29-10-15 13.31
Ben precisando che ci sono cantanti lirici superiori a Boccelli, a me non dispiace nel suo modo di cantare.
Ha un timbro vocale molto particolare che lo distingue immediatamente da molti altri cantanti che invece spesso sembrano avere tutti lo stesso suono (al che mi chiedo, ma è proprio necessario che nella lirica bisogna avere tutti lo stesso suono?).
Vediamo come se la cava Boccelli in "Lucevan le stelle" confrontandolo che altri famosi lirici.
Josè Carreras
Placido Domingo
Andrea Boccelli
Luciano Pavarotti
Ottima l'interpretazione del nostro Pavarotti.
In Carreras sento molte note crescenti dovute ad un eccesso di vibrato che porta quelle note ad essere percepite come crescenti, e non mi piace sentir cantar crescente.
Bella anche l'interpretazione di Domingo, uno dei miei cantanti lirici preferiti per via del suo timbro "rotondo".
E poi c'è Boccelli.
Il suo timbro è radicalmente diverso dagli altri, la sua interpretazione meno esasperata, la mantiene più morbida, forse per mancanze tecniche o per suo gusto personale, non lo so.
Comunque non la trovo sgradevole ne tanto meno inascoltabile.
E' un'interpretazione diversa, semplicemente diversa, fatta da una voce diversa da quella di Domingo o Pavarotti.
Io non sono un cantante, per cui probabilmente dico delle caxxate, ma io penso che ogni artista deve cercare il suo giusto compromesso in relazione alle sue specifiche doti.
Se io non so suonare il pianoforte come Arturo Benedetti Michelangeli (ed è vero purtroppo!) ciò non fa di me un incapace o un inascoltabile.
Ho il mio modo di suonare, il mio stile, le mie possibilità, le mie doti tecniche.
Devo essere bravo come Michelangeli per avere successo mondiale?
Non necessariamente.
Di pianisti meno bravi di Michelangeli (famosi per giunta) ce ne sono stati molti, eppure hanno avuto un successo pari o superiore a Michelangeli.
Meritato o immeritato è insignificante, il pianismo non è solo Michelangeli, c'è spazio per tutti (tranne che per la Mazzoni
).
Con Boccelli è più o meno la stessa cosa.
La sua interpretazione di "Lucevan le stelle" non ha il pretesto di sverniciare quella di Pavarotti, Carreras, Domingo, ma è semplicemente la sua personale interpretazione, fatta con la sua personale voce, con le sue personali possibilità, col suo personale stile.
Piace o non piace, se ne può discutere, ma non posso dire che è "inascoltabile".
A me è piaciuta.
Va inoltre detto che Boccelli nel settore musica leggera (grazie al suo timbro più squillante che si differenzia dai timbri fatti "a stampino" che possiedono molti lirici) è più versatile rispetto ai lirici puri, i quali sono bravissimi quando fanno lirica, ma fuori da quel contesto risultano spesso sgradevoli a causa dell'eccessiva impostazione lirica.
Le duettate di Boccelli insieme a Celine Dion ed altri grandi artisti del panorama pop/leggero, sono cantate bene, a me non dispiacciono.
Insomma c'è una bella differenza tra un Boccelli e un Ramazzotti.
Uno canta con la voce, l'altro canta col naso.
Se dovessi scegliere di possedere una delle due voci sceglierei sicuramente quella di Boccelli, odio i cantanti nasali.
Edited 29 Ott. 2015 14:24