13-01-10 22.29
@ losfogos
anumj ha scritto:
L'esigenza di un campionatore la raggiungi quando capisci che il suono (digitale) che cerchi non è quello che ti confezionano le case produttrici. Vuoi una macchina che 'suona come dici tu' con dentro solo quello che ti interessa
A questo proposito ricordo che uno dei vantaggi di usare un campionatore, che sia un "vecchio" hardware, o che sia un modernissimo software su piattaforma pc, è quello legato alla diversità e alla varietà dei timbri delle diverse librerie che si caricano, in altre parole: archi delle best service sono diversi da altri archi della ilio non solo perchè sono viole piuttosto che violini, ma anche perchè sono stati campionati con diverse attrezzature, editati con altre. In altre parole hai un carattere e un impronta diversa ogni volta che carichi le diverse librerie.
Non so se avete notato una cosa: quando si scorrono i diversi preset di una workstation giapponese all'ultimo grido, noterete la qualità e tutto quanto, ma ciò che noto io è che il taglio del sound, l'eq generale, sono sempre molto piatti, uniformi si, ma anche abbastanza noiosi in fin dei conti. Usando le librerie, questa eccessiva omogeneità e piattezza di suono non si avverte, per i motivi che ho spiegato prima.
Edited 11 Gen. 2010 20:20
Esatto raf.
Se hai un buon campionatore, puoi contare su una macchina veramente versatile in grado di cambiare sonorità ogni qualvoltà è necessario.
Parliamo sempre di campionatori dell'era emu Ultra per intenderci, ma il discorso vale anche in parte per vecchi sampler come la serie 3000 akai, alcuni ensoniq e i vecchi emu serie III.
Se sei in gamba con il campionatore puoi senza alcun problema campionare il bellissimo paddone evolutivo dell'ultima workstation sul mercato e allo stesso tempo avere in memoria un sync-lead del prophet5 che ti ha prestato il tuo amico collezionista.
Non pensate che siano obsoleti, ci sono ancora tanti artisti che hanno il loro bel sampler hardware in rack con dentro dei suoni originali, creati da loro, collaudati centinaia di volte sul palco in qualsiasi condizione.
In più vi dico che i campionatori di un certo spesso sono dotati di funzioni per il trattamento delle forme d'onda che nessuna workstation da 3000 euro oggi è in grado di fare.
Un esempio?
Gli ensoniq sui crossfade loop fanno di tutto! Hai i backward loop, bellissimi quando devi campionare archi, perchè il loop non lo leggi solo da A a B, ma anche da B ad A, avanti e dietro proprio come l'archetto sulle corde. E tante altre cose.
Il motif XS? Non ha manco i crossfade loop, nulla... lui ti fa il loop da punto a punto, e se ti trovi con campioni articolati e con spettri armonici complessi, ti becchi sto click ciclico fastidiosissimo.
Avete mai provato a campionare con un Fantom con un Motif?
Avete mai avuto un emu ultra e fare le stesse operazioni?
Sul motif devi fare un casino.
L'emu fa tutto da solo, impressionante vero? :)
Tu mandi i segnali in sequenza al campionatore, lui lo campiona, lo mappa, lo loopa, lo tronca, tutto da solo! Tu devi solo suonarlo... beh quasi.
C'è un bellissimo articolo su SM sui sampler hw. Leggetelo se avete l'opportunità.