13-12-18 09.40
@ mima85
orange1978 ha scritto:
....mi domando allora, ma perche per esempio qui nel forum sento sempre sparare stupidaggini tipo keith emerson è il miglior pianista, ric waterman è un dio e altre amenità del genere?
Penso che quando si parla di questi personaggi li si intendano come
tastieristi più che pianisti "puri". Sono si anche dei pianisti di un certo livello, ma al solo pianoforte certamente c'è chi è più bravo di loro, credo che questo nessuno lo metta in dubbio. Il loro meglio (parlo di tecnica esecutiva, non di design del suono) questi musicisti lo danno su synth e organi. Ed in questo campo sono sicuramente tra i migliori.
Un concertista che dedica la vita a girare il mondo suonando la musica dei pilastri della classica (Chopin, Liszt, Bach, eccetera) al pianoforte ha sicuramente molta più tecnica e controllo di Emerson, Wakemann, Premoli e via dicendo. Ma mettilo davanti ad un organo Hammond, e certamente non rende come loro.
Insomma, ad ognuno il suo.
si questo é indubbiamente vero, la cosidetta specializzazione.
andrebbe detto peró che ne keith emerson ne tony banks ne rick wakeman sono grandi organisti, direi quasi delle capre....hanno solo molta agilitá derivata dallo studio pianistico, consideriamo pero che wakeman ha studiato detta da lui 5 anni organo classico, quindi forse...
peró a me sembra che quando si parla di organo hammond allora bisognerebbe considerare jimmy smith almeno, joey de francesco, anche max tempia o parisi per dire....nel senso che sono performers che usano tutto lo strumento, pedaliera compresa, emerson mi pare alla fine lo usi per lo piu come un pianoforte, e lo stesso tony banks che addirittura dichiarava "dal vivo portavamo l'hammond perche il pianoforte a coda era intrasportabile e difficile da microfonare e gestire live", dichiarazione che gia fa capire come stiano in realtá le cose.
per quel che riguarda il "moog" secondo me cé poco da imparare, bisogna piu che altro apprenderne l'arte del fraseggio e del fare vibrati, bending...ossia imitare un po uno stumento a fiato o a corda, ma é piu che altro un problema mentale, un pianista da concerto come pollini o rubinstein non avrebbe difficoltá tecniche semplicemente perche non esiste una tecnica specifica per il sintetizzatore, il passaggio é immediato bisogna abituarsi alla semipesata, e imparare a fraseggiare come prima cosa, e poi a capirne il funzionamento e le possibilitá tecniche della macchina.
non a caso i piu grandi del "moog" arrivano tutti da solidi studi pianistici, non penso esista nessuno che abbia iniziato a suonare partendo dal moog.
é invece abbastanza diversa la cosa per strumenti come les ondes martenot, che ha una tastiera intanto a scala corta, mobile (i tasti slittano e si possono fare vibrati spostandoli a destra e sinistra), cé da apprendere la tecnica del ruban (anello....tipo ribbon a scala continua) e del touche du intensité che con la mano sinistra controlla l'attacco e la dinamica delle note come l'archetto di un violoncello....gia il fatto di controllare la dinamica con ma mano sinistra e altezza e durate con la destra é profondamente diverso dal sintetizzatore tipo moog o arp e richiede uno studio mirato (non a caso in francia era presente al conservatorio come corso di diploma).
insomma nel caso di strumenti come theremin, electrondes, ondes martenot, trautonium...la tecnica é completamente diversa ma nel caso dei sintetizzatori monofonici e polifonici dagli anni 70 a oggi, la tecnica strumentale é un mix tra organo hammond e pianoforte, é insomma piu una questione di forma mentale che di tecnica, bisogna entrare nell ottica dello strumento, per questo secondo me ha poco senso giudicare le capacitá di un tastierista rispetto a un pianista per come suona il synth.