11-09-17 11.19
ahivela ha scritto:
Certo che e' cosi'. Una nazione e' solo una casa o un campo un poco piu' grande. Se sto morendo di fame "ho il diritto sacrosanto" di andare a prendermi il cibo dove voglio, nel tuo campo che hai faticosamente coltivato, o magari anche alla tua tavola. E se fai obiezioni o mi respingi compi "un atto contrario ai diritti inalienabili dell'essere umano"..
Non sono d'accordo carissimo: una nazione in se è un concetto che non appartiene a nessuno, o meglio secondo le filosofie nazionaliste "appartiene al suo popolo" ovvero a chi per puro caso è nato su quel territorio...il caso come produttore di diritto? a me non piace. Il mio pezzo di terra invece appartiene a me in quanto essere umano dotato di un diritto naturale, quello di dotarsi dei mezzi di sussistenza...e anche la legge italiana riconosce che, in stato di necessità, rubare non è reato...
ahivela ha scritto:
E perche'? E' la stessa cosa, solo in scala piu' grande. La casa e' col sudore della tua fronte, uno stato evoluto e benestante con il "sudore" della fronte milioni di persone che hanno guadagnato benessere e civilta' con i sacrifici, tasse, lotte, sangue.
Altrimenti, per coerenza, sarebbe giusto eliminare del tutto stati, confini, e portoni blindati.
Libera circolazione e libero approvvigionamento, e che vinca il piu' forte, con clava o carro armato che sia.
Esatto, sarebbe giusto eliminare stati, frontiere e nazionalismi, che hanno solo portato a guerre, milioni di morti, odio e fame. Il portone blindato, se difende un mio diritto naturale, è una cosa diversa
ahivela ha scritto:
L'atto criminale e' stato compiuto a priori, quando non hanno protestato attivamente contro le leggi e/o chi le ha emanate
Quindi chi obbediva alla legge razziale e gassava un ebreo commetteva un'atto morale?
ahivela ha scritto:
Profondamente errato. Perche' l'immigrato/profugo e' solo uno dei fortunati (o furbi) che prova a svignarsela. A fronte di migliaia di altri che invece sono costretti a restare dove sono.
Che giustizia c'e' il questo? O dai la possibilita' a tutti, oppure a nessuno. Perseguitati della Nuova Guinea compresi, ovviamente: mica e' detto che debbano essere geograficamente vicini.
Visto libero per tutti, e magari biglietto aereo, per chi non puo' permetterselo.
Mi pare semplice, e molto cristiano. O no?
L'immigrato è un essere umano che ha diritto di cercare il benessere, ed il suo diritto naturale è più forte, a mio avviso, del diritto tutto giuspositivistico della cittadinanza. ma questa è una mia opinione, liberissimo di dissentire