Roland jx 8p: com'è? come suona?

  • SimonKeyb
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09-01-11 13.22

@ micsalc8573
Buongiorno a tutti, dico una castroneria se invece del PG800 vi suggerisco questo?


E lo utilizzereste anche con altre cose: VST, Rack, ecc.


Ciao
Edited 8 Gen. 2011 10:01
wow!!!! se è compatibile anche con altri synth come il JX e il matrix 1000 lo voglio!
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09-01-11 17.00

maxpiano69 ha scritto:
Il problema infatti è che non lo è (eravamo agli albori del MIDI) ed i parametri del suono puoi controllarli solo via SystemExclusive, non tramite i normali Control Change (vedi manuale QUI, sezione MIDI Implementation).

Quindi, a meno che il BCR non possa generare SysEx "parametrici" (ovvero con valore del dato E del checksum variabili), non va bene per il JX8-p, purtroppo... l'Alpha Juno del video era già una generazione successiva, con implementazione MIDI più avanzata.
Edited 9 Gen. 2011 11:29



emo Era come sospettavo emo
Forse elettronicamente, qualche esperto di microcontrollori, ad es. PIC, potrebbe tentare di realizzare un clone del PG-800... avevo letto una discussione su un forum di esperti (inglese), però alla fine nessuno si era preso la briga di realizzare un circuito con annesso firmware per fare una cosa del genere... che peccato emo

La soluzione di programmare il JX-8P via computer esiste, c'è un software apposito, lo avevo trovato tempo fa... però a quel punto uso un synth virtuale... volete mettere, muovere "per finta" dei cursori con il mouse, oppure girare dei potenziometri VERI in tempo reale... aahhh, tutt'altra storia emo

Direi che la discussione sta prendendo veramente una bella piega emo
  • SimonKeyb
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09-01-11 21.44

il problema dei primi sintetizzatori digitali è che sono molto poco proponibili come sound, non so se mi spiego, però alcuni preset suonano come dei midifile. nel senso che sono terribilmente obsoleti, per questo possedere una macchina simile può avere più uno scopo collezionistico.

io sono uno stra-amante di questo genere di sonorità però devo ammettere che farei fatica ad inserirlo in un contesto musicale attuale.

per non parlare dei malfunzionamenti che possono presentare dopo tanto tempo! a meno che non si sappia metterci le mani (anche solo per procurarsi la componentistica) non sarebbe molto sensato come investimento.
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09-01-11 22.50

micsalc8573 ha scritto:
Bravooooooooooooo!!!


PUBBLICITA' PROGRESSO!!!!


A questo sevono i forum, in c..o a quelli che vendono strumentazione di 25/30 anni a prezzi più alti degli strumenti di cui sono accessori.

PS: Thanksato.
Edited 9 Gen. 2011 11:56



E pensare che su Scoladropendra solo perché ha il suo originale controller la jx la vandono a più di mille euro! emo

Ma andate in galera!!!! emo
  • ivanzajic
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09-01-11 23.31

SimonKeyb ha scritto:
il problema dei primi sintetizzatori digitali è che sono molto poco proponibili come sound, non so se mi spiego, però alcuni preset suonano come dei midifile. nel senso che sono terribilmente obsoleti, per questo possedere una macchina simile può avere più uno scopo collezionistico.


io sono uno stra-amante di questo genere di sonorità però devo ammettere che farei fatica ad inserirlo in un contesto musicale attuale.




per non parlare dei malfunzionamenti che possono presentare dopo tanto tempo! a meno che non si sappia metterci le mani (anche solo per procurarsi la componentistica) non sarebbe molto sensato come investimento.


Ma a quali synth ti riferisci??? il jx8p è analogico
Comunque io consiglio il Matrix 6 Oberheim, o al massimo un Super Jx
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10-01-11 15.49

ivanzajic ha scritto:
Ma a quali synth ti riferisci??? il jx8p è analogico

Uhm... gli oscillatori sono controllati digitalmente, il filtro pure... direi che se per analogico intediamo il Minimoog, il JX-8P è tutto fuorché analogico emo
  • mima85
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10-01-11 16.01

Infatti è ibrido. Gli oscillatori sono controllati e tenuti in intonazione digitalmente tramite un counter che ritmicamente alla frequenza voluta scarica un condensatore, ma il segnale che esce è analogico. Che viene processato in modo altrettanto analogico dai filtri, anche se questi vengono controllati dal microprocessore per regolarne l'apertura, il relativo andamento nel tempo ed il livello della risonanza. Idem per il DCA, che modifica elettricamente l'ampiezza del suono ma sotto il controllo della CPU.
Non c'è uno stream PCM che rappresenta digitalmente il segnale, che poi viene convertito in analogico e mandato alle uscite, come nei synth digitali puri. Quindi è un poco azzardato dire che è "tutto fuorché analogico" emo
Edited 10 Gen. 2011 15:09
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12-01-11 00.30

Yeah, hai proprio ragione Mima, è molto più corretto parlare di synth ibrido... certo che il fatto che i "moduli" non siano controllati da C.V. ma da segnali digitali fa una bella differenza... l'oscillatore in primis... comunque mi sa che il DCO funziona con un clock piuttosto elevato e dei divisori programmabili (controllati digitalmente), il che permette di evitare il sistema "analogico" emo di carica a corrente costante di un condensatore + relativo comparatore a soglia per ottenere una dente di sega (variando la corrente se ne varia la frequenza) che, nella configurazione esponenziale (quindi come Moog, NON come Korg MS-10,20) è poco stabile nei confronti della temperatura... almeno, io la so così emo
Fatto sta che questi synth sono proprio carini, ci hanno fatto praticamente tutti i suoni dei primi anni '80... poi è arrivato il DX7 e il D50, ma quella è un'altra storia emo
Edited 11 Gen. 2011 23:32
  • mima85
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12-01-11 09.57

Mah da quanto avevo letto invece, almeno per il Juno 106 (che possiedo, quindi mi sono documentato più che altro su questo), la cosa funziona proprio con la scarica del condensatore pilotata da un timer, tant'è vero che addirittura viene applicata una compensazione alla carica del condensatore mano a mano che si sale di ottave, perché più velocemente viene scaricato il condensatore e più bassa è l'ampiezza della forma d'onda risultante, fino a risultare quasi piatta sulle ottave più alte.
Presumo sia la stessa cosa per tutti i synth a DCO della Roland, ma potrei anche sbagliarmi...
Poi che ci siano delle differenze da un analogico "puro" è innegabile, tant'è che per averne un esempio basta alzare la risonanza e muovere lo slider del cutoff per sentire (e vedere, nel grafico dell'analisi in frequenza) gli step del CV generato digitalmente per il filtro a partire dal valore dello slider.
Edited 12 Gen. 2011 9:06
  • salvafunk
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12-01-11 14.21

ibrido o no, è un synth "coperta"......
morbido caldo, avvolgente, non ha un suono "tight", non ha il classico "pugno" analogico, è morbidamente lento negli attacchi. Tuttavia questa sua caratteristica ripaga con pad, lead, bassi e brass pienotti .

l'ho trovato alcuni anni fa e lo pagato quanto un piatto di pasta. Funziona benissimo.....
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12-01-11 22.00

Mima, è molto interessante il link che hai postato! emo
E' proprio bello studiare queste tecnologie elettroniche applicate alla musica!
Comunque, ci sono alcune cose scritte lì che mi lascano un po' perplesso: ad esempio, il tizio dice che il gruppo RC è alimentato da una tensione "costante" (per ogni nota) che esce da un DAC... però, per ottenere la carica del condensatore tale da formare una rampa, non sarebbe necessario usare per forza una corrente costante? Ma questa è più roba da periti elettronici che da musicisti appassionati emo ... e io perito non lo sono ancora emo

Meno male che c'è qualcuno sul web che condivide le proprie dettagliate "ricerche" su come funzionano questi strumenti elettronici, anche se tecnologicamente sorpassati...

Ciao!
Edited 12 Gen. 2011 21:03
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12-01-11 22.16

Beh fai conto che io manco elettronico sono, ma informatico emo
Se mi chiedi di descriverti il circuito anche del più semplice degli amplificatori sono abbastanza in alto mare emo
Tuttavia sono sempre spinto dalla curiosità di conoscere come funzionano gli aggeggi che possiedo, e anche se le mie competenze di elettronica sono scarsissime riesco comunque a comprendere il funzionamento almeno dei circuiti più semplici. Questo mi spinge a trovare pagine come quella che ho linkato.
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12-01-11 22.23

Secondo me è proprio lo spirito giusto! emo
Io ti dico, fin da quando ero piccolo mi interessavano i circuiti elettronici, poi qualche anno fa mi sono appassionato alla musica e... fai la somma, saltano fuori i synth emo
Adesso di anni ne ho 16, la passione c'è e la voglia di fare pure, peccato che la scuola italiana di oggi, anche in un istituto tecnico insegna veramente poco... emo eehh, mi pare proprio di capire che fosse quella di 20-30 anni fa le cose sarebbero diverse emo

FINE O.T. emo

Mima, dimenticavo di darti un Thanks per aver condiviso il link emo
Ciao!
  • mima85
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12-01-11 23.49

Elettronico ha scritto:
Adesso di anni ne ho 16


Cavolo, ed io che pensavo che eri più anziano di me emo

Beh se questi sono i tuoi interessi a 16 anni, tanto di cappello emo

Tra l'altro mi sa che sei in buona compagnia perché anche Generale se non vado errato dovrebbe essere più o meno tuo coetaneo e pure lui ha le sue competenze in elettronica.

Ce ne fossero di più di ragazzi come voi. Non però che io a 25 anni sia un matusa eh emo

Per quanto riguarda le scuole si potrebbero intavolare discussioni lunghe centinaia di post (anche qui da me in Svizzera italiana le scuole superiori non è che siano sto gran che), ma meglio evitare, decisamente OT.

Ah... grazie per il thanks emo (è un controsenso... ringraziare per un ringraziamento... vabbeh fa niente emoemo)

FINE O.T.
Edited 12 Gen. 2011 22:52
  • Elettronico
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13-01-11 15.26

Eheh... ti ringrazio Mima, comunque è bello che passioni sane come la musica possano essere punto di incontro per le persone! emo

E ora... a caccia di JX-8P, o ancora meglio, di PG-800!!! emo

Ciao!
  • mima85
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10-06-11 13.49

@ Elettronico
Eheh... ti ringrazio Mima, comunque è bello che passioni sane come la musica possano essere punto di incontro per le persone! emo

E ora... a caccia di JX-8P, o ancora meglio, di PG-800!!! emo

Ciao!
Appunto, caccia al JX-8P emo

Riesumo il thread per annunciare che pochi giorni fa me ne sono accaparrato uno, con anche la memory card emo

Bel giocattolino devo dire, mi piace emo

Per chi fosse interessato qui c'è l'equivalente per PC del PG-800. È un po' macchinoso, ma con un po' di pazienza ci sono riuscito a programmare una patch alla Vangelis niente male emo
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10-06-11 14.40

Che fortunato, caspita!!!emo
Che poi, la scheda di memoria tra un po' costa più del synth emo

Se mi posso permettere.... a quanti €? emo
  • mima85
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10-06-11 15.10

400 euro, synth e memory card, in ottimo stato, c'è solo l'aftertouch da pulire e lo slider dell'edit da lubrificare, ma queste cose le faccio da me che sono abituato a questo tipo di interventi. Il resto va tutto come un violino.

Forse il prezzo è un po' altino, però c'è da considerare appunto la presenza anche della memory card. Tutto sommato non è eccessivo, ma se fosse costato 500 euro non l'avrei già più preso.

Se ci fosse stato anche il PG-800 sarebbe stato ancora meglio, ma sappiamo tutti che viene venduto a prezzi folli, quindi con il programmer avrei speso ben più di 400 euro. Va bene così, tanto ci ho messo 5 minuti per imparare a programmarlo, anche senza il programmer virtuale su PC, l'unica cosa è che è un po' scomodo ed è facile "perdersi" nella patch se non riesci a tenerti bene a mente tutti i parametri che hai editato.

Per ora il JX sta al posto del Juno 106, sul supporto dove tenevo il Juno e dove c'è ancora il JP-8000, devo trovare un modo di aggiungere un "piano" al supporto per poterli tenere su tutti e 3.
Edited 10 Giu. 2011 13:39
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10-06-11 16.55

WOW, benissimo!
Sì, a proposito del discorso dell'aftertouch, è problematica la riparazione "casalinga"? Avevo letto che le Roland di quel periodo soffrono del problema di una certa "colla rossa" che cola sui sensori dell'aftertouch e combina dei casini emo

Fammi sapere se riesci a fare questa "revisione" emo

Grazie!
Ciao
Ale

EDIT: dimenticavo... come meccanica della tastiera, insomma come tocco, come ti trovi? E... con il MIDI? emo
Edited 10 Giu. 2011 14:56
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10-06-11 17.24

Elettronico ha scritto:
Avevo letto che le Roland di quel periodo soffrono del problema di una certa "colla rossa" che cola sui sensori dell'aftertouch e combina dei casini


Era un problema comune più che altro alle D-70, JD-800 e certe D-50. Sostanzialmente sotto i tasti sono incollati dei pesetti metallici per rendere la meccanica semipesata, e questi, in alcune tastiere, erano incollati con una colla di color rosso. Questa colla con gli anni si disgrega, il pesetto cade ed i residui di colla colano. Il problema non è tanto per i tasti bianchi, in quanto per questi al limite i pesetti e la colla cascano sul pavimento (o sulla tastiera subito sotto emo). Il problema sono quelli dei tasti neri, perché cascano diretti sulla piastra delle contattiere della tastiera. La pulizia di questa colla è abbastanza difficoltosa.

Io sono stato fortunato, sia la mia JX-8P sia la D-50 hanno i pesetti incollati con una colla trasparente, che non soffre del problema.

Il problema dell'aftertouch del JX-8P da quanto ho letto è più che altro dovuto all'ossidazione dei sensori. In questi giorni apro la tastiera e ti farò sapere.

Elettronico ha scritto:
dimenticavo... come meccanica della tastiera, insomma come tocco, come ti trovi?


È un po' rumorosa, ma a mio giudizio abbastanza piacevole da suonare. Però questi sono giudizi molto personali e dettati dai gusti di ognuno, e come dico sempre, quello che piace a me può non piacere a te. Una prova di persona è quindi d'obbligo.

Elettronico ha scritto:
E... con il MIDI?


Beh penso che c'è ben poco da eccepire, visto che la puoi programmare completamente da PC con il programmer virtuale che ho linkato più sopra, e che funziona proprio inviando messaggi MIDI sysex allo strumento. Ovviamente riceve anche i messaggi per la dinamica e l'aftertouch.