Cp1 e cp5 = flop

  • efis007
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27-10-15 20.17

CoccigeSupremo ha scritto:
La risultante del tuo ragionamento potrebbe essere questa:
Io yamaha vendo a 2000 euro uno stage castrato di suoni, e a 4000 uno stage migliore con tutti i suoni.

No, la risultante del mio ragionamento è che il piano da 2000 euro non è affatto castrato di suoni, ma ne ha molti di più di quello da 4000.
Lo stage da 4000 euro me lo puoi pure fare pagare 4000 euro perchè gli hai dato una meccanica migliore, ma non me lo devi castrare di suoni.
Se il piano da 1800 euro (CP4) ha ben 433 suoni, tu azienda mi fai il piacere di mantenerli anche nel piano da 4000 euro!
Come minimo.
Stranamente Yamaha già la fa questa cosa, ad esempio negli arranger.
I suoi arranger di classe superiore possiedono più suoni e più styles di quelli di classe inferiore.
Paghi di più e ti do di più, è un concetto semplice.
Col Cp1 questo concetto è semi ribaltato.
Paghi di più e ti dò una cosa di più (la meccanica) e 400 cose in meno (i suoni del CP4).

CoccigeSupremo ha scritto:
Per me utente medio, 2000 euro per una macchina incompleta sul fronte sonoro è una follia.

E' il Cp1 ad essere incompleto sul fronte sonoro, non lo strumento da 2000 euro.
Con 1800 euro compri il CP4 che ha ben 433 suoni, cioè non è affatto uno strumento incompleto, anzi è lo strumento perfetto per l'utente medio che con pochi soldi si porta via tanto.
E' col CP1 che spendi tanto e porti via poco.

CoccigeSupremo ha scritto:
Risultato: Yamaha venderà comunque quei Cp1 a quegli utenti specifici, ma saranno probabilmente quegli utenti che si lamenteranno dei 1000 suoni inutili pensando che senza quella mole di inutilità il costo sarebbe stato inferiore.

Il costo sarebbe stato inferiore se non esistesse il CP4.
Ma visto che esiste il CP4 (e prima di lui il CP5) che ad un prezzo inferiore offre più suoni del CP1, il Cp1 dovrebbe mantenere come minimo lo stesso quantitativo di suoni del CP4.

CoccigeSupremo ha scritto:
Tua soluzione? Metti palette grandi su entrambi gli stage?

No, metto la palette rapportata al prezzo.
Se il CP4 costa 1800 euro e ha 433 suoni di buona qualità, perchè il piano da 4000 euro non li può avere?
Allora facciamo il contrario, metto sul CP4 pochi suoni e sul CP1 tanti suoni, così da invogliare il cliente a comprare lo stage più professionale e costoso.
Paghi tanto, ti do tanto.
Paghi meno, ti do meno.
Yamaha col Cp4 ha mazzuolato il Cp1 perchè con 1800 euro ti porti a casa un signor piano che ha persino più suoni del CP1 e risparmi la metà dei soldi.

CoccigeSupremo ha scritto:
Peccato che un Nord Piano offra MENO di tanti stage piano, ma costi comunque 2500 euro. emo

Il NP permette di cambiare suoni gratis, e non mi sembra poco.
Un NS2ex costa come un CP1 e offre molto di più di un CP1, altro che meno.
Piani, rhodes, hammond, synth, una valanga di suoni ci fai col NS, altro che CP1.
NP e NS sono trasportabili ovunque senza fatica.
Nel live quanto a "controllo in real time" non hanno rivali.
E non sono fatti di plastica.
Purtroppo non hanno la meccanica del CP1 (che comunque a qualcuno oggetto del topic non piace), ma quanto a possibilità sonore lasciamo stare, ci spacchi il mondo con un NS2 e la sua sconfinata tablet sonora.
Non esiste stage piano più potente e versatile di un NS2.
Di sicuro non il Cp1! emo
  • zaphod
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27-10-15 20.44

Il discorso "completezza", Efis, lascia il tempo che trova. E' molto relativo.
Quando suono col CP1, uso al 99% UN solo tipo di piano (dei due che ci sono), raramente Wurly e ancor più di rado Rhodes. Quindi per me ci sono fin troppi suoni.
Se avessi un Nord Stage, userei 1) Piano 2) Wurly 3) Rhodes. Esattamente gli stessi. E il resto sarebbe sprecato. E lo suonerei meno volentieri del CP1, per via della keybed e della qualità sonora imho peggiori.
Effettivamente, Coccigesupremo ha ragione, nel mio caso: se avessero messo sul CP1 altri 3000 suoni, avrebbero significato nulla per me. Con l'inutile complicazione di altri pulsanti.
  • michelet
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27-10-15 21.59

@ zaphod
Il discorso "completezza", Efis, lascia il tempo che trova. E' molto relativo.
Quando suono col CP1, uso al 99% UN solo tipo di piano (dei due che ci sono), raramente Wurly e ancor più di rado Rhodes. Quindi per me ci sono fin troppi suoni.
Se avessi un Nord Stage, userei 1) Piano 2) Wurly 3) Rhodes. Esattamente gli stessi. E il resto sarebbe sprecato. E lo suonerei meno volentieri del CP1, per via della keybed e della qualità sonora imho peggiori.
Effettivamente, Coccigesupremo ha ragione, nel mio caso: se avessero messo sul CP1 altri 3000 suoni, avrebbero significato nulla per me. Con l'inutile complicazione di altri pulsanti.
Il fatto è che per rendere appetibili gli stage piano, c'è la tendenza a farli assomigliare alle workstation.

Ribadisco che CP4 ha una sezione di suoni aggiuntivi e di contorno che non valgono i 1850€. Avrei preferito di gran lunga averlo pagato 1600€ rinunciando a quei suoni, o a gran parte di essi.
Del resto, uno stage piano quando ha ottimi suoni di pianoforte acustico, elettrico, rhodes, wurlitzer, qualche pad, archi, basso acustico, elettrico ed un paio di drum kits corredati da pattern ritmici per esercitarsi è già il non plus ultra. Tutto il resto delle "features" serve solo a pompare il prezzo ma a conti fatti non costa nulla in più al produttore.

Da questo punto di vista, ritengo superiore a CP4, Roland RD800 anche se, ad onor del vero, è in una fascia di prezzo che non riuscivo a raggiungere facilmente... oltre al fatto che quando acquistai CP4, era in procinto di uscire ma non era ancora disponibile a causa di quel problema relativo alle uscite XLR scambiate con l'ingresso dell'alimentatore.
  • vin_roma
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27-10-15 22.26

Completezza, completezza... Che vuol dire?

se prendo un 88 da 4000€ voglio i tasti in legno, una risposta strabiliante e tutti i suoni suonabili con i tasti grossi, quindi di archi ridicoli, di trombette e synth vari non me ne frega niente... tanto vale prendere una Kronos 88.

In quest' ottica il GT era magnifico... ma ingombrante.

Per me, se oggi vendessero un pianoforte "pianoforte", in forma "stage", con tastiera meravigliosa e suono incredibile e anche esteticamente invitante, senza troppi fronzoli e lucette e che costasse non più di 3500€... insomma, un vero sostituto del pianoforte... sarei contento... ma non c' è!
  • wireless
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27-10-15 22.40

Sono totalmente d' accordo con Voi zaphod e vin_roma. anche io alla fine uso praticamente solo l' S6 e direi di aver preso CP1 per avere il miglior timbro di piano. Uno strumento da 4000 Euro, senza mobile, senza amplificazione, con una manciata di suoni che devono essere al top, fatto per il palco (massima affidabilità). Ecco perchè non ho preso un Clavinova. Ho provato il CLP585 (l'anno scorso in fiera) ma aveva una tastiera assurda. Non so cosa determini il prezzo di vendita di uno strumento elettronico; certo i materiali di qualità (e CP1 ne ha parecchi), la componentistica incide ma non in misura determinante, probabilmente si devono differenziare i prezzi in base al numero di modelli presentati e al numero di pesci, che come me, abboccano emo
Sono sicuro che se volessero, in Yamaha potrebbero realizzare lo stage piano di riferimento. Fai un CP5 cosi come era, con i suoi diciamo 25KG e fai un CP1 CON I MIGLIORI SUONI CHE HAI IN CASA, CON LA MIGLIORE TASTIERA e se pesa 50Kg pazienza. Sono convinto che per un "flagship" cosi gli interessati avrebbero chiuso un' occhioemo
Edited 27 Ott. 2015 21:42
  • michelet
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27-10-15 22.56

@ wireless
Sono totalmente d' accordo con Voi zaphod e vin_roma. anche io alla fine uso praticamente solo l' S6 e direi di aver preso CP1 per avere il miglior timbro di piano. Uno strumento da 4000 Euro, senza mobile, senza amplificazione, con una manciata di suoni che devono essere al top, fatto per il palco (massima affidabilità). Ecco perchè non ho preso un Clavinova. Ho provato il CLP585 (l'anno scorso in fiera) ma aveva una tastiera assurda. Non so cosa determini il prezzo di vendita di uno strumento elettronico; certo i materiali di qualità (e CP1 ne ha parecchi), la componentistica incide ma non in misura determinante, probabilmente si devono differenziare i prezzi in base al numero di modelli presentati e al numero di pesci, che come me, abboccano emo
Sono sicuro che se volessero, in Yamaha potrebbero realizzare lo stage piano di riferimento. Fai un CP5 cosi come era, con i suoi diciamo 25KG e fai un CP1 CON I MIGLIORI SUONI CHE HAI IN CASA, CON LA MIGLIORE TASTIERA e se pesa 50Kg pazienza. Sono convinto che per un "flagship" cosi gli interessati avrebbero chiuso un' occhioemo
Edited 27 Ott. 2015 21:42
Sarò malfidente, però credo che a Yamaha di costruire uno strumento come è stato descritto, non interessi, anzi non ci pensi proprio. Semplicemente perché dopo avrebbero finito di vendere stage piano. emo
  • ivanzajic
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27-10-15 23.16

Non sono un flop ma nemmeno un must e sicuramente non saranno mai un cult emo
  • wireless
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27-10-15 23.19

michelet, ti do ragione. Avrebbero finito di vendere Stage Piano.
Ma guardate qua Yamaha GT-2 e leggete... Deve esserci stato, in Yamaha, un cambio generazionale tra i progettisti e gli strateghi del marketing. Ma non sempre i cambiamenti sono positivi emo
E non i dite che nel 2015 importare in uno SP questa tecnologia sarebbe stato impossibile!

28-10-15 00.44

emidio ha scritto:
@CoccigeSupremo: dimmi un solo marchio che consente (senza arzigogolati processi di conversione) a una sua macchina di 15 anni fa di utilizzare i suoni creati oggi, impedendone di fatto l'obsolescenza sonora.


Se 15 anni fa hai creato un Motif che suona come il Motif XF di oggi, banco user nuovo a parte (e assai trascurabile se non per il legnoso S6),credo che non stai prendendo per culo nessuno, semplicemente hai creato il meglio 15 anni fa, e oggi puoi,tu compagnia, puoi unicamente concederti "aggiornamenti" trascurabili. Non è un caso che tutti vogliono ancora la S90 o la Motif ES....

Se oggi hai una macchina di 15 anni fa a cui senti il bisogno di aggiungere i "suoni odierni",vuol dire semplicemente che 15 anni fa hai speso 3000 euro per qualcosa che dopo 15 anni è "timbricamente obsoleto" (parola da te utilizzata emo

Non me ne farei un vanto insomma.
Per inciso, anche 10 anni fa, il nord l'hai pagato 3000 euro :)

28-10-15 01.08

efis007 ha scritto:
Paghi di più e ti dò una cosa di più (la meccanica) e 400 cose in meno (i suoni del CP4)


Perdona la domanda: Ma secondo te,onestamente, all'utente che spende 4000 euro e rotti di Cp1...cosa cavolo gliene può fregare di trombette e ammennicoli vari?
Per me utente medio, quei 400 suoni del cp4 invogliano perchè penso che nel mio gruppetto e nella mia "non professionalità" posso permettermi del sano e irriverente cazzeggio con finte chitarre e finti cajon... Ma non mi sognerei mai di passare al Cp1 aggiungendo 2000 euro e lamentandomi di non avere la trombetta.
Acquistare CP1,almeno secondo il mio parere, significa passare ad un "obiettivo superiore", o comunque essere in condizioni di utilizzaro sul serio, in situazioni più importanti della sagra di paese.

Ma il professionista che compra il cp1 lo fa per un motivo serio: Avere la miglior meccanica PIANISTICA yamaha sotto le mani, e suonarci IL PIANO e al massimo Rhodes/DX/CP, perchè si troverà in situazioni dove è richiesto di essere "Pianista con qualche suono in più".

efis007 ha scritto:
E' col CP1 che spendi tanto e porti via poco

Col Cp1 spendi tanto e porti via ciò che serve solitamente al pianista professionista: una meccanica con i contromaroni e un suono di pianoforte serio. Ne piu, ne meno.

efis007 ha scritto:
Allora facciamo il contrario, metto sul CP4 pochi suoni e sul CP1 tanti suoni, così da invogliare il cliente a comprare lo stage più professionale e costoso


In verità, non funziona proprio cosi, quando il distacco di prezzo è cosi evidente.
Se mi trovassi nella situazione che tu mi poni (cp1 con tanti suoni, e cp4 con pochi) e costando il cp4 2000 e rotti euro, andrei sulla concorrenza, o su una workstation vera e propria, di certo non sarei invogliato ad andare sul cp1 da 4000 euro se voglio pure i suonini. per quello basta un moxf8 da 1300 euro o giusto 1000 euro sopra, un motif XF8.
Il cp1 lo compro da "professionista" che "necessita" per "lavoro" di una tastiera con una signora meccanica e un suono granitico.

efis007 ha scritto:
Il NP permette di cambiare suoni gratis, e non mi sembra poco

Se lo paghi 2500 euro, mi sembra il MINIMO. Prima di rientrare nei 1500 euro in meno richiesti da un casio, o nei 1000 chiesti da un moxf8 espanso,dovrebbero darti pure una fetta di cu*o emo

efis007 ha scritto:
Un NS2ex costa come un CP1 e offre molto di più di un CP1

Non la stessa meccanica,e stiamo parlando proprio di quella.

efis007 ha scritto:
una valanga di suoni ci fai col NS

Senza dubbio, ma allora di cosa parliamo? Di pianoforte o di suoni? Perchè se parliamo di suoni, pure con un Fa8 o un moxf8 espanso, con mille euro in meno ci tiri fuori le stesse cose se non di più...

efis007 ha scritto:
E non sono fatti di plastica

Ma che vi ha fatto la plastica? permette pesi ridicoli emo

efis007 ha scritto:
Non esiste stage piano più potente e versatile di un NS2

Per il prezzo che hanno, vorrei vedere...

efis007 ha scritto:
Di sicuro non il Cp1

Esigenze Efis, esigenze emo



  • efis007
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28-10-15 04.01

vin_roma ha scritto:
Completezza, completezza... Che vuol dire?

se prendo un 88 da 4000€ voglio i tasti in legno, una risposta strabiliante e tutti i suoni suonabili con i tasti grossi, quindi di archi ridicoli, di trombette e synth vari non me ne frega niente... tanto vale prendere una Kronos 88.

D'accordo Vin, vogliamo la bella meccanica, e su questo non ci piove.
Ma quella meccanica vale 4300 euro?
Un Cp1 costa 4300 euro, mica bruscolini.
Un Kawai MP11 (non MP1 come avevo scritto erroneamente) offre una meccanica pari a quella del CP1, tasti in legno, meccanica Grand Feel GF con Let-off e triplo sensore, 256 note di polifonia (128 per il Cp1), e giusto per non farsi mancare qualcosa ha pure qualche suono in più (40 suoni).
Il tutto a 2300 euro, non a 4300 euro.
Permettimi quindi di dubitare se per avere una bella meccanica di legno devo spendere ben 4300 euro.
Da una simile cifra mi aspetto qualcosa di più di un semplice bella meccanica (che per quanto bella sarà sempre inferiore ad una vera).
Non dico che a quel prezzo il CP1 debba avere le spalline in argento e il leggio intarsiato, ma almeno una manciata di suoni li pretendo (e magari anche di polifonia).
I concorrenti offrono di più in tal senso, e si fanno pagare di meno.
Gli stessi Clavinova offrono di più a parità di prezzo.
Un Clavinova CLP-575 costa 2400 euro, 256 note di polifonia, tastiera NWX Natural Wood X, 984 suoni + 33 Drum Kits + 480 suoni XG.
Sono eccellenti pianoforti questi, non workstation.
Prodotti dalla stessa Yamaha.
Il CP1 offre troppo poco al prezzo che costa.
Sarà anche un bello strumento (con trasportabilità critica) ma costa troppo.
Costasse come il Kawai MP-11 (2300 euro, facciamo pure 2800) avrebbe già più senso.
Inoltre mi auguro che non sia vero che il Cp1 non esegue la dinamica come dovrebbe (chi ha aperto il topic afferma che il timbro non cambia, ma solo il volume).
Se così fosse sarebbe è difetto inaccettabile per un piano da 4300 euro.
Vero o non vero, non lo so, mi limito a leggere ciò che viene detto dagli altri.
Però una cosa la so, che ridendo e scherzando al prezzo di un CP1 mi ci compro ben due Kawai! emo
Un MP11 da tenermi in casa, e un MP7 da portare in giro nel live.
E risparmio persino 500 euro. (per il Reface?). emo
Io oramai sono troppo vecchio per sobbarcarmi sulla schiena 30 e passa kg di pianoforte "da palco".
Siccome non riuscirei mai a trasportare un CP1 su e giù dal secondo piano (non c'è ascensore) non me lo comprerei mai un piano del genere, per quanto bello.
Diverso se invece mi serve fisso in casa.
Ma non spenderei comunque 4300 euro per quel piano, preferisco spenderne la metà per un Kawai MP11 che meccanicamente parlando (e anche come suono) non è affatto inferiore ad un Cp1.
O un Roland RD800, ottima meccanica, 1000 suoni, 22 kg, 2000 euro.
Insomma gira e rigira questi 4300 euro per un CP1 così come è concepito non sono giustificati a mio parere.
Se il mio obbiettivo è solo avere un'ottima meccanica ci sono strumenti concorrenti che la offrono alla metà del prezzo, e offrono anche più suoni.
Il CP1 costa troppo, pesa troppo, e fa troppo poco.
E ora insultatemi. emo
Edited 28 Ott. 2015 11:37
  • zaphod
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28-10-15 09.08

wireless ha scritto:
Ma guardate qua Yamaha GT-2 e leggete... Deve esserci stato, in Yamaha, un cambio generazionale tra i progettisti e gli strateghi del marketing. Ma non sempre i cambiamenti sono positivi emo

Perdonami, non capisco quello che intendi.
Questo Yamaha GT2 avrebbe dovuto essere innovativo?
Ha 32 note di polifonia, 30Mb per UN suono di piano (e qui già si lamentano del CP1 che ne ha pochi emo),
pesa 100kg quindi è palesemente intrasportabile.
Adesso sono io che parlo di flop... emo Secondo me, e sbaglierò, questi piani non hanno molta ragion d'essere... Piuttosto mi compro un coda/mezza/quarto con sistema Silent...
Ok, ti risparmi i soldi dell'accordatore. Ma quando apri il coperchio vedi gli altoparlanti. Azz. Come togliere il reggiseno ad una tipa e scoprire che ha la carta di giornale ripiegata dentro.
  • emidio
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28-10-15 10.46

@ CoccigeSupremo
emidio ha scritto:
@CoccigeSupremo: dimmi un solo marchio che consente (senza arzigogolati processi di conversione) a una sua macchina di 15 anni fa di utilizzare i suoni creati oggi, impedendone di fatto l'obsolescenza sonora.


Se 15 anni fa hai creato un Motif che suona come il Motif XF di oggi, banco user nuovo a parte (e assai trascurabile se non per il legnoso S6),credo che non stai prendendo per culo nessuno, semplicemente hai creato il meglio 15 anni fa, e oggi puoi,tu compagnia, puoi unicamente concederti "aggiornamenti" trascurabili. Non è un caso che tutti vogliono ancora la S90 o la Motif ES....

Se oggi hai una macchina di 15 anni fa a cui senti il bisogno di aggiungere i "suoni odierni",vuol dire semplicemente che 15 anni fa hai speso 3000 euro per qualcosa che dopo 15 anni è "timbricamente obsoleto" (parola da te utilizzata emo

Non me ne farei un vanto insomma.
Per inciso, anche 10 anni fa, il nord l'hai pagato 3000 euro :)
Io rispetto la tua opinione, ma io vedo il tutto esattamente al contrario emo
Non è che il possessore del primo NS senta per forza l'esigenza di caricare i nuovi suoni di piano... E' il poterlo fare SE VUOLE su una macchina teoricamente vecchia che fa la differenza tra qualcosa che è nato per essere rimpiazzato (obsolescenza), o per durare nel tempo a prescindere emo
  • efis007
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28-10-15 12.40

zaphod ha scritto:
Azz. Come togliere il reggiseno ad una tipa e scoprire che ha la carta di giornale ripiegata dentro.

emo
  • zaphod
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28-10-15 13.38

efis007 ha scritto:
Però una cosa la so, che ridendo e scherzando al prezzo di un CP1 mi ci compro ben due Kawai! emo
Un MP11 da tenermi in casa, e un MP7 da portare in giro nel live.
E risparmio persino 500 euro. (per il Reface?). emo

Se ci si pensa, è terribile.
Comprare il Reface, dico. emo
Dàì che scherzo. emo
Hai messo il dito sulla piaga, Efis, e l'unica argomentazione che si può opporre a questo tuo ragionamento (oltre al gusto per il suono Kawai piuttosto che Yamaha) è che avere UN unico tipo di tasto a casa e fuori è meglio che adattarsi a DUE keybed. Ma è una confutazione che vale poco, l'ho detta giusto per chiacchierare.

Non credo che per Kawai sia impossibile ridurre il peso dell'mp-11. Che so, sostituendo al legno dei tasti un polimero di qualità. Si manterrebbe il fulcro lungo, con i benefici che ne conseguono, e si avrebbe un peso umano. Ne venderebbero a fiumi. (ecco l'esperto di marketing che è in me che si affaccia emo)
  • serpaven
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28-10-15 14.15

zaphod ha scritto:
Non credo che per Kawai sia impossibile ridurre il peso dell'mp-11. Che so, sostituendo al legno dei tasti un polimero di qualità. Si manterrebbe il fulcro lungo, con i benefici che ne conseguono, e si avrebbe un peso umano. Ne venderebbero a fiumi.

è proprio il peso del tasto e della meccanica a determinare la naturalezza e la piacevolezza del tocco.
un po' come la fatar TP40wood e la sua declinazione non wood, cambia completamente al tocco proprio perchè manca la massa e la conseguente inerzia del tasto in legno. con tutto che non sono un pianista non posso proprio vedere meccaniche ballerine e supporti sui quali le tastiere oscillano ad ogni accordo... emo
  • anumj
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28-10-15 15.57

digitali yamaha costosi, pesanti, brutti, vecchi... vedo pure le ciabatte.

il futuro è casio

28-10-15 16.52

Finalmente qualcuno che osa criticare il binomio cp1 - cp5! Sai che rischi il rogo?emo
Io ho sempre sostenuto alcune criticità, in particolare sul cp5 (che possiedo) e che vedo perfettamente riscontrate in questa tua velata critica...
il Cp5 è un buono strumento, con ottime timbriche, con una buona resa live, ma cha una dinamica - A MIO PERSONALE MODO DI VEDERE - poco pianistica, che puoi risolvere parzialmente modificando i settaggi (in particolare l'off set), ma che non puoi risolvere del tutto perché non si tratta solo di un problema di settaggio, ma di un tara genetica nella risposta dinamica. In poche parole...sia che io ci soffi, sia che io ci martelli sui tasti, avrò soltanto una variazione di intensità sonora (e poco altro), ma non quella rotondità che mi aspetterei da uno strumento che ho pagato al tempo 2000 eurini!! Ripeterò fino alla morte che l'altro strumento da me posseduto, ossia un kawai es 7, pur avendo un parco suoni "nettamente" (e sottolineo "nettamente") inferiore al cp5, ha tuttavia una risposta dinamica superiore!
E' vero che io provengo dal pianismo classico e forse pretendo un pò troppo in materia di risposta meccanica e dinamica, ma finalmente trovo qualcuno disposto a sottolineare alcune criticità (peraltro neanche poi così marginali) su uno strumento come il cp5 che adoro per qualità sonora e resa live, ma che abiuro per il mio modo di concepire il feeling dito-tasto-suono.emo
  • michelet
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28-10-15 17.04

Posto il fatto che avere una tastiera in legno, ben bilanciata con il doppio scappamento , è oramai conditio sine qua non, probabilmente per riuscire ad avvicinarsi in modo convincente ad un pianoforte acustico, la via del campionamento - se non altro quello utilizzato dagli stage piano - deve essere abbandonata rapidamente.
Si salvano in corner i vari VST di pianoforte perché si basano su quantità di "fotografie" dei possibili timbri risultanti che uno stage piano non può contenere nella sua, limitata, memoria ROM.
Di conseguenza, visto che lo spazio per la waveROM è sempre deficitario, bisogna ricorrere a modelli fisici e/o alla risintesi come su Pianoteq (che non è perfetto ma ben si difende), prediligendo processori interni molto performanti.
Forse questa potrà essere la soluzione per avvicinarsi ancora di più a "the real thing" emo
  • zaphod
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28-10-15 17.34

serpaven ha scritto:
è proprio il peso del tasto e della meccanica a determinare la naturalezza e la piacevolezza del tocco.

non solo e lo dici pure tu:
serpaven ha scritto:
non posso proprio vedere meccaniche ballerine e supporti sui quali le tastiere oscillano ad ogni accordo

i supporti, esatto. Puoi avere la tastiera più fedele, ma messa su un supporto a X oscillante è molto peggio di una keybed media su un supporto stabile. Io tengo una Studiologic vmk-176 (con tp 40gh - nè buona nè cattiva) su una specie di scaffale. Fermissimo. Beh, è un piacere suonarla!

michelet ha scritto:
Posto il fatto che avere una tastiera in legno, ben bilanciata con il doppio scappamento , è oramai conditio sine qua non

se non hai lo scappamento (doppio) non sei nessuno! emo
Secondo me non è vero. Parlo da pianista jazz e non classico: se hai una keybed con cui instauri un buon feeling, che abbia lo scappamento o no non te ne può fregar di meno.
Anche perchè un pianista digitale con un minimo di raziocinio sa benissimo che sotto le mani ha pur sempre un'illusione. La differenza piano acustico/digitale non è solo nel tasto, come ben sai.

anumj ha scritto:
digitali yamaha costosi, pesanti, brutti, vecchi... vedo pure le ciabatte.

il futuro è casio

Ragioni sapendo di aver ragione emo
se Casio si mette di impegno stende tutti.
Nell'attesa... mi suono il mio pachiderma che sono soddisfatto emo