Behringer: tutto e il contrario di tutto...

  • emidio
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25-11-20 01.16

@ mima85
Beh si, decisamente. Finché si tratta di copiare vecchi progetti i cui diritti sono scaduti da anni e dei quali c'è tutta la documentazione disponibile a tutti su Internet è un conto, ma un'operazione del genere no, non va bene.
Secondo me dovreste leggere questo:




emo
  • MarioSynth
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25-11-20 09.47

@ emidio
Secondo me dovreste leggere questo:




emo
E niente... continuano a darsi la zappa sui piedi.

Proprio non capiscono l'errore, mi sembra veramente incredibile, ora si confrontano con marchiacci cinesi per difendersi.

Ridicoli.
  • Tama72
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25-11-20 12.56

@ mima85
Tama72 ha scritto:
Idea impossibile ?


Se intendi il fare un "retrofit" ad un synth già esistente la vedo molto dura, perché i fader motorizzati hanno bisogno di un certo spazio che non è affatto detto che ci sia, e rappresentano anche un carico elettrico aggiuntivo per l'alimentatore del synth, che probabilmente non riuscirebbe a gestire. Diventa più fattibile se si considera di rifare il pannello da zero, rifare anche l'alimentatore tenendo conto del consumo aggiuntivo, e montando il tutto in un nuovo case che possa contenere agevolmente il nuovo pannello, insieme al resto dell'elettronica originale del synth ovviamente.

La cosa diventa più complicata però se sulla scheda del pannello c'è anche l'elettronica del synth vero e proprio, quindi gli oscillatori, i filtri, gli inviluppi eccetera. Parecchi monofonici sono stati fatti così, dove costruttivamente non c'è distinzione tra la parte audio ed il pannello, ed è tutto montato su una sola scheda. In quel caso si tratterebbe di ricostruire praticamente da zero il synth.

Insomma, sarebbe un progetto che richiede molto impegno, tempo, ed anche una discreta quantità di soldi.
Ti ringrazio per la risposta, quindi è difficoltoso, costoso, ma fattibile.
Sarebbe interessante se una azienda ( Moog per esempio ) dovesse fare una cosa del genere , tanto costano già tantissimo emo
  • mima85
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25-11-20 13.10

Tama72 ha scritto:
Ti ringrazio per la risposta, quindi è difficoltoso, costoso, ma fattibile.


Tecnicamente tutto o quasi è fattibile se si hanno risorse, voglia e tempo.

Tama72 ha scritto:
Sarebbe interessante se una azienda ( Moog per esempio ) dovesse fare una cosa del genere , tanto costano già tantissimo


Un pannello motorizzato con i pulsanti per selezionarne i preset fa esattamente la stessa cosa che fa la classica memoria delle patch, solo che lo fa in modo molto più costoso, anche se indubbiamente aggiungerebbe un certo effetto scenico. Anche la transizione lenta tra una patch e l'altra potrebbe essere gestita tutta via software se si volesse, senza dover far muovere automaticamente i potenziometri del pannello.

Gli anglofoni un pannello motorizzato su un synth lo definirebbero "overkill". Certo sarebbe fikissimo, ma sarebbe un costo aggiuntivo inutile per la funzione di base che deve svolgere, ovvero memorizzare le patch, dato che questa può essere svolta perfettamente con molto meno sforzo e complicazione. Il problema essenziamente è che poi di questo synth tutto motorizzato fikissimo ma molto costoso rischierebbero di venderne troppo pochi esemplari per risultare redditizio per l'azienda.
  • Tama72
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25-11-20 13.16

@ mima85
Tama72 ha scritto:
Ti ringrazio per la risposta, quindi è difficoltoso, costoso, ma fattibile.


Tecnicamente tutto o quasi è fattibile se si hanno risorse, voglia e tempo.

Tama72 ha scritto:
Sarebbe interessante se una azienda ( Moog per esempio ) dovesse fare una cosa del genere , tanto costano già tantissimo


Un pannello motorizzato con i pulsanti per selezionarne i preset fa esattamente la stessa cosa che fa la classica memoria delle patch, solo che lo fa in modo molto più costoso, anche se indubbiamente aggiungerebbe un certo effetto scenico. Anche la transizione lenta tra una patch e l'altra potrebbe essere gestita tutta via software se si volesse, senza dover far muovere automaticamente i potenziometri del pannello.

Gli anglofoni un pannello motorizzato su un synth lo definirebbero "overkill". Certo sarebbe fikissimo, ma sarebbe un costo aggiuntivo inutile per la funzione di base che deve svolgere, ovvero memorizzare le patch, dato che questa può essere svolta perfettamente con molto meno sforzo e complicazione. Il problema essenziamente è che poi di questo synth tutto motorizzato fikissimo ma molto costoso rischierebbero di venderne troppo pochi esemplari per risultare redditizio per l'azienda.
Ho capito, grazie ancora, quindi i Moog potrebbero avere la memoria ( penso al model d ) ma non lo fanno per altri motivi ( economici o di originalità ), peccato, non sarebbe male.
  • d_phatt
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25-11-20 13.41

@ Tama72
Ho capito, grazie ancora, quindi i Moog potrebbero avere la memoria ( penso al model d ) ma non lo fanno per altri motivi ( economici o di originalità ), peccato, non sarebbe male.
I motivi sono economici, ma di quelli che poi questi synth li dovrebbero comprare emo
Ricordo che il "Minimoog con le memorie" (e molto altro) Voyager quando era ancora in produzione stava a poco meno di 4000 euro...idem la reissue del Model D 2016.
Con i potenziometri motorizzati il prezzo sarebbe schizzato parecchio più in alto e non di poco.
Ho avuto la mia esperienza con i fader motorizzati giocando con il mixer Digico del service di un evento in cui suonavo, era una figata pazzesca vedere il pannello configurarsi meccanicamente ogni volta che gli davo il comando, ma basta vedere quanto costano quei mixer...non solo a causa dei fader motorizzati ovviamente, però rimane che è una feature esclusiva di equipaggiamento di alto livello e prezzo e solo dove non se ne può fare a meno (come nel caso di un mixer).
Un'ottima soluzione più economica secondo me sono gli encoder endless con la corona di led intorno che ne segnalano la posizione, quello è veramente equivalente ad avere dei potenziometri motorizzati (a parte il discorso della risoluzione del rilevamento della posizione finita vs infinita nel caso analogico).
  • maxpiano69
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25-11-20 14.03

d_phatt ha scritto:
Un'ottima soluzione più economica secondo me sono gli encoder endless con la corona di led intorno che ne segnalano la posizione, quello è veramente equivalente ad avere dei potenziometri motorizzati (a parte il discorso della risoluzione del rilevamento della posizione finita vs infinita nel caso analogico).

Esattamente, come fa il Little Phatty emo e comunque, se parliamo di encoder (che per definizione danno solo lo scatto +/- 1) non c'è alcun problema di risoluzione, al max di "scatti per giro" (ma basta gestire via SW la velocità di rotazione rilevata in modo che anche la variazione del parametro sia proporzionale).

Il discorso pot/fader motorizzati secondo me sui synth ha poco senso, solo pezzi in più che possono rompersi (costo a parte), magari con l'unica eccezione della motorizzazione delle drawbars in un clone hammond (ma nell'Hammond originale i preset esistevano anche senza motorizzazioni, "meditate gente meditate")
  • mima85
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25-11-20 14.05

d_phatt ha scritto:
Un'ottima soluzione più economica secondo me sono gli encoder endless con la corona di led intorno che ne segnalano la posizione, quello è veramente equivalente ad avere dei potenziometri motorizzati.


Oberheim negli anni '80 aveva ideato anche un altro sistema, tra l'altro usando i potenziometri e non gli encoder. Semplicemente, richiamando una patch dalla memoria, veniva fatto in modo che il valore del punto in cui si trovava ogni potenziometro non fosse quello in funzione dell'escursione del potenziometro stesso, ma venisse centrato sul valore del parametro memorizzato nella patch.

Per fare un esempio prendendo come riferimento una scala da 1 a 100, se come cutoff del filtro nella patch è impostato un valore di 75 ed il potenziometro si trova a 25, quest'ultimo viene centrato sul valore di 75 indifferentemente del punto in cui si trova. Quindi girando completamente in senso antiorario il potenziometro per portarlo sullo 0 in realtà il synth assegnerà al cutoff il valore 50 (75 - 25). Portando ad ore 12 il potenziometro, quindi settandogli un valore di 50, il synth assegnerà al cutoff il valore 100 (75 + 25). Ogni settaggio del potenziometro oltre le ore 12 in senso orario, quindi con qualsiasi valore del potenziometro superiore a 50, il synth continuerà ad interpretarlo come 100. Per resettare la corsa del potenziometro e centrarla sul suo valore effettivo lo si deve girare prima tutto in senso antiorario e poi in senso orario, a quel punto il valore del potenziometro ed il valore interpretato dal synth coincideranno.

Facendo così il synth evita il "salto" del parametro da ciò che è memorizzato nella patch a quello che è il valore effettivo di un potenziometro non appena questo viene toccato, quindi per esempio cambiando patch ed in seguito giocando col cutoff del filtro, non si sentirà questo diventare improvvisamente più brillante o più cupo in base al valore effettivo del potenziometro, come normalmente succede. È un sistema che all'inizio può spaesare, perché si è abituati a pensare che il potenziometro venga intepretato sempre per il suo valore effettivo e non relativamente a quanto impostato nella patch, quindi uno si ritrova per esempio a girare il cutoff del filtro ed a chiedersi come mai col potenziometro impostato a 0 il filtro non è tutto chiuso, e portandolo ad ore 12 il filtro si apre tutto lasciando mezza corsa del potenziometro inutilizzata. Ma una volta capito il trucchetto per resettarli tutto diventa più chiaro, e si apprezza il vantaggio di non avere più "salti timbrici" quando si spippola su un suono, specialmente se lo si fa durante un concerto.
  • maxpiano69
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25-11-20 14.08

mima85 ha scritto:
Oberheim negli anni '80 aveva ideato anche un altro sistema, tra l'altro usando i potenziometri e non l'encoder. Semplicemente, richiamando una patch dalla memoria, veniva fatto in modo che il valore del punto in cui si trovava ogni potenziometro non fosse quello in funzione dell'escursione del potenziometro stesso, ma venisse centrato sul valore del parametro memorizzato nella patch.

In pratica è la modalità "relative" implementata anche oggi come opzione nella mappatura dei controlli di alcuni synth e di molti VST Hosts (ad esempio Mainstage)
  • mima85
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25-11-20 14.10

@ maxpiano69
mima85 ha scritto:
Oberheim negli anni '80 aveva ideato anche un altro sistema, tra l'altro usando i potenziometri e non l'encoder. Semplicemente, richiamando una patch dalla memoria, veniva fatto in modo che il valore del punto in cui si trovava ogni potenziometro non fosse quello in funzione dell'escursione del potenziometro stesso, ma venisse centrato sul valore del parametro memorizzato nella patch.

In pratica è la modalità "relative" implementata anche oggi come opzione nella mappatura dei controlli di alcuni synth e di molti VST Hosts (ad esempio Mainstage)
Esattamente.
  • d_phatt
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25-11-20 14.12

maxpiano69 ha scritto:
Esattamente, come fa il Little Phatty e comunque, se parliamo di encoder (che per definizione danno solo lo scatto +/- 1) non c'è alcun problema di risoluzione, al max di "scatti per giro" (ma basta gestire via SW la velocità di rotazione rilevata in modo che anche la variazione del parametro sia proporzionale).

Hai ragione, ho sbagliato io la definizione di encoder! Grazie per il chiarimento.
Comunque non avevo mai pensato che il Little Phatty (da molti tra l'altro considerato "superato" all'uscita del Sub e invece per diversi aspetti non era così) effettivamente perde un poco di immediatezza, ma guadagna molto sotto questo aspetto.

@Mima85 questo non lo sapevo! Molto interessante.
  • mima85
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25-11-20 14.22

d_phatt ha scritto:
@Mima85 questo non lo sapevo!


Nemmeno io lo sapevo, quando ho messo le mani per la prima volta sull'OB-8. Infatti stavo cominciando a bestemmiare temendo che il synth avesse problemi con la scansione dei potenziometri, ma prima di tirar giù i santi ho dato uno sguardo al manuale ed ho scoperto l'arcano.

Come sovente amiamo dire noi informatici: RTFM (Read The Fucking Manual, leggi il ca**o di manuale) emo
  • d_phatt
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25-11-20 14.25

@ mima85
d_phatt ha scritto:
@Mima85 questo non lo sapevo!


Nemmeno io lo sapevo, quando ho messo le mani per la prima volta sull'OB-8. Infatti stavo cominciando a bestemmiare temendo che il synth avesse problemi con la scansione dei potenziometri, ma prima di tirar giù i santi ho dato uno sguardo al manuale ed ho scoperto l'arcano.

Come sovente amiamo dire noi informatici: RTFM (Read The Fucking Manual, leggi il ca**o di manuale) emo
emoemoemoemo
  • Mazz56
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09-12-20 20.23

Chi sa dirmi se ci sono i driver per Catalina per il synt Model D? ho cercato ma nulla, forse si fermano alla versione Mojave.
Un grazie a chi mi aiuta.emo
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09-12-20 22.30

@ Mazz56
Chi sa dirmi se ci sono i driver per Catalina per il synt Model D? ho cercato ma nulla, forse si fermano alla versione Mojave.
Un grazie a chi mi aiuta.emo
"Drivers" per fare cosa? Se non ricordo male il Model D é MIDI USB Class Compliant, non servono drivers... guarda un po' sul manuale se mi ricordo bene... emo
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09-12-20 22.42

@ maxpiano69
"Drivers" per fare cosa? Se non ricordo male il Model D é MIDI USB Class Compliant, non servono drivers... guarda un po' sul manuale se mi ricordo bene... emo
Con Mojave Logic lo vedeva, con Catalina no, mi sembrava di aver letto da qualche parte che era compatibile fino a Mojave.
  • maxpiano69
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09-12-20 22.52

@ Mazz56
Con Mojave Logic lo vedeva, con Catalina no, mi sembrava di aver letto da qualche parte che era compatibile fino a Mojave.
Aspetta... forse parli di un plugin AU allora, o di altro (utility?) ma non di un "driver"... ? Ad ogni modo, se nel pannello Audio MIDI come device lo vedi (come mi aspetterei essendo Class Compliant) allora forse il problema é altrove, non di driver.
  • Mazz56
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09-12-20 23.02

@ maxpiano69
Aspetta... forse parli di un plugin AU allora, o di altro (utility?) ma non di un "driver"... ? Ad ogni modo, se nel pannello Audio MIDI come device lo vedi (come mi aspetterei essendo Class Compliant) allora forse il problema é altrove, non di driver.
Si, il problema e' quello, nei midi imputs di Logic non appare .
  • maxpiano69
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09-12-20 23.16

@ Mazz56
Si, il problema e' quello, nei midi imputs di Logic non appare .
E nel pannello Audio MIDI di sistema di Mac OS? Intendevo quello, prima, hai controllato anche li e/o con MIDI Monitor?

Leggi anche qui, altrimenti https://www.noterepeat.com/articles/pc-troubleshooting/36-mac-os-x-problems-with-midi-devices-after-an-update, puó valer la pena provare
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09-12-20 23.35

@ maxpiano69
E nel pannello Audio MIDI di sistema di Mac OS? Intendevo quello, prima, hai controllato anche li e/o con MIDI Monitor?

Leggi anche qui, altrimenti https://www.noterepeat.com/articles/pc-troubleshooting/36-mac-os-x-problems-with-midi-devices-after-an-update, puó valer la pena provare
Grazie Max , ora studio un po', ma se non ci riesco riporto tutto a Mojave.