agli utilizzatori di workstations

29-01-17 15.40

@Ulell: Non proprio.
Per poter avere materiale completo per comporre con master e pc non ci vuole l'equivalente di una kronos 88 da 4000 euro,ma anche meno.

Se prendi un pc di fascia alta se ne vanno 900 euro. Ad arrivarci a 4000 mancano 3100 euro.

Da 3100 decidi che master vuoi prendere. Seppure prendi la miglior master 88 (pianistica) in commercio, togli 1000 euro di Kawai VPC1. Ti restano 2100 euro.

Una Daw valida e completa (tipo studio one) ti viene 300 euro. Ti restano 1800 euro.

Ora da quei 1800 puoi arrivare a 0 comprando librerie specifiche e iper professionali, ma puoi anche spendere 300/500/800 euro per pianoforti/rhodes/Hammond/Archi/batterie e avresti tutto il materiale che ti serve. Il risparmio dipende tutto da quali esigenze qualitative hai.

Ti faccio notare che ho inserito comunque negli acquisti un pc di fascia alta, in grado da poter sostenere agilmente VST professionali.
Stessa cosa per la master, ho ipotizzato l'acquisto della miglior master 88 in commercio, ma la spesa scende se ti basta una novation SL da 300 euro.
Per i vst puoi accontentarti di un kontakt bundle +omnisphere per aver tutto come puoi svenarti comprando librerie specifiche per archi/pianoforti/rhodes di diversi produttori.

Se mi rifaccio poi al tuo esempio,dovrei pormi (o porti) una domanda: Per "scrivere" un pezzo rock sinfonico, credi di aver bisogno di un kronos da 4000 euro? Secondo me per "scrivere" un pezzo rock sinfonico ti basta pure una MOXF a metà del prezzo, una mox alla metà della metà del prezzo. Cosi come ti può bastare una master 61 tasti + pc di fascia media colmo di vst free e campioni.

Se parliamo però di rendere le cose (in termini di editing/mastering ecc) professionali dopo una stesura compositiva, dal pc non si scappa.
  • zerinovic
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29-01-17 16.22

oh ecco, ora cominciamo a ragionare, coccige ha fatto esempi estremi, ma se stai nel mezzo, puoi unire il meglio dei due mondi a proprio vantaggio, e secondo me è:
una numa stage o similare...
un buon mac non eccelso ma discreto lo trovi a 500. è gia hai garageband, aggiungi 30e di mainstage e sylenth 1, 150e
il numa stage mi consente di ottimizzare connessioni aumentando affidabilità: un cavo usb,un cavo minijack.(niente mixer, ne scheda audio)
ha sufficenti controlli,
ha ottimi piani e suoni di contorno, ottimizzando cosi il lavoro del pc, su altre cose.

sarebbe un setup che asfalta parecchie workstation. dal vivo,ed hai speso circa 1500e...
-----
pero' sul piano composizione un es:
mi viene in mente un giro con il piano, e penso, ci vorrebbe batteria e basso tipo r&b, con la work, vai per categorie, giri un po di preset e trovi il tuo ritmo, e intanto ci riprovi il giro e riarrangi, poi dici, ecco ora ci sento bene un synth, e ce lo metti, e registri, e via, sovraincidi, tutto è molto veloce, non perdi tempo a cercare, impostare, ecc... ecc...su questo è insostituibile.
  • greg
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29-01-17 17.20

Ragazzi, tutto può andar bene, ma io sto discutendo solo della possibilità di aggiungere, oltre alle mille e mille opzioni delle workstation attuali, banali 4-8 tracce audio onde evitare di trasportare dietro per le serate una bordata di altri strumenti solo per avere in midi qualche sequenza con suoni di cui non voglio privarsi dal vivo. Sento in molti ad esempio che in prova dispongono di arsenali per guerre galattica e dal vivo usano un nordelectro con un Va da 49 tasti.......
A me starebbe già benissimo FA 08 di cui apprezzo leggerezza, suono, ergonomia. Ma perché potevo usufruire di quattro tracce audio su Fantom G e su questo strumento invece no? Semplice. La soluzione Mac Garageband e quant'altro la uso a casa con Acuna come master. Dal vivo voglio uno strumento come Fa.....simile. Basterebbe disporre di un altro minimo......io ci sono stato per anni con Trinity, Fusion 6, Fantom X 2.00, poi Fantom G....... Non capisco perché ora avrei da scegliere solo Kronos......credetemi, è deprimente.

29-01-17 18.16

Greg, sono d'accordissimo con te.

Di fatto, se la Moxf avesse avuto 2 uscite aggiuntive assegnabili (come la sorellona Motif XF) per me sarebbe stata la tastiera definitiva.

Leggerissima (per essere una 88 tasti pesata), Motore Motif, Editing ostico ma se compreso riserva belle sorprese, flash per usare campioni, sequencer integrato,Modalità Pattern per eventuale simil loop station, polifonia 128 tasti, scheda audio integrata, line in con disponibilità di buoni effetti, level meter in stile mixer utilissimo, palette sonora vastissima e di ottima qualità, assenza di stacco tra una patch e l'altra in ben 3 modalità, set list, 16 canali midi in entrata e uscita, e, tanto per gradire, entrata usb cui appioppare una lampadina usb se non si ha necessità di lasciare inserita una chiavetta usb ....Tastini transpose e octave in bella vista tra l'altro (per chi ne fa uso).

Sembrerà tanto, ma lo "scalino" delle uscite aggiuntive rema contro "tutto sto bene",perchè genera tante conseguenze nel rapportarsi alla macchina e alle sue capacità:

A che pro un sequencer che può leggere non solo dati midi, ma file wav propri, se poi in band non posso inviare un click separato da inviarmi/inviare in cuffia per andare a tempo?
A che pro un entrata microfonica se poi non posso inviare il segnale ad un'uscita separata (costringendo cantante a regolarsi nel caso stando attaccata alla parte sinistra della tastiera?)

Tutto ciò spinge all'utilizzo di un computer e altri aggeggi per quello di cui tu/noi parli/parliamo.
Basterebbe davvero poco alla FA e alla MOXF per permettere di diventare una tastiera di riferimento per molti, cui poterci davvero appioppare una seconda tastiera (unicamente un VA, o un clone) e permettere la pace nel mondo. emo

E invece no, Yamaha fa uscire un Montage, lo priva di un sequencer, e in aggiunta a questa, imho, enorme cazzata, non alleggerisce di mezzo chilo il peso complessivo di una 88 tasti (30 chili di metallo, e ingombri da nave da crociera), ne pensa sia doveroso oggi rilasciare una 73/76 tasti pesati della sua ammiraglia con il peso di 15 chili.

In una parola, hanno sfiorato, per noi, un capolavoro con la moxf/Fa08, e allo stesso tempo hanno sfiorato, per loro, la tragedia di creare una tastiera definitiva (in termini di funzioni eh, poi per carità, i gusti son gusti)
  • anonimo
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29-01-17 18.18

Ognuno di noi ha esigenze particolari, ed e' giusto che sia cosi'.
C'e' chi preferisce lo strumento semplice, dove premi i preset e suoni.
C'e' chi troverebbe utile qualche traccia dove poter registrare poche e semplici basi.
C'e' chi vorrebbe la workstation completa, ma piu' comoda da editare (tipo pc, con schermo esterno eccetera).

Negli anni passati, tutti i costruttori avevano la buona abitudine di mettere in catalogo lo stesso strumento in piu' versioni : base senza sequencer, intermedio e top. (anche se non erano ancora vere e proprie workstations).

Credo che questa sarebbe la soluzione teorica migliore per tutti gli utenti, ma con la contrazione del mercato hardware (dovuta ai motivi gia' elencati) probabilmente non e' conveniente per chi produce.
  • zerinovic
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29-01-17 18.37

eh coccige ho capito, ma uno non puo comprarsi una tastiera perché il batterista non si sa automunire,di click,e la cantante non ha il suo setup per la voce...

cavolo noi tastieristi bisogna sempre pensare a tutto il resto...che mania sarà...

la dove puo bastarmi una korg kross, che puo' lanciare determinati file audio,insieme a determinati preset. e posso usarla anche per cori attivando e disattivando determinati effetti sulla voce.

devo prendermi uno studio viaggiante...greg non c'e' solo Kronos c'e' anche meno,

29-01-17 19.22

Non mi peserebbe affatto pensare ad inviare io stesso sequenze,click ed effettistica alla band se potessi farlo tramite una singola tastiera e con un paio di bottoni.

Il "peso del tutto fare" lo sento al momento solo per un motivo:

inviare click,sequenze e quant'altro al resto della band significa registrare su computer via daw, comprare necessariamente una daw di buona qualità, impostarne le uscite,acquistare e portare in live una buona scheda audio con più uscite,portare il laptop, settare segnali midi su controller (da acquistare) per poter avviare la sequenza (sperando che non si impalli nulla) portare ampli per cuffie,cavi, trasformatori, stand aggiuntivi per reggere sta roba....

Insomma, se penso che potrei risparmiare tutto questo casino semplicemente con 2 uscite separate sulla Moxf (parliamo di 2 "buchi" vs Computer+scheda audio+cavi+stand+ampli cuffie+controller midi, schermo in più da controllare) mi viene da piangere emo

L'unica alternativa è portarsi una Motif XF o una Kronos da 30 chili. Ma 15 chili in più fanno davvero la differenza, soprattutto considerando che la motif oltre ad essere pesante, e anche gigantesca e scomoda da "spostare".

Clavia, con le sue onnipresenti uscite aggiuntive (se non erro la mia nord lead ne ha 4) mi ricorda ogni giorno che sarebbero bastate proprio un paio di quelle uscite in più sulle workstation medie di oggi a mettere il segno fine su una serie di acquisti protratti negli anni alla ricerca di un compromesso... E questo, il mercato, lo sa.emo emo

Il giorno che verrà fuori una Motif XF da 15 chili, fatemi un fischio, giuro che vendo praticamente tutto.

29-01-17 19.25

PS: Non parlatemi di pannare gli strumenti a sinistra e lasciare un click a destra (come lessi tempo fa sul sito stesso della yamaha, sezione FAQ), che assicuro, distrugge praticamente il 90% della bontà sonora della moxf emo
  • zerinovic
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29-01-17 19.37

un motif xf6 + master pesata dimezzavi i pesi, che è un altra storia.
per la tastiera ideale era un sacrificio accettabile dai...di che sei stato stregato dalle rosse...emo

29-01-17 21.15

Ironicamente una XF6 pesa più di una MOXF8, pur non avendo i tasti pesati emo In più l'idea di usare un intera motif XF come "rack/expander" per una seconda tastiera non mi allettaemo

Inoltre devo dire che ho sempre mal sopportato le rosse per i limiti di "flessibilità" midi, bitimbricità e split non personalizzabili.

Sono cascato nel Nord Lead 4 perchè l'ho trovata su un sito, scontata di tanto (ma davvero di tanto) emo e avevo bisogno di un synth.
Sono cascato poi nell'electro 5d perchè permuta + bonus stradivari mi ha permesso di comprare la clavia ad un prezzo da tastiera entry level, e avevo bisogno unicamente di un "clone" in verità emo

Inutile dire che se nonostante gli acquisti, continuo a ritenermi "insoddisfatto", è proprio perchè, dati i "tempi" mi sembra uno spreco muovermi sempre come un mulo per esigenze che si sarebbero potute risolvere con un paio di uscite assegnabili nella workstation giusta dal peso giusto emo

Il giorno che arriverà sul serio una workstation Motif XF style (uscite assegnabili,drawbars, sequencer, tasti pesati, flash ram per campioni/file audio/nuovi suoni) dal peso di una odierna Electro HP /Moxf penso che mi impegnerei a vendere tutto (tranne la lead 4, li l'amore indiscusso c'è emo miglior acquisto del 2016, senza dubbio)
  • tonybanks
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30-01-17 12.00

greg ha scritto:
Tranne la Kronos Korg, che risponde al 90% delle esigenze


..........anche di più, almeno per me. Nell'ultimo anno ho suonato con almeno 6 band diverse, repertorio vario, dal progressive al pop, palchi grandi e piccoli, pubblico numeroso o selezionato: fatto tutto con Kronos. Una grandissima parte dei suoni sono programmi che ho fatto io, molti partendo da zero, altri modificando, anche pesantemente, patches esistenti. Si riesce a lavorare in maniera molto veloce, tipo programmare un repertorio di due ore di musica in meno di una settimana. Fino ad ora, non ho trovato qualcosa che fosse veramente impossibile da fare, restando nell'ambito di musica suonata tutta dal vivo, con al massimo un loop di batteria campionata. La soluzione ideale sarebbe stata Oasys con le funzionalità di Kronos. Pur sapendo che sarebbe possibile ottenere gli stessi risultati con pc/mac, strumenti software e master, essendo partitto con la workstation, sono rimasto nel solco tracciato in partenza. Finchè ci saranno, sarò un utilizzatore di workstation (in questo caso, Korg).
  • greg
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01-02-17 16.11

@ tonybanks
greg ha scritto:
Tranne la Kronos Korg, che risponde al 90% delle esigenze


..........anche di più, almeno per me. Nell'ultimo anno ho suonato con almeno 6 band diverse, repertorio vario, dal progressive al pop, palchi grandi e piccoli, pubblico numeroso o selezionato: fatto tutto con Kronos. Una grandissima parte dei suoni sono programmi che ho fatto io, molti partendo da zero, altri modificando, anche pesantemente, patches esistenti. Si riesce a lavorare in maniera molto veloce, tipo programmare un repertorio di due ore di musica in meno di una settimana. Fino ad ora, non ho trovato qualcosa che fosse veramente impossibile da fare, restando nell'ambito di musica suonata tutta dal vivo, con al massimo un loop di batteria campionata. La soluzione ideale sarebbe stata Oasys con le funzionalità di Kronos. Pur sapendo che sarebbe possibile ottenere gli stessi risultati con pc/mac, strumenti software e master, essendo partitto con la workstation, sono rimasto nel solco tracciato in partenza. Finchè ci saranno, sarò un utilizzatore di workstation (in questo caso, Korg).
OK. Certamente per ognuno di noi la percentuale può variare. Indicavo il 90% popichè averei preferito ad esempio un inserimento di polysynth real analog tipo il discorso Roland JDXA, per esempio la versione real analog del Polysix, magari portato ad una potenza di 8 note.
  • greg
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01-02-17 16.19

poichè........avrei......perdonatemi errori di battitura
  • anonimo

01-02-17 17.21

Cambia la musica che si fa, cambia il modo di farla...se parliamo di studio, si usano i VST...se parliamo di live, certe WS "tuttofare" non servono neanche...
  • anonimo
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01-02-17 22.42

Cyrano ha scritto:
Cambia la musica che si fa, cambia il modo di farla...se parliamo di studio, si usano i VST...se parliamo di live, certe WS "tuttofare" non servono neanche...


Infatti.
Anche se mi dispiace che, salvo alcune bozze incomplete, non abbia mai preso corpo la workstation che avrei voluto vedere realizzata : una sorta di motif con uscita video, porta mouse, e multisintesi, comoda da usare in casa/studio (stile PC), e che diventa un synth normale (in grado di riprodurre il materiale preparato precedentemente) quando lo porti in giro. E' vero, ci sono le daw, ma io sono di quei pochi matti che hanno sognato un hardware proprietario e nato solo allo scopo, (niente windows ecc) come una sorta di "transformer".
  • greg
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01-02-17 23.13

@ anonimo
Cambia la musica che si fa, cambia il modo di farla...se parliamo di studio, si usano i VST...se parliamo di live, certe WS "tuttofare" non servono neanche...
No. Categoricamente mi oppongo a chi sostiene da ortodosso nella musica ciò..... con rispetto, ma fare musica è qualcosa di talmente universale e il bello è nella diversità. Mi dispiace, discorsi accademici no. Io suono quel che voglio e lo compongo ed eseguo come io preferisco e non ammetto che si facciano simili affermazioni. Io non giudico chi suona e cosa suona...... Io so esattamente cosa mi serve per produrre la mia musica o quella che interpreto....... Mi scuso per il tono, ma spero sia stato chiaro
  • michelet
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01-02-17 23.31

CoccigeSupremo ha scritto:
Il giorno che verrà fuori una Motif XF da 15 chili, fatemi un fischio, giuro che vendo praticamente tutto.

NOn credo mancherà così tanto. emo
  • greg
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01-02-17 23.39

@ michelet
CoccigeSupremo ha scritto:
Il giorno che verrà fuori una Motif XF da 15 chili, fatemi un fischio, giuro che vendo praticamente tutto.

NOn credo mancherà così tanto. emo
Sibillino.......che significa?
  • zerinovic
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02-02-17 07.45

@ greg
No. Categoricamente mi oppongo a chi sostiene da ortodosso nella musica ciò..... con rispetto, ma fare musica è qualcosa di talmente universale e il bello è nella diversità. Mi dispiace, discorsi accademici no. Io suono quel che voglio e lo compongo ed eseguo come io preferisco e non ammetto che si facciano simili affermazioni. Io non giudico chi suona e cosa suona...... Io so esattamente cosa mi serve per produrre la mia musica o quella che interpreto....... Mi scuso per il tono, ma spero sia stato chiaro
La risposta di cyrano é dettata dall' esperienza a te non ti va bene ,ma.. non hai trovato quello che vorresti. In live Tutto non si può avere, i compromessi sono necessari. Pena, un incolmabile senso di insoddisfazione. Della serie chi si accontenta gode...
  • anonimo

02-02-17 11.02

@ greg
No. Categoricamente mi oppongo a chi sostiene da ortodosso nella musica ciò..... con rispetto, ma fare musica è qualcosa di talmente universale e il bello è nella diversità. Mi dispiace, discorsi accademici no. Io suono quel che voglio e lo compongo ed eseguo come io preferisco e non ammetto che si facciano simili affermazioni. Io non giudico chi suona e cosa suona...... Io so esattamente cosa mi serve per produrre la mia musica o quella che interpreto....... Mi scuso per il tono, ma spero sia stato chiaro
Mi sono spiegato maleemo

Quello che volevo dire é che le case produttrici calibrano i loro prodotti su ciò che il mercato richiede in linea di massima

Il fatto che la maggioranza faccia musica diversa in modo diverso non impedisce a ciascuno di noi di fare la sua musica nel modo in cui desidera, e di restarci male per certe scelte dei produttori di strumenti musicali

emo