08-06-17 17.53
bene... ora che mi è arrivato (sto parlando del Legend), posso stilare una prima rapida recensione:
- esterno: il fatto di essere passati da una produzione artigianale (DLQ) ad una più industriale (Viscount) non ha inficiato la qualità; ben costruito è il KeyBduo e altrettanto ben costruito il Legend. Che pesa 5kg di meno e si sentono tutti. Dove li abbiano risparmiati non lo so; sul legend comunque si vede molto più metallo che sul KeyB; ad esempio, il frontale del manuale inferiore non è più in legno come il KeyB. Il grosso forse è stato risparmiato alla sinistra delle keybed, dove ci sono i comandi. Non so, è un'ipotesi.
Sul retro, è presente uno scalino: le prese per i cavi sono più incassate rispetto al pezzo soprastante, un po' come sul CP1, per chi l'ha in mente. Ciò consente un'ottima presa senza andare ad infilare la mano fin sotto la struttura. I fianchetti in legno sono molto belli. Avrei preferito forse senza l'intaglio "Legend"... così ci avrei fatto intagliare il mio nome!!!
- comandi: li trovo più smooth rispetto al KeyB, in particolare i rocker switches si muovono in modo più hammondistico.
- tastiera: sarà sempre la tp-80, sarà che il forumer dannorex l'ha trovata più dura che sul KeyB, ma io l'ho trovata, anche quella, più smooth (scusate se uso l'inglese, ma rende meglio l'idea di un giro di parole italiano), un passo più vicino all'Hammond (che rimane comunque cosa a sè). Giusto ieri sera ho suonato un Hammond A-100, quindi sono abbastanza fresco per ricordarmene e per aver fatto la prova diretta.
Suoni: anche qui, niente rivoluzione (drive a parte), ma affinamento. Il suono è quello, niente da dire, forse qualcosa sul chorus e sul click, più elettrico e rotondo (ciccio, diciamo pure, anzi thick
). Invece la distorsione è proprio un balzo in avanti. Ora chi dice che il KeyB va bene solo per fare jazz, non può più dirlo del Legend. Io preferisco la distorsione "classic", più lieve, che rispetto al KeyB non sembra nemmeno parente; si ha un bell'eufonismo su tutta l'escursione del potenziometro che mancava sul Duo. La distorsione rock è... beh, a me non piace, ma chi ama Lord secondo me avrà pane per i suoi denti. Forse le si può imputare un po' di freddezza.
Concludendo: una bella evoluzione, ti ci siedi davanti e ti pare di aver imbroccato l'organo giusto. Quando suoni in giro e ti fanno trovare un organo Hammond (ma succede anche per i pianoforti) a volte trovi quello che ti fa penare, mentre a volte trovi quello perfetto, ben mantenuto, ben suonante, non scassato, che ti fa fare cose che su altri non ti vengono. Ecco, sedersi al Legend fa un po' questo effetto.
Pro: tutto quello che ho scritto finora.
Contro:
- la lunetta, come nel keyB, si incastra davanti... è una soluzione che non mi piace, perchè avendo uno spinotto sul frontale, ti obbliga a metterla in un posto preciso, che peraltro trovo scomodo. In questo preferisco chi usa un cavo esterno e di dà libertà di posizionamento. Quindi, monterò la lunetta del Burn quasi sul do centrale.
- Quando accendi il Legend, le impostazioni dei pulsanti sono resettate; quindi, ti trovi con la simulazione di organo Seventies, drive classic, eccetera... a prescindere di cosa hai utilizzato prima di spegnere. Spero che venga risolto con un futuro upgrade.