renato carosone (tv con arbore)

  • orange1978
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12-12-18 22.42

...raramente guardo la tv, sopratutto la sera, prima stavo mangiandomi qualcosa perche ho fatto tardi per un impegno in studio, e casualmente in cucina dalla tv vedo qualche scena di quello special sul raidue di renzo arbore con i vari ospiti.

passano una clip in bianco e nero dove si vede un orchestra in cui cè quel batterista famoso (gegè di giacomo, puo essere?) che suona con renato carosone al pianoforte, scene che ho gia visto poi.
rimango però come sempre molto impressionato dalla padronanza e dalla tecnica che aveva questo pianista, sopratutto sulla mobilità dei polsi in posizioni di ottave multiple e salti....

....mi domando allora, ma perche per esempio qui nel forum sento sempre sparare stupidaggini tipo keith emerson è il miglior pianista, ric waterman è un dio e altre amenità del genere?
nessuno vuole mettere in dubbio che siano stati e sono (rick è vivo) ottimi musicisti anche originali, ma sinceramente io nelle loro esibizioni live non ho MAI MAI MAI visto una simile mobilità degli arti, cosi flessibili, un tocco del genere, ATTENZIONE parlo pianisticamente....renato carosone non sarà considerato un musicista prog (meno male per lui), ma sinceramente credo fosse molto piu prog lui di gente come flavio premoli o gianni nocenzi, che saranno stati anche bravini, ma non mi pare fossero superiori a carosone pianisticamente.

quando vedo renato carosone vedo un PIANISTA da concerto, lo vedo come imposta le cadute, come articola il polso nei ribattuti, come butta le dita negli accordi a quattro voci, come rimbalza il polso nei salti....niente di tutto questo mai visto ne da emerson (che si è pure fatto venire la tendinite a furia di accoltellarsi le tastiere), ne tanto meno da altri tastieristi che si definivano progressive, scusa ma se ti definisci "progressive" dovresti MINIMO mangiarteli tutti gli altri carosone e pollini compresi.

boh non so, mi sento confuso...poi certo i soli di moog o di mellotron degli yes, niente da dire come gusto, (carosone penso non sapesse nemmeno cosa fosse un sintetizzatore moog) ma parlando puramente di tecnica non vedo assolutamente una superiorità di tony banks o wakeman rispetto a un carosone (e chissà a quanti altri di quel periodo che ora ci sfuggono...), e se avesse voluto suonare il moog o il mellotron penso avrebbe avuto ben poche difficoltà a dominarli.
mi pare insomma di capire che gia allora il mondo andava allo sfascio, oggi ancora di più ma già allora una musica banale fatta da performers poco sopra la media spacciata come opera d'arte, già lo sapevo comunque.

evviva carosone, evviva le orchestre anni 40/50, che forse suonavano molto piu progressive loro di quelle pseudobandacce che giocavano a voler cambiare il mondo (in peggio poi ahhaha)
  • clouseau57
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12-12-18 22.45

@ orange1978
...raramente guardo la tv, sopratutto la sera, prima stavo mangiandomi qualcosa perche ho fatto tardi per un impegno in studio, e casualmente in cucina dalla tv vedo qualche scena di quello special sul raidue di renzo arbore con i vari ospiti.

passano una clip in bianco e nero dove si vede un orchestra in cui cè quel batterista famoso (gegè di giacomo, puo essere?) che suona con renato carosone al pianoforte, scene che ho gia visto poi.
rimango però come sempre molto impressionato dalla padronanza e dalla tecnica che aveva questo pianista, sopratutto sulla mobilità dei polsi in posizioni di ottave multiple e salti....

....mi domando allora, ma perche per esempio qui nel forum sento sempre sparare stupidaggini tipo keith emerson è il miglior pianista, ric waterman è un dio e altre amenità del genere?
nessuno vuole mettere in dubbio che siano stati e sono (rick è vivo) ottimi musicisti anche originali, ma sinceramente io nelle loro esibizioni live non ho MAI MAI MAI visto una simile mobilità degli arti, cosi flessibili, un tocco del genere, ATTENZIONE parlo pianisticamente....renato carosone non sarà considerato un musicista prog (meno male per lui), ma sinceramente credo fosse molto piu prog lui di gente come flavio premoli o gianni nocenzi, che saranno stati anche bravini, ma non mi pare fossero superiori a carosone pianisticamente.

quando vedo renato carosone vedo un PIANISTA da concerto, lo vedo come imposta le cadute, come articola il polso nei ribattuti, come butta le dita negli accordi a quattro voci, come rimbalza il polso nei salti....niente di tutto questo mai visto ne da emerson (che si è pure fatto venire la tendinite a furia di accoltellarsi le tastiere), ne tanto meno da altri tastieristi che si definivano progressive, scusa ma se ti definisci "progressive" dovresti MINIMO mangiarteli tutti gli altri carosone e pollini compresi.

boh non so, mi sento confuso...poi certo i soli di moog o di mellotron degli yes, niente da dire come gusto, (carosone penso non sapesse nemmeno cosa fosse un sintetizzatore moog) ma parlando puramente di tecnica non vedo assolutamente una superiorità di tony banks o wakeman rispetto a un carosone (e chissà a quanti altri di quel periodo che ora ci sfuggono...), e se avesse voluto suonare il moog o il mellotron penso avrebbe avuto ben poche difficoltà a dominarli.
mi pare insomma di capire che gia allora il mondo andava allo sfascio, oggi ancora di più ma già allora una musica banale fatta da performers poco sopra la media spacciata come opera d'arte, già lo sapevo comunque.

evviva carosone, evviva le orchestre anni 40/50, che forse suonavano molto piu progressive loro di quelle pseudobandacce che giocavano a voler cambiare il mondo (in peggio poi ahhaha)
Sto guardando anche io e non posso che condividere il tuo pensiero.
In tutti casi Carosone aveva studiato e anche bene 😉
  • orange1978
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12-12-18 22.48

@ clouseau57
Sto guardando anche io e non posso che condividere il tuo pensiero.
In tutti casi Carosone aveva studiato e anche bene 😉
porca vacca si, sapevo che era diplomato a Napoli (città che da sempre ha una grande tradizione pianistica), dispiace vedere idolatrare gente che è leggermente sopra la media e non sentir MAI parlare di musicisti di questo calibro che sotterrerebbero al pianoforte gente come tony banks o anche quell'altro jordan rudess che quando fraseggia è cacofonico, trecento note al secondo, mai una frase melodica....e questi sarebbero progressive? mah.
  • MarianoM
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13-12-18 00.07

Condivido appieno
  • markelly2
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13-12-18 00.38

Prendo i popcorn! emo
  • orange1978
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13-12-18 02.40

ma invece parliamo un attimo di renato cherosene il pianista piu hot che esista xD

....e di ric waterman, l'uomo piu cesso del mondo ma bravo al moog xD
  • ahivela
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13-12-18 02.51

orange1978 ha scritto:
non sentir MAI parlare di musicisti di questo calibro


Oddio... dipende anche dalle tue letture, interlocutori e "frequentazioni"....
Di Carosone pianista se ne e' sempre parlato, tanto e bene (e a ragione, a mio parere).
  • orange1978
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13-12-18 03.25

@ ahivela
orange1978 ha scritto:
non sentir MAI parlare di musicisti di questo calibro


Oddio... dipende anche dalle tue letture, interlocutori e "frequentazioni"....
Di Carosone pianista se ne e' sempre parlato, tanto e bene (e a ragione, a mio parere).
no vabbe che se ne sia parlato una volta sicuro puo essere ma a me sembra che qui nel forum quando si parla di tastieristi/pianisti, a parte i threads in cui si parla di pianoforti digitali e in cui puntualmente si nominano sempreeee i soliti petrucciani, corea, jarrett (quanto di piu noioso esista insomma), nel resto si parli sempre e solo di tastieristi "prog" (che poi non esiste nemmeno come musica essendo in sostanza un termine contenitore).

ma al di la che se ne parli oppure no, la mia riflessione é che solitamente quando si pensa a un tastierista/pianista tecnicamente bravo si pensa ai soliti musicisti prog come waterman, premoli, nocenzi, fariselli, banks...tutta gente che per caritá non dico non sappia suonare ma che non mi pare fosse chissá cosa, a meno di non considerare la loro inventiva nella ricerca sonora in ambito rock, ma se giudichiamo semplicemente dal punto di vista tecnico e strumentale c erano dei pianisti negli anni 40/50/60 potremmo definire da "balera" o da orchestra moderna latin/pop/swing che gli facevano un culo tanto a questi presunti geni del prog, anzi direi la maggior parte di loro, essendo poi in sostanza tutta gente diplomata in conservatorio che finiva a suonare nelle varie orchestre in radio e tv, come quella di goni kramer o di angelini....

quindi il mio ragionamento é come puo un musicista definirsi progressive che vorrebbe dire la massima espressione tecnico strumentale quando un semplice pianista da orchestra pop come carosone gia é superiore? per non parlare dei concertisti classici.

se sei prog X ME (come la vedo io eh) minimo devi fare il culo anche ad arturo benedetti michelangeli, eh scusa se sei prog...vuol dire che sei il massimo che esiste, invece col cavolo...un keith emerson a parte le sue solite pagliacciate cosa faceva? a parte rovesciare l'organo sul palco e mimare atti sessuali con il moog? si ok...dei pezzi di piano e organo abbastanza complessi ma nulla che un oscar peterson o uno zawinul o un pianista come bruno canino non potessero fare, semplicemente a loro non gliene fregava di farlo, ma se avessero voluto non credo avrebbero incontrato grossi problemi tecnici a suonare quelle quattro balle spacciate come opere d'arte suprema.

inoltre il concetto in se di musica progressive che significa? musica complessa....brani lunghi...suites scimmiottate dalla musica classica....bene, esistono brani anni 40/50 cubani caraibici o cmq dell area sudamericana che erano canzoni pop alla fine da ballare ma da suonare tecnicamente sono molto piu difficili di quelle cose tipo il giardino del mago, é festa, impressioni di novembre etc....sentitevi alcuni brani calypso o cubani negli stili come guaracha, son montuno, mambo....cose vecchie...hanno intrecci ritmici complessi e ardui da suonare, per non parlare della bossanova o dei tanghi argentini.

voglio quindi dire che stasera vedendo carosone per me é stata un ennesima riconferma che il prog rock sia stato niente altri che un grande bluff, le solite pagliacciate che durano pochi mesi per le mode del momento, e non qualcosa di musicalmente davvero innovativo.
  • ahivela
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13-12-18 03.39

orange1978 ha scritto:
quando si parla di tastieristi/pianisti....

solitamente quando si pensa a un tastierista/pianista tecnicamente bravo si pensa ai soliti musicisti prog come...


"Quando si parla" e "quando si pensa" mi sembra un po' troppo personale, proiettivo e generalizzante.
Dipende da chi, dove e in che occasione.
Per esempio, a me il prog non piace praticamente per nulla, e quindi dei suddetti che menzioni non ne parlo mai, per dire...
  • Arci66
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13-12-18 07.00

Ricordo un intervista a Carosone dove, ad un certo punto lui si dispiaceva del fatto che il suo lavoro non gli permise di dedicarsi a continuare lo studio del pianoforte. Mi fece molto sorridere, lui non si considerava un gran pianista mentre per me era un mostro.
  • mima85
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13-12-18 08.45

orange1978 ha scritto:
....mi domando allora, ma perche per esempio qui nel forum sento sempre sparare stupidaggini tipo keith emerson è il miglior pianista, ric waterman è un dio e altre amenità del genere?


Penso che quando si parla di questi personaggi li si intendano come tastieristi più che pianisti "puri". Sono si anche dei pianisti di un certo livello, ma al solo pianoforte certamente c'è chi è più bravo di loro, credo che questo nessuno lo metta in dubbio. Il loro meglio (parlo di tecnica esecutiva, non di design del suono) questi musicisti lo danno su synth e organi. Ed in questo campo sono sicuramente tra i migliori.

Un concertista che dedica la vita a girare il mondo suonando la musica dei pilastri della classica (Chopin, Liszt, Bach, eccetera) al pianoforte ha sicuramente molta più tecnica e controllo di Emerson, Wakemann, Premoli e via dicendo. Ma mettilo davanti ad un organo Hammond, e certamente non rende come loro.

Insomma, ad ognuno il suo.
  • orange1978
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13-12-18 09.40

@ mima85
orange1978 ha scritto:
....mi domando allora, ma perche per esempio qui nel forum sento sempre sparare stupidaggini tipo keith emerson è il miglior pianista, ric waterman è un dio e altre amenità del genere?


Penso che quando si parla di questi personaggi li si intendano come tastieristi più che pianisti "puri". Sono si anche dei pianisti di un certo livello, ma al solo pianoforte certamente c'è chi è più bravo di loro, credo che questo nessuno lo metta in dubbio. Il loro meglio (parlo di tecnica esecutiva, non di design del suono) questi musicisti lo danno su synth e organi. Ed in questo campo sono sicuramente tra i migliori.

Un concertista che dedica la vita a girare il mondo suonando la musica dei pilastri della classica (Chopin, Liszt, Bach, eccetera) al pianoforte ha sicuramente molta più tecnica e controllo di Emerson, Wakemann, Premoli e via dicendo. Ma mettilo davanti ad un organo Hammond, e certamente non rende come loro.

Insomma, ad ognuno il suo.
si questo é indubbiamente vero, la cosidetta specializzazione.

andrebbe detto peró che ne keith emerson ne tony banks ne rick wakeman sono grandi organisti, direi quasi delle capre....hanno solo molta agilitá derivata dallo studio pianistico, consideriamo pero che wakeman ha studiato detta da lui 5 anni organo classico, quindi forse...

peró a me sembra che quando si parla di organo hammond allora bisognerebbe considerare jimmy smith almeno, joey de francesco, anche max tempia o parisi per dire....nel senso che sono performers che usano tutto lo strumento, pedaliera compresa, emerson mi pare alla fine lo usi per lo piu come un pianoforte, e lo stesso tony banks che addirittura dichiarava "dal vivo portavamo l'hammond perche il pianoforte a coda era intrasportabile e difficile da microfonare e gestire live", dichiarazione che gia fa capire come stiano in realtá le cose.

per quel che riguarda il "moog" secondo me cé poco da imparare, bisogna piu che altro apprenderne l'arte del fraseggio e del fare vibrati, bending...ossia imitare un po uno stumento a fiato o a corda, ma é piu che altro un problema mentale, un pianista da concerto come pollini o rubinstein non avrebbe difficoltá tecniche semplicemente perche non esiste una tecnica specifica per il sintetizzatore, il passaggio é immediato bisogna abituarsi alla semipesata, e imparare a fraseggiare come prima cosa, e poi a capirne il funzionamento e le possibilitá tecniche della macchina.

non a caso i piu grandi del "moog" arrivano tutti da solidi studi pianistici, non penso esista nessuno che abbia iniziato a suonare partendo dal moog.

é invece abbastanza diversa la cosa per strumenti come les ondes martenot, che ha una tastiera intanto a scala corta, mobile (i tasti slittano e si possono fare vibrati spostandoli a destra e sinistra), cé da apprendere la tecnica del ruban (anello....tipo ribbon a scala continua) e del touche du intensité che con la mano sinistra controlla l'attacco e la dinamica delle note come l'archetto di un violoncello....gia il fatto di controllare la dinamica con ma mano sinistra e altezza e durate con la destra é profondamente diverso dal sintetizzatore tipo moog o arp e richiede uno studio mirato (non a caso in francia era presente al conservatorio come corso di diploma).

insomma nel caso di strumenti come theremin, electrondes, ondes martenot, trautonium...la tecnica é completamente diversa ma nel caso dei sintetizzatori monofonici e polifonici dagli anni 70 a oggi, la tecnica strumentale é un mix tra organo hammond e pianoforte, é insomma piu una questione di forma mentale che di tecnica, bisogna entrare nell ottica dello strumento, per questo secondo me ha poco senso giudicare le capacitá di un tastierista rispetto a un pianista per come suona il synth.
  • mima85
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13-12-18 09.57

orange1978 ha scritto:
andrebbe detto peró che ne keith emerson ne tony banks ne rick wakeman sono grandi organisti, direi quasi delle capre...


"Capre" associato a questi musicisti non direi proprio. Usano l'Hammond come va usato nel loro genere (rock/prog rock), anzi in questo loro sono anche stati dei pionieri. Smith, De Francesco eccetera sono pure loro eccellenti organisti, ma su un genere diverso (jazz, dove Smith a sua volta è stato un pioniere dell'Hammond suonato in questo genere) dove l'organo va suonato in modo completamente differente.

Stiamo parlando di specializzazioni in generi che non sono confrontabili, sono troppo diversi. Non si può dire "Jimmy Smith è meglio di Keith Emerson", fanno cose completamente differenti. Se poi in via ipotetica (in quanto entrambi non ci sono più) mettessimo Emerson a suonare The Cat e Smith ad eseguire Tarkus, li si potrebbe fare un confronto, ma sempre nei confini dello stesso genere musicale.

orange1978 ha scritto:
non a caso i piu grandi del "moog" arrivano tutti da solidi studi pianistici, non penso esista nessuno che abbia iniziato a suonare partendo dal moog.


Tutti questi grandi musicisti arrivano dallo studio del pianoforte classico. Quello è la base per qualsiasi tastierista che voglia definirsi degno di questo nome. Sul piano ci impari a suonare come si deve, poi ti specializzi sul tuo strumento e nel tuo genere.

Di gente come Vangelis, che diventa un musicista della madonna da autodidatta e senza passare dagli studi classici, c'è solo lui e forse un altro paio nel resto del mondo.
  • benjomy
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13-12-18 10.21

La tecnica da sola, imprescindibile in ogni caso, non è tutto. Persino in
Ambito
Classico ci sono
Pianisti dallantecnica mostruosa ma che non trasmettono quello che magari un collega meno dotatontecnicamente è in grado di trasmettere. Ricordo sempre Cortot. Considerato uno dei piu grandi interpreti di
Chopin. Le sue registrazioni sono zeppe di errori.... ma.. chissenefrega della nota sbagliata.... emozioni.. la musica è fatta di emozioni non di tecnica
  • anonimo

13-12-18 10.29

benjomy ha scritto:
Pianisti dallantecnica mostruosa ma che non trasmettono quello che magari un collega meno dotatontecnicamente è in grado di trasmettere. Ricordo sempre Cortot. Considerato uno dei piu grandi interpreti di
Chopin. Le sue registrazioni sono zeppe di errori.... ma.. chissenefrega della nota sbagliata.... emozioni.. la musica è fatta di emozioni non di tecnica

Michel Petrucciani, grande Pianista Jazz, diceva: "Se quando suoni sbagli una nota o vai fuori tempo, non è grave: siamo umani, possiamo sbagliare. Se invece, quando suoni, non trasmetti emozioni, quello è grave!"
  • Roberto_Forest
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13-12-18 10.34

Hai scoperto l'acqua calda...che qualsiasi diplomato in pianoforte abbia probabilmente più tecnica di Emerson e wakeman è quasi certo. Ma allora tutta la musica rock è da considerarsi una chiavica in quanto a tecnica se paragonata ai concertisti classici. O anche jazz.
Il progressive più che per la tecnica sono stati elogiati per i vari tecnicismi musicali, come tempi dispari, poliritmi, armonie ricercate, e per i suoni ricercati, quindi non per come suonano, ma per le composizioni, che rispetto a quelle classiche hanno caratteristiche nuove.
Detto questo, a livello di caratura, come background e come intenti, musica classica in primis, e jazz anche, sono di un livello superiore al pop/rock.
  • giosanta
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13-12-18 10.48

orange1978 ha scritto:
quando si parla di organo hammond allora bisognerebbe considerare jimmy smith almeno, joey de francesco, anche max tempia o parisi per dire....nel senso che sono performers che usano tutto lo strumento, pedaliera compresa, emerson mi pare alla fine lo usi per lo piu come un pianoforte, e lo stesso tony banks che addirittura dichiarava "dal vivo portavamo l'hammond perche il pianoforte a coda era intrasportabile e difficile da microfonare e gestire live", dichiarazione che gia fa capire come stiano in realtá le cose.

Su questi aspetti si potrebbe innescare una discussione che va molto al di la del tema.
Anche da queste pagine s'intuisce che molti “organisti” vengono, soprattutto culturalmente che è ciò che conta, dal pianoforte: si producono bit da riempire tomi sulle prestazioni psicotattili di una tastiera cui è demandato di riprodurre le nuances di quelle di un Fazioli: peso, contrappeso, scappamento, legno, plastica ecc., viceversa si chiamo “organi” delle pianole monomanuale, non ne parliamo della pedaliere, oggetto praticamente alieno, al punto che se qualcuno ne parla rispondono in due, forse tre.
Ciò premesso non penso tuttavia di possano confondere gli Emerson con i Banks. Nel primo l'Hammond si esprime ad alti livelli, viene utilizzato in tutta la sua poderosa ricchezza timbrica che è stata interamente metabolizzata dal Maestro inglese; viceversa Banks è un bravissimo tastierista ma non un organista, e non lo ha mai nascosto.
Quanto a Carosone, ad là della tecnica, che di per se vuol dire poco e premesso mi meraviglio che ci si stupisca ancora del suo valore, è stato un anticipatore come pochi, non ha visto lontano, ma lontanissimo. Resto convinto anzi che si sia “autolimitato” per restare su registri ancora comprensibili da un largo pubblico.
  • filigroove
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13-12-18 10.54

@ orange1978
...raramente guardo la tv, sopratutto la sera, prima stavo mangiandomi qualcosa perche ho fatto tardi per un impegno in studio, e casualmente in cucina dalla tv vedo qualche scena di quello special sul raidue di renzo arbore con i vari ospiti.

passano una clip in bianco e nero dove si vede un orchestra in cui cè quel batterista famoso (gegè di giacomo, puo essere?) che suona con renato carosone al pianoforte, scene che ho gia visto poi.
rimango però come sempre molto impressionato dalla padronanza e dalla tecnica che aveva questo pianista, sopratutto sulla mobilità dei polsi in posizioni di ottave multiple e salti....

....mi domando allora, ma perche per esempio qui nel forum sento sempre sparare stupidaggini tipo keith emerson è il miglior pianista, ric waterman è un dio e altre amenità del genere?
nessuno vuole mettere in dubbio che siano stati e sono (rick è vivo) ottimi musicisti anche originali, ma sinceramente io nelle loro esibizioni live non ho MAI MAI MAI visto una simile mobilità degli arti, cosi flessibili, un tocco del genere, ATTENZIONE parlo pianisticamente....renato carosone non sarà considerato un musicista prog (meno male per lui), ma sinceramente credo fosse molto piu prog lui di gente come flavio premoli o gianni nocenzi, che saranno stati anche bravini, ma non mi pare fossero superiori a carosone pianisticamente.

quando vedo renato carosone vedo un PIANISTA da concerto, lo vedo come imposta le cadute, come articola il polso nei ribattuti, come butta le dita negli accordi a quattro voci, come rimbalza il polso nei salti....niente di tutto questo mai visto ne da emerson (che si è pure fatto venire la tendinite a furia di accoltellarsi le tastiere), ne tanto meno da altri tastieristi che si definivano progressive, scusa ma se ti definisci "progressive" dovresti MINIMO mangiarteli tutti gli altri carosone e pollini compresi.

boh non so, mi sento confuso...poi certo i soli di moog o di mellotron degli yes, niente da dire come gusto, (carosone penso non sapesse nemmeno cosa fosse un sintetizzatore moog) ma parlando puramente di tecnica non vedo assolutamente una superiorità di tony banks o wakeman rispetto a un carosone (e chissà a quanti altri di quel periodo che ora ci sfuggono...), e se avesse voluto suonare il moog o il mellotron penso avrebbe avuto ben poche difficoltà a dominarli.
mi pare insomma di capire che gia allora il mondo andava allo sfascio, oggi ancora di più ma già allora una musica banale fatta da performers poco sopra la media spacciata come opera d'arte, già lo sapevo comunque.

evviva carosone, evviva le orchestre anni 40/50, che forse suonavano molto piu progressive loro di quelle pseudobandacce che giocavano a voler cambiare il mondo (in peggio poi ahhaha)
La tecnica è al servizio di qualcosa di più importante, quindi se dici che Carosone aveva la tecnica sufficiente a fargli fare ciò che voleva, non posso che darti ragione, d'altro canto non mi piace fare confronti di questo genere, infatti per me Monk è meglio (come musicista) di Corea, il che dovrebbe già far capire come la penso.
Ma io credo che tu voglia criticare un certo atteggiamento (un po' infantile a dirla tutta) di idolatria nei confronti dei due o tre soliti personaggi. Su questo mi trovi concorde anche perché questi ultimi vengono presi ad esempio proprio per la loro vera o presunta super tecnica, ma è una cosa un po' da adolescenti e, chi più chi meno, ci siamo passati tutti. Restano tutti dei grandi nel fare ciò che devono/vogliono.
  • lazzar0
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13-12-18 10.57

@ giosanta
orange1978 ha scritto:
quando si parla di organo hammond allora bisognerebbe considerare jimmy smith almeno, joey de francesco, anche max tempia o parisi per dire....nel senso che sono performers che usano tutto lo strumento, pedaliera compresa, emerson mi pare alla fine lo usi per lo piu come un pianoforte, e lo stesso tony banks che addirittura dichiarava "dal vivo portavamo l'hammond perche il pianoforte a coda era intrasportabile e difficile da microfonare e gestire live", dichiarazione che gia fa capire come stiano in realtá le cose.

Su questi aspetti si potrebbe innescare una discussione che va molto al di la del tema.
Anche da queste pagine s'intuisce che molti “organisti” vengono, soprattutto culturalmente che è ciò che conta, dal pianoforte: si producono bit da riempire tomi sulle prestazioni psicotattili di una tastiera cui è demandato di riprodurre le nuances di quelle di un Fazioli: peso, contrappeso, scappamento, legno, plastica ecc., viceversa si chiamo “organi” delle pianole monomanuale, non ne parliamo della pedaliere, oggetto praticamente alieno, al punto che se qualcuno ne parla rispondono in due, forse tre.
Ciò premesso non penso tuttavia di possano confondere gli Emerson con i Banks. Nel primo l'Hammond si esprime ad alti livelli, viene utilizzato in tutta la sua poderosa ricchezza timbrica che è stata interamente metabolizzata dal Maestro inglese; viceversa Banks è un bravissimo tastierista ma non un organista, e non lo ha mai nascosto.
Quanto a Carosone, ad là della tecnica, che di per se vuol dire poco e premesso mi meraviglio che ci si stupisca ancora del suo valore, è stato un anticipatore come pochi, non ha visto lontano, ma lontanissimo. Resto convinto anzi che si sia “autolimitato” per restare su registri ancora comprensibili da un largo pubblico.
Buongiorno,
se non è che per questo su questo forum non si parla neppure di Pianisti come James P. Johnson, Fats Waller, Willie The Lion Smith o anche andando a ritroso nel tempo Lucky Roberts,Blind Leory Garnett etc...tutta gente da cui Carosone e tantissimi altri hanno attinto a piene mani. Come al solito e vale anche per tantissimi altri strumenti (prendiamo la voce ad esempio) si giudica il presente o passato prossimo senza andare a guardare un pò più indietro. Si liquidano 30 anni di pianismo dicendo tanto è tutto ragtime...mah...

  • giosanta
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13-12-18 11.02

filigroove ha scritto:
infatti per me Monk è meglio (come musicista) di Corea, il che dovrebbe già far capire come la penso.

Siamo in due.
Del resto se il metro fosse il tasso tecnico, i Pink Floyd o i Beatles sarebbero spazzatura.