30-11-21 01.50
I discorsi giustamente si dividono fra vaccinati e non vaccinati.
Ma fra queste categorie di persone ce n'è un'altra: quelli che hanno avuto il covid e sono guariti.
Io per esempio.
Non sono precisamente un no vax, in un'altra
discussione ho riportato la mia esperienza e ho avuto piacevoli scambi di opinione.
Non ho fatto il vaccino perchè, prima del green pass obbligatorio (quindi non troppo tempo fa),
almeno due dottori mi dicevano che insomma, gli anticorpi che avevo erano piuttosto alti (il covid mi è durato circa 2 mesi) e quindi poteva anche valere la pena di aspettare.
Mentre altri dicevano comunque che il vaccino è una protezione. C'è ovviamente confusione anche fra gli addetti ai lavori, anche ai livelli più alti, e questa purtroppo viene trasmessa a tutti.
C'è sicuramente interesse economico e tutte le obiezioni che si fanno giornalmente. Ok.
Oggi però ho ritirato gli esiti del test sierologico.
Perchè appunto non so dove stia la ragione e se fa paura il vaccino (e comunque troppo tranquillo non vado neanche io), fa paura anche il covid. Forse meno di due anni fa? Ma c'è ancora.
Pensavo, mah magari i miei anticorpi sono diminuiti e magari potrei anche valutare la possibilità di vaccinarmi.
Questo per ribadire che non sono un no vax, ma che comunque nutro dubbi.
Ebbene, con mia grande sorpresa, i miei anticorpi sono aumentati del 45%!!!
Mi chiedo anche come sia possibile.
Immagino ci possa essere una lieve differenza di analisi fra un ospedale e l'altro, ma non così tanta.
Potrei aver ripreso il covid (ecchecc
ma sempre a me?
), ma non me ne sono accorto minimamente, e non ho contagiato nessuno dei miei amici e familiari.
Dunque se ho nuovamente contratto il virus vuol dire che i miei anticorpi funzionano alla grande, al pari di un vaccino.
Anzi ritengo ancora meglio, dato che sono stati sviluppati naturalmente dal mio corpo in seguito alla malattia.
Oppure non è vero che un guarito è tutelato solo per sei mesi, anzi!
Wildcat80 mi spiegava, se non sbaglio, che il numero di anticorpi non è per forza un dato significativo. Ma qualcosa dovrà pur contare, soprattutto quando sono tanti.
Domanda: ma perchè a queste milioni di persone, che ne sono venute fuori come me, non si fa prima un esame per valutare il numero e la forza di questi anticorpi?
Non trovate che se io mi facessi tre dosi di vaccino è come se in realtà me ne facessi sei di colpo? Quattro?, cinque?
Di sicuro non le canoniche tre che spettano al resto del mondo!
Voi, anche i favorevoli al vaccino, andreste a cuor leggero a farvi iniettare due o tre dosi contemporaneamente? Io non troppo. Soprattutto perchè a nessun altro nel pianeta viene riservato lo stesso trattamento. La scienza dice che ce ne voglio tre, per ora. Non di più. Stop.
Certo ci sta la fiducia nei medici, ma è palese che anche loro stiano facendo del loro meglio per curare una malattia che ancora non si conosce al 100% con cure che ancora non sono garantite al 100%.
Gli scienziati stessi ammettono che l'evidenza dei fatti porta ad aggiungere una terza dose mentre prima ne davano per sicura una sola. Poi due, poi tre.
Ammettono che a differenza di quanto credevano, il vaccino stesso non ha una durata così lunga come si pensava mesi fa.
Sono cambiate le terapie, perchè le precedenti forse non erano adeguate.
Capisco tutto, è normale e si sta parlando di una scienza estremamente difficile, che purtroppo deve anche andare per tentativi, soprattutto nel caso di un virus appena nato che muta continuamente.
Non critico e tantomeno non giudico nessuno.
Ma perchè nei grandi numeri non si considerano mai i guariti e li si tratta come un qualsiasi non vaccinato?
Io il mio "vaccino" me lo sono guadagnato