Novità Yamaha CP 73/88

  • losfogos
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21-01-19 23.15

State invecchiando
  • losfogos
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21-01-19 23.36

anumj ha scritto:
considerato che con 500 euro in più Nord Stage 3


La matematica dice, a casa mia, che il Nord costa 4000 euro, questa costa 2100
che il Nord sia in promozione a 3300 non significa nulla, si consideri i prezzi di inizio commercializzazione, e la Yamaha ancora non esiste nei negozi!
Chi vuole queste dannate multisintesi puo’ comprare altri prodotti Yamaha.


  • orange1978
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22-01-19 00.03

bastava fare un concorrente del nord piano allora....niente multisintesi....o magari awm e fm per i piani elettrici che andava gia benone, come il cp1/5.

mettevi la SCM con delle migliorie come le risonanze....e un maggior numero di suoni, tra cui il verticale, il nuovo bosendorfer, il c7 e un po di elettrici nuovi, mettevi una sezione fm di pianoforti elettrici in realtime (avendo in casa modx e montage con fmx e anche reface fm sarebbe stato un gioco da ragazzi per yamaha) sarebbe costato qualcosa in piu di sicuro ma facevi un vero degno successore del cp1 che sicuro oggi sarebbe costato con il fatto della tecnologia moderna non certo 4000 euro....alla fine fai anche che fosse costato 2500/2600, ma sarebbe stato solo con questi accorgimenti uno strumento di ben altra caratura, duro per la concorrenza.

io sinceramente odio quando si fanno passi indietro come i gamberi, abbandonando valide tecnologie solo per ridurre i costi e creando progetti nuovi che partono gia vecchi.

non serviva stravolgere, bastava prendere il cp1 e migliorarlo, ad esempio nella gestione delle parti, perche bisogna demolire tutto il passato sempre e ogni volta che si lancia un prodotto nuovo? quando una cosa funziona ed é valida non serve stravolgerla basta solo aggiornarla, vedi la vast....un concetto che funziona tutt ora.

stravolgere l'interfaccia utente e renderla piu "alla nord" (che poi gia gem ci era arrivata ben anni prima....) va benissimo, pero il motore non me lo puoi cambiare ogni volta, che senso un piano yamaha che é la madre della fm, con i pianoforti in fm campionati quando un misero korg volca di merda da 60 euro ha dentro la stessa fm della dx7????

korg grandstage non costa 4000 euro ma ha 6 motori di sintesi dentro....non venitemi a dire che yamaha se avesse messo la scm e la fm per i piani elettrici avrebbe dovuto venderlo a 4000 euro daiiii....che sono oltretutto tecnologie che hanno in casa, allora korg grandstage ragionando nel vostro modo dovrebbe costare 11 mila euro.
  • orange1978
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22-01-19 00.24

facciamo un analisi....

Korg Grandstage
SGX 2 per i piani
MDS per rhodes/wurli (sorta di scm)
CX3 per hammond
Farfisa per organi farfisa
Vox per organi vox
AL1 per i synth analogici
HD1 per i suoni pcm

....se non volete considerare i tre engines dedicati all organo come entitá separate fanno la bellezza di ben 5 motori separati....quando costa? 2500? considerando che ha anche 64 giga di ssd per caricare nuovi pianoforti e campioni hd direi che ci sta come costi, lasciamo perdere estetica e suono, parliamo di cosa vi viene offerto out of the box.

Nord Stage 3
.....possiede tre motori principalmente, ma l'engine della A1 gia di per se gestisce fm, sampling, wavetables, virtual analogue....insomma é una reale multisintesi.
fatto a mano in svezia, ha una libreria enorme di campioni totalmente gratis e in continua evoluzione senza contare la nord sample library, che non cadono dal cielo....quindi é normale che nel prezzo cé anche il costo di sviluppo di questi suoni che comunque continuano a esser sviluppati.
Costa 3300 in offerta....beh considerando pero quello che ti da non mi sembra poi fuori dal mondo il prezzo.
(inoltre non é nemmeno un reale concorrente di cp88, sarebbe il nord piano che costa 2400 perche la stage con organo e synth gia rompe i coglioni a montage)

Roland Rd2000
strumento multisintesi....modelli fisici per la parte vpiano, pcm piu modellazione per supernatural piano e per gli elettrici, pcm normale per i suoni di contorto e anche virtual analogue (molti synth hanno un engine supernatural synth non editabile dall utente).
venduto al prezzo di 1990/2100 qui a Milano, considerando l'hardware e che fa anche da scheda audio e che....ha una meccanica stupenda....non mi pare nemmeno lui esagerato.

Yamaha CP88
nessuna multisintesi....suoni awm2....tastiera in legno....funzioni di scheda audio usb come roland....ben costruito niente da dire, leggero (il piu leggero dei quattro considerando poi la keybed in legno)
Prezzo 2200 euro???? ....non mi sembra un ottimo affare, considerando cosa offrono gli altri come korg e clavia che nemmeno hanno tecnologie proprietarie in casa come yamaha, il prezzo a cui é proposto non mi sembra per nulla concorrenziale, perche indubbiamente é il piu anonimo di tutti, non sfrutta per niente il know how che ha accumulato la casa dei tre diapason, a differenza di roland che invece sfrutta tutte le sue tecnologie storiche o quasi tra cui i modelli fisici sviluppati per il vpiano.
  • benjomy
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22-01-19 01.36

Secondo me leggete troppo le specifiche tecniche e suonate troppo poco emo
pcm in sintesi hcd con processori al lantanio e VFR al sapore di menta .. 8 motori, due diesel , due elettrici e due a benzina ..
e uno stage PIANO ... vi dice nulla il nome?? .. uno stage piano e tutti a cercare l’hamnond emo o la sintesi super evoluta.
Che poi si sarebbe potuto fare la tastiera (semi) definitiva con la tecnologia esistente sono perfettamente d’accordo. Ma facciamolo suonare qyesto cp prima di dusttuggerlo
  • orange1978
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22-01-19 03.04

@ benjomy
Secondo me leggete troppo le specifiche tecniche e suonate troppo poco emo
pcm in sintesi hcd con processori al lantanio e VFR al sapore di menta .. 8 motori, due diesel , due elettrici e due a benzina ..
e uno stage PIANO ... vi dice nulla il nome?? .. uno stage piano e tutti a cercare l’hamnond emo o la sintesi super evoluta.
Che poi si sarebbe potuto fare la tastiera (semi) definitiva con la tecnologia esistente sono perfettamente d’accordo. Ma facciamolo suonare qyesto cp prima di dusttuggerlo
azz ma non capisci proprio niente tu eh....o forse non leggi bene quello che scrivo, allora ci riprovo....

anche secondo me uno stage piano non deve necessariamente avere una multi sintesi (pero se vuoi uno strumento che non faccia come cp1 solo rhodes wurli e pianoforti acustici, e vuoi che i suoni di contorno siano competitivi non c'è altro modo sai...)

il mio ragionamento è molto semplice, se tutti gli altri concorrenti offrono una multisintesi (e te l'ho dimostrato riportandoti i dati) yamaha allo stesso prezzo poteva fare di piu, avendo gia in casa le tecnologie adatte per farlo!
non una tastiera definitiva come dici tu, che potrebbe essere kronos o montage ma uno stage piano anni luce avanti a tutti.

io non parlo infatti di FDSP, AN, VL, etc....parlo però di due semplici cose, già presenti nei loro stage pianos da un decennio, ossia SCM ed FM, che consentono PER I PIANOFORTI e PIANI ELETTRICI di ottenere suoni altamente espressivi e naturali, per i quali il campionamento statico fa cilecca a meno che non usi librerie da 400 giga.

nessuno parla di un CP88 con una multi sintesi tipo kurzweil pc3k o kronos, ma semplicemente con delle tecnologie che erano già presenti da anni, funzionavano alla grande e sarebbero state da evolvere e basta, siamo invece tornati a un misero sample playback vecchio come il cucco, con tutti i limiti ben conosciuti da anni, ripeto, da una casa come yamaha che ha inventato strumenti rivoluzionari come sy99 o dx7 per me è assurdo (e fortunatamente non sono il solo a pensarla cosi)
  • losfogos
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22-01-19 08.27

@ benjomy
Secondo me leggete troppo le specifiche tecniche e suonate troppo poco emo
pcm in sintesi hcd con processori al lantanio e VFR al sapore di menta .. 8 motori, due diesel , due elettrici e due a benzina ..
e uno stage PIANO ... vi dice nulla il nome?? .. uno stage piano e tutti a cercare l’hamnond emo o la sintesi super evoluta.
Che poi si sarebbe potuto fare la tastiera (semi) definitiva con la tecnologia esistente sono perfettamente d’accordo. Ma facciamolo suonare qyesto cp prima di dusttuggerlo
Il Diesel sarà bandito, in casa Korg si va solo con l'Ibrido; in Svezia pensano già ai cavalli e ai ciucci emoemo
  • paolo_b3
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22-01-19 08.42

Se deve essere OT che OT sia...

La genialità industriale sta nel prevedere i bisogni del mercato, perchè industrie capaci di offrire prodotti in grado di soddisfare esigenze conosciute ce ne sono tante.

Quando vi sedete dietro alle vostre tastiere cosa percepite che vi manca? Ovviamente mi riferisco a cose che non sono attualmente disponibili sul mercato. emo
  • benjomy
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22-01-19 08.48

@ orange1978
azz ma non capisci proprio niente tu eh....o forse non leggi bene quello che scrivo, allora ci riprovo....

anche secondo me uno stage piano non deve necessariamente avere una multi sintesi (pero se vuoi uno strumento che non faccia come cp1 solo rhodes wurli e pianoforti acustici, e vuoi che i suoni di contorno siano competitivi non c'è altro modo sai...)

il mio ragionamento è molto semplice, se tutti gli altri concorrenti offrono una multisintesi (e te l'ho dimostrato riportandoti i dati) yamaha allo stesso prezzo poteva fare di piu, avendo gia in casa le tecnologie adatte per farlo!
non una tastiera definitiva come dici tu, che potrebbe essere kronos o montage ma uno stage piano anni luce avanti a tutti.

io non parlo infatti di FDSP, AN, VL, etc....parlo però di due semplici cose, già presenti nei loro stage pianos da un decennio, ossia SCM ed FM, che consentono PER I PIANOFORTI e PIANI ELETTRICI di ottenere suoni altamente espressivi e naturali, per i quali il campionamento statico fa cilecca a meno che non usi librerie da 400 giga.

nessuno parla di un CP88 con una multi sintesi tipo kurzweil pc3k o kronos, ma semplicemente con delle tecnologie che erano già presenti da anni, funzionavano alla grande e sarebbero state da evolvere e basta, siamo invece tornati a un misero sample playback vecchio come il cucco, con tutti i limiti ben conosciuti da anni, ripeto, da una casa come yamaha che ha inventato strumenti rivoluzionari come sy99 o dx7 per me è assurdo (e fortunatamente non sono il solo a pensarla cosi)
Due considerazioni:
1) qui nessuno cp88 l’ha ancora visto se non col
Binocolo. Stroncare uno strumento senza averlo nemmeno provato per me è assurdo. Esiste un device particolarmemte sofisticato che permette una analisi migliore e si chiama ... orecchio. Se suona bene, è dinamico, espressivo chissenwfrega se è un campione una sintesi onha dentronun cinesino che pedala. Il percorso da fare è il contrario. Ascoltare, valutare, poi scoprire da dove arriva il suono.
2) possibile che in yamaha siano tutti deficienti, dall’ingegnere del
Suono al direttore del marketing e capisca tutto solo tu?emo
  • michelet
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22-01-19 08.54

@ paolo_b3
Se deve essere OT che OT sia...

La genialità industriale sta nel prevedere i bisogni del mercato, perchè industrie capaci di offrire prodotti in grado di soddisfare esigenze conosciute ce ne sono tante.

Quando vi sedete dietro alle vostre tastiere cosa percepite che vi manca? Ovviamente mi riferisco a cose che non sono attualmente disponibili sul mercato. emo
Premesso che se esistesse lo strumento perfetto, le case produttrici dopo un po’ chiuderebbero i battenti, la formulazione delle caratteristiche viene fatta ascoltando e mediando più esigenze, non da ultima quella del costrutture che vuole risparmiare il più possibile.
Di conseguenza, non troveremo mai lo strumento perfetto, ma uno che si avvicina alle nostre esigenze, perché la funzione che noi vorremmo risultava statisticamente inutile ad altri e viceversa.
Mi fa ridere il portale aperto da Yamaha dove gli utenti, più o meno soddisfatti, possono comunicare le loro ide di miglioria. Forse i tempi tecnici di accoglimento di tali suggerimenti necessitano di tempi più lunghi.
Stupisce, come dice orange78, che un mostro come Yamaha, depositario di cotanto progresso tecnologico, non voglia implementarlo in modo più efficace nei propri strumenti.
A parte la mera motivazione economica, di massimizzare il profitto con il minimo sforzo, ci saranno delle ragioni a noi non comprensibili, che hanno una loro logica e che spingono Yamaha ad agire in questo modo.
Solo a fronte di un insuccesso commerciale clamoroso, potrebbe rivedere le sue posizioni.
  • benjomy
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22-01-19 09.11

@ michelet
Premesso che se esistesse lo strumento perfetto, le case produttrici dopo un po’ chiuderebbero i battenti, la formulazione delle caratteristiche viene fatta ascoltando e mediando più esigenze, non da ultima quella del costrutture che vuole risparmiare il più possibile.
Di conseguenza, non troveremo mai lo strumento perfetto, ma uno che si avvicina alle nostre esigenze, perché la funzione che noi vorremmo risultava statisticamente inutile ad altri e viceversa.
Mi fa ridere il portale aperto da Yamaha dove gli utenti, più o meno soddisfatti, possono comunicare le loro ide di miglioria. Forse i tempi tecnici di accoglimento di tali suggerimenti necessitano di tempi più lunghi.
Stupisce, come dice orange78, che un mostro come Yamaha, depositario di cotanto progresso tecnologico, non voglia implementarlo in modo più efficace nei propri strumenti.
A parte la mera motivazione economica, di massimizzare il profitto con il minimo sforzo, ci saranno delle ragioni a noi non comprensibili, che hanno una loro logica e che spingono Yamaha ad agire in questo modo.
Solo a fronte di un insuccesso commerciale clamoroso, potrebbe rivedere le sue posizioni.
Perché ti fa rider eil portale? Guarda il nord user forum....a me sembra qualcosa di simile...
  • michelet
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22-01-19 09.15

@ benjomy
Perché ti fa rider eil portale? Guarda il nord user forum....a me sembra qualcosa di simile...
Mi fa ridere perché Yamaha accumula idee gratuitamente per implementarle (forse) in strumenti che poi metterà in commercio. Ascolta quello che le fa comodo, sapendo comunque che venderà. Dovremmo essere noi a lasciare i suoi strumenti sugli scaffali o nei magazzini dei negozianti.
  • paolo_b3
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22-01-19 09.18

@ michelet
Premesso che se esistesse lo strumento perfetto, le case produttrici dopo un po’ chiuderebbero i battenti, la formulazione delle caratteristiche viene fatta ascoltando e mediando più esigenze, non da ultima quella del costrutture che vuole risparmiare il più possibile.
Di conseguenza, non troveremo mai lo strumento perfetto, ma uno che si avvicina alle nostre esigenze, perché la funzione che noi vorremmo risultava statisticamente inutile ad altri e viceversa.
Mi fa ridere il portale aperto da Yamaha dove gli utenti, più o meno soddisfatti, possono comunicare le loro ide di miglioria. Forse i tempi tecnici di accoglimento di tali suggerimenti necessitano di tempi più lunghi.
Stupisce, come dice orange78, che un mostro come Yamaha, depositario di cotanto progresso tecnologico, non voglia implementarlo in modo più efficace nei propri strumenti.
A parte la mera motivazione economica, di massimizzare il profitto con il minimo sforzo, ci saranno delle ragioni a noi non comprensibili, che hanno una loro logica e che spingono Yamaha ad agire in questo modo.
Solo a fronte di un insuccesso commerciale clamoroso, potrebbe rivedere le sue posizioni.
Noi siamo abituati a guardare solo il prodotto, ma il successo commerciale si basa anche su altri aspetti della catena. Affidabilità del marchio, rete di vendita, rete di assistenza...
Ed è anche vero che le logiche che determinano le strategie di prodotto delle aziende sono necessariamente logiche di profitto, del loro profitto. Ma chi fallisce non produce più e quindi non serve a nessuno.
Sappiamo anche che immettere un nuovo prodotto sul mercato che va a sostituire uno esistente anche se di fatto è la famosa "minestra riscaldata" serve a trasferire denaro, inteso come valore, dalle tasche degli utilizzatori a quelle dei produttori. Pensiamo per esempio alla svalutazione dell'usato quando esce il nuovo modello.
A mio parere non c'è molto da discutere su questo, mentre invece la cosa che volevo capire, cosa ci saremmo aspettati da un pianoforte digitale che invece yamaha CP88 non ci darà? Cosa avrebbe dovuto avere per essere considerato un prodotto azzeccato?
Però attenzione, questo è un pianoforte digitale, non mi venite a dire le funzionalità di Montage e il peso del Bontempi Junior.
  • zerinovic
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22-01-19 09.21

@ benjomy
Due considerazioni:
1) qui nessuno cp88 l’ha ancora visto se non col
Binocolo. Stroncare uno strumento senza averlo nemmeno provato per me è assurdo. Esiste un device particolarmemte sofisticato che permette una analisi migliore e si chiama ... orecchio. Se suona bene, è dinamico, espressivo chissenwfrega se è un campione una sintesi onha dentronun cinesino che pedala. Il percorso da fare è il contrario. Ascoltare, valutare, poi scoprire da dove arriva il suono.
2) possibile che in yamaha siano tutti deficienti, dall’ingegnere del
Suono al direttore del marketing e capisca tutto solo tu?emo
Quello che dici é indubbiamente vero, ma di solito una persona di esperienza non ha nemmeno bisogno di provarlo uno strumento, parlo di un esperienza trasversale, che ha suonato un gran numero di strumenti vecchi e nuovi acustici ed elettrici ecc...nella sua mente ha già un anteprima di come suonerà. In base a come é fatto,in base alle specifiche...se ha già provato una certa meccanica, già sente sotto le dita le articolazioni di quella keybed, con il suono idem...ci sono qui dei punti interrogativi come la BHS...é certo quindi che una prova,confermerà, o cancellerà alcuni dubbi. Ma sicuramente é uno strumento che suona bene.la novità é nel peso e nella compattezza,leggerezza,immediatezza anche almeno pare...per Yamaha.
  • anonimo

22-01-19 09.27

michelet ha scritto:
Stupisce, come dice orange78, che un mostro come Yamaha, depositario di cotanto progresso tecnologico, non voglia implementarlo in modo più efficace nei propri strumenti.

michelet ha scritto:
ci saranno delle ragioni a noi non comprensibili, che hanno una loro logica

Forse è perché CP88 è uno Stage Piano e non un Synth che non ha la Sintesi FM in tempo reale (seppur nascosta nella modifica dei parametri)?

Anni fa gli Stage Piano, o "Pianoforti Elettronici", come si chiamavano allora, (ne ho suonati alcuni..) avevano solamente suoni di Pianoforte Acustico, Pianoforte Elettrico e STOP. Per altri suoni (Hammond, Synth, ecc.) dovevi munirti di altre tastiere o di expander...

E' vero che è passato il tempo, che siamo nel 2019, è vero che nessuno ha mai ancora ascoltato "dal vivo" questo CP88, però, dalle demo, a me il suono non dispiace e, sinceramente, a chi suona uno Stage Piano (a 88 tasti o a 73) sul palco, magari insieme ad un Gruppo Rock o ad un Gruppo Blues, non importa tanto se il suono è campionato, oppure se è frutto di Modelli Fisici, di multisintesi, se ha la sintesi FM in tempo reale, ecc... L'Importante è che suoni bene, che abbia un suono credibile e che "buchi" il mix...
  • zaphod
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22-01-19 09.48

vado un filo OT, ma è un'idea che ho relativamente al discorso delle tecnologie abbandonate (da Yamaha nel contesto, ma è un discorso generale): quante invenzioni e tecnologie sono morte con la persona che le ha inventate? O meno tragicamente, quante persone passando da un'azienda ad un'altra si sono portati dietro il know-how, o semplicemente sono andate in pensione e nessuno è stato in grado di riprodurre il loro lavoro?
Non è detto che Yamaha non voglia (nel senso più abietto e perverso del termine) riproporre alcune tecnologie implementate in passato: può darsi che non possa perchè chi le ha sviluppate non lavora più in azienda (o è stato trasferito ad altre mansioni) e quindi non ha più la possibilità - o la convenienza economica - di spolverarle, ristudiarle e reimplementarle su uno strumento nuovo.
  • Antony
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22-01-19 09.53

@ benjomy
Due considerazioni:
1) qui nessuno cp88 l’ha ancora visto se non col
Binocolo. Stroncare uno strumento senza averlo nemmeno provato per me è assurdo. Esiste un device particolarmemte sofisticato che permette una analisi migliore e si chiama ... orecchio. Se suona bene, è dinamico, espressivo chissenwfrega se è un campione una sintesi onha dentronun cinesino che pedala. Il percorso da fare è il contrario. Ascoltare, valutare, poi scoprire da dove arriva il suono.
2) possibile che in yamaha siano tutti deficienti, dall’ingegnere del
Suono al direttore del marketing e capisca tutto solo tu?emo
No, in Yamaha non sono deficienti.
Sono essenzialmente "furbi" ma nel senso deleterio del termine.
Per farti capire la loro volontà di "controllo totale" sono gli unici che scandagliano sui Social Network loro dipendenti che hanno il solo compito di "controllare e verificare" il livello di "critica" che utenti manifestano apertamente.
Anche all'interno di questo Forum ci sono persone che controllano tutto quello che scriviamo e riferiscono di conseguenza.
Anche questo ha a che fare con il "marketing", a modo di Yamaha
Ritornando al discorso del CP88: per me rimane una boiata assoluta in tutti i sensi.
Pessima scopiazzatura by Nord e Kawai
Timbriche già note, trite e ritrite
Meccanica idem con patate ( quando faranno in legno anche i tasti neri sarà sempre troppo tardi)
Prezzo alto...anche di più...se i miei occhi non mi ingannano ( 2100 euro circa)
Un MODX8 - eccezione per la mediocre meccanica GHs - lo distrugge e costa mediamente poco più di 1400 euro.

Non c'è bisogno di essere il San Tommaso di turno per comprendere con quale strumento si ha a che fare.
O siete convinti che ad ogni "novità" corrisponda sempre una "miglioria".
Forse è meglio guardare la realtà dei fatti: ve stanno a pijà per culo.......

P.S.
Inoltrerò una richiesta a Kawai affinchè aumentino il costo dei loro strumenti.
Viste le "succulenti" novità by Yamaha.....è vergognoso che un Kawai MP7SE - che fracassa il deretano a CP73 e 88 messi assieme - debba costare 1399 euro o che un ES8 debba costare 1298 euro o che un Kawai MP11SE ( per quanto abbia il "difetto" - per alcuni - di pesare 32 kg......probabilmente non ha capito una beata minchia ) debba costare MENO di un CP88 nonostante sfoggi suoni e meccaniche totalmente in legno da primo della classe.
  • paolo_b3
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22-01-19 09.55

@ zaphod
vado un filo OT, ma è un'idea che ho relativamente al discorso delle tecnologie abbandonate (da Yamaha nel contesto, ma è un discorso generale): quante invenzioni e tecnologie sono morte con la persona che le ha inventate? O meno tragicamente, quante persone passando da un'azienda ad un'altra si sono portati dietro il know-how, o semplicemente sono andate in pensione e nessuno è stato in grado di riprodurre il loro lavoro?
Non è detto che Yamaha non voglia (nel senso più abietto e perverso del termine) riproporre alcune tecnologie implementate in passato: può darsi che non possa perchè chi le ha sviluppate non lavora più in azienda (o è stato trasferito ad altre mansioni) e quindi non ha più la possibilità - o la convenienza economica - di spolverarle, ristudiarle e reimplementarle su uno strumento nuovo.
Sinceramente questo lo escludo. La ripetitività del risultato è un obiettivo che le aziende si danno ormai da decenni per non dire da secoli.
Le tecnologie abbandonate sono come i frutti dimenticati: se li hanno dimenticati ci sarà un motivo...
  • luigitarta
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22-01-19 09.58

@ zaphod
vado un filo OT, ma è un'idea che ho relativamente al discorso delle tecnologie abbandonate (da Yamaha nel contesto, ma è un discorso generale): quante invenzioni e tecnologie sono morte con la persona che le ha inventate? O meno tragicamente, quante persone passando da un'azienda ad un'altra si sono portati dietro il know-how, o semplicemente sono andate in pensione e nessuno è stato in grado di riprodurre il loro lavoro?
Non è detto che Yamaha non voglia (nel senso più abietto e perverso del termine) riproporre alcune tecnologie implementate in passato: può darsi che non possa perchè chi le ha sviluppate non lavora più in azienda (o è stato trasferito ad altre mansioni) e quindi non ha più la possibilità - o la convenienza economica - di spolverarle, ristudiarle e reimplementarle su uno strumento nuovo.
Penso che siate un pò severi verso Yamaha che, comunque, sforna regolarmente strumenti solidi e performanti da sempre....
Basta pensare alla serie DX7 ,SY ,Motif, e CP e Montage, presenti sui migliori palchi di artisti internazionali e non...
La crisi odierna segna il fatto che per gli investimenti di ricerca servano investimenti seri ed onerosi per poi vedere quanti possono permettersi la tecnologia... (basta pensare ai tempi in cui Korg creò Korg Oasys a circa 7000 euro e furono venduti davvero pochi..."un sogno per molti).
Il mercato: è quello che decide gli investimenti e la produzione di diversi tipi di strumentazione tenendo conto dei potenziali acquirenti e le case produttrici producono per vendere e guadagnare ( non crediate che ad un colosso come Yamaha manchi la tecnologia anzi....)....Questo è il punto....A buon intenditor....
  • zaphod
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22-01-19 10.54

luigitarta ha scritto:
Penso che siate un pò severi verso Yamaha che, comunque, sforna regolarmente strumenti solidi e performanti da sempre...

...e dillo a me! emo Ho avuto vari strumenti Yamaha nel tempo: anni addietro usavo un P-200, ora possiedo un CP1 da quasi 8 anni e non ho ancora sentito il bisogno di cambiarlo.
Questo CP88 potrebbe essere un buon candidato alla sostituzione, non fosse altro per il peso più ridotto (il CP1 me lo porto in giro, non lo uso come piano da salotto), Vendendo uno e acquistando l'altro non dovrei nemmeno sborsare troppi soldi, ma dovendo andare a sostituire una macchina come il CP1, è ovvio che le mie aspettative siano elevate.
Aspettative dal punto di vista pianistico: che ci siano suoni di Hammond, o pulsanti colorati, che ci sia o meno l'aftertouch, non mi interessa. Ma pianisticamente sono uno spaccaballe, lo ammetto. E in questo, le premesse del CP88 non le trovo allettanti.
Ma, l'ho già detto, una prova (che farò certamente, prima o poi) fugherà ogni dubbio.