Behringer: tutto e il contrario di tutto...

  • wildcat80
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30-01-21 11.18

È un model D con un oscillatore in più, chorus tipo Roland e altre amenità
  • elton66
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30-01-21 11.39

@ wildcat80
È un model D con un oscillatore in più, chorus tipo Roland e altre amenità
Grazie!
  • mima85
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30-01-21 13.06

@ filigroove
... E la stupidissima polemica sul nome.
Non sarei così sicuro sul definirla "stupida", anche perché dall'articolo risulta che Behringer abbia letteralmente strappato di mano a Tom il marchio Oberheim vincendo una causa in tribunale. Mi sembra un modo molto arrogante di appropriarsi del marchio di qualcun altro.

E poi, io sono il primo a tifare per il clone Behringer del synth Oberheim, ma l'OB-Xa resta sempre e solo l'originale del 1981. Insomma, non mi pare una gran mossa questa.
  • giosanta
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30-01-21 13.21

Concordo.
Tuttavia penso che Behringer stia dando fastidio anche per altri motivi.
Sta dimostrando a tutti che il Re è nudo.
Anche al netto dei costi di mano d'opera (dove ci sono), della qualità dei materiali utilizzati (ammesso e non concesso che sia cosí) ecc., certi differenziali di prezzo sono totalmente fuori da ogni logica.
  • mima85
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30-01-21 13.35

giosanta ha scritto:
Sta dimostrando a tutti che il Re è nudo.
Anche al netto dei costi di mano d'opera (dove ci sono), della qualità dei materiali utilizzati (ammesso e non concesso che sia cosí) ecc., certi differenziali di prezzo sono totalmente fuori da ogni logica.


Non è così illogico, se in quella logica includi anche il fattore "marchio". È quello che fa lievitare il costo, e non solo con i synth ma con tutto (vestiti, computer, telefoni, automobili, eccetera).

Certo è un motivo futile perché alla fine marchio a parte si tratta sempre di roba prodotta a basso costo in Cina, magari addirittura nella stessa fabbrica che crea i prodotti anche per altre aziende (vedi Apple che fa produrre i suoi apparecchi alla Foxconn, dalle cui stesse linee di produzione escono i prodotti di un sacco di altri marchi dell'informatica).

Ma il mercato funziona così, il marchio conta, ed è per questo che Behringer ha fatto quella mossa. Sarà interessante vedere quanto verrà prezzato il suo clone OB-Xa, ora che può chiamarlo "Oberheim OB-Xa" e non più "Behringer UB-Xa", se si tratterà ancora di uno strumento tutto sommato economico o se il suo prezzo sarà alto perché ora porta il nome prestigioso.
  • SimonKeyb
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30-01-21 13.38

giosanta ha scritto:
Sta dimostrando a tutti che il Re è nudo.
Anche al netto dei costi di mano d'opera (dove ci sono), della qualità dei materiali utilizzati (ammesso e non concesso che sia cosí) ecc., certi differenziali di prezzo sono totalmente fuori da ogni logica.

Vero. Si arriverà al punto che un System 8, uno dei VA più raffinati in commercio dotato di polifonia ridotta al pari di un analogico per quanto è dettagliato il suo motore di sintesi, costerà più o meno come un analogico reale della stessa polifonia con l'introduzione di OB X-a e prophet 800 da parte di behringer. Magari l'esempio del Roland non è calzante al 100% ma fa comunque riflettere.
  • wildcat80
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30-01-21 13.45

A proposito di Poly D
  • tsuki
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30-01-21 15.25

Bhè,se questo nuovo apparecchio suonera' veramente tipo l'OBX-A,sara' fantastico,per me' potrebbe chiamarsi OB,UB oppure Daniela,sarebbe uguale,anche perchè i brevetti scadono ed anni ne son passati tanti dalle prime edizioni,quelle storiche.Umanamente parlando,visto che il creatore fu Tom Obhereim,mi piacerebbe che lui avesse le "royalty" per ogni esemplare venduto,ma spero anche che questa acquisizione di marchio non gonfi il prezzo all'inverosimile,perchè sempre una copia è,e sin'ora Bheringher ha basato la sua politica commerciale sugli alti numeri di vendita,lasciando il prodotto di nicchia dai costi elevatissimi (vedi Model D reissue,nuovo Prophet5,Moog One),e parliamo di 4000,5000,8000 euri ad un ristretto numero di utenti,appunto,"Di nicchia".Io personalmente per il nuovo UB xA mi aspetto qualcosa intorno ai 1000 euri,per essere un boom.
  • filigroove
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31-01-21 17.31

@ mima85
Non sarei così sicuro sul definirla "stupida", anche perché dall'articolo risulta che Behringer abbia letteralmente strappato di mano a Tom il marchio Oberheim vincendo una causa in tribunale. Mi sembra un modo molto arrogante di appropriarsi del marchio di qualcun altro.

E poi, io sono il primo a tifare per il clone Behringer del synth Oberheim, ma l'OB-Xa resta sempre e solo l'originale del 1981. Insomma, non mi pare una gran mossa questa.
"Strappato di mano"... Ha semplicemente vinto la causa. La stupidissima polemica è del giornalista, Tom capisco che possa essere incazzato, ma gli affari sono affari e si vive in uno stato di diritto proprio per evitare soprusi.
  • mima85
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31-01-21 17.48

filigroove ha scritto:
"Strappato di mano"... Ha semplicemente vinto la causa


Appunto, Behringer ha fatto causa a Tom con l'intento di appropriarsi del marchio, di cui negli ultimi anni Tom ne deteneva i diritti (almeno, questo era a quanto ero rimasto, cioè che Tom Oberheim era riuscito a tornare in possesso del suo marchio dopo che per anni è stato detenuto da Gibson). In questo senso "strappato di mano".

Detto questo, non è che non ci dormo la notte su questa cosa, ben venga che esca il clone OB-Xa indipendentemente da come si chiamerà. E a Tom Oberheim i soldi per vivere nel lusso non è che gli manchino, indipendentemente dalla possessione o meno del suo storico marchio.
  • filigroove
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31-01-21 20.20

@ wildcat80
A proposito di Poly D
OT Accipicchia che suoni belli, non ci siamo più avvezzi. Pezzo semplice, suonato bene, perfetto stile Waters.
  • giosanta
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31-01-21 20.36

Ci credo... In ogni caso la classe non è acqua.
# Filigroove :" ... non ci siamo più avvezzi..."
Hai ragione, a furia di sentire emulazioni, VST e compagnia bella...
  • anonimo
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31-01-21 21.48

@ mima85
filigroove ha scritto:
"Strappato di mano"... Ha semplicemente vinto la causa


Appunto, Behringer ha fatto causa a Tom con l'intento di appropriarsi del marchio, di cui negli ultimi anni Tom ne deteneva i diritti (almeno, questo era a quanto ero rimasto, cioè che Tom Oberheim era riuscito a tornare in possesso del suo marchio dopo che per anni è stato detenuto da Gibson). In questo senso "strappato di mano".

Detto questo, non è che non ci dormo la notte su questa cosa, ben venga che esca il clone OB-Xa indipendentemente da come si chiamerà. E a Tom Oberheim i soldi per vivere nel lusso non è che gli manchino, indipendentemente dalla possessione o meno del suo storico marchio.
Io ero rimasto fermo a quando il marchio Oberheim era in mano a Viscount (OB12)..

Ho appreso solo ora dei vari passaggi. Pero' se Behringer ha vinto la causa, vuol dire che il marchio non era stato protetto adeguatamente.

D'altro canto preferisco che qualcuno abbia usato il marchio per far rivivere un prodotto storico desiderato da tanti musicisti per tanti anni, piuttosto che saperlo registrato in incartamenti abbandonati per sempre, e magari destinati a non dare vita a nulla.
Preferisco sapere che sta tornando l'OBXa, piuttosto che rivedere un OB12 che di Oberheim aveva solo il nome o poco piu'.

Le beghe tra proprietari del marchio se le vedono tra loro, e ci sono tribunali e sentenze per gestirle.
A noi interessa l'opportunita' di poter avere un prodotto iconico rimasto irraggiungibile per decenni.





  • berlex65
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31-01-21 21.53

valenciano ha scritto:
Io ero rimasto fermo a quando il marchio Oberheim era in mano a Viscount (OB12)..

Si ma dai emoemo!! Quella era una join venture o collaborazione o chiamala come vuoi! Addirittura era riportato in qualche manuale/etichetta ecc.. Le stesse master oberheim serie MC (1000/2000/3000) erano frutto della collaborazione.
Ciao
Paolo
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31-01-21 22.06

@ berlex65
valenciano ha scritto:
Io ero rimasto fermo a quando il marchio Oberheim era in mano a Viscount (OB12)..

Si ma dai emoemo!! Quella era una join venture o collaborazione o chiamala come vuoi! Addirittura era riportato in qualche manuale/etichetta ecc.. Le stesse master oberheim serie MC (1000/2000/3000) erano frutto della collaborazione.
Ciao
Paolo
Si, era stato dato in licenza leggo ora. Ero convinto fosse stato acquistato da Viscount.

Comunque meglio in mano a Behringer (il nome OBXa) che fa rivivere la storia originale del di un glorioso strumento, che rinchiuso in un cassetto a fare la muffa.

Ben venga l'OBxa.
  • berlex65
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03-02-21 19.57

Aggiornamento sullo sviluppo di Solina String emoemo
Ciao
Paolo
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04-02-21 07.45

@ berlex65
Aggiornamento sullo sviluppo di Solina String emoemo
Ciao
Paolo
Pure il solina string? (arp solina)... di questo passo faranno anche il Siel Orchestra o l'Elka Rhapsody (la mia prima tastiera) emo

Scherzi a parte, l'Elka Synthex sarebbe interessante. J.M Jarre (e non solo lui) lo adora tutt'ora e ne ha ben tre, ma qui stiamo ripercorrendo ere geologiche lontane.
  • giosanta
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04-02-21 09.35

valenciano ha scritto:
...qui stiamo ripercorrendo ere geologiche lontane...

Mica tanto. Mini, Odyssey, 2600, VCS 3 ecc. sono ancora più arcaici.
Bello il Solina ma... scusate il crossposting... Anumj ha svegliato la principessa sopita.
IL QUADRA, IL QUADRA, IL QUADRA!!!
  • paolo_b3
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04-02-21 12.26

giosanta ha scritto:
Anumj ha svegliato la principessa sopita.
IL QUADRA, IL QUADRA, IL QUADRA!!!

Si ma poi cosa se ne fa di un baracchino del genere emoemoemo
  • anonimo
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04-02-21 13.44

giosanta ha scritto:
Mica tanto. Mini, Odyssey, 2600, VCS 3 ecc. sono ancora più arcaici.


Anni 70 e 80 (80 riferito al mio post su Siel Orchestra).. non sono proprio dietro l'angolo : 50 e 40 anni fa..

Ricordo ancora l'articolo sulla rivista Tastiere (fine anni 80) che diceva : "tecnicamente registrare l'audio su un pc sarebbe possibile, ma ci vorrebbe un disco da ben 40 megabyte di dati per un solo brano".
40 megabyte a quei tempi sembravano una dimensione astronomica irraggiungibile, e ricordo ancora lo stupore di quel tecnico che vide per la prima volta un floppy disk da 1.44 mb come se fosse Giove al cospetto di una meteora.

Sono davvero ere preistoriche : negli anni 70 si "campionava" su nastro con il costoso mellotron, mentre negli anni 80 il Fairlight CMI costava come una villa indipendente, laddove un iPad odierno contiene un hardware decisamente piu' potente, in un dispositivo spesso come qualche foglio di carta.

Mi sembrano preistorici anche i primi VSTi, il PPG wave... e quelle cose li.

Il software "Cubit" (che sostituiva PRO24) sviluppato da una piccola Steinberg che dovette subito cambiare il nome in Cubase perche' il nome "Cubit" era gia' registrato da un'azienda di un'altro settore..

I primi vagiti del pianeta del digitale di consumo.