01-08-17 21.14
I suoni ottenuti dall'oscillazione di un corpo a contatto con l'aria vengono definiti: suoni naturali. Quelli ottenuti mediante "zuffe elettriche" sono suoni elettronici. Sono certo che ho esposto l'argomento in modo non corretto ma, sono fiducioso che avete colto il nocciolo della mia domanda. Premessa: sovente si sente palesare che il suono "naturale" è migliore da quello prodotto dai sintetizzatori. Certamente è diverso ma, quello naturale qualificarlo come "migliore" , è perché la nostra memoria lo ha immagazzinato molto di più rispetto ai suoni elettronici? L'assuefazione al suono naturale occupa quasi tutta la capienza della memoria: senza spazio di memoria - priva la capacità volitiva nell' analisi conoscitiva?01-08-17 21.26
01-08-17 21.27
01-08-17 21.34
01-08-17 21.44
01-08-17 22.07
01-08-17 22.21
C'è da distinguere: suoni naturali e suoni "elettrici" fondamentali contro suoni lettrici che vogliono imitare i suoni naturali.01-08-17 23.01
Esistono suoni di tastiere elettroniche anni 80 che danno l'orticaria02-08-17 00.09
02-08-17 02.53
A parte l'ironia sui tuoni, come dice mima si tratta di intendersi su cosa definiamo "naturale": far vibrare una corda di violino con un archetto o far muovere un trasduttore (speaker) mediante una tensione elettrica di cui controlliamo la forma d'onda sono entrambi modi "artificiali" (inventati dall'uomo) per creare onde sonore nell'aria.02-08-17 08.12
02-08-17 11.21
02-08-17 11.40
Il problema va letto appunto come espresso da Vincenzo e da altri Amici02-08-17 12.08
02-08-17 12.27
02-08-17 12.39
Paolo, il mio era riferito al fatto che secondo te un piano acustico dal vivo deve essere equalizzato... In realtà lo si fa per sopperire a problemi logistici non inerenti allo strumento.02-08-17 12.52
02-08-17 14.08
02-08-17 14.11
02-08-17 14.16