond, e soprattutto facendolo suonare come se fosse fatto su un Hammond? Se la risposta è SI, allora il Vintage feeling c'è. Punto. Manca il flap-flap delle trombe? Pazienza. Non c'è odore di vecchio? Pazienza, non si suona con l'odore.
Parlo di odore e adoro quello che aveva il mio Rhodes... ma posso assicurare che ci sono cloni elettromeccanici con cui rendi le stesse cose e nello stesso modo di quello vero. A volte meglio. Perchè il tempo avanza, per noi e per gli strumenti. Quanti Rhodes vi è capitato di suonare che avessero qualche acciacco? A me è capitato. Fa parte del gioco, a volte rende il gioco divertente, a volte è irritante. L'altro giorno ho messo le mani (non l'ho comprato) su un Minimoog che non vede un tecnico da decenni (o forse non l'ha mai visto). Ebbene, non riuscivo a farci quello che si fa normalmente sui Minimoog. Non aveva Vintage feeling, aveva Rotten feeling. Stonato, tasti che non si potevano suonare... eppure era un Minimoog! Per dire, mi dava più soddisfazione il Minimax attaccato ad una master.
Forse non ho capito io cosa vuoi dire, Marco, o forse pecco di gioventù (sono fresco quarantenne) e non ho vissuto il periodo e i suoni degli originals. Li ho idealizzati, però, quando ho iniziato a suonare e scopro ora che un Hammond in un leslie sim suona come un Legend, e mi diverto con entrambi nello stesso modo. Se solo modificassero ancora un po' la tp-80...
Temo che l'interpretazione personale di certa terminologia possa generare equivoci.
Un clone non è l'originale e non ci piove.
Ma tra tenere sotto le dita una macchina con la stessa identica interfaccia di una Console, magari quella che si ha a casa, ed una altra che ne riproduce, anche ottimamente il suono, PER ME, c'è un abisso.
Questo per amore di chiarezza su quanto intendevo.
  • Roberto_Forest
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12-06-17 21.38

Novità!
Esce il Legend Solo. qui
Parlano di solo 1090€, che sbaraglierebbe la concorrenza
  • maxpiano69
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12-06-17 22.02

@ Roberto_Forest
Novità!
Esce il Legend Solo. qui
Parlano di solo 1090€, che sbaraglierebbe la concorrenza
Apperó!! Giocano su tutta la linea eh... ? emo strano che per ora lo riporti solo http://www.b3guys.com/Viscount+Legend+Solo+Organ.html/product_id/585 e non il sito Viscount, un caso di "Legend leaks"? emo
  • marcoballa
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12-06-17 22.11

@ Roberto_Forest
Novità!
Esce il Legend Solo. qui
Parlano di solo 1090€, che sbaraglierebbe la concorrenza
comunque arriva dopo l'estate, sia USA che Europa :-)
  • marcoballa
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12-06-17 22.16

@ zaphod
marcoballa ha scritto:
nessuno tra i cloni digitali, così comè, può nemmeno lontanamente offrire un "vintage feeling" in senso lato

non sono d'accordo... posto che, come avete già detto voi, "vintage feeling" significa tutto e niente, io parto da un presupposto; mi è capitato di suonare con hammond veri e leslie veri. Vintage Feeling? C'era. Ovvio. Mi è poi capitato un Hammond Vero e Leslie finto (Ventilator): vintage feeling? C'era. KeyBduo nel Leslie vero. Vintage feeling? Si, e pure con il Legend con Burn o senza; perchè io intendo, per vintage feeling, il fatto seguente: Posso sul clone xxx fare quello che mi passa per la testa, sapendo come suonerebbe sull'Hammond, e soprattutto facendolo suonare come se fosse fatto su un Hammond? Se la risposta è SI, allora il Vintage feeling c'è. Punto. Manca il flap-flap delle trombe? Pazienza. Non c'è odore di vecchio? Pazienza, non si suona con l'odore.
Parlo di odore e adoro quello che aveva il mio Rhodes... ma posso assicurare che ci sono cloni elettromeccanici con cui rendi le stesse cose e nello stesso modo di quello vero. A volte meglio. Perchè il tempo avanza, per noi e per gli strumenti. Quanti Rhodes vi è capitato di suonare che avessero qualche acciacco? A me è capitato. Fa parte del gioco, a volte rende il gioco divertente, a volte è irritante. L'altro giorno ho messo le mani (non l'ho comprato) su un Minimoog che non vede un tecnico da decenni (o forse non l'ha mai visto). Ebbene, non riuscivo a farci quello che si fa normalmente sui Minimoog. Non aveva Vintage feeling, aveva Rotten feeling. Stonato, tasti che non si potevano suonare... eppure era un Minimoog! Per dire, mi dava più soddisfazione il Minimax attaccato ad una master.
Forse non ho capito io cosa vuoi dire, Marco, o forse pecco di gioventù (sono fresco quarantenne) e non ho vissuto il periodo e i suoni degli originals. Li ho idealizzati, però, quando ho iniziato a suonare e scopro ora che un Hammond in un leslie sim suona come un Legend, e mi diverto con entrambi nello stesso modo. Se solo modificassero ancora un po' la tp-80...
confermo e ribadisco.
NESSUN clone digitale offre quella sensazione.

ci si avvicina con ALCUNI (un paio) solo se dentro a leslie vero o tornado.
lo so, sono integralista emoemoemoemo

non sto parlando di flap flap della tromba o di odore.
parlo proprio di suono (al 90%) nonchè di sensazione fisica sotto le dita (10%).

poi il pubblico il più delle volte non se ne accorge, e questa è un'altra storia emoemoemo
poi sul fatto che siano comodi da trasportare, ecc. ecc. non ci piove emo
  • tsuki
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12-06-17 22.19

Lo stesso feeling dell'originale...E' una parola...Una bestia da 200 Kg con un mobilone che viene dagli anni 50,una tastiera con una sorta di "dinamica" legata a 9 strani contatti sotto il tasto...Una generazione del suono a ruote foniche e magneti,con una frequenza timbrica tutta sua ,sempre coerente....una ventola degli acuti che gira in un senso,ed un rotore dei bassi che ruota all'opposto,con velocita' ed accelerazione differenti....e 100 altri fattori...mica semplice....Diciamo che quando i comandi del clone sono disposti uguali all'originale,che il suono è "convincente" E LA RISPOSTA DELLE DRAWBARS è SIMILE,CI DIVERTIAMO...POI L'ORIGINALE ....è un'altra cosa.
  • giosanta
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12-06-17 22.31

Guardate , tutto vero, anzi ancora più integralisticamnte, o metafisicamente, come preferite, anche la "massa" gioca un fattore importante nel rapporto empatico che s'ingenera con lo strumento, perlomeno a mio avviso (adesso attendo solo l'arrivo degl'infermieri con la camicia di forza...).
Tuttavia SECONDO ME, tutto ciò nulla sposta in merito all'importanza dell'interfaccia "filologica".
O se preferite affermazioni tipo: "tanto è un clone quindi, suono a parte s'intende, come è fatto poco importa: deve solo costare poco ed essere leggerissimo" PER ME, non funzionano.
  • cronosest
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16-06-17 07.15

emo

Prove sul campo eseguite, mi va pure di scrivere due righe al riguardao.

Pressate sotto le dita: Numa Organ 2, Mojo e Mojo 61, Viscount Lengend e Live.
Riferimento: A100 + 147 che suono dall'87...emo
B3 emulatore di Apple


Numa Organ 2: è una tastiera waterfall con dei suoni e comandi simili a quelli di un hammond.
Vale l'acquisto solo per il prezzo, non mi piace. Il B3 Apple, con una buona master, compie un lavoro migliore.

Mojo doppio manuale: il suono...il SUONO... Come avevo già constatato 2 anni orsono il suono di questo clone è magnifico. La tastiera leggermente dura, ma era uno strumento di mostra poco suonato. Si trova tutto facilmente e i comandi sono sempre a portata di mano. Nota dolente gli effetti: si avvicina ad un Leslie come il diavolo all'acqua santa. Gli effetti click e chorus... Ni, non perfetti. Vale la pena acquistarlo se serve un doppio manuale con potenzialità effettive. Nel complesso B3 molto vicino, ma il suono di base del Mojo è superiore. Quindi buttato in un Leslie vero...emo

Mojo 61: uguale al doppio manuale, ma con una serie infinita di opzioni e suoni.
Da comprare se serve una tastiera tutto fare con una forte impronta hammondistica.

Legend: forse in questo momento il miglior clone sul mercato. Da distinguere come diceva qualcuno tra il Legend e il Live. Legend completo, è una console in tutta regola: comandi al loro posto, set al loro posto...ti siedi, chiudi gli occhi e attivi il chorus a memoria...eccezionale.
Il suono è veramente eccezionale, un clone che clona perfettamente gli aspetti essenziali di una macchina elettromeccanica. Gli effetti sono più che sufficienti. Azzardo a dire che: con un buon impianto non serve altro.
I drive sono curati al massimo, forse i migliori di serie.
Ha grandi possibilità in quanto siamo alle prime versioni di software.


In fine:

1) se avete i soldi comprate un A100 + cassone rotante per mille motivi, ma in particolare perché non si può riprodurre con nessun oggetto emulante il "feeling"...tasti che tremano, riverbero che vibra, chorus che ti amplifica le armoniche.

2) se si desidera un clone serio consiglio il Mojo doppio manuale. In questo momento no ha difetti conclamati. Lo attacchi e suoni.

3) Mojo 61 da acquistare se si deve far generi dove l'hammond non è il protagonista.

4) Legend e Live: se non avete le risorse per un elettromeccanico...questo è un acquisto sensato. Leggero, non perfetto (mi si è bloccato una volta nel giocare con i drawbar), ottime simulazioni di effetti, uguale alle console.
Il Live è più compatto, ma i comandi si imparano in 3 minuti e tutto è molto semplice.

Non so ancora cosa comprare, ma il Legend Live è in pole, mi toccherà comprare un soppalco allo stand.

Scusate per la lungaggine. emo
  • maxpiano69
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16-06-17 07.58

Meglio lunga e dettagliata che breve e inutile, per il resto la tua mi sembra una analisi obiettiva e condivisibile. emo

Sul discorso del Mojo, ma non solo, in generale usare un Leslie vero migliora il sound di qualsiai clone, ma di certo se la simulazione on board é accettabile e permette di sopportarne la mancanza quando non lo si ha é un plus non da poco.

PS: lo sai che sul Mojo puoi caricare i parametri del tuo A100, facendo le opportune misurazioni sulle sue tonewheel, in modo da riprodurre al meglio il suo specifico sound?
  • cronosest
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18-06-17 09.15

@ maxpiano69
Meglio lunga e dettagliata che breve e inutile, per il resto la tua mi sembra una analisi obiettiva e condivisibile. emo

Sul discorso del Mojo, ma non solo, in generale usare un Leslie vero migliora il sound di qualsiai clone, ma di certo se la simulazione on board é accettabile e permette di sopportarne la mancanza quando non lo si ha é un plus non da poco.

PS: lo sai che sul Mojo puoi caricare i parametri del tuo A100, facendo le opportune misurazioni sulle sue tonewheel, in modo da riprodurre al meglio il suo specifico sound?
Ho visto i video di Tempia sul tubo per l'importazione e l'uso del proprio sound.
Aspetterò giovedì quando arriverà il Live di un mio allievo per provarlo a fondo...sti ragazzi.

Buona a tutti.
  • berlex65
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25-06-17 15.03

scusate sto controllando sul KEYB Legend live 1 manuale un expander (roland bk7) per suoni lead, pad, ecc.. Come posso fare, specie nei suoni di lead, per la rotella del pitch bend come quella disponibile in ogni synth, workstation ecc.?? Vendono anche solo la rotella emoemoper caso?...
Grazie a chi saprà indicarmi una soluzione.
ciao
Paolo
  • maxpiano69
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25-06-17 15.22

@ berlex65
scusate sto controllando sul KEYB Legend live 1 manuale un expander (roland bk7) per suoni lead, pad, ecc.. Come posso fare, specie nei suoni di lead, per la rotella del pitch bend come quella disponibile in ogni synth, workstation ecc.?? Vendono anche solo la rotella emoemoper caso?...
Grazie a chi saprà indicarmi una soluzione.
ciao
Paolo
Nein, gruppi PitchBend/ModWheel con uscita MIDI non ne vedo piú in giro da molto (tempo fa avevo un vecchio Yamaha MCS2 che faceva quel mestiere e che poi ho venduto), quindi, a meno di ricorrere al fai da te (es construendolo comprande le wheel ed il kit Doepfer Wheel Electronics) , forse fai prima a prendere una masterina synth action, anche mini se alla fine ti serve solo per i controlli, purché dotata di MIDI OUT DIN e poggiarla sul Legend.

Oppure... una app che faccia da controller MIDI su un iPhone/iPad, ovviamente dotato di apposita interfaccia MIDI (credo ci sia qualcosa anche per Android ma non sono sicuro)