La goduria dei doppioni (nord stage al quadrato).

  • anonimo
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31-03-17 13.45

dielle63 ha scritto:
Non mi sognerei mai di consigliare ad altri di prendere due tastiere simili uguali


Proprio ieri mi son fatto un suono con due pianoforti (supernatural+pcm) su FA, e due pad (Jupiter+juno supernatural) su Integra.
Integra o FA da soli non sarebbero riusciti a gestire tutti questi supernatural, ma il risultato sonoro era da stadio !.

Nei grandi concerti di fine anni 80, in backstage c'erano interi cavalletti di tastiere, controllati in remoto perche' spesso il suono era composto dalla somma di Jupiter, Juno, Poly eccetera.

Una tipica configurazione era expander Kurzweil+expander Roland (Mks20) miscelato con Jupiter, Juno ecc in dosi opportune.

Quindi non ci trovo nulla di sbagliato nel fare cio' che si faceva trent'anni fa.

E' vero che gli strumenti di adesso sono piu' performanti, esistono fior di rompler e VST che danno suoni di ambiente belli ricchi ecc, pero' se vuoi determinate sonorita', il vecchio sistema (all'epoca inaccessibile a tutti) e' ancora valido.

Sottolineo che son cose che si fanno in casa, mentre il live si ottimizza tutto per avere migliori suoni con meno strumenti possibili.

Quindi le opinioni possono divergere perche' divergono le esigenze, e chi e' abituato a lavorare in un certo modo, spesso fatica a comprendere altre soluzioni.

Io fatico a comprendere un pc farcito di VSTi in live, ma e' un problema mio, non di chi li suona.
  • vin_roma
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31-03-17 15.30

@ anonimo
dielle63 ha scritto:
Non mi sognerei mai di consigliare ad altri di prendere due tastiere simili uguali


Proprio ieri mi son fatto un suono con due pianoforti (supernatural+pcm) su FA, e due pad (Jupiter+juno supernatural) su Integra.
Integra o FA da soli non sarebbero riusciti a gestire tutti questi supernatural, ma il risultato sonoro era da stadio !.

Nei grandi concerti di fine anni 80, in backstage c'erano interi cavalletti di tastiere, controllati in remoto perche' spesso il suono era composto dalla somma di Jupiter, Juno, Poly eccetera.

Una tipica configurazione era expander Kurzweil+expander Roland (Mks20) miscelato con Jupiter, Juno ecc in dosi opportune.

Quindi non ci trovo nulla di sbagliato nel fare cio' che si faceva trent'anni fa.

E' vero che gli strumenti di adesso sono piu' performanti, esistono fior di rompler e VST che danno suoni di ambiente belli ricchi ecc, pero' se vuoi determinate sonorita', il vecchio sistema (all'epoca inaccessibile a tutti) e' ancora valido.

Sottolineo che son cose che si fanno in casa, mentre il live si ottimizza tutto per avere migliori suoni con meno strumenti possibili.

Quindi le opinioni possono divergere perche' divergono le esigenze, e chi e' abituato a lavorare in un certo modo, spesso fatica a comprendere altre soluzioni.

Io fatico a comprendere un pc farcito di VSTi in live, ma e' un problema mio, non di chi li suona.
Ma se sono le timbriche che ti piacciono, non hai problemi di budget e hai bisogno di sopperire alla concettuale mancanza multitimbrica delle rosse ...che problema c' è nell'esporlo a tutti? Piuttosto io avrei dovuto avere remore a presentarmi sui palchi con tre (proprio tre!!!) SIEL, due Cruise (uguali) e un Mono Cruise (in pratica anche i due più grossi avevano la stessa sezione mono del Mono Cruise) e questo perché poco più che ventenne ero squattrinato ma avevo bisogno di diversi suoni contemporanei. ...e mi prendevamo per culo ...e giustamente!
  • vin_roma
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31-03-17 15.32

Il post precedente l' ho erroneamente caricato come "commenta" piuttosto che come "ADD POST". Scusa Roberto.
  • anonimo
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31-03-17 20.02

@ vin_roma
Il post precedente l' ho erroneamente caricato come "commenta" piuttosto che come "ADD POST". Scusa Roberto.
Non ce n'era bisogno : si capiva...emo