20-11-20 14.07
ruggero ha scritto:
Mi sfugge umanamente la possibilità che una ditta riesca a clonare circuiti storici e produca in serie (vuole dire avere tante linee di produzione, tanti progetti, tanti fornitori) così tante macchine
Perché? I produttori di componenti informatici (schede, periferiche) è da sempre che differenziano la loro offerta, costruendo prodotti differenti con progetti, schemi e circuiti propri di ogni prodotto. Se no come farebbe per esempio una Asus a produrre insieme schede madri, schede video, schede audio, eccetera, tutte quante di diversi modelli e con diverse specifiche? Non parliamo poi di un'entità come la Foxconn, che produce l'hardware di praticamente quasi l'intera offerta Apple, più le schede, i componenti e gli accessori per un sacco di altri produttori di materiale informatico. Perché Behringer, che è una multinazionale miliardaria, non dovrebbe essere in grado di fare altrettanto?
Le linee di produzione si possono adattare e possono lavorare alternativamente a questo o a quel prodotto. Magari per un tot tempo possono stampare le schede di un certo apparecchio, per un tot quelle di un altro, eccetera. E mentre in una linea di assemblaggio vengono prodotti i componenti di un apparecchio, in un'altra si mettono insieme quelli costruiti al turno prima dalla stessa linea per produrne un altro. Per di più non c'è una sola linea di produzione che lavora a turni a questo o quel prodotto ma ce ne sono diverse che lavorano in parallelo, e l'attività di tutto l'impianto produttivo è accuratamente gestita e pianificata. E stiamo parlando di vere e proprie "città dell'elettronica", non sono fabbrichette da 50 dipendenti ma aziende da decine di migliaia di lavoratori, che si estedono per chilometri quadrati di terreno.
Per quanto riguarda i "circuiti storici", di questi ce ne sono gli schemi in giro su Internet, basta guardare il manuale di servizio di qualsiasi synth. E ci sono non solo gli schemi, ma spesso pure i layout dei circuiti stampati, quindi uno volendo se li può proprio clonare 1:1. Per di più spesso e volentieri questi circuiti rispettano gli schemi di costruzione standard di filtri, oscillatori, eccetera, schemi che sono ampiamente documentati e compresi da decenni. Per dire, ci sono in corso almeno 4-5 progetti fai-da-te di clonazione di un synth come il Jupiter 8, che non è il più semplice degli strumenti elettronicamente parlando. Anche l'OB-X è stato clonato, addirittura su Internet c'è chi ne produce e vende le schede voci, che sono al 100% compatibili con le originali. Ti si brucia in modo irrecuperabile una scheda voci nel tuo OB-X? Ne puoi comprare una nuova e cacciarla nel tuo synth vintage al posto di quella rotta, la calibri e suona praticamente identica alle altre che hanno 40 anni.
Quello che sta facendo Behringer quindi non è niente di impossibile. Rientra perfettamente nella norma della produzione di apparecchiature elettroniche.