07-08-17 21.42
Jaam ha scritto:
tu alla sera vai in giro a cercare le jam per suonarci, ti trovi con altri musicisti per suonare standards insieme e formare dei gruppi o aspetti che il conservatorio ti metta 100 ore di musica di insieme
Quello che succede spesso a questi incontri poi, come tu mi ricordi, è che ci sono "scorreggioni di jazz" che si proclamano jazz...
Aggiungici che chi ha iniziato da poco butta giù scale o pattern imparati qui e li (e mi ci lancio in questa categoria) senza "swingare" sul serio...
Non aspetto le 100 ore di musica di insieme,ma è altrettanto una cazzata non averne neanche 30 considerato che il conservatorio deve "formarti" come musicista jazz, e non come narratore della vita di Davis... Quindi è giusto e sacrosanto aspettarsele per fare "jam" in conservatorio e avere la possibilità di avere maestri che supervisionano ciò che fai,correggendoti e dandoti dritte. In teoria il processo di apprendimento dovrebbe velocizzarsi se sei sotto la guida di un bravo jazzista....
Jaam ha scritto:
ascolti il jazz?
Certo, è fondamentale, ma come tanti, non ci capisco un caxxo semplicemente ascoltandolo.
Copi, e copi,e copi, poi ti si chiede di fare un assolo con tue idee e vai semplicemente in panico, cercando di mischiare qualche notina fuori posto a frasi assimilate da questo o quel jazzista... Se quello è il jazz, è una gran delusione....
Poi apri un forum, e leggi i concetti di "frase" spiegati da Cyrano. Poi apri un video di youtube in cui un insegnante della berklee ti parla di "motivic development", e con un paio di esempi ben assestati ti apre un mondo. Abbandoni le frasi preimpostate ,e provi ad usare questa "motivic development".
Al conservatorio, cosa possono spiegarti in 30 minuti di standard? Le stesse cose, non viene fatto, l'organizzazione è pessima...
Lo yoga potresti sul serio toglierlo e piazzare ulteriori 30 ore di laboratorio...
Il solfeggio classico potresti trasformarlo in solfeggio swing in modo da facilitare anche lo studio di accenti per l'improvvisazione.
La storia della musica classica e del jazz potresti accorparli, costringere la gente a guardare dei documentari richiesti poi in sede di esame orale, ma cazzo, altre 70 ore potresti proprio aggiungerle al laboratorio di musica di insieme...da 20 ore diventano 150 ore.... direi che sotto la supervisione di un prof, 150 ore di jazz non sono poche...
Jaam ha scritto:
vedi quando dico che il jazz è morto lo si vede anche da queste cose, noi si andava nei locali a sentire i musicisti, alle jam, si formavano dei gruppi per suonare insieme e cercare di capire questa musica
Quindi il jazz lo si apprende da soli? Era solo quello che volevo sentir dire.... Perchè il tutto si ricollega al concetto iniziale: Cos'è l'arte? Chi può giudicarla? Se imparo l'arte jazz da solo, chi può venire a dirmi "questo non va perchè la regola dice che" (Come sento fare eh...).
Vuoi sapere un aneddoto interessante? Ho trascritto un assolo di Barron.
Un insegnante l'ha analizzato e ha trovato una miriade di "errori" guardandomi in malo modo per i cromatismi in battere,accenti in battere, scale non "consone" in termini armonici all'accordo che lo sosteneva : "Aho, ma qua troppi errori". "Maestro ma questo è un assolo di Barron, l'ho trascritto". Silenzio di tomba....
"Vabbè, ma Barron è Barron eh, evidentemente voleva svalvolare un po,questo ormai non è che pensano troppo quando improvvisano".
Tu come la traduci una situazione del genere? Io la traduco come "Arte a prescindere quando so che attaccare un big mi farebbe sembrare un pirla".
Dunque dov'è l'arte? Nel giudizio altrui? O è sempre e costantemente soggettiva? :)