16-08-18 20.04
@ filigroove
Cristo! Mi son letto tutta la polemica! Ah ah ha! Fantastica! Secondo me Orange aveva le sue ragioni per rifiutare il jazz, poi l'avete esageratamente contrastato (forse con un po' di prevenzione) ed è passato al disprezzo. Io lo capisco il discorso culturale, ma vorrei muovere due obiezioni.
Per prima cosa il pop, per esempio, come oggi lo intendiamo prende spesso elementi jazz, blues e rock, voglio dire non puoi prescindere da quei linguaggi decisamente non autoctoni anche se fai musica italiana.
Secondo è vero che esiste una cultura del popolo, ma ne esiste anche una personale: mio padre aveva un compagno di studi appassionato di jazz e classica che gli passava un sacco di registrazioni, indovina cosa ho ascoltato io fin da piccolissimo? Personalmente penso che il mio destino di appassionato di jazz e affini fosse segnato. Per me il jazz è proprio divertente! Questo non fa di me un grande jazzman, ma si può capire perché abbia sempre desiderato capire certi meccanismi armonici e melodici. Fa parte della mia cultura? Tutto sommato credo di sì, perché è una cosa che c'è sempre stata per me, il fatto che derivi da una colonizzazione culturale non mi riguarda, ormai è storia.
Perfettamente d'accordo con te! Anch'io ho avuto un'esperienza simile: all'età di 15-16-17 anni, quando ho cominciato a suonare con gli altri, sono entrato in contatto con musicisti che amavano il jazz e mi hanno passato dischi, registrazioni, ecc. Piano piano ho cercato di capirne di più a livello armonico. Non sono un jazzista, non suono jazz (lo ascolto solamente), però, ormai, quando suono, certe soluzioni armoniche ed improvvisative, mi sono entrate dentro e fanno ormai parte della mia cultura, anche se non è la cultura autoctona italiana ma una cultura acquisita.