03-10-18 07.12
@ orange1978
certo dovrebbe essere cosi, il fatto che la maggior parte dei tastieristi suonino dei riproduttori di sonoritá é appunto perche il ruolo del tastierista moderno é cambiato, non elemento della band con una propria identita, vedi ad esempio organista dei genesis, ma per lo piu una figura che deve sostituire a basso costo sezioni di altri strumenti, fiati, archi, vibrafono....e anche organo e piano.
in questo caso ovviamente moog one non va piu bene, hanno assolutamente meno identitá i tastieristi attuali che quelli di un tempo, il cui compito non era riprodurre suoni gia esistenti (a volte si ma non sempre) ma quello di creare nuove sonoritá con gli strumenti che man mano la tecnologia metteva a disposizione.
D'accordissimo, scontato. Naturalmente volevo provocare nel senso che sono sicuro, anche senza conoscere la maggior parte di voi, di avere a che fare con ottimi musiocisti, e quindi, tastieristi, pianisti, hammondisti e dir si voglia. Le scelte della mia vita si sono rivolte altrove, pur avendo una immensa voglia di fare il tastierista. Lo scarso talento mi ha evitato una vita da tastierista morto di fame......detto questo credo che tutti abbiamo visto negli anni grandi musicisti (soprattutto io, anzianotto) cavarsela con Hammond e Fender Rhodes tutta una serata. Da Premoli in poi cominciarono a vedersi Minimoog e Mellotron......strumenti imprescindibili prima dell'invenzione dei polisynth e poi con memoria. Ora che il verbo musicale è cambiato, non possiamo dimenticarci del costo dei medesimi nei primi anni'80, il peso, la grande inaffidabilità dei Sinthex e via discorrendo. Per concludere che chi sente di poter dare qualcosa alla musica come tastierista, deve sapere che il computer, i programmi e i softwares, i cloni più prestigiosi e via discorrendo, alla fine i soldi te li fanno spendere e il più delle volte si usano sempre i medesimi suoni, nonstante un arsenale a disposizione. Si deve valutare bene e ponderare le spese, invece di imitarsi l'un l'altro, magari avendo esigenze totalmente diverse.Mi rendo conto anche delle grandi difficoltà per il trasporto di determinati strumenti.
Io penso che il Moog ONE. se manterrà le promesse di suono tipico Moog, affidabilità per lo meno come il Voyager, che non mi ha mai lasciato piedi, considerando nella sua versione a 16 voci che ne avrà 10 in più del suo antenato, che ha un oscillatore in più dei pur bellissimi OB6 e Prophet 6 ( e sempre 10 voci in più analogiche 100%) va a prendersi un posto in prima linea e potrebbe dare una svolta al ruolo moderno del tastierista, togliere anche quei cazzi di pads virtuali e ridare profondità, riempire gli impianti sui palchi, far tremare il culo sul sediolino del batterista, come avveniva con i SEM alla fine degli anni settanta quattro od otto voci...................................il prezzo? non fate gli scemi, avete speso 20-30000 € per catorci su 4 ruote che, usciti dal concessionario, perdono di valore l'iva, e quindi, 6600€..........un buon usato e toglietevi ogni dubbio..............per il Voyager, febbraio 2003, col dollaro a 0.96, con entrambe le espansioni CV e VX, il montaggio rack spesi 4500€................ma avevo un altro arsenale di strumenti, compreso Rhodes markII, A100, preso qualche anno dopo e tutto il possibile come arranger, workstations e synth digitali..................e non sono nessuno e neanche ricco...........