17-04-11 04.46
NeverMind_User ha scritto:
Si, la colpa è sempre della tecnologia.
No, non è della tecnologia.
E' dell'abuso che alcuni (tanti) fanno di essa.
NeverMind_User ha scritto:
Maledetta quella volta che hanno messo un pick up dentro un pezzo di legno.
Se non sai suonare non te ne fai niente del pick up, continuerai a non saper suonare come prima.
C'è una bella differenza tra un pick up, un mixer, un amplificatore,... e un sequencer o un karma!
I primi ti obbligano a suonare, comunque.
I secondi (volendo) no.
NeverMind_User ha scritto:
E' vero: solo chi fa musica classica, jazz, funky, blues e cover band di Vasco è un vero arstista,
Nessuno dice che lo deve necessariamente essere.
Ma almeno che suoni e dimostri di suonare.
NeverMind_User ha scritto:
guai a presentarsi con una drum machine che faccia dei kick sintetici
Se i kick sintetici li suoni, dimostri di essere musicista.
Se invece premi "sequence On" e li fai andare per i cavoli loro, non sei niente.
Qualunque persona per strada saprebbe far partire una sequenza, anche mia nonna.
Diverso invece suonarla dal vivo dimostrando, appunto, di saper suonare.
NeverMind_User ha scritto:
o, peggio ancora, con un mixer e due giradischi.
Un mixer non suona da solo.
Un giradischi sì.
NeverMind_User ha scritto:
poco tempo fa pensavo che in ogni genere ci fosse grande musica come musica di basso livello, e che il genio musicale travalicasse queste stupide divisioni
Infatti è così.
Ma il problema non è il genio musicale.
Il problema sono le masse.
Sono le masse che hanno le "stupide visioni", tanto stupide da non accorgersi che chi sta "suonando" magari sta bellemente fingendo di suonare (ergo è un ciarlatano), eppure lo pagano come un musicista che suona sul serio.
La tecnologia dunque ha livellato la bilancia.
Per le masse non c'è più il concetto di musica di grande livello (renumerata quindi decentemente come si deve) o musica di basso livello (renumerata meno, come si conviene).
C'è la musica e basta, e poco importa che sia fatta fingendo o fatta a mano.
Il costo è il medesimo.
Ergo se il ciarlatano si esibisce a costo X, il musicista professionista è costretto ad esibirsi anch'esso al costo X, non gli viene riconosciuto il merito artistico.
30 anni fa ciò non esisteva.
Chi era bravo e valeva, valeva, e veniva pagato un tot.
Chi era un disastro o era meno bravo veniva pagato un tot: ossia meno o niente.
E questo portava costui a dedicarsi allo studio al fine di migliorarsi e diventare anch'esso bravo a suonare.
Oggi non è più così.
Il meno bravo vale uguale (o anche più) di uno veramente bravo.
Di chi è la colpa?
E' delle masse che si sono fatte rimbambire dalla tecnologia!
Masse che oramai non riconoscono più il vero valore di un musicista vero rispetto a un pistola qualunque che finge di suonare usando, appunto, i trucchetti tecnologici.
Alle masse interessa solo una cosa: "
tu basta che mi costi poco e mi fai divertire il pubblico".
Se poi suoni davvero, oppure metti sù un cd, sai che mi frega, è sempre musica!
E questa è una terribile sconfitta dal punto di vista artistico che si riperquote sia sulla stupidità delle masse, sia sulla professione del musicista vero, considerato oramai come un inutile miserello che costa troppo e non serve a niente.