Francia

  • anonimo

09-05-17 13.51

  • anonimo

09-05-17 15.15

@ Cippoci
Ok Cyrano sono le banche il problema :)
La banca è storicamente il luogo dove si intermedia domanda e offerta di denaro, tra le unità in surplus (leggi risparmio, ossia c'è a chi i soldi gli avanzano) e quelle in deficit (ossia coloro che hanno bisogno di prestiti). Se tutti noi togliamo i nostri depositi dalle banche, queste nel giro di poco chiudono, in quanto gli viene meno la "materia prima". Non hanno più cosa prestare. Questo è il modo migliore per metterle a tacere, visto che poi non danno nemmeno più interessi, depositando si corre solo un rischio.
Se poi pensi alle conseguenze economiche/sociali di tale "ribellione" sempre possibile, allora forse scopri che le banche sì, sono il bastone del potere, ma per molti sono l'unico modo "giocoforza" per lavorare e sopravvivere (leggi commercianti ed imprenditori). Tralascio volutamente il discorso manager corrotti, derivati, sofferenze, ecc..
Io vedrei più un disegno destabilizzatore del nostro paese, o di tutta l'unione europea, organizzato a tavolino, utilizzando il fenomeno migratorio come elemento destabilizzate, per lasciare poi spazio ad un "problem solver" forte che, cavalcando la paura e la disperazione, si prenda tutto in un sol boccone. Ma qui siamo nella dietrofantageopolitica, quasi "una scie chimica", o anche no... boh :-)
Errore: le banche non intermediano più da almeno un secolo il credito ed i depositi.

Le banche raccolgono il risparmio e lo investono in titoli (spesso ad alto rischio).


Parallelamente, fanno firmare a chi richiede un credito un foglio in cui il futuro debitore si impegna a rimborsare il capitale e gli interessi, poi scrivono a bilancio questo pezzo di carta come attivo e creano una corrispondente quantità di moneta contabile: in poche parole, non hanno prestato al loro cliente dei soldi che avevano in cassa (ovvero soldi che provengono dai depositi dei correntisti), ma gli hanno prestato dei soldi creati ex novo e garantiti solo dalla promessa del debitore di ripagarli a scadenze determinate.

Grazie al meccanismo della riserva frazionaria, le banche devono detenere solo l'1-2% dei soldi che hanno prestato (riserva che spesso si "prestano" a vicenda in compensazione interbancaria)

E questo non lo fanno solo coi privati, ma anche con gli stati...

  • anonimo

09-05-17 16.26

come dicevo prima il problema è la leva, usi soldi che non hai, come quando compro un fib con il margine del 5% emo
  • anonimo
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09-05-17 16.43

@ anonimo
Ottimo linkemo

Si vede come fino al 1981, il PIL cresce piu' del debito o parallelamente ad esso, per poi plafonare ed incrociarsi ad inizio anni 90 (TANGENTOPOLI), dove i due grafici invertono polarita'.

  • paolo_b3
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09-05-17 16.50

@ anonimo
paolo_b3 ha scritto:
La tua analisi, che definisci interpretazione, è largamente condivisibile, ma non coglie uno dei punti essenziali che ci ha portati qui. Il famoso benessere degli anni 80-90 è stato possibile grazie all'indebitamento delle finanze pubbliche e faccio un nome per tutti, sicuramente il più rappresentativo: Bettino Craxi.


In soli 4000 caratteri, e' praticamente impossibile elencare tutto.

L'indebitamento non e' stata una conseguenza del benessere, bensi' delle ruberie.
L'Italia che ho raccontato e' stata quella che ha ricostruito il paese dalla guerra, e lo ha rimesso in funzione.
Fino a prima del terremoto del 1980, il debito pubblico italiano era decisamente contenuto, ma il tenore di vita cresceva.

Se l'indebitamento fosse legato al benessere, ora dovremmo riprendere il controllo del debito pubblico e riuscire anche a pagare gli interessi, e invece non e' cosi'.
Non e' cosi' perche' rispetto all'era di Bettino, la corruzione e' cresciuta in modo esponenziale, e con essa anche gli sprechi.

Quindi non colpevolizziamo le generazioni del boom, dicendo che son state bene perche' altri rubavano E' inesatto.
E' inesatto come quando si dice che siamo indebitati perche' la gente andava in pensione a 55 anni, omettendo di dire che era gente che ha vissuto la guerra, non ha avuto un' infanzia (lavorava gia' ad otto anni), e a quell'eta' era logora perche' ha dato tutto per ricostruire il paese.

E' vero che ci sono state anche le baby pensioni, ma non sono state quelle ad indebitare cosi' tanto il paese.

Il terremoto del 1980 ci e' costato 50.0000 miliardi delle vecchie lire, che non sono finiti tutti in ricostruzione.
Da allora la politica collusa ha imparato che se si fanno tanti cappotti si possono rubare tanti bottoni, ed e' iniziata l'era degli appalti allegri.
Mondiali, giubilei, grandi opere lasciate a meta', cemento impoverito e quant'altro.
Non e' stato il benessere ad indebitarci, ma il fatto di aver permesso che ben cinque mafie dissanguassero il paese.

Spesso vedo puntare il dito sulle generazioni del benessere, poi sugli immigrati, poi sull'euro e sulla merkel, ma nessuno lo punta mai sulle mafie e sulle tante entita' che in qualche modo sono con esse colluse.

Anche in altri paesi (simili all'Italia) c'e' stato un benessere parallelo : perche' loro non si sono indebitati come noi?.
Attento, io non ho detto che ci siamo indebitati per colpa delle ruberie. Le ruberie ci sono state (probabilmente ci saranno anche oggi) e sono un problema sul quale si è indagato e sono stati condannati dei più o meno colpevoli, comunque colpevoli.
La politica dell'indebitamento dello stato ha dato dei frutti, certo, vedi il grafico postato da Jaam, ma nel lungo periodo si è ritorta contro di noi. Per non parlare che avendo venduto buona parte del debito alla BCE oggi siamo costretti a sottostare alle loro decisioni, ossia abbiamo rinunciato alla nostra sovranità. Ma come ha detto Monti in una intervista "un popolo che sa rinunciare alla propria sovranità è un popolo che dimostra la sua maturità politica". Mettetele voi le faccine che ridono, io non ce la faccio...
  • paolo_b3
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09-05-17 16.55

@ Cippoci
La "scalata" che abbiamo avuto noi fortunati con un lavoro, è frutto anche dell'alzarsi presto la mattina, lavorare duro fino a sera, per avere poi una mezzora libera per suonare il nostro strumento preferito. Ognuno di noi ha sacrificato, sui libri, nel lavoro, per esser dove è. Poi scendo la sera sotto casa trovo bande di nullafacenti sbarcati a migliaia in cerca di fortuna (non in fuga dalla guerra!) che urinano al mio portone (quando va bene) e buttano rifiuti ovunque, come facevano a casa loro.
E ci si domanda da dove vengono i 10 milioni di potenziali "assassini" in Francia. Cyrano da gente come noi esasperata, semplice.
Se posso permettermi io fossi in te mi domanderei quanto paghiamo ai centri di prima accoglienza per ogni immigrato per ogni giorno di permanenza (che se non erro dovrebbero essere 35€) e quanti ne vengono effettivamente spesi. Forse potrebbe darti qualche spunto sul perchè gli immigrati sbarcano in Italia e non in Grecia (mediamente più vicina)
  • anonimo

09-05-17 16.55

paolo_b3 ha scritto:
Ma come ha detto Monti in una intervista "un popolo che sa rinunciare alla propria sovranità è un popolo che dimostra la sua maturità politica".


secondo me lui intendeva dire che se dopo 50 anni che dimostri la tua incapacità a governare rinunci alla sovranità fai un atto di maturità politica...
  • paolo_b3
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09-05-17 16.58

@ paolo_b3
Attento, io non ho detto che ci siamo indebitati per colpa delle ruberie. Le ruberie ci sono state (probabilmente ci saranno anche oggi) e sono un problema sul quale si è indagato e sono stati condannati dei più o meno colpevoli, comunque colpevoli.
La politica dell'indebitamento dello stato ha dato dei frutti, certo, vedi il grafico postato da Jaam, ma nel lungo periodo si è ritorta contro di noi. Per non parlare che avendo venduto buona parte del debito alla BCE oggi siamo costretti a sottostare alle loro decisioni, ossia abbiamo rinunciato alla nostra sovranità. Ma come ha detto Monti in una intervista "un popolo che sa rinunciare alla propria sovranità è un popolo che dimostra la sua maturità politica". Mettetele voi le faccine che ridono, io non ce la faccio...
Monti

Per completezza...
  • anonimo

09-05-17 17.26

il problema dell'europa è che ha una moneta unica ma tutto il resto è diviso, proviamo a fare una moneta unica con debito pubblico unico (europeo) leggi uguali per tutti sistema fiscale uguale per tutti, poi ne riparliamo.
  • paolo_b3
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09-05-17 17.34

Jaam ha scritto:
il problema dell'europa è che ha una moneta unica


e che fa la politica monetaria che conviene solo ai tedeschi. Tipo tenere alto il valore dell 'Euro quando solo la Germania ha una bilancia import export in positivo.

Comunque a parte il dettaglio sono d'accordo con te.
  • Tama72
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09-05-17 17.55

@ anonimo
il problema dell'europa è che ha una moneta unica ma tutto il resto è diviso, proviamo a fare una moneta unica con debito pubblico unico (europeo) leggi uguali per tutti sistema fiscale uguale per tutti, poi ne riparliamo.
A me personalmente sarebbe sufficiente un sistema fiscale uguale per tutti.
Non trovo corretto invece mettere in un unico pentolone i debiti dei vari governi
  • maxpiano69
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09-05-17 18.18

@ paolo_b3
Jaam ha scritto:
il problema dell'europa è che ha una moneta unica


e che fa la politica monetaria che conviene solo ai tedeschi. Tipo tenere alto il valore dell 'Euro quando solo la Germania ha una bilancia import export in positivo.

Comunque a parte il dettaglio sono d'accordo con te.
Anche noi abbiamo un avanzo commerciale positivo , per cui non é evidentemente quello il problema...
  • anonimo
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09-05-17 18.18

paolo_b3 ha scritto:
Attento, io non ho detto che ci siamo indebitati per colpa delle ruberie.


Infatti l'ho detto io. Tu hai lasciato intendere che c'e' stato benessere perche' ci siamo indebitati, ed io ho sottolineato il fatto che in altri paesi c'e' stato benessere senza la perdita di controllo del debito rispetto al PIL. Ho sottolineato come il debito si sia impennato rispetto al PIL dopo il terremoto del 1980, e come quel tragico evento sia stato lo spunto per spingere sui grandi lavori, le opere incompiute, e cose simili.
Da allora (e non si e' ancora finito) ci sono stati scandali in ogni settore : lenzuola d'oro (FS), sanita' (poggiolini), politica, imprese disoneste e quant'altro.

paolo_b3 ha scritto:
per non parlare che avendo venduto buona parte del debito alla BCE oggi siamo costretti a sottostare alle loro decisioni, ossia abbiamo rinunciato alla nostra sovranità.


Questo e' stato l'effetto piu' nefasto del bengodi della politica corrotta.

Pero' perche' la politica e' arrivata a questo? : perche' il popolino inebriato dal benessere, ha smesso di interessarsi della collettivita', ed ha cominciato a pensare al singolo orticello.

paolo_b3 ha scritto:
Ma come ha detto Monti in una intervista "un popolo che sa rinunciare alla propria sovranità è un popolo che dimostra la sua maturità politica". Mettetele voi le faccine che ridono, io non ce la faccio...


Linguaggio tipico dei massoni.. : lo stile e' lo stesso di Gelli.


  • anonimo
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09-05-17 18.31

Jaam ha scritto:
il problema dell'europa è che ha una moneta unica ma tutto il resto è diviso


Il problema dell'Europa e' che e' come quegli ecomostri costruiti con tanto entusiasmo, e poi lasciati abbandonati.

Si spingeva sull'Europa unita ai tempi dell'URSS, perche' serviva un cuscinetto forte per motivi geopolitici.
Poi c'era anche l'aspetto economico, ma caduto il blocco comunista si e' lasciato perdere il progetto di una unione completa, per far prevalere quella economico finanziaria.

La multinazionale che vuole andare a fabbricare in un paese di economia (e salari) debole ci puo' andare, e puo' far rientrare il suo prodotto senza pagar dazi.

Un cittadino italiano che vuole stipulare un'assicurazione in Bulgaria a 100 euro/anno, non puo' farlo perche' "e' concorrenza scorretta"...

Ma ai cittadini l'Europa a cosa serve? Solo per non presentare i documenti e non cambiare moneta quando viaggia?... : visto il costo dell'unione, il beneficio e' davvero irrilevante, e fosse stato per me sarei rimasto ai tempi in cui per andare in Francia ci voleva addirittura il passaporto.

A quei tempi producevamo tutto in casa, e si scambiavano solo le eccedenze. Le multinazionali trovavano duro ad entrare nei nostri confini, e l'aranciata S.Pellegrino era piu' buona e figa della CocaCola.

Non a caso all'epoca eravamo in costante crescita.

Non sono antieuropeista, perche' non posso essere contro qualcosa che non esiste.
Non ci sono vie di mezzo : o si fa un entita' unica, federale mettendo tutto sul piatto e livellando tutto, oppure meglio tornare al 1945 e rivedere un po' di cosucce.

Soprattutto in virtu' del fatto che si parla di unione, laddove i paesi si scontrano tra di loro e cercano di farsi le scarpe uno con l'altro...

per buona pace del regno unito, che ha capito tutto e con la Brexit imporra' le sue condizioni senza pagare dazio.
  • paolo_b3
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09-05-17 21.41

@ anonimo
paolo_b3 ha scritto:
Attento, io non ho detto che ci siamo indebitati per colpa delle ruberie.


Infatti l'ho detto io. Tu hai lasciato intendere che c'e' stato benessere perche' ci siamo indebitati, ed io ho sottolineato il fatto che in altri paesi c'e' stato benessere senza la perdita di controllo del debito rispetto al PIL. Ho sottolineato come il debito si sia impennato rispetto al PIL dopo il terremoto del 1980, e come quel tragico evento sia stato lo spunto per spingere sui grandi lavori, le opere incompiute, e cose simili.
Da allora (e non si e' ancora finito) ci sono stati scandali in ogni settore : lenzuola d'oro (FS), sanita' (poggiolini), politica, imprese disoneste e quant'altro.

paolo_b3 ha scritto:
per non parlare che avendo venduto buona parte del debito alla BCE oggi siamo costretti a sottostare alle loro decisioni, ossia abbiamo rinunciato alla nostra sovranità.


Questo e' stato l'effetto piu' nefasto del bengodi della politica corrotta.

Pero' perche' la politica e' arrivata a questo? : perche' il popolino inebriato dal benessere, ha smesso di interessarsi della collettivita', ed ha cominciato a pensare al singolo orticello.

paolo_b3 ha scritto:
Ma come ha detto Monti in una intervista "un popolo che sa rinunciare alla propria sovranità è un popolo che dimostra la sua maturità politica". Mettetele voi le faccine che ridono, io non ce la faccio...


Linguaggio tipico dei massoni.. : lo stile e' lo stesso di Gelli.


Mi spiace dover discutere con te perchè pensiamo allo stesso modo ed è diventato in pratica un confronto culturale. Ben venga!
Detto ciò ti faccio un solo appunto: dare del "massone" a Monti trovo sia un regalo che non si merita. Per me è semplicemente un "garzone di bottega". Ti ricordi Gaber? I tecnocrati italiani? Era un brano del 1973...

Non mi costringere a tirar fuori Micheal Martone! emo
  • anonimo
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09-05-17 22.57

paolo_b3 ha scritto:
Detto ciò ti faccio un solo appunto: dare del "massone"


Io non ho detto che e' un massone, non lo avrei mai elevato a tanto.
Ho detto che usa il linguaggio dei massoni, con lo stesso stile di Gelli : anche Lino Banfi ne "il bar dello sport" faceva il verso all'Avvocato, ma era sempre il Lino Banfi cinematografico (comunque piu' geniale di Monti)... emo

paolo_b3 ha scritto:
I tecnocrati italiani? Era un brano del 1973...


Mitico Paolo ! Gaber era un po' come Pasolini : riusciva ad immaginare il futuro 40 anni in anticipo...
  • paolo_b3
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10-05-17 20.12

valenciano ha scritto:
Gaber era un po' come Pasolini : riusciva ad immaginare il futuro 40 anni in anticipo...


Vuoi dire "io non ho le prove ma so" ?

Per chi avesse curiosità il brano di Gaber si chiama "La presa del potere"
  • paolo_b3
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10-05-17 20.16

@ maxpiano69
Anche noi abbiamo un avanzo commerciale positivo , per cui non é evidentemente quello il problema...
L'italia nel 2016... non è la media europea dal 2002.
  • anonimo
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10-05-17 22.45

@ paolo_b3
valenciano ha scritto:
Gaber era un po' come Pasolini : riusciva ad immaginare il futuro 40 anni in anticipo...


Vuoi dire "io non ho le prove ma so" ?

Per chi avesse curiosità il brano di Gaber si chiama "La presa del potere"
No, io mi riferivo all'articolo sul Corriere della Sera del 9 dicembre 1973 "sfida ai dirigenti della televisione".

Lui diceva che neppure il fascismo era riuscito ad arrivare dove sarebbe arrivata la televisione, nell'indottrinare la gente (e lo diceva ben prima della telecrazia che ebbe inizio negli anni 80).


“Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane”.





Poi aveva previsto la deriva delle ideologie, e tante altre cose che oggi sono realta'. Non era un veggente : come disse in "cos'e' questo golpe" era uno che per cultura amava osservare, approfondire e andare a fondo nelle cose, unendo i vari tasselli sparsi per avere una visione nitida delle cose stesse.

  • paolo_b3
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10-05-17 23.11

@ anonimo
No, io mi riferivo all'articolo sul Corriere della Sera del 9 dicembre 1973 "sfida ai dirigenti della televisione".

Lui diceva che neppure il fascismo era riuscito ad arrivare dove sarebbe arrivata la televisione, nell'indottrinare la gente (e lo diceva ben prima della telecrazia che ebbe inizio negli anni 80).


“Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane”.





Poi aveva previsto la deriva delle ideologie, e tante altre cose che oggi sono realta'. Non era un veggente : come disse in "cos'e' questo golpe" era uno che per cultura amava osservare, approfondire e andare a fondo nelle cose, unendo i vari tasselli sparsi per avere una visione nitida delle cose stesse.

emo

Vidi uno spezzone di repertorio: era un programma moderato da Mario Pastore, dove lui asseriva che la televisione era priva di democrazia. Allora Pastore, che non aveva capito niente, sbottò: "Lei Pasolini può dire quello che vuole qui..." e lui lo incalzo:
" a parte che io non posso dire veramente ciò che voglio perchè sarei censurato, ma la mancanza di democrazia è insita nel fatto che io parlo da qui e le mie parole assumono una valenza di verità incontestabile" (diciamo che questo era il senso).
Poi Jannacci ha allegramente canzonato il concetto: " l'ha detto il telegiornale"...

Mi fa piacere avere trovato qui un cultore e conoscitore di Pasolini emo