Korg MODWAVE

  • michelet
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09-07-21 14.00

@ anonimo
michelet ha scritto:
Non sono tanto in linea con la filosofia i Behringer


Beh li e' questione di punti di vista. Se non ci fosse stata Behringer, saremmo ancora ai motif, fantom e rompler cotti ribolliti e in ultimo venduti come ennesima finta novita' : il polpettone.
michelet ha scritto:
il suo atteggiamento "predatorio" nei confronti dei brevetti scaduti


Sono scaduti quindi sono di dominio di tutti. I precedenti titolari li tengono nel cassettino abbandonati all'oblio : almeno Behringer consente a molti utenti di fruire di quegli strumenti che altrimenti sarebbero rimasti disegni e scartoffie impolverati nei cassetti.

Senza questa ventata di novita', saremmo ancora alle ennesime versioni di motif, fantom e polpettoni ritriti imposti dai costruttori.

michelet ha scritto:
in secondo luogo perché, ho buone ragioni di pensarlo, il costo è direttamente proporzionale al valore degli strumenti che produce.


Si.. meglio pagare la stessa tecnologia 10 volte di piu' per foraggiare il blasone. Ma un boutique o un reface che qualita' hanno?.. e le costose workstation LE con i tasti che scricchiolano che qualita' hanno?

Sinceramente la tastiera del Monopoly da tante e tante soddisfazioni in piu' di tante tastiere di wortkstation LE spesso insuonabili (FA, MOX ecc... per carita' mai piu' !!)..
michelet ha scritto:
ritengo che cercare una ventina beta tester possessori dello strumento (ammesso di trovarli con un esemplare funzionante) e, dopo tutta la fase di test, ricompensarli "solamente" con un clone, direi che è semplicemente da miserabili.


Io non so se si limitano al clone o se c'e' un compenso in denaro... non mi baso certo su un annuncio FB per giudicare...
semmai penso invece a quanto miserabile sia quella casa giapponese che ha lasciato a casa i dipendenti del suo gruppo Italy..

A me sembra ci sia molto pregiudizio sul marchio :. se gli altri costruttori fossero benefattori ti darei ragione.. purtroppo non e' cosi'... solo che se lo fa un marchio apparentemente meno storico allora e' scandalo..



Sembra che tu faccia una difesa d’ufficio di Behringer. Per fortuna che Dave Smith ha rimesso in produzione Prophet 5 e 10, altrimenti sarebbero stati clonati anche quelli.
Se tu sei contento dei prodotti Behringer, meglio per te.
  • anonimo
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09-07-21 14.12

@ Steruny
Metti anche Korg nei polpettoni dato che nn la nomini , anche loro a riciclare sono i primi.
Dici?.. MS2000 non mi sembra fosse qualcosa di riciclato, radias la sua evoluzione. ecc.
Poi le serie analogiche monofoniche (mini, monologue, prologue).. Opsix, modwave wavestate..

Non e' certo Yamaha che e' ancora ferma all'EX5 al quale ha solo cambiato nome da Motif (con tutte le sigle) a Montage... ma ha addirittura gli stessi timbri dell'EX5... e il massimo dell'innovazione e' stato fare i reface.

  • anonimo
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09-07-21 14.20

@ michelet
Sembra che tu faccia una difesa d’ufficio di Behringer. Per fortuna che Dave Smith ha rimesso in produzione Prophet 5 e 10, altrimenti sarebbero stati clonati anche quelli.
Se tu sei contento dei prodotti Behringer, meglio per te.
No.. non ho nominato Dave Smith solo perche' si parlava di Behringer.

Io sono grato a tutti questi costruttori (ci metto anche korg) perche' hanno ridato vita e senso al concetto di sintetizzatore, che negli anni 2000 era stato stravolto in lettore di campioni spesso insipidi.

Non posso certo comprare tutto in un colpo solo, ma un Prophet e un moog vero, in casa prima o poi ci entreranno.
Quindi non e' una questione di difesa a spada tratta di un marchio piuttosto che un'altro.. .Son sempre stato obiettivo nelle mie considerazioni, ed ho criticato fortemente anche strumenti che ho avuto tra le mani..
A volte nel criticare certe scelte scriteriate, son pure stato attaccato di brutto.. Quando yamaha tolse la multisintesi dicendo che i suoi campioni erano cosi' perfetti da non averne bisogno, fui pesantemente critico (coniai il termine "ribollita"..).. ed ero appena uscito dal giro dei motif proprio per quel motivo..
Trovai rifugio nei VA (comunque sintetizzatori, e non rom players) apprezzando le sonorita' di novation, del virus, dell'MS2000b e quant'altro.

Quindi non sono tifoso dei marchi, ma degli strumenti e non mi interessa se sono rossi, neri, tedeschi o giapponesi o cinesi (come il meraviglioso Hydrasynth) o inglesi come lo stupendo Cobalt8... : mi interessa come suonano...
Poi possono anche chiamarsi fecal synth o merd 1 (merd one)... e non puo' fregarmene di meno.

Qualita'.. ? l'ho gia' detto : marchi blasonati con tastiere improponibili, scricchiolose e insuonabili.. o addirittura con tasti che si staccavano come denti cariati (per difetto di materiale e di progettazione).. colle rosse e quant'altro...
Siamo sicuri che marchio sia sinonimo sicuro di qualita'?
  • anonimo
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09-07-21 14.24

michelet ha scritto:
Per fortuna che Dave Smith ha rimesso in produzione Prophet 5 e 10, altrimenti sarebbero stati clonati anche quelli.


Certo !... se hai un brevetto o lo produci, oppure lo rinnovi per mantenerne il possesso.

Se lo abbandoni nel cassetto e lo lasci scadere, e' giusto che sia di tutti... Clonare non e' un peccato anzi : significa ridar vita a qualcosa che qualcun'altro vuol tenersi per se, senza pagare il giusto dazio.

Anche i farmaci vengono clonati a fine brevetto : e' roba che puo' salvare la vita... e' un male?... A me sembra tutto il contrario.
  • MicheleJD
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09-07-21 18.50

@ anonimo
michelet ha scritto:
Per fortuna che Dave Smith ha rimesso in produzione Prophet 5 e 10, altrimenti sarebbero stati clonati anche quelli.


Certo !... se hai un brevetto o lo produci, oppure lo rinnovi per mantenerne il possesso.

Se lo abbandoni nel cassetto e lo lasci scadere, e' giusto che sia di tutti... Clonare non e' un peccato anzi : significa ridar vita a qualcosa che qualcun'altro vuol tenersi per se, senza pagare il giusto dazio.

Anche i farmaci vengono clonati a fine brevetto : e' roba che puo' salvare la vita... e' un male?... A me sembra tutto il contrario.
La copertura brevettuale serve per permettere all azienda che fa ricerca di recuperare i propri investimenti e trarne il giusto profitto.
Ma i brevetti scadono e altri possono produrre con quella tecnologia, ed anche questo è importante perché incentiva le aziende a far ricerca ed alzare l asticella della tecnologia.
Stiamo parlando di brevetti tecnologici (non rinnovabili) e non di marchi, i quali invece possono essere rinnovati.
Da quel che ho capito qualche big non ha rinnovato i marchi, visto che behringer li ha registrati. E qui è tutto un altro discorso.
  • anonimo
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09-07-21 20.13

@ MicheleJD
La copertura brevettuale serve per permettere all azienda che fa ricerca di recuperare i propri investimenti e trarne il giusto profitto.
Ma i brevetti scadono e altri possono produrre con quella tecnologia, ed anche questo è importante perché incentiva le aziende a far ricerca ed alzare l asticella della tecnologia.
Stiamo parlando di brevetti tecnologici (non rinnovabili) e non di marchi, i quali invece possono essere rinnovati.
Da quel che ho capito qualche big non ha rinnovato i marchi, visto che behringer li ha registrati. E qui è tutto un altro discorso.
Ti ringrazio per l'approfondimento.

Non capisco (riferendomi a michelet) cosa ci sia di male a clonare strumenti il cui brevetto e' scaduto : non c'e' nessun plagio e nessuna violazione, ma allo stesso tempo c'e' il vantaggio del veder rivivere strumenti gloriosi del passato.

Seguendo questo discorso allora non avremmo neppure dovuto comprare strumenti che contenevano campioni degli originali, e neppure i VSTi che li emulavano..

Sinceramente non capisco.. Per me un synth e' un synth punto e basta.. e son felice dei vedere un panorama di sintetizzatori vasto come non mai : dai cobalt, agli hydra, dagli arturia agli analogici e digitali korg (synth, non workstation) dai Dave Smith ai Novation fino appunto ad i behringer.

Non tifo per nessuno : unicamente esulto per il fatto che si sia usciti dal buio dei rompler triti e ritriti in tutte le salse... Belli all'inizio, ma dopo 20 anni avevano un po' rotto gli zibidei : puoi tenerne uno nel setup (servono anche loro) ma era assurdo che il mercato di qualche anno fa proponesse solo quelli.
  • MarioSynth
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10-07-21 08.48

@ michelet
Ho già inviato al mio rivenditore di fiducia una mail di prenotazione per ModWave. Pensa che sono già il terzo in lista…
Siccome non si sa quale sarà il prezzo, ho chiesto di essere informato, male che vada la acquisterò non subito ma nei mesi successivi.
Per adesso posso dire di non essere tanto soddisfatto di WaveState, senza editor riesco a fare veramente poco.
OpSix devo dire che non mi interessa, perché di FM tra TG77, FS1R e Montage ne ho a sufficienza.
Ciao, il prezzo pare essere 799 da tutti i principali rivenditori.
  • michelet
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10-07-21 09.10

@ MarioSynth
Ciao, il prezzo pare essere 799 da tutti i principali rivenditori.
A me risulta che lo "street price" sarà compreso tra i 690 ed i 720€. L'ho saputo da fonte autorevole.
  • MarioSynth
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10-07-21 09.12

@ michelet
A me risulta che lo "street price" sarà compreso tra i 690 ed i 720€. L'ho saputo da fonte autorevole.
Ottimo! Ho riportato solo quello ufficiale, vediamo come va. emo
  • michelet
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10-07-21 09.12

valenciano ha scritto:
Non capisco (riferendomi a michelet) cosa ci sia di male a clonare strumenti il cui brevetto e' scaduto : non c'e' nessun plagio e nessuna violazione, ma allo stesso tempo c'e' il vantaggio del veder rivivere strumenti gloriosi del passato.

Roberto, abbiamo opinioni diverse. Non c'è nulla di male. Resta il fatto che, per quanto mi riguarda, non acquisterò mai un apparecchio Behringer, che propriamente sia strumento musicale o altro.

Per inciso, non è che Uli behringer sia un santo o un filantropo, anzi. E mi sembra che sia molto bravo a fare lo slalom tra tutte le cause che gli hanno intentato, nel corso degli anni. Ma tant'è.
  • anonimo
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10-07-21 09.28

michelet ha scritto:
Roberto, abbiamo opinioni diverse


E tu sai che ho sempre rispettato le opinioni diverse, anzi ben vengano : guai al pensiero unico !..emo
michelet ha scritto:
Per inciso, non è che Uli behringer sia un santo o un filantropo, anzi. E mi sembra che sia molto bravo a fare lo slalom tra tutte le cause che gli hanno intentato, nel corso degli anni. Ma tant'è.


Purtroppo nell'attuale economia santi non ce ne sono e se dovessimo andare a vedere, ogni azienda ha i suoi scheletri nell'armadio.
Se volessimo disertare per etica ognuna di quelle, dovremmo ritirarci nelle grotte con la clava, e coltivare da noi il cibo, perche' gia' sul cibo ci sono grossi problemi etici (schiavitu' delle persone, uso di veleni, allevamenti intensivi stile lager e quant'altro).

Pero' e' giusto che ognuno scelga la strada che meglio ritiene per essere in linea con le proprie idee !.

Ciao !!emo
  • berlex65
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27-11-21 21.44

michelet ha scritto:
Ho già inviato al mio rivenditore di fiducia una mail di prenotazione per ModWave. Pensa che sono già il terzo in lista…
Siccome non si sa quale sarà il prezzo, ho chiesto di essere informato, male che vada la acquisterò non subito ma nei mesi successivi.

Ti è poi arrivato il Modwave? Come suona...e ti soddisfa?
Grazie
Paolo
  • michelet
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27-11-21 22.08

@ berlex65
michelet ha scritto:
Ho già inviato al mio rivenditore di fiducia una mail di prenotazione per ModWave. Pensa che sono già il terzo in lista…
Siccome non si sa quale sarà il prezzo, ho chiesto di essere informato, male che vada la acquisterò non subito ma nei mesi successivi.

Ti è poi arrivato il Modwave? Come suona...e ti soddisfa?
Grazie
Paolo
Lo preferisco a WaveState, mi sembra sia meno complicato da programmare, anche se in fondo al posto di avere 4 Part ha due oscillatori doppi…
Potrei quasi dire che se non avessi già WaveState avrei potuto farne a meno, visto come suona ModWave.
  • berlex65
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27-11-21 22.31

@ michelet
Lo preferisco a WaveState, mi sembra sia meno complicato da programmare, anche se in fondo al posto di avere 4 Part ha due oscillatori doppi…
Potrei quasi dire che se non avessi già WaveState avrei potuto farne a meno, visto come suona ModWave.
Grazie mille!
L'ho provato velocemente però mi è piaciuto! Volevo un parere di chi lo possiede.
Ciao
Paolo
  • Deckard
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26-12-21 10.34

@ michelet
Lo preferisco a WaveState, mi sembra sia meno complicato da programmare, anche se in fondo al posto di avere 4 Part ha due oscillatori doppi…
Potrei quasi dire che se non avessi già WaveState avrei potuto farne a meno, visto come suona ModWave.
Ciao Michelet, chiedo a te perché voglio approfittare spudoratamente della tua competenza e saggezza (anche giustamente severa quando serve emo) per chiederti un consiglio. Raramente compro strumenti “a buffo”, mi informo sempre moltissimo prima di un acquisto e una volta deciso lo provo più volte, anche a distanza di giorni e quando compro, lo faccio sempre per sostituire “il vecchio” ed in funzione live. Per vari motivi in questo periodo posso “solo” informarmi a suon di recensioni e demo del tubo, niente prove sul campo e remesso tutto questo ti chiedo: visto che questa volta ho il desiderio di aggiungere un mini synth al mio setup “studio” ed ho individuato nel wavestate e modwave i possibili candidati, considerato che a rack ho, tra gli altri, anche il Blofeld…quale mi consiglieresti tra i due dando principale importanza alla timbrica simil “wave station” (che mi manca), ma anche alla programmabilità? Sul piano della qualità sonora più o meno un quadro me lo sono fatto, sono entrambi molto validi a mio parere.
  • michelet
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26-12-21 20.23

@ Deckard
Ciao Michelet, chiedo a te perché voglio approfittare spudoratamente della tua competenza e saggezza (anche giustamente severa quando serve emo) per chiederti un consiglio. Raramente compro strumenti “a buffo”, mi informo sempre moltissimo prima di un acquisto e una volta deciso lo provo più volte, anche a distanza di giorni e quando compro, lo faccio sempre per sostituire “il vecchio” ed in funzione live. Per vari motivi in questo periodo posso “solo” informarmi a suon di recensioni e demo del tubo, niente prove sul campo e remesso tutto questo ti chiedo: visto che questa volta ho il desiderio di aggiungere un mini synth al mio setup “studio” ed ho individuato nel wavestate e modwave i possibili candidati, considerato che a rack ho, tra gli altri, anche il Blofeld…quale mi consiglieresti tra i due dando principale importanza alla timbrica simil “wave station” (che mi manca), ma anche alla programmabilità? Sul piano della qualità sonora più o meno un quadro me lo sono fatto, sono entrambi molto validi a mio parere.
Deckard, innanzitutto ti ringrazio per la stima. Devo fare una premessa. WaveState è entrata nel mio studio domestico verso fine novembre del 2020. Devo dire che non è stato amore a prima vista perché, nonostante una certa similitudine concettuale con Wavestation, la complessità è aumentata per molti aspetti, non da ultimo la dimensione del display (microscopico) che costringe a passare dalle numerose pagine, una dopo l'altra, o la stessa wavesequence che ha introdotto il concetto di "probabilità percentuale" grazie al quale un evento venga o meno riprodotto, oppure la possibilità di loop nidificati all'interno della wavesequence, senza contare poi la vastissima WaveROM che equipaggia WaveState non da ultimo (grazie all'aggiornamento el fimware 2.01) il poter caricare campioni personalizzati, aumentando ancora di più le già estesissime possibilità.
Come dicevo, non è stato amore a prima vista perché il mio approccio ai sintetizzatori, fin dall'epoca di Yamaha DX7mkI, è attraverso l'Editor Librarian, software che Korg ha rilasciato nel settembre 2021, quindi parecchi mesi dopo che avevo acquistato WaveState. Devo dire che gran parte dei tentativi di editing da pannello si trasformavano in un gran caos, fodamentalmente perché il pannello di WaveState è così ricco che si fa presto a pensare di modificare la Part A, quando invece non ci si accorge di lavorare sulla Part C.
Di conseguenza la mia strategia, che non so se sia vincente o meno, è stata quella di acquistare molti banchi suoni di terze parti (e ce ne sono davvero tanti), in modo da avere molto materiale su cui lavorare, limitando le modifiche al minimo indispensabile. Ad esempio, grazie al librarian è possibile combinare varie Part provenienti da Performance diverse, le soluzioni possibili sono davvero molto numerose, potendo contare su oltre un migliaio di Performance composte da una media di 2 o 3 Part.
Però... nell'ottobre di questo anno, ho voluto affiancare ModWave a WaveState e posso dire che l'impatto è stato molto più piacevole, perché anche senza Editor Librarian si riesce da pannello ad essere molto più incisivi nelle modifiche. Il Kaosspad è qualcosa di fantastico e, per le Performance di default, si ottengono modifiche e stravolgimenti del suono molto interessanti.
La complessità di WaveState e ModWave alla fine si equivale perché la prima ha 4 Part mentre la seconda due Oscillatori... doppi.... che sempre 4 fanno.
Sulla questione della importazione dei campioni in WaveState (presumo anche in ModWave), via Sample Builder fornito sempre gratuitamente da mamma Korg, ci sarebbe da evidenziare un piccolo limite che spero venga aggirato con la prossima release del firmware: non è possibile caricare più di un set di campioni alla volta perché quello successivo prende il posto del primo.
Un'ultima considerazione riguarda l'interfacciamento di WaveState e ModWave (naturalmente c'è anche OpSix) con Windows 10. Essendo basati i nuovi sintetizzatori Korg su Raspberry PI si devono interfacciare a Windows tramite RNDIS (nella versione firmware precedente) o con NCM (nella versione firmware attuale). Tale configurazione, seppur spiegata in modo abbastanza esaustivo nel manuale di WaveState e ModWave, non è semplicissima da portare a termine. Inoltre, potrebbe capitare che il driver si "auto smonti" di conseguenza collegando WaveState dopo un certo tempo, potrebbe non essere riconosciuta dall'Editor. Sembrerebbe che con OSX di tutte queste manfrine non ve ne fosse traccia, WaveState e ModWave si connettono al sistema operativo una volta per tutte e festa finita.
Ritornando quindi al tuo quesito, potrei dire che WaveState è ottima, ma per certi versi ModWave è quasi meglio.
  • Deckard
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26-12-21 22.44

@ michelet
Deckard, innanzitutto ti ringrazio per la stima. Devo fare una premessa. WaveState è entrata nel mio studio domestico verso fine novembre del 2020. Devo dire che non è stato amore a prima vista perché, nonostante una certa similitudine concettuale con Wavestation, la complessità è aumentata per molti aspetti, non da ultimo la dimensione del display (microscopico) che costringe a passare dalle numerose pagine, una dopo l'altra, o la stessa wavesequence che ha introdotto il concetto di "probabilità percentuale" grazie al quale un evento venga o meno riprodotto, oppure la possibilità di loop nidificati all'interno della wavesequence, senza contare poi la vastissima WaveROM che equipaggia WaveState non da ultimo (grazie all'aggiornamento el fimware 2.01) il poter caricare campioni personalizzati, aumentando ancora di più le già estesissime possibilità.
Come dicevo, non è stato amore a prima vista perché il mio approccio ai sintetizzatori, fin dall'epoca di Yamaha DX7mkI, è attraverso l'Editor Librarian, software che Korg ha rilasciato nel settembre 2021, quindi parecchi mesi dopo che avevo acquistato WaveState. Devo dire che gran parte dei tentativi di editing da pannello si trasformavano in un gran caos, fodamentalmente perché il pannello di WaveState è così ricco che si fa presto a pensare di modificare la Part A, quando invece non ci si accorge di lavorare sulla Part C.
Di conseguenza la mia strategia, che non so se sia vincente o meno, è stata quella di acquistare molti banchi suoni di terze parti (e ce ne sono davvero tanti), in modo da avere molto materiale su cui lavorare, limitando le modifiche al minimo indispensabile. Ad esempio, grazie al librarian è possibile combinare varie Part provenienti da Performance diverse, le soluzioni possibili sono davvero molto numerose, potendo contare su oltre un migliaio di Performance composte da una media di 2 o 3 Part.
Però... nell'ottobre di questo anno, ho voluto affiancare ModWave a WaveState e posso dire che l'impatto è stato molto più piacevole, perché anche senza Editor Librarian si riesce da pannello ad essere molto più incisivi nelle modifiche. Il Kaosspad è qualcosa di fantastico e, per le Performance di default, si ottengono modifiche e stravolgimenti del suono molto interessanti.
La complessità di WaveState e ModWave alla fine si equivale perché la prima ha 4 Part mentre la seconda due Oscillatori... doppi.... che sempre 4 fanno.
Sulla questione della importazione dei campioni in WaveState (presumo anche in ModWave), via Sample Builder fornito sempre gratuitamente da mamma Korg, ci sarebbe da evidenziare un piccolo limite che spero venga aggirato con la prossima release del firmware: non è possibile caricare più di un set di campioni alla volta perché quello successivo prende il posto del primo.
Un'ultima considerazione riguarda l'interfacciamento di WaveState e ModWave (naturalmente c'è anche OpSix) con Windows 10. Essendo basati i nuovi sintetizzatori Korg su Raspberry PI si devono interfacciare a Windows tramite RNDIS (nella versione firmware precedente) o con NCM (nella versione firmware attuale). Tale configurazione, seppur spiegata in modo abbastanza esaustivo nel manuale di WaveState e ModWave, non è semplicissima da portare a termine. Inoltre, potrebbe capitare che il driver si "auto smonti" di conseguenza collegando WaveState dopo un certo tempo, potrebbe non essere riconosciuta dall'Editor. Sembrerebbe che con OSX di tutte queste manfrine non ve ne fosse traccia, WaveState e ModWave si connettono al sistema operativo una volta per tutte e festa finita.
Ritornando quindi al tuo quesito, potrei dire che WaveState è ottima, ma per certi versi ModWave è quasi meglio.
Perfetto, grazie per l’ottima ed esauriente disamina, thx d’obbligo.
Hai praticamente sottolineato quelle che erano le mie perplessità nei confronti di wavestate, macchina eccezionale e dalle possibilità sterminate, ma di difficile gestione e con una curva di apprendimento abbastanza ripida. Il modwave era già in “pole” ed in buona parte proprio per questi motivi, ma anche per l’organizzazione del pannello più chiara, per il kaoss pad (molto sfizioso) e non ultima un’ottima qualità sonora (almeno da quello che si percepisce dalle demo in rete), l’unica cosa che mi frena un po’ è la sua (almeno in teoria) similitudine con la sintesi del blofeld: temo diventi ridondante in studio e che alla fine si preferisca definitivamente uno all’altro, col risultato di abbandonare uno dei due…un wavestation invece (con le sue tipiche articolazioni) mi è sempre mancato ed il wavestate potrebbe essere un’occasione ghiotta…ci penserò su ancora un po’.
  • michelet
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26-12-21 22.48

@ Deckard
Perfetto, grazie per l’ottima ed esauriente disamina, thx d’obbligo.
Hai praticamente sottolineato quelle che erano le mie perplessità nei confronti di wavestate, macchina eccezionale e dalle possibilità sterminate, ma di difficile gestione e con una curva di apprendimento abbastanza ripida. Il modwave era già in “pole” ed in buona parte proprio per questi motivi, ma anche per l’organizzazione del pannello più chiara, per il kaoss pad (molto sfizioso) e non ultima un’ottima qualità sonora (almeno da quello che si percepisce dalle demo in rete), l’unica cosa che mi frena un po’ è la sua (almeno in teoria) similitudine con la sintesi del blofeld: temo diventi ridondante in studio e che alla fine si preferisca definitivamente uno all’altro, col risultato di abbandonare uno dei due…un wavestation invece (con le sue tipiche articolazioni) mi è sempre mancato ed il wavestate potrebbe essere un’occasione ghiotta…ci penserò su ancora un po’.
Li ho tutti e tre, WaveState, ModWave e Blofeld. L'ultimo è quello che mi piace di meno, proprio per la sua interfaccia troppo spartana, l'assenza di un buon editor librarian per OSX e la gestione dei campioni che fa perdere la pazienza a Giobbe.
Effettivamente Blofeld è quello che utilizzo di meno, ma non escludo di riesumarlo dalla sua scatola,
  • Deckard
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28-12-21 11.31

@ michelet
Li ho tutti e tre, WaveState, ModWave e Blofeld. L'ultimo è quello che mi piace di meno, proprio per la sua interfaccia troppo spartana, l'assenza di un buon editor librarian per OSX e la gestione dei campioni che fa perdere la pazienza a Giobbe.
Effettivamente Blofeld è quello che utilizzo di meno, ma non escludo di riesumarlo dalla sua scatola,
All fine ho optato per il Wavestate, ordinato ieri sera. Ha vinto la mia voglia di avere un wavestation del quale alla fine ne è una versione ultra potenziata (quante volte sono stato lì lì per comprarne la versione a rack sondando l’usato, ma i prezzi mi sono sembrati sempre troppo gonfiati). Sono un tipo molto paziente, studiandolo con calma e avvalendomi di tutorial, manuale e, perché no, anche di questo forum so che riuscirò a “domarlo” emo
Per quanto riguarda il modwave non escludo che possa acquistarlo in un futuro prossimo.
  • michelet
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28-12-21 11.47

@ Deckard
All fine ho optato per il Wavestate, ordinato ieri sera. Ha vinto la mia voglia di avere un wavestation del quale alla fine ne è una versione ultra potenziata (quante volte sono stato lì lì per comprarne la versione a rack sondando l’usato, ma i prezzi mi sono sembrati sempre troppo gonfiati). Sono un tipo molto paziente, studiandolo con calma e avvalendomi di tutorial, manuale e, perché no, anche di questo forum so che riuscirò a “domarlo” emo
Per quanto riguarda il modwave non escludo che possa acquistarlo in un futuro prossimo.
Attualmente, rispetto a me che ho acquistato “in fiducia” WaveState quando c’era la promessa dì un Editor (uscito 10 mesi dopo) hai il vantaggio che non solo c’è l’editor, ma il firmware è stato aggiornato e c’è pure Sample Builder. Korg sta ancora lavorando ad ulteriori sviluppi del firmware, lo so per certo perché un amico beta tester, pur chiedendomi dì non rivelare i contenuti del prossimo aggiornamento, mi ha fatto leggere dì cosa tratterà.
Al momento, poi, sono disponibili molti pacchetti dì terze parti (che credo dì avere acquistato tutti) e posso dire che dì materiale valido ce n’è abbastanza, tanto da poter creare, grazie al Librarian, nuove Performance “pescando” i Program da quelle esistenti.
Posso, senz’altro dire che in ordine dì originalità ed utilizzabilità (sempre secondo i miei gusti) ci sono i sound set dì APP SOUND (Matthias Sauer), Qui Robinez, Waveformer, Anton Anru, LFO e Marc Barnes.
Ormai la mia WaveState contiene oltre il migliaio dì Performance e creare una SetList dì sole 64 Performance è molto limitante. Speriamo che Korg metta mano anche a questo aspetto.
Rimane ancora da fare una bella pulizia di quelle Performance tropo caratterizzate o inutili per il mio modo di comporre.
Un’ultima considerazione: WaveState (e anche ModWave) suonano stupendamente bene, però hanno il difetto (o pregio?) dì poter suonare troppo “complesse”. Di recente dall’ultimo sound set dì APP SOUND ho iniziato a “spegnere” le Part in sovrabbondanza ed ho ottenuto dei suoni comunque spettacolari.

Riguardo a Wavestation A/D posso dire che se ce l’hai già è un conto, però oggi non impazzirei per acquistarla. La gestione va fatta solo tramite vecchi computer Apple (possibilmente) e Galaxy plus Editors.