Quado vi lamentate dei prezzi alti degli arranger.

  • Antony
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18-06-24 09.09

I primi a speculare ( e alla grande) sono proprio i negozi, quelli che molti di voi considerano "seri".

Poi, visionando i loro siti online:

Piazzo Strumenti:
- Korg Pa4X 76 a 2790 euro!!!
- Yamaha Genos 1 a 2690 euro!!!

Luckymusic non è da meno:
- Korg Pa4X 76 a 2.690 euro!!!

Panharmonikon:
- Yamaha Genos 1 a 2.690 euro ( era la mia...)

Quando ci si lamenta dei prezzi "alti" di arranger con anche 7 anni di vita sul groppone occorre prestare attenzione al fatto che i primi a fare becera speculazione sono proprio i negozi. Francamente me ne infischio se offrono 3 mesi o 6 mesi di garanzia. Il fatto è che so a quanto rilevano questi strumenti e i negozi più disonesti sono sempre quelli del nord Italia che ti valutano una Pa4X 76 1500 euro e poi la rivendono a 2800 ( per fare un confronto: il negozio Pamharmonikon di Napoli ha valutato il mio Genos 2.200 euro e lo ha inserito sul proprio sito a 2.690 euro con uno sconto mentre Piazzo Strumenti e Luckymusic non sono andati oltre le 1500 euro).

Comunque: se proprio qualcuno si deve lamentare dei prezzi alti dell'usato inerenti gli strumenti per anziani cominciate a prendervela con i negozi. Non è che i privati siano degli emeriti coglioni.
  • JoelFan
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18-06-24 09.19

Tieni presente che un negozio ha sull'usato comunque l'IVA e qualche mese, a volte un anno di garanzia.

In ogni caso un negozio non è confrontabile con un privato, c'è una struttura, c'è un magazzino, c'è tutta la parte amministrativa.

In buona sostanza nei negozi si possono trovare si prezzi alti ma anche qualche occasione, ogni tanto.
  • Antony
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18-06-24 09.34

@ JoelFan
Tieni presente che un negozio ha sull'usato comunque l'IVA e qualche mese, a volte un anno di garanzia.

In ogni caso un negozio non è confrontabile con un privato, c'è una struttura, c'è un magazzino, c'è tutta la parte amministrativa.

In buona sostanza nei negozi si possono trovare si prezzi alti ma anche qualche occasione, ogni tanto.
Prevedevo una risposta simile.
Mi dispiace ma quì non c'è alcuna giustificazione sui prezzi praticati nell'usato.
Ho già spiegato a quanto rilevano strumenti che vendono al doppio e più del doppio del prezzo di rientro.
Non saprai MAI quanti anni ha quella Pa4X o quel Genos. Vengono sempre presentati come "perfetti" invece basta guardare le foto e si notano immediatamente segni di usura da ogni parte.
Basta difendere i negozi e detestare i privati.
Per questi negozi "l'usato" è letteralmente "oro" e profitti ai massimi livelli. Ci lucrano alla grande e in maniera vergognosa.
Quando non ho un cazzo da fare mi diverto ad inviare proposte di vendita a questi blasonati negozi del nord Italia che mi hanno valutato:

- Yamaha CP88 in garanzia residua di 12 mesi €. 900 euro
- Yamaha Genos 1 in garanzia fino al 13 Ottobre 2025 €. 1490 euro
- Korg Pa4X 76 del 2021 ( acquisto documentabile da fattura/scontrino) a 1300 euro
- Kawai MP7SE ( non in garanzia) con Flightcase/Trolley da 285 eyro €. 400 euro
- Ketron SD9 in garanzia residua di 4 mesi €. 1000
e potrei continuare per tanti altri strumenti che ho fatto "stimare" da questi negozi seri..
  • MicheleJD
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18-06-24 09.52

Una curiosità quanto è la marginalità media di un negozio sul nuovo (inteso piani digitali synth arranger seri, workstation) se qualcuno la sa?
(consapevole che dipende da mille fattori, incluso il prezzo finale, mq visto che bene o male si assomigliano tutti i prezzi ero curioso solo di sapere l ordine di idee.. se e’ 10% o 30% o 50% … o altre cose significative tipo sistemi di sconti progressivi)
..mi occupo di marketing in altro settore e mi incuriosisce l argomento
  • Antony
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18-06-24 10.11

@ MicheleJD
Una curiosità quanto è la marginalità media di un negozio sul nuovo (inteso piani digitali synth arranger seri, workstation) se qualcuno la sa?
(consapevole che dipende da mille fattori, incluso il prezzo finale, mq visto che bene o male si assomigliano tutti i prezzi ero curioso solo di sapere l ordine di idee.. se e’ 10% o 30% o 50% … o altre cose significative tipo sistemi di sconti progressivi)
..mi occupo di marketing in altro settore e mi incuriosisce l argomento
Il margine di guadagno non è uguale per tutti i prodotti.
20 anni fa sapevo di un margine del 20% soprattutto sui prodotti Yamaha.
Oggi queste percentuali sono fantascienza. Si lavora per molto meno.
  • zaphod
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18-06-24 11.10

@ Antony
Il margine di guadagno non è uguale per tutti i prodotti.
20 anni fa sapevo di un margine del 20% soprattutto sui prodotti Yamaha.
Oggi queste percentuali sono fantascienza. Si lavora per molto meno.
Ipotesi mia: so che nel mondo dell'auto i concessionari hanno una rosa obbligata di auto da acquistare per poi vendere, pertanto si ritrovano anche veicoli con motorizzazioni improbabili, imposte comunque dalla Casa.
Non so se nel mondo degli strumenti musicali funzioni allo stesso modo, nel caso fosse così non mi stupirei che cercassero di marginalizzare in altri modi per compensare gli invenduti...
  • PandaR1
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18-06-24 11.22

@ Antony
Prevedevo una risposta simile.
Mi dispiace ma quì non c'è alcuna giustificazione sui prezzi praticati nell'usato.
Ho già spiegato a quanto rilevano strumenti che vendono al doppio e più del doppio del prezzo di rientro.
Non saprai MAI quanti anni ha quella Pa4X o quel Genos. Vengono sempre presentati come "perfetti" invece basta guardare le foto e si notano immediatamente segni di usura da ogni parte.
Basta difendere i negozi e detestare i privati.
Per questi negozi "l'usato" è letteralmente "oro" e profitti ai massimi livelli. Ci lucrano alla grande e in maniera vergognosa.
Quando non ho un cazzo da fare mi diverto ad inviare proposte di vendita a questi blasonati negozi del nord Italia che mi hanno valutato:

- Yamaha CP88 in garanzia residua di 12 mesi €. 900 euro
- Yamaha Genos 1 in garanzia fino al 13 Ottobre 2025 €. 1490 euro
- Korg Pa4X 76 del 2021 ( acquisto documentabile da fattura/scontrino) a 1300 euro
- Kawai MP7SE ( non in garanzia) con Flightcase/Trolley da 285 eyro €. 400 euro
- Ketron SD9 in garanzia residua di 4 mesi €. 1000
e potrei continuare per tanti altri strumenti che ho fatto "stimare" da questi negozi seri..
Puoi sempre aprire un negozio ed arricchirti vendendo arranger usati. Tanto e' facile, no?
Poi magari scopri che fra affitto dei muri, dipendenti, luce, tasse, contributi, previdenza tua e dei dipendenti alla fine del mese guadagni meno di uno che porta i just eat...
Oltretutto con la concorrenza dell'online sul nuovo con la gente che viene a provare gli strumenti e poi li compra da Thomann a 100 euro meno.
Ah, senza contare che il negozio e' tenuto per legge a darti un anno di garanzia sull'usato, dal privato esci arrivi a casa, lo strumento tira le cuoia e sono cavoli tuoi.

Ultima cosa, tu quando vendi un usato i soldi te li metti tutti in saccoccia, il negozio sul guadagno ci paga le tasse (fra parentesi se c'e' plusvalenza le tasse dovrebbe pagarle anche il privato, anche se ovviamente non lo fa nessuno).

E no, non ho un negozio di strumenti musicali, tranquillo. Ma mia moglie ha avuto un bar e so come funzionano le cose, da fuori tutti pensano che a fare il commerciante ci diventi ricco, la realta' e' che fai piu' ore dell'orologio, spesso ci lasci la salute dalle preoccupazioni, e spesso porti a casa meno di uno che scalda la sedia in una grande azienda, con la mutua, le ferie pagate e mille benefit...
  • markelly2
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18-06-24 11.36

@ PandaR1
Puoi sempre aprire un negozio ed arricchirti vendendo arranger usati. Tanto e' facile, no?
Poi magari scopri che fra affitto dei muri, dipendenti, luce, tasse, contributi, previdenza tua e dei dipendenti alla fine del mese guadagni meno di uno che porta i just eat...
Oltretutto con la concorrenza dell'online sul nuovo con la gente che viene a provare gli strumenti e poi li compra da Thomann a 100 euro meno.
Ah, senza contare che il negozio e' tenuto per legge a darti un anno di garanzia sull'usato, dal privato esci arrivi a casa, lo strumento tira le cuoia e sono cavoli tuoi.

Ultima cosa, tu quando vendi un usato i soldi te li metti tutti in saccoccia, il negozio sul guadagno ci paga le tasse (fra parentesi se c'e' plusvalenza le tasse dovrebbe pagarle anche il privato, anche se ovviamente non lo fa nessuno).

E no, non ho un negozio di strumenti musicali, tranquillo. Ma mia moglie ha avuto un bar e so come funzionano le cose, da fuori tutti pensano che a fare il commerciante ci diventi ricco, la realta' e' che fai piu' ore dell'orologio, spesso ci lasci la salute dalle preoccupazioni, e spesso porti a casa meno di uno che scalda la sedia in una grande azienda, con la mutua, le ferie pagate e mille benefit...
Tranquillo, un po' di nero e passa la paura.
  • PandaR1
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18-06-24 11.44

@ markelly2
Tranquillo, un po' di nero e passa la paura.
Mah, non so dove abiti tu ma sono anni che nessun negoziante o prestatore di servizi mi propone piu' di pagare in nero.

E parlo di dentista, meccanici moto, meccanici auto, quello che mi ha installato il condizionatore, tutti i negozi in cui ho comprato negli ultimi 20 anni.
Penso che siano passati almeno 15 anni dall'ultima volta che ho pagato qualcuno in nero... poi ovviamente variera' da posto a posto... e comunque il nero lo puoi fare sull'usato, di certo non sul nuovo, visto che nessun distributore al mondo ti fa pagare in nero gli strumenti... a quel punto hai gli stessi vantaggi di cui gode un privato, che le tasse sull'usato non le paga... pero' tutto il resto comunque ti rimane (affitto, dipendenti, spese varie) quindi la concorrenza del privato la subisci sempre... un po' come chi si lamentasse che in albergo paghi di piu' che in un airbnb...
  • sonuebentu
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18-06-24 11.45

@ JoelFan
Tieni presente che un negozio ha sull'usato comunque l'IVA e qualche mese, a volte un anno di garanzia.

In ogni caso un negozio non è confrontabile con un privato, c'è una struttura, c'è un magazzino, c'è tutta la parte amministrativa.

In buona sostanza nei negozi si possono trovare si prezzi alti ma anche qualche occasione, ogni tanto.
e se compri a distanza con un negozio c’è anche la possibilità del reso .. con un privato no ..
  • wildcat80
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18-06-24 11.50

@ markelly2
Tranquillo, un po' di nero e passa la paura.
Siamo in Italia: ci sono luci ed ombre per tutto e per tutti, ognuno tira l'acqua al suo mulino, ci andrei estremamente cauto prima di appellare ladri e santi facendo di tutte le erbe un fascio.
Io per dire proprio adesso sto concludendo l'acquisto di uno scooter da un privato, perché a parità di prodotto, lo stesso mezzo da rivenditore non lo trovavo abbastanza conveniente per motivi non esclusivamente economici ma di distanza e logistica... inutile avere una estensione di garanzia di 12 mesi (che poi copre poco e nulla, tipicamente le parti soggette a usura sono escluse da queste forme di garanzia del rivenditore) quando mi tocca la scomodità di dover fare una settantina di km.
Il privato invece mi viene incontro col prezzo e mi consegna un mezzo con manutenzione certosina e certificata, e condizioni migliori a livello estetico.
Discorsi diverso qualora ci fosse stato in ballo un mezzo con garanzia ufficiale residua.
Lo stesso ragionamento si può applicare agli strumenti musicali: elasticità e valutazione delle condizioni globali, a volte conviene il privato, a volte il rivenditore.
  • markelly2
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18-06-24 12.16

wildcat80 ha scritto:
andrei estremamente cauto prima di appellare ladri e santi facendo di tutte le erbe un fascio.

Dove avrei fatto di tutta l'erba un fascio? La frase si riferisce a chi fa il nero, non a chi non lo fa e ha la coscienza a posto.
  • wildcat80
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18-06-24 12.19

@ markelly2
wildcat80 ha scritto:
andrei estremamente cauto prima di appellare ladri e santi facendo di tutte le erbe un fascio.

Dove avrei fatto di tutta l'erba un fascio? La frase si riferisce a chi fa il nero, non a chi non lo fa e ha la coscienza a posto.
Hai taggato un utente che parlava delle problematiche di chi ha un'attività in proprio liquidando con un po' di nero e passa la paura.
Se non la pensi così, quotando il post, hai dato a pensare che il nero e passa la paura è rivolto a chi ha un'attività in proprio.
  • markelly2
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18-06-24 12.20

@ PandaR1
Mah, non so dove abiti tu ma sono anni che nessun negoziante o prestatore di servizi mi propone piu' di pagare in nero.

E parlo di dentista, meccanici moto, meccanici auto, quello che mi ha installato il condizionatore, tutti i negozi in cui ho comprato negli ultimi 20 anni.
Penso che siano passati almeno 15 anni dall'ultima volta che ho pagato qualcuno in nero... poi ovviamente variera' da posto a posto... e comunque il nero lo puoi fare sull'usato, di certo non sul nuovo, visto che nessun distributore al mondo ti fa pagare in nero gli strumenti... a quel punto hai gli stessi vantaggi di cui gode un privato, che le tasse sull'usato non le paga... pero' tutto il resto comunque ti rimane (affitto, dipendenti, spese varie) quindi la concorrenza del privato la subisci sempre... un po' come chi si lamentasse che in albergo paghi di piu' che in un airbnb...
Mi sono legato alla tua ultima osservazione, e mi riferivo principalmente alle attività meno esposte.
Io trovo ancora tanti che non fanno fattura e non battono scontrini.
Un grande negozio con un giro consolidato sicuramente non ha bisogno di evadere, ma in realtà non ci si può giurare sopra. L'evasione può avvenire in altri passaggi fiscali invisibili al cliente.
  • markelly2
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18-06-24 12.26

@ wildcat80
Hai taggato un utente che parlava delle problematiche di chi ha un'attività in proprio liquidando con un po' di nero e passa la paura.
Se non la pensi così, quotando il post, hai dato a pensare che il nero e passa la paura è rivolto a chi ha un'attività in proprio.
So per certo che spesso sono gli stessi commercialisti a suggerire l'evasione fiscale, per starci dentro. Dai, non stiamo parlando di casi così isolati. Se ogni hanno si contano cento miliardi di evasione da qualche parte qualcuno disonesto c'è. E io conosco molti che lo sono. Poi possiamo trovare mille scuse (tasse troppo alte, burocrazia, difficoltà varie) ma così è. Mi meraviglio che qualcuno qui dentro si scandalizzi.
È ovvio che chi è onesto non deve sentirsi tirato in causa.
  • PandaR1
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18-06-24 12.33

@ markelly2
So per certo che spesso sono gli stessi commercialisti a suggerire l'evasione fiscale, per starci dentro. Dai, non stiamo parlando di casi così isolati. Se ogni hanno si contano cento miliardi di evasione da qualche parte qualcuno disonesto c'è. E io conosco molti che lo sono. Poi possiamo trovare mille scuse (tasse troppo alte, burocrazia, difficoltà varie) ma così è. Mi meraviglio che qualcuno qui dentro si scandalizzi.
È ovvio che chi è onesto non deve sentirsi tirato in causa.
La soluzione c'e' ed e' semplice. Azzerare il contante e consentire solo transazioni tracciate. Oggi e' banale, fra carte di credito, bancomat, paypal, satispay pure il nonnino 80 enne non avrebbe problemi. Eppure nessun governo ne di destra ne di sinistra lo ha fatto. Vuol dire che va bene a tutti.
  • Ledzep

18-06-24 12.51

@ JoelFan
Tieni presente che un negozio ha sull'usato comunque l'IVA e qualche mese, a volte un anno di garanzia.

In ogni caso un negozio non è confrontabile con un privato, c'è una struttura, c'è un magazzino, c'è tutta la parte amministrativa.

In buona sostanza nei negozi si possono trovare si prezzi alti ma anche qualche occasione, ogni tanto.
E il costo della vita al sud non è quello del nord. Per tutti.
  • wildcat80
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18-06-24 13.07

@ markelly2
So per certo che spesso sono gli stessi commercialisti a suggerire l'evasione fiscale, per starci dentro. Dai, non stiamo parlando di casi così isolati. Se ogni hanno si contano cento miliardi di evasione da qualche parte qualcuno disonesto c'è. E io conosco molti che lo sono. Poi possiamo trovare mille scuse (tasse troppo alte, burocrazia, difficoltà varie) ma così è. Mi meraviglio che qualcuno qui dentro si scandalizzi.
È ovvio che chi è onesto non deve sentirsi tirato in causa.
Non mi scandalizzo, mi dà fastidio che si punti il dito sempre e solo contro chi fa attività in proprio, perché la verità è molto più complessa.
Il fenome del sommerso è facile attribuirlo facendo populismo ai dentisti, ai commercianti, a tutte quelle categorie che fondamentalmente sono benestanti, perché è pura speculazione politica.
Dietro in realtà c'è un mondo immenso, fatto di lavoratori dipendenti che arrotondano, di pensionati che integrano... Non solo di dentisti che si pagano l'iscrizione allo Yacht Club col nero, anzi, oggi l'evasione sanitaria è in caduta (io non faccio testo, sono intramoenia e se faccio del nero mi fanno il culo sul fronte civile, lavorativo e penale) o di negozianti che si pagano le spese con gli scontrini non fatti.
Cioè pure i montatori Ikea ti propongono di fare "a parte"... E il mondo delle vendite fra privati è una miniera d'oro per fare nero. Enorme e molto più sicura di uno scontrino non fatto. Non avete idea di quanta gente è stata scuoiata dalla GdF per compravendite di beni e servizi online, soprattutto nei primi tempi di diffusione di PayPal quando la gente non aveva ancora chiaro il concetto di tracciabilità dei pagamenti: facevano quello che avevano sempre fatto, i 5k di no tax area venivano scavalcati in pochi mesi, ma PayPal ti inchiodava. Poi hanno imparato. È un mercato immenso, soprattutto sui mezzi, attrezzature, oggetti, gli strumenti sono solo una goccia minuscola in un oceano.
  • 1paolo
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18-06-24 13.22

@ wildcat80
Non mi scandalizzo, mi dà fastidio che si punti il dito sempre e solo contro chi fa attività in proprio, perché la verità è molto più complessa.
Il fenome del sommerso è facile attribuirlo facendo populismo ai dentisti, ai commercianti, a tutte quelle categorie che fondamentalmente sono benestanti, perché è pura speculazione politica.
Dietro in realtà c'è un mondo immenso, fatto di lavoratori dipendenti che arrotondano, di pensionati che integrano... Non solo di dentisti che si pagano l'iscrizione allo Yacht Club col nero, anzi, oggi l'evasione sanitaria è in caduta (io non faccio testo, sono intramoenia e se faccio del nero mi fanno il culo sul fronte civile, lavorativo e penale) o di negozianti che si pagano le spese con gli scontrini non fatti.
Cioè pure i montatori Ikea ti propongono di fare "a parte"... E il mondo delle vendite fra privati è una miniera d'oro per fare nero. Enorme e molto più sicura di uno scontrino non fatto. Non avete idea di quanta gente è stata scuoiata dalla GdF per compravendite di beni e servizi online, soprattutto nei primi tempi di diffusione di PayPal quando la gente non aveva ancora chiaro il concetto di tracciabilità dei pagamenti: facevano quello che avevano sempre fatto, i 5k di no tax area venivano scavalcati in pochi mesi, ma PayPal ti inchiodava. Poi hanno imparato. È un mercato immenso, soprattutto sui mezzi, attrezzature, oggetti, gli strumenti sono solo una goccia minuscola in un oceano.
Beh dai i medici sono i Gran Visir del nero!!
Come fa un primario a visitare anche in 3 o 4 studi di città diverse e magari fare pure il docente all’Universita?
E proporre direttamente le due tariffe (con/senza).. lì la Gdf, che ben conosce il l fenomeno, gira la testa dall’altra parte!
  • wildcat80
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18-06-24 13.47

@ 1paolo
Beh dai i medici sono i Gran Visir del nero!!
Come fa un primario a visitare anche in 3 o 4 studi di città diverse e magari fare pure il docente all’Universita?
E proporre direttamente le due tariffe (con/senza).. lì la Gdf, che ben conosce il l fenomeno, gira la testa dall’altra parte!
Il fatto di visitare in 3 o 4 studi e di essere docenti con fare del nero non c'entra nulla. Ma proprio nulla. Il nero posso garantirti che lo faceva anche gente che non si muoveva dall'ospedale (ancora recentemente a Pavia è scoppiato uno scandalo del genere). Probabilmente ti riferisci ad uno scandalo relativamente recente avvenuto nella tua provincia, a carico di un ex primario molto noto.

Tecnicamente è possibile fare tutto quello che hai detto senza infrangere nessuna regola.
L'orario è di 38 ore a settimana. Se sei universitario le ore sono sempre 38 ma ripartite fra ore di attività didattica e ricerca, e ore di attività clinica assistenziale. Ma sempre 38 restano: c'è il giorno della lezione agli studenti, il giorno degli esami, i tirocinanti, tutte attività che si alternano integrandosi con il lavoro di tipo clinico assistenziale.
Lavorare 38 ore a settimana, tenendo conto che in ospedale al mattino si timbra fra le 7 e le 7.30, significa essere fuori tutti i pomeriggi fra le 14.30 e le 15.30, turni di guardia/reperibilità permettendo (ma i primari sono esonerato fatto salvo esigenze contingenti)... In pratica mezza giornata libera, con il tempo di fare tutto lo studio che si vuole, anche in altre città, senza commettere alcun illecito.
L'illecito subentra se risulti timbrato in ospedale ma invece sei alla Casa di Cura della Vergine Addolorata e magari non rilasci fattura.
Il nero in sanità un fenomeno che riguarda prevalentemente chi è extramoenia e chi è libero professionista puro: chi esercita intramoenia ha troppi rischi (licenziamento per giusta causa, ovviamente parte di competenza tributaria, risvolto penale per peculato e reati affini). Chi esercita in extramoenia o è libero professionista rischia solo di farsi fare il mazzo a livello tributario e stop, una sciocchezza rispetto agli intramoenia.
Comunque posso garantirvi che il trend è in discesa, io ogni tanto lo trovo il paziente che mi chiede di non fare fattura, a cui pazientemente spiego come stanno le cose, e spiego che conviene portare in detrazione. Al che mi rispondono eh dottore ma io non lo faccio il 730, ho paura dei controlli... E lì casca l'asino: pensionati che integrano, dipendenti infedeli che arrotondano... Si fa presto a dare del ladro agli altri senza guardare in casa propria no?