Fantom 0 - split può essere solo su suoni interni?

  • wildcat80
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03-06-24 21.51

@ zerinovic
se non è cambiato qualcosa anche FA era cosi. e mi pare anche sull’effettistica c’è un effetto dedicato al tone. (in pratica hai una sezione effetti che potenzialmente offre 16 effetti e passa in simultanea, ma non li puoi sfruttare se il preset è di due suoni per fare un esempio, korg su un solo tone (program) ci puoi mettere anche tutti e 7 o 12 effetti.dello studio set (combination).

krome per esempio o nautilus, sono più liberi riguardo i setup su piu master, la gestione delle zone e dei canali, puó diventare anche un tantino ingarbugliata la faccenda da programmare..sopratutto se non si conosce bene lo strumento è difficile fare anche una cosa semplice,anche l’assegnazione degli effetti è molto libera, ma spesso di difficile importazione su una combi.
Riguardi gli effetti Korg da sempre offre una maggior flessibilità.
Roland offre un Tone/ZoneFX, due insert (configurabili come seriali o paralleli) di scena, chorus (ma che può essere anche un delay), riverbero e un TotalFX finale.
La catena effetti dell'audio in è leggermente diversa e indipendente, così come quella del sampler.
Devo dire che organizzandosi bene le scene non è una tragedia non avere duecento effetti disponibili in contemporanea, anche se devo dire che non mi farebbe certo schifo una organizzazione simile a quella del Modwave (preFX, modFX, delayFX, reverb).
  • vansys
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04-06-24 10.24

Io credo che ciò che sorprenda e che di fatto risulti poi un limite di Fantom è che il principio “Fantom slave viene controllata da XYZ master” non giustifichi certe situazioni poiché risulta comunque Fantom l’ambiente di lavoro dove si definisce la struttura della Song o Patch o Scena che dir si voglia.
È su Fantom che definisco il suono, l’ottava su cui si lavora, l’eventuale transpose, gli effetti, i canali midi e quindi le sovrapposizioni (o layers).
Il tutto viene visto correttamente dalla master, non è che il transpose lo devo definire sulla master e Fantom esegue, stesso dicasi per la definizione dell’ottava di lavoro.
Se però desidero che un suono di tamburo mi debba suonare alla pressione di uno specifico tasto sulla Master limitando il Key Range per quella zona non posso farlo, cosa assolutamente fattibile con tutte le Korg che ho posseduto (da M3 a Krome… per cui da una ammiraglia ad una entry level) gestite nel medesimo contesto Master/Slave.
Questo quindi è un limite di Fantom che nulla c’entra con la relazione Master/Slave e lo dico da felicissimo possessore di Fantom
  • wildcat80
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04-06-24 10.36

@ vansys
Io credo che ciò che sorprenda e che di fatto risulti poi un limite di Fantom è che il principio “Fantom slave viene controllata da XYZ master” non giustifichi certe situazioni poiché risulta comunque Fantom l’ambiente di lavoro dove si definisce la struttura della Song o Patch o Scena che dir si voglia.
È su Fantom che definisco il suono, l’ottava su cui si lavora, l’eventuale transpose, gli effetti, i canali midi e quindi le sovrapposizioni (o layers).
Il tutto viene visto correttamente dalla master, non è che il transpose lo devo definire sulla master e Fantom esegue, stesso dicasi per la definizione dell’ottava di lavoro.
Se però desidero che un suono di tamburo mi debba suonare alla pressione di uno specifico tasto sulla Master limitando il Key Range per quella zona non posso farlo, cosa assolutamente fattibile con tutte le Korg che ho posseduto (da M3 a Krome… per cui da una ammiraglia ad una entry level) gestite nel medesimo contesto Master/Slave.
Questo quindi è un limite di Fantom che nulla c’entra con la relazione Master/Slave e lo dico da felicissimo possessore di Fantom
Secondo me ti sfugge un dettaglio, che può essere visto come un plus o un minus a seconda delle preferenze: il fatto che le impostazioni delle zone internal siano limitate e blindate alla tastiera propria.
Questo limita parecchio il rischio di fare casino con una master esterna, nel senso che potenzialmente si può rischiare di avere impostazioni in conflitto fra master e Fantom.
Il minus è che serve una master che possa gestire più zone in maniera completa, cosa che generalmente è vera per tutte le tastiere che possono gestire più di una zona.
Però è questione di preferenze. Io preferisco avere una master con cui gestirmi tutto, tu preferiresti farlo da Fantom, ma non è un limite in senso stretto, i limiti a mio avviso sono altri, è proprio una questione di organizzazione logica... Un limite grosso per conto mio ad esempio è che via USB ext Dev si possano utilizzare praticamente solo controller Roland e pochi altri che peraltro non sono esplicitati da nessuna parte.
  • vansys
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04-06-24 10.46

@ wildcat80
Secondo me ti sfugge un dettaglio, che può essere visto come un plus o un minus a seconda delle preferenze: il fatto che le impostazioni delle zone internal siano limitate e blindate alla tastiera propria.
Questo limita parecchio il rischio di fare casino con una master esterna, nel senso che potenzialmente si può rischiare di avere impostazioni in conflitto fra master e Fantom.
Il minus è che serve una master che possa gestire più zone in maniera completa, cosa che generalmente è vera per tutte le tastiere che possono gestire più di una zona.
Però è questione di preferenze. Io preferisco avere una master con cui gestirmi tutto, tu preferiresti farlo da Fantom, ma non è un limite in senso stretto, i limiti a mio avviso sono altri, è proprio una questione di organizzazione logica... Un limite grosso per conto mio ad esempio è che via USB ext Dev si possano utilizzare praticamente solo controller Roland e pochi altri che peraltro non sono esplicitati da nessuna parte.
Sono d’accordo sul limite che te citi, stesso dicasi per il fatto che Fantom non risulti class compliant come scheda audio.
Di fatto però spesso si sceglie una Workstation poiché risulta il centro operativo del nostro lavoro al netto di ciò che sta intorno.
Se ho la possibilità di definire tutto su Fantom posso anche spostarmi solo con Fantom richiedendo un semplice piano 88 tasti come seconda tastiera da collegare.
Al contrario se acquisto Fantom 08 e desidero aggiungere una master 61 per le parti di synth, qualsiasi scelta io faccia o in qualsiasi occasione io mi trovi basta collegarla e risolvo avendo tutte le impostazioni, key range compresi, pronte sulla master connessa.
Per assurdo se per comodità di gestione io volessi sfruttare 3 tastiere messe a ferro di cavallo con Fantom per ogni canzone dovrei programmare 3 strumenti… non ha senso.
Dopodiché si prende ciò che si ha e ci si arrangia.
Io con Fantom 06 ho deciso che la master 88 tasti suona solo i layers che definisco su Fantom e non prevedo splits almeno mi sono creato una patch sulla master che va bene sempre e se mi trovo in giro programmare una pat he su di uno strumento in prestito non è un dramma. Ma si tratta dell’arte di arrangiarsi che capisco possa esistere su Fantom 06 definibile come Entry Level, ma se spendo 3000 euro per la sorella maggiore iniziano a girarmi le scatole.
  • zerinovic
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04-06-24 11.24

tra tutti i difetti quello di non avere l'audio usb non compliant è il meno...certo è da valutare se vieni da un setup dove prima usavi molto gli strumenti di un ipad. ma se parti ora, ti obbliga diciamo ad usare un computer e non la vedo una scelta sbagliata, anzi, è sicuramente quella senza nessun tipo di limitazione.

in pratica Roland ti da un prodotto "facile" che se ti programmi un certo tipo di utilizzo è perfetta:

unica tastiera, con possibilita di ingresso mic con effetti. ed una valanga di suoni a disposizione, ottimi engine,bel keybed, in pratica non si ha bisogno di altro..

arrivi a casa, la colleghi al tuo pc con la daw, interfaccia audio, driver asio anche per pc,(non da tutti) l'ingresso mic lo puoi riusare, per il cantautore/tastierista è perfetta. ed è un utilizzo che puoi fare benissimo anche con una juno DS.
  • Acoltemp
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04-06-24 12.02

@ vansys
Sono d’accordo sul limite che te citi, stesso dicasi per il fatto che Fantom non risulti class compliant come scheda audio.
Di fatto però spesso si sceglie una Workstation poiché risulta il centro operativo del nostro lavoro al netto di ciò che sta intorno.
Se ho la possibilità di definire tutto su Fantom posso anche spostarmi solo con Fantom richiedendo un semplice piano 88 tasti come seconda tastiera da collegare.
Al contrario se acquisto Fantom 08 e desidero aggiungere una master 61 per le parti di synth, qualsiasi scelta io faccia o in qualsiasi occasione io mi trovi basta collegarla e risolvo avendo tutte le impostazioni, key range compresi, pronte sulla master connessa.
Per assurdo se per comodità di gestione io volessi sfruttare 3 tastiere messe a ferro di cavallo con Fantom per ogni canzone dovrei programmare 3 strumenti… non ha senso.
Dopodiché si prende ciò che si ha e ci si arrangia.
Io con Fantom 06 ho deciso che la master 88 tasti suona solo i layers che definisco su Fantom e non prevedo splits almeno mi sono creato una patch sulla master che va bene sempre e se mi trovo in giro programmare una pat he su di uno strumento in prestito non è un dramma. Ma si tratta dell’arte di arrangiarsi che capisco possa esistere su Fantom 06 definibile come Entry Level, ma se spendo 3000 euro per la sorella maggiore iniziano a girarmi le scatole.
Non credo sia possibile non riuscire a richiamare da una sola tastiera 3 setup su 3 tastiere della tipologia qui trattata (sì: la frase è presa da uno dei test di concorso per Amministrazioni Pubbliche... emo).
La programmazione dei setup naturalmente dovrà essere svolta su ciascuna di esse e secondo le diverse modalità di ciascuna tastiera.
Tuttavia sicuramente è possibile richiamare i 3 setup sulle 3 tastiere da una sola tastiera e in un'unica volta.
  • wildcat80
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04-06-24 12.27

L'unico modo per avere la massima flessibilità è utilizzare i soliti router software (Camelot o Mainstage) o hardware, rapidamente configurabili con qualsiasi strumento.
  • maxpiano69
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04-06-24 12.37

zerinovic ha scritto:
tra tutti i difetti quello di non avere l'audio usb non compliant è il meno...

per me è una "cattiveria commerciale" non da poco invece, considerando che Roland le schede audio Class Compliant le fa e le vende pure, quindi il "modulo" a livello firmware ce l'ha già e non gli costerebbe nulla...
  • vansys
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04-06-24 12.38

@ wildcat80
L'unico modo per avere la massima flessibilità è utilizzare i soliti router software (Camelot o Mainstage) o hardware, rapidamente configurabili con qualsiasi strumento.
Infatti Camelot credo sia quella chiave di Volta per ovviare a certi limiti oltre a semplificare la gestione delle scene e delle diverse macchine tra loro interconnesse.
Resto di fatto molto entusiasta di Fantom anche se non riuscirò Mai a pronunciare la frase:
“È la mia macchina definitiva” 😜😜😜
  • maxpiano69
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04-06-24 12.40

vansys ha scritto:
Resto di fatto molto entusiasta di Fantom anche se non riuscirò Mai a pronunciare la frase:
“È la mia macchina definitiva”

e fai bene, perchè la "macchina definitiva" .... non esiste! emo emo
  • vansys
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04-06-24 12.42

@ maxpiano69
vansys ha scritto:
Resto di fatto molto entusiasta di Fantom anche se non riuscirò Mai a pronunciare la frase:
“È la mia macchina definitiva”

e fai bene, perchè la "macchina definitiva" .... non esiste! emo emo
In tempi non sospetti vedevo in Oasys la macchina perfetta… al netto di un peso non proprio perfetto
  • wildcat80
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04-06-24 12.48

@ maxpiano69
zerinovic ha scritto:
tra tutti i difetti quello di non avere l'audio usb non compliant è il meno...

per me è una "cattiveria commerciale" non da poco invece, considerando che Roland le schede audio Class Compliant le fa e le vende pure, quindi il "modulo" a livello firmware ce l'ha già e non gli costerebbe nulla...
È una scelta inspiegabile, vero che con l'audio in si sopperisce comunque, ma non è proprio la stessa cosa.
  • cecchino
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04-06-24 13.29

vansys ha scritto:
Infatti Camelot credo sia quella chiave di Volta

In effetti ha un grande potenziale emo
  • zerinovic
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04-06-24 13.41

@ maxpiano69
zerinovic ha scritto:
tra tutti i difetti quello di non avere l'audio usb non compliant è il meno...

per me è una "cattiveria commerciale" non da poco invece, considerando che Roland le schede audio Class Compliant le fa e le vende pure, quindi il "modulo" a livello firmware ce l'ha già e non gli costerebbe nulla...
sicuramente in Roland c'è la volontà di fidelizzare il cliente,basta vedere le scelte che ha fatto e che fa...forse favorire i prodotti della mela, fornirebbe al cliente un'altra via (non che non c'è ne siano..) alternativa a Roland e i suoi prodotti. magari anche solo renderti le cose difficili in modo che tu guardi in casa le alternative che ci sono...penso al parco suoni aggiuntivi, i vari plug-in ecc..

perché comunque spesso non c'è bisogno di tutto un mondo di suoni del mondo Apple, spesso si ricorre ad un app, perché ci risolve una o due sonorità, e invece averla on-board anche in qualche libreria da scaricare, è meglio a mio avviso, ti risparmi dispositivi,supporti,alimentatori,conflitti,freeze, a via scorrendo...certo non sempre sarà risolutivo...
  • maxpiano69
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04-06-24 13.57

@ zerinovic
sicuramente in Roland c'è la volontà di fidelizzare il cliente,basta vedere le scelte che ha fatto e che fa...forse favorire i prodotti della mela, fornirebbe al cliente un'altra via (non che non c'è ne siano..) alternativa a Roland e i suoi prodotti. magari anche solo renderti le cose difficili in modo che tu guardi in casa le alternative che ci sono...penso al parco suoni aggiuntivi, i vari plug-in ecc..

perché comunque spesso non c'è bisogno di tutto un mondo di suoni del mondo Apple, spesso si ricorre ad un app, perché ci risolve una o due sonorità, e invece averla on-board anche in qualche libreria da scaricare, è meglio a mio avviso, ti risparmi dispositivi,supporti,alimentatori,conflitti,freeze, a via scorrendo...certo non sempre sarà risolutivo...
Però le librerie da scaricare sono solo Roland, il discorso reggerebbe se fosse aperto anche a terze parti, secondo me... così mi sembra una strategia un attimino miope o perlomeno non in linea con i tempi. Aprire il mondo USB Audio Class Compliant non impedirebbe a chi come te lo preferisce di basarsi solo su librerie on-board, il viceversa invece si...
  • zerinovic
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04-06-24 14.09

@ maxpiano69
Però le librerie da scaricare sono solo Roland, il discorso reggerebbe se fosse aperto anche a terze parti, secondo me... così mi sembra una strategia un attimino miope o perlomeno non in linea con i tempi. Aprire il mondo USB Audio Class Compliant non impedirebbe a chi come te lo preferisce di basarsi solo su librerie on-board, il viceversa invece si...
no, non lo impedirebbe, ma ti invita anche a non considerare la soluzione on-board, tanto c'è ipad..è figo, suona bene, è di moda, sta sul leggio,ci vedo anche gli spartiti...cosi uno già non legge il manuale dello strumento che ha...figurati se si perde a scaricare un suono e magari modificarlo, facendoti affezionare al prodotto, cosi che dopo vuoi solo Roland...certo è un modo un pò vecchio di vederla, ma è anche vero che la concorrenza è tremenda. e ipad è un prodotto bello ghiotto... poi certo tutti vorremmo che il ns strumento faccia di tutto e di più..
  • d_phatt
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04-06-24 14.27

@ zerinovic
no, non lo impedirebbe, ma ti invita anche a non considerare la soluzione on-board, tanto c'è ipad..è figo, suona bene, è di moda, sta sul leggio,ci vedo anche gli spartiti...cosi uno già non legge il manuale dello strumento che ha...figurati se si perde a scaricare un suono e magari modificarlo, facendoti affezionare al prodotto, cosi che dopo vuoi solo Roland...certo è un modo un pò vecchio di vederla, ma è anche vero che la concorrenza è tremenda. e ipad è un prodotto bello ghiotto... poi certo tutti vorremmo che il ns strumento faccia di tutto e di più..
Ma proprio per questo al giorno d'oggi sono limitazioni che vengono percepite in maniera sempre più pesante, specialmente quando hanno la tecnologia già pronta in casa e su macchine del genere che si prestano a essere il centro nevralgico di un qualsiasi setup. Si capisce che è una puzzonata di marketing, una chiusura "gratuita" (ma non in senso buono), un po' come quei dispositivi che con i cavetti USB proprietari si ricaricano più velocemente...c'è un termine da me brevettato (anche se sicuramente l'avrà pensata qualcun altro prima di me) per queste cose: anti-ingegneria.
  • wildcat80
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04-06-24 14.43

Ogni azienda fa la sue scelte, che spesso per il consumatore sono incomprensibili... Sempre su tema Fantom, sarà possibile dover usare una chiavetta o un dongle wifi per interagire col Cloud?! Ma la verità di base è una. Oggi ci sono tutti gli strumenti per fare acquisti consapevoli, ma in media gli acquisti vengono fatti di puro impulso.
La gente compra sull'onda dell'entusiasmo.
Le aziende credo che abbiano imparato a cavalcare l'onda: basta vedere Roland che ti fa la chiavetta per il Cloud.
Detto questo, io spesso spendo a caso, sull'onda dell'entusiasmo, ma sugli acquisti grossi ho sempre adoperato la massima attenzione e cautela, tanto che ad oggi, i miei grossi acquisti (che sono pochissimi in oltre 20 anni, 2 Nord, il Prologue e il Fantom 0) sono gli unici strumenti di cui non ho avuto nulla di cui lamentarmi in rapporto al mio utilizzo e alle mie esigenze.
Per le mie esigenze sono stati perfetti. Poi le esigenze mutano, ma quegli strumenti ponderati restano spesso quelli che prima di scambiarli o venderli per ricavare denaro da investire ci si pensa un milione di volte e lo si fa sempre con mille dubbi.
  • vansys
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04-06-24 18.23

@ wildcat80
Ogni azienda fa la sue scelte, che spesso per il consumatore sono incomprensibili... Sempre su tema Fantom, sarà possibile dover usare una chiavetta o un dongle wifi per interagire col Cloud?! Ma la verità di base è una. Oggi ci sono tutti gli strumenti per fare acquisti consapevoli, ma in media gli acquisti vengono fatti di puro impulso.
La gente compra sull'onda dell'entusiasmo.
Le aziende credo che abbiano imparato a cavalcare l'onda: basta vedere Roland che ti fa la chiavetta per il Cloud.
Detto questo, io spesso spendo a caso, sull'onda dell'entusiasmo, ma sugli acquisti grossi ho sempre adoperato la massima attenzione e cautela, tanto che ad oggi, i miei grossi acquisti (che sono pochissimi in oltre 20 anni, 2 Nord, il Prologue e il Fantom 0) sono gli unici strumenti di cui non ho avuto nulla di cui lamentarmi in rapporto al mio utilizzo e alle mie esigenze.
Per le mie esigenze sono stati perfetti. Poi le esigenze mutano, ma quegli strumenti ponderati restano spesso quelli che prima di scambiarli o venderli per ricavare denaro da investire ci si pensa un milione di volte e lo si fa sempre con mille dubbi.
Non posso che essere d’accordo in merito alla tendenza per quello che si definisce “acquisto di pancia” rispetto ad un più ponderato acquisto consapevole.
In tempi non sospetti acquistai per il gusto di possedere e non di usare davvero.
Cina Korg M3 ho invertito la tendenza ed ad oggi l’acquisto di Fantom 06 riconferma questo modus operandi. La sto studiando e prima dell’acquisto ne ho vagliato tutte le caratteristiche ma… c’è un MA grosso così…
Per tornare in tema splits e affini, non ho testato questo aspetto che davo per scontato poiché ho provato la Fantom in modalità di duplicazione della Keyboard.
Poi ho scoperto mio malgrado questo limite che reputo assurdo per i motivi già citati ma, vista la qualità del prodotto, ritengo valga la pena cercare di sopperire alla meglio. Dopodiché il limite è evidente, superabilissimo con un aggiornamento del firmware ammesso che a Roland interessi.