30-10-15 16.40
30-10-15 17.09
Comunque ascoltando qualche video sul tubo del noto "fidabacche" in cui prova il CP1 mi sembra di avvertire effettivamente una certa "staticità dinamica" nel suono.30-10-15 17.29
A questo punto mi astengo da qualsiasi ulteriore commento30-10-15 17.49
30-10-15 18.36
zaphod, sono d'accordo con quello che dici e ti posso assicurare che leggo i tuoi post, e quelli degli altri pianisti nel forum, con grandissima attenzione. Semplicemente per il fatto che Voi sapete suonare!!!30-10-15 18.43
sono portato a pensare che il cp1 debba essere studiato a fondo per capire il motivo del costo doppio rispetto al cp5, ad un'occhiata superficiale sembrano due prodotti la cui distanza di prezzo non è giustificata.30-10-15 18.57
30-10-15 19.36
Cp1 è realizzato in maniera superba. Quando ho tolto CP300 e ho sistemato CP1 sul supporto a z, mia moglie ha detto: Beh, questo è un'altra cosa, è molto elegante. Non so nemmeno io il perchè di quel salto di prezzo tra i due modelli, la generazione FM non basta da sola a giustificare, nemmeno lo sviluppo della SCM, e la meccanica. Credo sia una scelta di strategia di immagine. Con la tecnologia odierna potrebbero inserire, volendo, tutti i migliori timbri di piano in loro possesso, anche quelli che hanno sui Clavinova. Peraltro mi sembra che il prezzo sia sempre intorno ai 4000 Euro. Con li stessi soldi ci compri il CLP585 che ha mobile laccato, amplificazione ed una lavorazione ben più costosa di CP1. E infatti io dicevo "4000 Euro solo per l'essenziale. Sarà il massimo!"30-10-15 22.47
Possiedo ancora il CP300 che non vendero'30-10-15 23.49
Per quella che è la mia esperienza...31-10-15 01.09
31-10-15 01.32
L'idea che mi sono fatto del Cp5 é la seguente: yamaha ha cercato di realizzare uno stage piano che abbia un buon carattere nel live senza perdersi in una deriva cacofonica. E su questo do pienamente ragione a losfogos. Il problema è che il cp5 non accontenta i palati di chi avrebbe desiderato non solo uno strumento di carattere sul palco (tra l'altro obiettivo non da poco per chi sappia cosa significa suonare live), ma anche uno strumento che sappia rendere le mille sfumature di una nota. E ciò sicuramente non accontenta il pianista classico. Sul tubo ho trovato un pianista alle prese con alcuni notturni e valzer chopiniani suonati su un cp5. Ascoltatelo e poi ditemi che ne pensate. Chiaro che suonare brani classici col cp5 forse è roba da folli, ma altri stage piano lo consentono (non i nord, please) con discreta soddisfazione (vedi kawai serie es o ca o mp). Ma è anche vero che l'es7 sul palco si perde nella deriva cacofonica cui accennavo sopra. E allora? Caxxo: ma kawai e yamaha, una volta tanto, non possono realizzare uno stage piano mettendo insieme i rispettivi bagagli di conoscenze? Si lo so, sto delirando, ma é il sogno proibito delle mie notti insonni...31-10-15 02.46
Il problema è il peso.31-10-15 06.39
Attenzione! Non sto dicendo che i NS non siano validi. Le rosse sono un buon compromesso e se dovessi avere esigenze di minor peso probabilmente le prenderei seriamente in considerazione. La mia era una semplice critica tanto a kawai quanto a yamaha perché realizzano ottimi strumenti con evidenti carenze funzionali, vuoi per meccanica, vuoi per dinamica, vuoi per presenza live, vuoi per il peso....Tutto sommato se il cp5 avesse avuto l'equilibrio dinamico di un kawai...avrei sorvolato sul fattore peso (non così su un mp11 che non ritengo uno stage piano, ma un bene immobile...anche avesse avuto la presenza live del cp5 l'avrei relegato al ruolo di credenza aggiunta nel mio salotto con sentenza definitiva)31-10-15 10.24
31-10-15 11.12
Il fatto è che se ascolti realmente per benino e ne valuti la validità operazionale poi ti rendi conto che magari non è quello che realmente credevi di aver comprtato o ascoltato, ma per capire questo , uno strumento si deve viverlo...31-10-15 13.29
31-10-15 14.59
losfogos, possiamo chiudere questo post ed io, garantisco, non me la prendo certamente. Ho letto tante cose che, riflettendo con calma, condivido... zaphod "deve scattare qualcosa tra te e lo strumento, e non è detto che questo avvenga per tutti allo stesso modo; clouseau57 "uno strumento devi viverlo per capirlo" quindi certe valutazioni hanno bisogno di tempo per essere fatte. Mi ha fatto piacere comunque vedere cosi tanta partecipazione all' argomento perchè comunque c'è sempre da imparare ascoltando gli altri.31-10-15 15.25
Infatti anche le prove in negozio trovano il tempo che trovano. Quando lo strumento è a casa e lo amplifichi con il tuo impianto, lo programmi, lo ascolti per bene, puoi capire se sarà il tuo compagno per anni....