Domande sul riconoscere le note

  • Composition86
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27-06-08 17.14

Salve a tutti, vorrei porvi alcune domande sulla capacità di saper riconoscere le note.

Studio pianoforte da quasi 4 anni e sto cominciando a sviluppare un po' di orecchio, quanto basta da permettermi di poter suonare, con sufficiente accuratezza, molte delle note che sto pensando.
Il problema è che non so mai stabilire con esattezza di che nota si tratta: ad esempio per stabilire qual'è la prima nota ne suono un po' sul piano e prendo quella che più si avvicina (cosa che comunque rimane difficoltosa), le successive le tiro fuori per intervalli.

Il processo quindi, oltre ad essere molto macchinoso, è appena efficace.
So che avere l'orecchio assoluto significa "vedere il colore delle note", ma allo stato attuale riesco solamente a "vedere in scala di grigi", non è molto pratico.

La domanda è: cosa devo fare per potermi migliorare sotto questo aspetto? Esistono esercizi che potrei fare al piano, o più mirati, magari su libri, oppure l'unica cosa possibile sarebbe prendere lezioni di canto o strumenti "senza tasti"?
Infine: ma è effettivamente una cosa che si può sviluppare o è innata?
  • giannirsc
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27-06-08 17.20

certo..ci sono gli esercizi chiamata EAR TRAINING..sono vari esercizi dove più che "indovinare" la nota singola, ti abituano ad esempio a riconoscere il tipo di intervalli tra 2 o più note suonate insieme..ti abituano a riconoscere i rivolti e tante altre cosine..

* QUI * trovi qualcosa..
  • Composition86
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27-06-08 17.27

Pagina interessante. E' già un buon punto di partenza, grazie.
  • Parsifal
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27-06-08 17.45

devi essere anche un pò matto per essere più bravo da questo punto di vista.
Tutto quello che ti circonda lo devi trasformare in musica.

Io mi considero abbastanza deviato da questo punto di vista. quando avverto dei suoni, degli intervalli, la prima cosa che il mio cervello elabora é il suono, le note a cui quei "rumori" corrispondono. A volte questa cosa ti può mettere in imbarazzo nel sociale.emo

Comunque ovviamente di base c'é anche lo studio e quindi l'esercizio. quando preparaai l'esame di solfeggio ho fatto un sacco di robe, solfeggi cantati, dettati. Me ne ricordo alcuni disumani del "Ciriaco". Molto dettato melodico. Con il tempo l'orecchio migliora da se.
Ho notato che se un bambino cresce in un ambiente musicale. Anche solo ascoltando molta musica da bambino quando poi cresce ha molto più orecchio di un altro della sua età non cresciuto in quel tipo di ambiente. E lì si tratta proprio di orecchio naturale, senza gli studi.

quello che devi fare comunque é fare molti solfeggi cantati. Cercare di memorizzare gli intervalli. Devi sapere, indipendentemente da che note sono formati, il suono di tutti gli intervalli principali. Memorizzarli.

sai come suona l'intervallo di terza maggiore? hai presente marina? emo do mi do mi do mi

e l'intervallo di sesta maggiore? la samba Brazil...emo do la....

può essere na cavolata ma all'inizio avevo dei modelli da seguire per gli intervalli. poi pian piano ho memorizzato.

poi ovviamente all'esame di conservatorio é uscito il solito solfeggino cantato merdoso. ma quello non conta. Non si studia per il conservatorio, ma per se stessi.

quando esci fai caso ai clacson.emo é un'esperienza formativa. non sto scherzando!!!emo
  • Composition86
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27-06-08 19.51

Ti ringrazio per le informazioni.
Quindi in sostanza si finisce sempre lì, col memorizzare gli intervalli: ammetto che ad oggi non me ne sono mai preoccupato, mi solleva sapere che esiste una strada che non ho provato.
Se poi riesco a farne anche un gioco, come suggerisci, meglio ancora! emo

Ma tu personalmente, dopo aver studiato, riesci a riconoscere le note in modo assoluto, oppure hai una padronanza perfetta del capire gli intervalli? In ogni caso, come ti trovi col suonare quello che stai pensando?
  • SavateVoeanti
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27-06-08 21.09

Fai come me che adesso sono un mostro delle note beccate al volo.

Ti impari le musiche che ti piacciono non dai spartiti ma dai dischi, possibilmante in musicassetta in modo da poter fare avanti e indietro centomila volte senza paura di distruggere apparecchi costosi.

A ogni nota che tiri giu la confronti con le altre

Dopo di che sarai un mostro anche tu!


Mi ricordo che il mio primo esperimento di questa cosa qua è in metamorfosi del banco appena comincia a cantare fa 2 note che sono:

sol, do.

E ogni volta che sentivo successivamente in altre musiche questo salto che è di Quinta mi veniva in mente metamorfosi., me la sentivo riecare in un certo senso.

E' un po come quando uno canticchia qualcosa e dalle prime note ti sembra una canzone e invece in realtà è unaltra.
E' perchè queste note sono in comune tra varie musiche.


Poi aggiungi unesperienza e aggiugine unaltra....................e sei un mostro!


MA questo non è orecchio assoluto, questo è orecchio relativo!

Lorecchio assoluto è quando suoni la prima nota senza cercarla perche il vento ti ha gia suggerito che nota è!


emo


  • SavateVoeanti
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27-06-08 21.14

Per lorecchio assoluto bisogna essere pedisposti.
Altrimenti ci puoi arrivare lo stesso ma con troppa difficoltà che il piu delle volte il gioco non vale la candela.

Cè gente che ha lorecchio assoluto e non ha mai toccato un strumento ne cantato, però col fatto che madre natura gli ha dato sta cosa esso ti sa dire se una musica che gli fai sentire è nella tonalità giusta oppure no.

emo
Edited 27 Giu. 2008 19:14
  • Parsifal
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27-06-08 21.14

@ Composition86
Ti ringrazio per le informazioni.
Quindi in sostanza si finisce sempre lì, col memorizzare gli intervalli: ammetto che ad oggi non me ne sono mai preoccupato, mi solleva sapere che esiste una strada che non ho provato.
Se poi riesco a farne anche un gioco, come suggerisci, meglio ancora! emo

Ma tu personalmente, dopo aver studiato, riesci a riconoscere le note in modo assoluto, oppure hai una padronanza perfetta del capire gli intervalli? In ogni caso, come ti trovi col suonare quello che stai pensando?
Per quanto riguarda le note in modo assoluto penso di essere nella giusta strada. Non ho la sicurezza e sopratutto non mi capita sempre. Ma delle volte sento un inizio di una canzone che non ho mai sentito e mi risalta all'orecchio che é di una determinata tonalità. O può succedere anche con singole note. Ci sta molto che entro nel pallone quando mi capitano note alterate (sib, fa#,lab, do#) menre mi risalta molto il la, do,re,sol...E poi ci sta il mio vecchissimo NOKIA che mi conferma o smentisce. Bloccando i tasti ho il bip (LA) eheh

Comunque questo non é essenziale per essere un musicista.
Invece la roba degli intervalli é molto importante. Devi lavorare su questa cosa. Canticchia le canzoni dicendo le note nella mente. Puoi fare questo lavoro sempre in una tonalità che preferisci. Diciamo in DO. Lavora sempre con questa tonalità nella tua testa. e in LA- per le melodie minori.

hai difficoltà a capire le tonalità dei pezzi? se un brano é in minore o maggiore? e in che tonalità é?
  • Composition86
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27-06-08 23.50

SavateVoeanti ha scritto:
Per lorecchio assoluto bisogna essere pedisposti.
Altrimenti ci puoi arrivare lo stesso ma con troppa difficoltà che il piu delle volte il gioco non vale la candela.

Cè gente che ha lorecchio assoluto e non ha mai toccato un strumento ne cantato, però col fatto che madre natura gli ha dato sta cosa esso ti sa dire se una musica che gli fai sentire è nella tonalità giusta oppure no.


Ti ringrazio per il consiglio, mi sembra di aver capito che alla fine la questione dell'orecchio relativo si riconduce tutta ad un fatto mnemonico.

Per la questione orecchio assoluto: è ingiusto che spesso le capacità le abbia chi non le sa/può sfruttare.
Parsifal ha scritto:
Per quanto riguarda le note in modo assoluto penso di essere nella giusta strada. Non ho la sicurezza e sopratutto non mi capita sempre. Ma delle volte sento un inizio di una canzone che non ho mai sentito e mi risalta all'orecchio che é di una determinata tonalità. O può succedere anche con singole note. Ci sta molto che entro nel pallone quando mi capitano note alterate (sib, fa#,lab, do#) menre mi risalta molto il la, do,re,sol...E poi ci sta il mio vecchissimo NOKIA che mi conferma o smentisce. Bloccando i tasti ho il bip (LA) eheh

Comunque questo non é essenziale per essere un musicista.
Invece la roba degli intervalli é molto importante. Devi lavorare su questa cosa. Canticchia le canzoni dicendo le note nella mente. Puoi fare questo lavoro sempre in una tonalità che preferisci. Diciamo in DO. Lavora sempre con questa tonalità nella tua testa. e in LA- per le melodie minori.

hai difficoltà a capire le tonalità dei pezzi? se un brano é in minore o maggiore? e in che tonalità é?

Quindi, se non ho capito male, mi consigli anche di nominare le note di una melodia trasportandola alla tonalità di DO o LA-?
Capire se è minore o maggiore non mi da' problemi, è la stessa differenza che passa tra la felicità e la tristezza.
Con la tonalità ho già problemi, non so attribuire un pezzo ad una certa tonalità.

La mia faccenda è piuttosto particolare: non ho nessuna difficoltà a crearmi anche un pezzo molto complicato in testa, rispettando tutte le regole dell'armonia e riuscendo a distinguere con buona chiarezza le varie parti, ma non riesco in modo immediato nello scrivere/suonare .
Ho provato a scrivere dei pezzi semplici: la stesura della "prima melodia" è stata una cosa fattibile, non immediata per i problemi già detti, ma discretamente veloce. Quando poi sono passato all'altra è stato un disastro: nonostante avessi chiaro cosa dovevo inserire, all'ascolto sentivo distintamente che la nota che "andava bene" non doveva essere quella da me scritta, quindi dovevo andare per esclusione... ho dovuto interrompere.
E' molto frustrante, ho un continuo ed ossessionante sottofondo musicale in testa e non riesco ancora a distinguere bene le note. emo

Voglio aggiungere una cosa: non ho studiato armonia se non per le basi, ma so perfettamente cosa è lecito fare o no perchè mi baso su quanto ho già sentito, quindi, anche se mi sono proposto di farlo appena avrò tempo, non sono sicuro che sarà indispensabile per scrivere un pezzo semplice.

Se avete anche altri consigli leggerò con piacere. emo
  • iltastieraio
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28-06-08 03.05

io per l'intervallo di 4a faccio riferimento alla corrida...emoemoemo
Edited 28 Giu. 2008 1:05
  • Parsifal
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28-06-08 03.51

Composition86 ha scritto:
Quindi, se non ho capito male, mi consigli anche di nominare le note di una melodia trasportandola alla tonalità di DO o LA-?


si,per un fatto di facilità. Devi saper riconoscere tutte le note di un pezzo che conosci. Tanto vale esercitarti solo sulla tonalità di DO. giusto per non andare nel pallone.


Composition86 ha scritto:
Con la tonalità ho già problemi, non so attribuire un pezzo ad una certa tonalità.


conosco diplomati in piano che non sanno riconoscere le tonalità dei pezzi emo (per consolarti)
evviva il conservatorio emo
per fortuna non sono tutti così.( prova sono anche utenti di questo forum molto preparati)

io ho avuto la fortuna di trovare un maestro che mi ha tartassato di queste cose, dettati,solfeggi cantati e via dicendo...prima di fare il conservatorio da esterno.(non lho finito comunque)

L'orecchio ha bisogno di essere allenato. quindi non ti scoraggiare se non riesci.
quando ero piccolo, suonavo con mio padre in una festa di carnevale. Arrivò un tizio che suonava da tanti anni. un pò da figo mi disse se riuscivo a riconoscere le tonalità di alcuni midi che mettevo quando cantava una ragazza. Allora non ci riiuscivo, o alla fine del pezzo magari riuscivo a capire ma con molte difficoltà. E mi son messo giornate intere a capire sta cosa.

Dovresti essere pratico anche di scale. insomma un bel po di teoria non fa mai male ehehe

la tonalità é come una calamità...se é DO la tonalità....tutte le strade portano a DO. ehehe che bella spiegazione emo

vai da qualche maestro? o autodidatta?




  • anakon
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28-06-08 12.23

Parsifal ha scritto:

Io mi considero abbastanza deviato da questo punto di vista. quando avverto dei suoni, degli intervalli, la prima cosa che il mio cervello elabora é il suono, le note a cui quei "rumori" corrispondono. A volte questa cosa ti può mettere in imbarazzo nel sociale.emo


emoemoemoemo la mia ragazza si lamenta sempre di questa cosaemo
  • beat88
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28-06-08 14.29

conoscere la teoria quindi le scale tonalità e alterazioni aiuta chi (come me) ha problemi nel riconoscere le note ad orecchio o mettere in pratica quelle che ha in mente, e comunque le riesce a suonare perche magari per nozioni teoriche ci arriva lo stesso emo
  • Michele76
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28-06-08 16.48

tutto aiuta in questo tuo "problema"... che problema non è. E' molto questione di allenamento, di esperienza, di tempo. Conoscendo sempre più cose, più teorie, armonia, esecuzione, ecc. migliorerai anche questa cosa. Spesso si può riconoscere con facilità il giro degli accordi e prendere al volo la nota che sta nella melodia perché è una tensione, perché è una quarta rispetto all'accordo o perché è una nona e viceversa. Certo non c'è una regola per stabilire conc ertezza come riconoscere quella data nota, è tutto un cane che si morde la coda piano piano. Più cose sai e più ti si semplifica la vita. Poi che ci sia gente che suona uno studio da concerto di Liszt ma non sa che accordi ci sono importa a pochi penso... il conservatorio è una scuola ma ho spesso notato con piacere che chi l'ha portato in fondo o anche si è fermato prima per vari motivi personali, ha comunque acquisito molte conoscenze ma solo se era realmente appassionato. Te Parsifal che sei un vero appassionato e un musicista secondo me non sbaglieresti a cercare un insegnante valido e portare in fondo questo percorso. Se non ricordo male, accennasti a qualche esperienza relativa a insegnanti un po' "così" ma se invece trovi anche un buon insegnante privato di quelli veri, è tutto da imparare. Ci sono dei personaggi in giro verament emeritevoli e possono esserlo anche se ti danno una parte di insegnamento (ma ottimo) poi per il resto o fai da te o ti rifai ad altre "scuole" di pensiero, ad altri musicisti.
Indubbiamente è un dono anche l'ottimo orecchio relativo.
L'orecchio assoluto o c'è o non c'è, non viene col tempo. Puoi migliorarti fino a pensare di averlo ma se non ce l'hai non hai quella percezione. Puoi arrivaqre a riconoscere ogni singola nota con certezza però se non è orecchio assoluto vuol dire che ci sei arrivato da un'altra strada, sicuramente valida ma di certo molto dispendiosa a livello di energie. Poi dipende dal tipo di musica che fai.

Comunque se ce la facesse a piovere stasera un po' al fresco ci starei bene... ieri sera a un bagno mi hanno mangiato le zanzare emo
  • Michele76
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28-06-08 16.51

@ beat88
conoscere la teoria quindi le scale tonalità e alterazioni aiuta chi (come me) ha problemi nel riconoscere le note ad orecchio o mettere in pratica quelle che ha in mente, e comunque le riesce a suonare perche magari per nozioni teoriche ci arriva lo stesso emo
alla fine conta arrivare al dunque. Se ci arrivi per le nozioni che hai è comunque una buona strada. Da lavorare sull'allenamento dell'orecchio ma alla fine dipende anche dalla persona. Se non ti senti di volerti impuntare sullo studio dei singoli intervalli perché li conosci ma nell'andare di una melodia non riesci a "filtrarli", arrivare comunque a riconoscere la linea per altre vie non è sbagliato. Studiare la teoria e i vari "segreti" piano piano col tempo è la miglior strada, unita alla trascrizione della musica che vuoi fare. Quando hai la padronanza di queste cose, orecchio assoluto o no, vedrai che non ti ferma nessuno
  • anakon
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28-06-08 16.53

in conservatorio ho visto molta gente che all'esame di solfeggio non sapeva fare un dettatino melodico... erano pure troppi... non dico che tutti devono avere l'orecchio assoluto ma almeno avere orecchio!!! si tratta di musica se non è necessaria neanche qui un po di attitudine... io mi candido come presidente del consiglioemo







emoahhhhhhhhhhh è vero posso farlo!emo
  • Michele76
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28-06-08 16.55

l'allenamento è sempre un'ottima strada, è ovvio, in tutte le cose. Però poi ci sono delle predisposizioni. C'è chi riconosce una successione di accordi perché gli si associa a dei colori, a delle sensazioni, percezioni maturate nel tempo che non si possono spiegare. E chi invece si è fatto il emo e alla fine raggiunge l'obiettivo. Però tutto è relativo alla persona e a quello che deve fare. La musica è fatta in linea di massima di ascolto, di scrittura, di esecuzione. Se ci sono un po' tutte queste cose, quindi la pratica e la teoria messe insieme, si possono fare molti passi in avanti che poi corrispondono con lo sviluppare le proprie qualità, non è che ci si "trasforma in". Chi è negato può studiare tutto e suonare tutto. Chi è portato comunque dovrà studiare, si sa. Non lo dico io, lo dicono i "grandi" sia che si parli di musica classica, che di musica leggera, che di musica jazz... in fondo sempre di musica si tratta

Come sono noioso emo
Edited 28 Giu. 2008 15:06
  • Michele76
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28-06-08 17.06

@ anakon
in conservatorio ho visto molta gente che all'esame di solfeggio non sapeva fare un dettatino melodico... erano pure troppi... non dico che tutti devono avere l'orecchio assoluto ma almeno avere orecchio!!! si tratta di musica se non è necessaria neanche qui un po di attitudine... io mi candido come presidente del consiglioemo







emoahhhhhhhhhhh è vero posso farlo!emo
va bè ma che ti importa? se vanno al conservatorio e non "hanno orecchio" s'arrangeranno! Meglio per chi invece è musicale e appassionato che per lo meno avrà più possibilità di inserirsi emo il conservatorio è una scuola. Spesso si finiscono le medie e si va al liceo o all'iti perché ci vanno gli amici. La musica è considerata anche unb po' più "figa" per certi versi e allora è normale che in conservatorio c'è anche pieno di gente che studia e studia ma di musica alla fine non ne sa nulla, che cambia tra conservatorio e studio privato alla fine? Quante scuolette private vergognose fanno fare i saggi dopo 6-7 anni di studio di pianoforte e portano gli esercizi del beyer? Il fatto è che poi un diploma, come alle superiori, volendo lo prendono tutti ma se alla fine non sai fare nulla... si, è assurdo che si prenda un diploma di conservatorio e non si sappia suonare una canzone però nemmeno più di quel tanto. Se io mi diplomo e so suonare solo Chopin e Liszt o Rachmaninoff non son mica proprio così terra terra? Se poi nella "mia vita" non mi è importato di sapere in che maniera compositiva hanno lavorato questi ed altri autori non ci sono problemi. C'è gente che ha passione e certe domande se le fa da sé e si trova anche le risposte.
Io mi arrabatto da una vita con musica leggera, musica liturgica, musica classica, composizione, pianoforte, non sono "bravo" in nulla secondo me, perché penso che un "bravo" musicista sia qualcosa di veramente alto magari anche rispetto alle mie conoscenze che non sono certo quelle rischieste per andare a AMICI emo e nemmeno quelle di Chick Corea... comunque man mano che ho studiato le varie cose, la passione mi ha portato a farmi delle domande e a volte anche a trovarmi le risposte da me (non so quanto saranno attendibili emo). Man mano che aumentano le conoscenze diventa sempre tutto più facile ma piano piano perché la materia è molto vasta... poi magari pur avendo varie conoscenze, vado in un pub una sera, c'è una jam session e se sono nel contesto sbagliato, se sbaglio una nota della scala blues emo mi danno tutti dell'inetto, di quello che "ha studiato" ma non sa fare nulla... i commenti lasciano il tempo che trovano. Ognuno fa il suo ma quante più cose si acquisiscono col tempo e più si cresce poi sta a noi collocarci nell'ambiente più adatto alle nostre possibilità, perché spesso si tratta proprio di possibilità e non di potenzialità, quindi anche la musica richiede molto sacrificio e umiltà come detto da sempre.

Tempo fa ho fatto lezione a un ragazzo giovane, allievo in conservatorio, sta preparando l'esame di solfeggio ma sa male la teoria, non ha l'orecchio allenato (e questo non vuol dire che gli manchi l'orecchio musicale perché suona bene il suo strumento), tutti "problemi" dovuti all'insegnamento che gli viene impartito. Non è facile far capire alla gente che sapere le cose aiuta... se tutti fossimo geniali solo con il nostro istinto, allora sarebbe troppo facile! E la musica non è una disciplina che regala tanto... tutto va guadagnato...
  • Parsifal
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28-06-08 17.43

micheleste ha scritto:
il conservatorio è una scuola ma ho spesso notato con piacere che chi l'ha portato in fondo o anche si è fermato prima per vari motivi personali, ha comunque acquisito molte conoscenze ma solo se era realmente appassionato. Te Parsifal che sei un vero appassionato e un musicista secondo me non sbaglieresti a cercare un insegnante valido e portare in fondo questo percorso. Se non ricordo male, accennasti a qualche esperienza relativa a insegnanti un po' "così" ma se invece trovi anche un buon insegnante privato di quelli veri, è tutto da imparare. Ci sono dei personaggi in giro verament emeritevoli e possono esserlo anche se ti danno una parte di insegnamento (ma ottimo) poi per il resto o fai da te o ti rifai ad altre "scuole" di pensiero, ad altri musicisti.


magari ho generalizzato troppo per il conservatorio ....non mi vanno giù le brutte esperienze che ho avuto. non ci posso fare niente. Comunque si, si acquisiscono buone conoscenze in ogni caso.

grazie per il consiglio comunque. Deciderò il da farsi. Mi stavo preparando per l'ottavo anno...arrancando un pò per una serie di cose. Mi mancavano delle toccate e fughe e alcuni studi del clementi. Poi avevo già letto tutto.anche se era tutto da perfezionare.Qualche anno fa mi ero deciso di entrare da interno....nonostante ho provato ad andare lì, a parlare con il direttore. nessuno mi sapeva dare informazioni. mah. Anche per via dell'età. Ma parlando un pò in giro l'unica via era quello del maestro privato interno che chiedeva una marea di soldi. Nonstante i miei che obiettivamente avrebbero faticato un pò mi appoggiavano e mi hanno spinto ci ho rinunciato anche perché nello stesso periodo ho avuto degli sconfolgimenti (positivi) in altre faccende e ho perso la testa. In quel periodo poi avevo poche entrate e non mi andava di pesare troppo sui miei. Continuai comunque un pò con la maestra che avevo prima........poi pian piano son caduto......emo e ho perso di vista l'ottavo anno.

Ora poi son successe altre cose ed é molto probabile che mi trasferisca a Firenze a costruirmi un futuro lì.
Ho avuto la fortuna di aver trovato l'amore...ma ora sono un pò stressato sul da farsi. Non escludo totalmente che quando mi sistemerò un pò possa continuare quello che stavo facendo.

per ritornare al tema, allora mi sbagliavo sull'orecchio assoluto. Buh pensavo fosse raggiungile pian piano.

allora non ho l'orecchio assoluto!!! emoemo
  • Composition86
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28-06-08 18.04

Ho letto le vostre interessanti risposte, in particolare gli interminabili interventi di micheleste. emo

Quindi come sempre s'ha da studiare, a parte quei fortunati che hanno avuto l'orecchio assoluto come dono di natura.
Personalmente ho l'obiettivo di far cadere definitivamente questo muro tra l'idea e la pratica, che sta pian piano venendo meno, ma sempre troppo lentamente.
Sono estremamente determinato perchè improvvisare qualcosa è troppo divertente, ma avrei bisogno di maggiore libertà espressiva per potermi ritenere soddisfatto.

Comunque ho un insegnante privato da cui vado ogni tanto portando gli esercizi di piano, quindi potrebbe giudarmi anche lui.