10-05-21 16.17
@ markelly2
clouseau57 ha scritto:
Ma se è vero come è vero che certe finezze musicali ( sostituzioni armoniche, tecnica , ecc ) sono apprezzabili a pieno solo da un musicista cosa ascoltano e riescono a distinguere per esprimere un gradimento basato sulla conoscenza musicale i vari pseudo amanti di questo genere ?
Quindi sarebbe una disciplina solo per gli addetti ai lavori o che ?
Penso proprio di no.
Se così fosse, il jazz non avrebbe avuto la popolarità che ha avuto e ha tutt'ora.
Forse un non musicista non sa dare i nomi corretti alle tecniche che ascolta, ma le differenze le sente. Ne sono certo.
Faccio invece una osservazione, magari interessante: ci sono questi bravi jazzisti locali, molto richiesti e apprezzati sul territorio, che suonano spesso in locali, rassegne ecc, gente studiata, che si allena anche otto ore al giorno, insegnanti rinomati ecc
Però, quando li sento, bravissimi sì, si sente che ci mettono la vita e tutto il resto, però francamente sento anche che non valgono quanto credono di valere, intendo in paragone con gente famosa, e non parlo di famosi perché paraculati ecc, parlo di musicisti che davvero hanno quel quid in più, che ti fa dire "cazzo, ho speso per vedere questo qui e ne è valsa davvero la pena"... Insomma non so se capite cosa voglio dire, alcuni pur conosciuti nell'ambito underground, non è che siano tutto 'sto genio.
Chiaro, possono sotterrarmi per bravura, velocità, teoria, improvvisazione eccetera, ma alla fine anch'io so ascoltare, e prima di loro ci sono un fottio di altri jazzisti che a parità di capacità e competenze, talvolta anche meno ostentate, generano musica della madonna.
Voi direte: che c'entra tutto ciò? Boh, m'è venuta così, forse per invidia!
In realtà la popolarità è dovuta al fatto che ha fatto da apripista per un sacco di sottogeneri che non sarebbero mai nati se non ci fosse stato.
Non è vero che non è mai stato una musica popolare, con lo Swing il Jazz era il pop degli anni 40... ha fatto la storia e molta musica deve tutto al Jazz (perfino la trap), per questo diciamo che se vuoi suonare musica moderna secondo me studiare Jazz è il top.
Per tornare in topic, cosè il Jazz? Secondo me il Jazz è saper comunicare qualcosa attraverso un uso ultraconsapevole del ritmo.
Il ritmo è la componente fondamentale e forse la più complicata da imparare, per questo chi dice che il Jazz è solo "un linguaggio da imparare" secondo me non sta raccontando tutta la verità
- mi spiego meglio, io posso imparare una lingua ma se quella lingua per essere parlata necessita di pronunce particolari, ecco non la sai parlare. La pronuncia particolare è il ritmo.
Personalmente, anche se studio Jazz, al Jazz continuo a preferire la musica Blues (sua madre, di fatto). Più immediata, più diretta, meno tecnica (o meno virtuosa se vuoi forse) ma più sentita.
In linea di massima è vero che è una musica da "addetti ai lavori", un po' come tutti i generi dove c'è una grossa enfasi su alcuni aspetti tecnici, come la progressive metal ad esempio, generi in cui il virtuosismo fa quasi parte del genere.
Il che comunque secondo me è stato anche il suo punto debole, scoprire gli standard per me è stato come scoprire un intero mondo che non avevo mai ascoltato, è un peccato che stia diventando sempre più una nicchia.