la GAS mi ha preso, sono infognato

  • Stato_x
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24-10-23 08.41

Parole sagge quelle che ho letto, specialmente gli ultimi post, fanne tesoro.Ti aspettiamo tra un pò con buone notizie. Credo che da parte di tutti hai la nostra solidarietà. I migliori auguri e un abbraccio anche se non ti conoscoemo
  • WTF_Bach
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24-10-23 11.57

Se hai bisogno di aiuto scrivimi in privato, anche solo per fare una chiacchierata
  • eclipse
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24-10-23 13.08

Certamente, anche io sono a disposizione. Mi scuso per aver avanzato dubbi.
  • calav
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24-10-23 14.18

@ WTF_Bach
Se hai bisogno di aiuto scrivimi in privato, anche solo per fare una chiacchierata
Grazie per la vostra solidarietà, dovrei essere felice con tutti i miei strumenti, invece mi trovo depresso
  • WTF_Bach
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24-10-23 14.26

@ calav
Grazie per la vostra solidarietà, dovrei essere felice con tutti i miei strumenti, invece mi trovo depresso
La depressione è una malattia da non sottovalutare.

Suggerisco visita specialistica ed eventualmente instaurazione di appropriata terapia.
  • 1paolo
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24-10-23 14.44

@ calav
Grazie per la vostra solidarietà, dovrei essere felice con tutti i miei strumenti, invece mi trovo depresso
Ciao Enzo, sono Paolo ci siamo visti giovedì scorso. Posta anche qui i tuoi annunci di vendita; visto che si tratta di strumenti praticamente nuovi magari qualche forumer è interessato.
Quando sono passato da te non mi ero accorto del tuo disagio, se posso fare qualcosa ben volentieri!
  • mima85
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24-10-23 15.38

@ calav
Grazie per la vostra solidarietà, dovrei essere felice con tutti i miei strumenti, invece mi trovo depresso
La felicità non è data dalle cose materiali, anzi quando si è depressi non è raro imbattersi in situazioni in cui più si ha, e più ci si sente sopraffatti da quello che si possiede col risultato di alimentare ulteriormente gli stati di malessere psichico. Avere degli hobby e circondarsi di oggetti di cui si è appassionati certamente aiuta, ma lo si deve fare con criterio e senza perdere il controllo della situazione, altrimenti diventa peggiorativo come purtroppo hai potuto constatare di persona.

Ci sono passato anch'io e ogni tot tempo ci ricasco, da anni è un continuo dentro e fuori per me e gli ultimi 3 che abbiamo passato, con tutti i casini che ci sono stati e quelli che ci sono attualmente, non hanno aiutato di certo. Quando sono nei periodi di crisi guardo i miei strumenti (e sapete tutti cos'ho), poi guardo al fatto che al di fuori di qualche cover ogni tanto non produco nulla e questo peggiora la situazione di malumore, il che non fa altro che farmi calare ulteriormente la voglia di mettermi dietro a fare qualcosa con i miei synth. È un gatto che si morde la coda. Ma nonostante tutto ho fatto la scelta di evitare gli psicofarmaci, preferisco fare introspezione e cercare di capire il problema, anche se ci vuole un sacco di tempo e pazienza.

In Polis ho parlato delle mie lunghe camminate e di come queste mi abbiano fatto perdere una considerevole fetta di peso. In realtà le camminate mi sono servite, e mi servono tutt'ora, anche per distendere i nervi e cercare di combattere il malessere psichico. E ti dico, un po' aiutano. Se posso permettermi un consiglio dunque, ogni tanto prendi su e fatti una passeggiata. Vai a visitare posti, anche da solo e possibilmente in zone di campagna, da quel che vedo tu vivi in Piemonte e li siete pieni di belle colline e campagne. A volte cambiare aria anche solo per mezza giornata serve a dare un po' d'ossigeno alla psiche.

Cerca anche di passare più tempo con le persone a cui vuoi bene, che siano tuoi famigliari o amici. Trovati dei momenti di svago, fai cose insieme a loro, divertitevi e ogni tanto parlagli anche dei tuoi problemi. Il contatto umano è importante, specialmente nel mondo in cui stiamo vivendo dove ormai i contatti sono sempre più virtuali, effimeri e di scarso significato (e qui lo dico: social network del cazzo, possiate tutti fallire malerrimo! Scusate ma quando ci vuole ci vuole).

Detto questo, ti auguro di riuscire a risolvere i tuoi problemi, o quantomeno a trovare delle strategie per attenuarli e controllarli.
  • giosanta
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24-10-23 15.42

giosanta ha scritto:
Il problema non è quanti ne hai...

Scusami, non avevo capito.
  • zerinovic
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24-10-23 17.31

io non conosco il tuo livello ma credo che prendere lezioni in una scuola di musica del posto sia un buon modo per ritrovare l’essenziale, parli con il tuo maestro, impari cose nuove, e suoni. un solo strumento,senza distrazioni.
  • wildcat80
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24-10-23 17.51

Prima esperienza personale in ordine di vicinanza temporale. Ho lavorato fuori per circa 3 anni. Andare fuori a 36 anni con famiglia avviata è un'esperienza che può presentare lati spiacevoli. Esperienza ottima dal punto di vista professionale e umano, ma mi ritrovavo a passare tanto tempo da solo. Andavo un po' in palestra, ma restavano comunque delle serate da riempire. Guadagnavo bene, ma soprattutto ero in una città piena di negozi ben forniti... Per cui ho comprato e rivenduto tantissimi strumenti. Roba di piccolo/medio cabotaggio, anche perché non è che avessi troppo spazio. Fortunatamente ci ho perso pochissimo, perché facevo acquisti prevalentemente nell'usato, e rivendendo dopo poco tempo riuscivo sempre a pareggiare, al limite potevo perderci le spese di spedizione se non scambiavo in loco. Non ero depresso, semplicemente avevo del tempo da riempire, e quando si è soli, quel tempo è infinito.
Seconda esperienza, più lontana. So cosa vuol dire essere depresso. Ho vissuto un quinquennio terribile in cui ho perso mia madre, mi sono sposato e separato nel giro di 4 anni, perché era stata una scelta di reazione mal ponderata da parte di entrambi. Ero molto giovane, dai 26 ai 31 anni. In tutto ciò sono pure rimasto senza lavoro per qualche mese perché eravamo in piena crisi, concorsi pubblici bloccati e io faccio un lavoro che nella mia regione o fai nel pubblico o niente. Anche lì un po' di strumenti li ho cambiati, poca roba perché avevo una band ed ero piuttosto legato alle esigenze dei live. Però lì soffrivo di una sindrome depressiva, diagnosticata e trattata. Non è stata una passeggiata, perché ci sono voluti 3 anni per prenderne consapevolezza: se non hai consapevolezza, non ne esci. Me ne sono accorto in maniera abbastanza shockante: stavi comprando dei regali di Natale, e senza un motivo, mi sono trovato in mezzo a una piazza a piangere come un bambino. Lì ho capito che qualcosa non andava. Lì ho capito che dovevo rivolgermi a qualcuno. Mi ci è voluto un aiuto farmacologico, niente di spaventoso comunque: mi rendevo conto di necessitare di un aiuto per tirar fuori la forza, e devo dire che grazie a quella breve terapia ho trovato la forza per prendere in mano la mia vita, affrontare un percorso di psicoterapia e iniziare a uscire dalle secche. Risolto l'aspetto clinicamente più importante comunque ci sono voluti mesi se non anni per venirne fuori, per scoprire che la causa del mio male non erano le separazioni traumatiche recenti (morte di mia madre e separazione dalla mia ex moglie, persona con cui per inciso sono in ottimi rapporti), ma l'aver perso un fratellino a 5 anni, mai conosciuto perché nato morto: gli eventi traumatico più recenti in pratica mi avevano completamente scompensato l'equilibrio precario che inconsciamente avevo creato su questa vecchia ferita.
Se ne può uscire. Il fatto che tu lo abbia ammesso pubblicamente ti mette già dalla parte dei vincitori.
Forza!
  • zaphod
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24-10-23 18.08

calav ha scritto:
In un momento di depressione da cui ci convivo da dieci anni sono arrivato ad acquisti compulsivi senza farlo apposta

quoto i saggi consigli di chi mi ha preceduto e aggiungerei che il fatto di vedersi davanti una mole tale di strumenti, alcuni anche molto complicati, non credo possa migliorare l'umore; io mi sentirei sopraffatto da tutte le cose da imparare! Per fare un esempio, qualche giorno fa mi sono interessato al QSC touchmix, bel mixerino digitale, poi ho scaricato il manuale di 140 pagine (!) e ho deciso di rimanere con il mio mixer a pomelli emo
  • giosanta
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24-10-23 18.16

zaphod ha scritto:
... qualche giorno fa mi sono interessato al QSC touchmix, bel mixerino digitale, poi ho scaricato il manuale di 140 pagine (!) e ho deciso di rimanere con il mio mixer a pomelli

STANDING OVATION!
  • d_phatt
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24-10-23 20.00

@ zaphod
calav ha scritto:
In un momento di depressione da cui ci convivo da dieci anni sono arrivato ad acquisti compulsivi senza farlo apposta

quoto i saggi consigli di chi mi ha preceduto e aggiungerei che il fatto di vedersi davanti una mole tale di strumenti, alcuni anche molto complicati, non credo possa migliorare l'umore; io mi sentirei sopraffatto da tutte le cose da imparare! Per fare un esempio, qualche giorno fa mi sono interessato al QSC touchmix, bel mixerino digitale, poi ho scaricato il manuale di 140 pagine (!) e ho deciso di rimanere con il mio mixer a pomelli emo
Evito di consigliarti di dare un'occhiata ai nuovi Allen serie CQ soltanto perché siamo in un topic anti-GAS...emoemo

Comunque in effetti per padroneggiare tutta quella strumentazione servirebbero anni e molto più di 140 pagine di manuale...credo che non ne basterebbero neanche 1400! Anche avere questo pensiero non dev'essere il massimo.
  • wildcat80
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02-11-23 18.38

Lascia perdere
  • zaphod
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02-11-23 18.56

d_phatt ha scritto:
Evito di consigliarti di dare un'occhiata ai nuovi Allen serie CQ

maledettoooooooo emo non li conoscevo! emo
Meno male che al momento ho altre priorità...
emo
  • d_phatt
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03-11-23 01.10

@ zaphod
d_phatt ha scritto:
Evito di consigliarti di dare un'occhiata ai nuovi Allen serie CQ

maledettoooooooo emo non li conoscevo! emo
Meno male che al momento ho altre priorità...
emo
emoemoemo
  • adr3nokrome
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03-11-23 06.46

Sono errori che abbiamo commesso in molti, fra noi appassionati.
Io personalmente, e parlo di una 15na di anni fa, aprii gli occhi ascoltando quasi per caso un brano al pianoforte di Schumann, con un giro armonico talmente bello da commuovere, e mi ricordo che pensai che per entrare davvero al cospetto della musica e della sua essenza erano sufficienti quattro note (quattro) e due mani, altro che un arsenale midi che toglieva spazio, in tutti i sensi, anzi soprattutto metaforicamente, al resto della famiglia.
Non sono diventato un musicista migliore né tantomeno un nuovo Schumann ma dopo pochi mesi un bello sgombero della sala a occhi chiusi e senza rimpianti ha riportato il sereno. Tranquilli, che era tutta robaccia.
Tuttora pur possedendo un paio di tastiere entry level apprezzo molto di piú la sostanza di un brano (la struttura armonica, per quel poco che posso comprendere) che la forma (il suono, gli effetti speciali).
Detto ció lungi da me il voler giudicare o dare consigli, é solo la mia esperienza.