i nostri "artisti" si e no

  • anonimo
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02-08-18 16.32

E' evidente che Orange1978 con questo topic ha voluto fare ironia e provocare (sfogandosi un po') coloro che nel forum santificano - a suo dire - il mondo del prog e Pino Daniele, che a quanto pare non rientrano tra le sue grazie per le presunte scarse doti musicali e compositive mentre - sempre a suo dire - i musicisti, cantanti e compositori della prima metà del '900 italiano (Nilla Pizzi, Trio Lescano, etc.) rappresenterebbero la vera musica leggera italiana in quanto discendenti della musica "profana" nazionale (operetta e quant'altro).
Il topic, in questo senso, va visto come una provocazione. Lo scrivo per chi non legge spesso nel forum e, non conoscendo il pensiero dei maggiori frequentatori, si stranisce nel veder messi sullo stesso piano Bach e Gigi D'Alessio... ovviamente i diretti interessati (amanti del prog e di P. Daniele) nonché i più assidui frequentatori sanno già emo
  • ruggero
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02-08-18 16.34

orange1978 ha scritto:
Totò (o come cazz si chiamano....)



I totò!!! spettacolo...io c'ero
  • Fabri72
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02-08-18 16.55

Prima di elencare i miei NO, indosserò un casco integrale con visiera abbassata per ripararmi dalle sputazzate che prevedo.
L'alternativa al casco integrale potrebbe essere il casco di grano duro [cit.]

Artisti No italiani
Battisti, De Gregori, De Andrè, Negramaro, Vecchioni, Renga, Silvia Mezzanotte, Povia

Artisti No Stranieri
Oasis, Green Day
  • anonimo
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02-08-18 17.23

Sarebbe interessante leggere anche i perché dei SI e NO.
Per esempio, De André può piacere o no per svariati motivi (testi molto impegnativi, parti di chitarra poco elaborate etc etc)
  • Fabri72
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02-08-18 17.30

@ anonimo
Sarebbe interessante leggere anche i perché dei SI e NO.
Per esempio, De André può piacere o no per svariati motivi (testi molto impegnativi, parti di chitarra poco elaborate etc etc)
Premetto che ho visto alcune sue interviste e lo ho ascoltato con piacere.
Banalmente ti dirò che la sua musica mediamente mi trasmette un senso di tristezza e negatività.
  • anonimo
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02-08-18 17.38

@ Fabri72
Premetto che ho visto alcune sue interviste e lo ho ascoltato con piacere.
Banalmente ti dirò che la sua musica mediamente mi trasmette un senso di tristezza e negatività.
Ottimo contributo. Nessuna banalità. Anzi... L'aspetto emozionale è il primo fattore.
  • anonimo

02-08-18 17.38

@ maverplatz
lucablu ha scritto:
Non so.
Sarebbe come dire che a me non piacciono la Divina Commedia e la fiaba di Pollicino.


Affermazione che sarebbe assolutamente legittima; si sta solo discutendo di gusti personali.
Non è una questione di "piani", di "livelli", di "qualità"; nel titolo del thread non è indicato alcun genere musicale.
Parlando, ad esempio, di atletica o di pugilato, uno non potrebbe elencare i suoi sportivi preferiti anche se di discipline diverse o di differenti categorie di peso?
E poi la bellezza di un'opera è data solo dalla tecnica?
Leggo su Wikipedia "Alessandro Manzoni, .... è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo "I promessi sposi", caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così patrocinato l'unità linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano."
Tutti d'accordo, vero?
Per me "I promessi Sposi" è uno dei libri più deprimenti e noiosi che abbia mai letto; preferisco di gran lunga "Pinocchio" di Collodi, quello sì è un capolavoro.
È solo una fiaba per bambini? Quindi un "livello" piu basso rispetto al piedistallo su cui è stato posto Manzoni? Provate voi a scriverne una!

lucablu ha scritto:
..o accomunare un Mostro Sacro come Miles Davis ad un cantantucolo da strapazzo da Sagra del Peperone come Gigi D'Alessio


Se non ricordo male, lo stesso Miles fu massacrato dalla critica quando passò dal jazz alla fusion.
Per carità, Manzoni può benissimo non piacere (sarà che alle Superiori ci hanno fracassato i c******i con "I promessi sposi"), ma chiunque abbia un minimo di cultura ammetterà che è stato un grande e che è stato uno dei Padri della Lingua Italiana. Chi non lo ammette è semplicemente un ignorante. Così come può non piacere Bach ma, anche qui, chiunque abbia un minimo di cultura, dovrà ammettere che è stato un grande, uno dei Padri della Musica Classica e della Musica Occidentale in genere (basti pensare al " Clavicembalo ben temperato" che ha codificato una volta per tutte il temperamento equabile). Chi non lo ammette è semplicemente un ignorante, così come è un ignorante chi non ammetta che Miles Davis sia stato un grande ed una Pietra Miliare del Jazz, avendo attraversato buona parte del Jazz del novecento (che poi si sia lasciato andare a generi più commerciali verso la fine della sua vita, è anche vero). Poi può anche non piacere, ma accomunarlo a Gigi D'Alessio è da ignoranti...
  • anonimo
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02-08-18 18.48

@ anonimo
Per carità, Manzoni può benissimo non piacere (sarà che alle Superiori ci hanno fracassato i c******i con "I promessi sposi"), ma chiunque abbia un minimo di cultura ammetterà che è stato un grande e che è stato uno dei Padri della Lingua Italiana. Chi non lo ammette è semplicemente un ignorante. Così come può non piacere Bach ma, anche qui, chiunque abbia un minimo di cultura, dovrà ammettere che è stato un grande, uno dei Padri della Musica Classica e della Musica Occidentale in genere (basti pensare al " Clavicembalo ben temperato" che ha codificato una volta per tutte il temperamento equabile). Chi non lo ammette è semplicemente un ignorante, così come è un ignorante chi non ammetta che Miles Davis sia stato un grande ed una Pietra Miliare del Jazz, avendo attraversato buona parte del Jazz del novecento (che poi si sia lasciato andare a generi più commerciali verso la fine della sua vita, è anche vero). Poi può anche non piacere, ma accomunarlo a Gigi D'Alessio è da ignoranti...
Non credo che qualcuno abbia fatto accostamenti su basi storiche o di merito. Sono stati semplicemente fatti nomi di artisti che piacciono SI o NO.
Potrei scrivere che non mi piacciono Eschilo e Ascanio Celestini, per vari motivi, senza alcuna connessione storica/stilistica né di merito tra i due. Interessante sarebbe aggiungere il perché dei propri gusti.
  • markelly2
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02-08-18 18.48

Fabri72 ha scritto:
sua musica mediamente mi trasmette un senso di tristezza

Io invece lo amo, per lo stesso motivo! emo
  • anonimo
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02-08-18 18.56

Io non ho artisti di riferimento ben precisi, ma direi che in cima ai generi che mi emozionano maggiormente c'è il blues suonato / cantato da musicisti di colore... Il blues bianco lo sopporto meno, troppo contaminato, a parte qualche eccezione (Johnny Winter, Al Kooper, i Big del Southern rock)..
Lo stesso vale per il jazz, mi emoziona solo se diretto, di "pancia" , senza troppe pippe mentali. A Love Supreme di Coltrane disco di riferimento.
  • markelly2
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02-08-18 19.05

@ anonimo
Per carità, Manzoni può benissimo non piacere (sarà che alle Superiori ci hanno fracassato i c******i con "I promessi sposi"), ma chiunque abbia un minimo di cultura ammetterà che è stato un grande e che è stato uno dei Padri della Lingua Italiana. Chi non lo ammette è semplicemente un ignorante. Così come può non piacere Bach ma, anche qui, chiunque abbia un minimo di cultura, dovrà ammettere che è stato un grande, uno dei Padri della Musica Classica e della Musica Occidentale in genere (basti pensare al " Clavicembalo ben temperato" che ha codificato una volta per tutte il temperamento equabile). Chi non lo ammette è semplicemente un ignorante, così come è un ignorante chi non ammetta che Miles Davis sia stato un grande ed una Pietra Miliare del Jazz, avendo attraversato buona parte del Jazz del novecento (che poi si sia lasciato andare a generi più commerciali verso la fine della sua vita, è anche vero). Poi può anche non piacere, ma accomunarlo a Gigi D'Alessio è da ignoranti...
Per me, l'intenzione del thread è semplicemente elencare artisti che piacciono e non piacciono, però comprendo anche il discorso di Lucablu.

Esiste l'Arte, fatta da persone di genio, che non ammette concessioni, e poi esiste l'intrattenimento, fatto da gente che ha più o meno talento, e cerca di compiacere un pubblico. Tutto qui.

Gigi D'Alessio fa parte della seconda categoria. Miles Davis invece è un genio.
Divertirsi assistendo a uno show di Laura Pausini è facile, proprio come leggere Cinquanta sfumature di grigio; ascoltare e capire un'opera di Max Richter, ad esempio, richiede un certo impegno, come affrontare un libro di Arbasino.
Ecco, l'arte dipende più dallo spettatore che la cerca, che dall'artista che la produce.
  • Fabri72
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02-08-18 19.25

@ markelly2
Fabri72 ha scritto:
sua musica mediamente mi trasmette un senso di tristezza

Io invece lo amo, per lo stesso motivo! emo
Ci sta. A me succede con Raf che a me piace e molti mi dicono che è triste. 😊
  • Fabri72
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02-08-18 19.26

@ anonimo
Ottimo contributo. Nessuna banalità. Anzi... L'aspetto emozionale è il primo fattore.
Apprezzo la tua magnanimità! emo
  • anonimo
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02-08-18 19.34

@ markelly2
Per me, l'intenzione del thread è semplicemente elencare artisti che piacciono e non piacciono, però comprendo anche il discorso di Lucablu.

Esiste l'Arte, fatta da persone di genio, che non ammette concessioni, e poi esiste l'intrattenimento, fatto da gente che ha più o meno talento, e cerca di compiacere un pubblico. Tutto qui.

Gigi D'Alessio fa parte della seconda categoria. Miles Davis invece è un genio.
Divertirsi assistendo a uno show di Laura Pausini è facile, proprio come leggere Cinquanta sfumature di grigio; ascoltare e capire un'opera di Max Richter, ad esempio, richiede un certo impegno, come affrontare un libro di Arbasino.
Ecco, l'arte dipende più dallo spettatore che la cerca, che dall'artista che la produce.
Non sono d'accordo.
L'arte deve stupire, provocare, emozionare, ricordare. La cultura (Arbasino) può essere elitaria ma ... L'arte no, è bellezza, un mezzo che può arrivare a tutti a prescindere dalla preparazione culturale.
Arte e cultura hanno scopi differenti, in Italia si tende molto a confondere "arte" con "cultura", sono due concetti spesso agli estremi, penso allo scultore e al prof universitario, due stili di vita e di pensiero opposti.
Scusa se ho scritto in modo sommario un argomento vastissimo, mi trovo fuori e scrivo da cell. Magari davanti a un pc avrò modo di approfondire il mio concetto.
  • orange1978
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02-08-18 19.36

si infatti il thread non ha come scopo paragonare artisti diversi e metterli sullo stesso piano.

comunque chi critica la mia cultura musicale commette un grave errore, perche io le cose che disprezzo le conosco comunque, solo che le evito....ho svariati giga ad esempio di prog italiano anche cose piu rare se si puo dire come i pierrot lunaire, ho anche dei cd originali di prog italiano come ad esempio i due dei latte e miele, il balletto di bronzo, ho tutta la discografia originale su cd del perigeo...e moltissimo altro.
ho 200 cd solo jazz anche se il jazz mi fa abb cagare, almeno il bebop e la fusion...

si tratta appunto di scelte, io tra un album degli oasis e uno di miles davis proprio non mi passa nemmeno l'idea di poter sentire miles davis, ho tutu originale...una noia mortale mamma mia.
gli oasis invece mi emozionano, forse perche la mia vera anima è british in tutto, immaginatemi io giravo e spero di farlo ancora con una mini cooper del 1997, con la bandiera del regno unito su tutti i sedili dietro, e il cd a tutto volume dei verve....io sono cosi.

sono l'antitesi del nero e di quella cultura black che detesto, però dipende...ad esempio odio rnb e i rapper sia neri che bianchi, odio i jazzisti neri come appunto davis o gillespie, pero....ho tutti i dischi dei platters! adoro gli starlighters, i four aces, anche gli earth wind and fire e i kool and the gang....
quindi come vedete il discorso è ben piu complesso, sicuro nella mia immaginazione cè sempre molta voglia di andare contro gli schemi classici, forse di essere un po alternative....

pero sicuro la mia anima in gran parte è piu alternative rock, che jazz o blues, anche se alla fine il rock deriva dal blues, però penso che tra i nirvana, i rem, gli smiths, o i blur ci siano molte differenze con il blues.

e cmq...il blues deriva da muzio clementi, chopin, liszt....perche se noi europei non avessimo sviluppato quelle tecniche polifoniche che hanno permesso di sfornare capolavori da palestrina fino a debussy per dire, dubito che la musica africana sarebbe diventata come il jazz, il jazz deve quasi tutto all'armonia del 1800 e del primo novecento, che deve tutto all'armonia classica e barocca.

quindi alla fine si potrebbe dire che sia gli oasis che miles davis derivino da bach? si....ma alla fine sono due evoluzioni completamente diverse della musica e oramai troppo distanti.
  • markelly2
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02-08-18 19.47

@ anonimo
Non sono d'accordo.
L'arte deve stupire, provocare, emozionare, ricordare. La cultura (Arbasino) può essere elitaria ma ... L'arte no, è bellezza, un mezzo che può arrivare a tutti a prescindere dalla preparazione culturale.
Arte e cultura hanno scopi differenti, in Italia si tende molto a confondere "arte" con "cultura", sono due concetti spesso agli estremi, penso allo scultore e al prof universitario, due stili di vita e di pensiero opposti.
Scusa se ho scritto in modo sommario un argomento vastissimo, mi trovo fuori e scrivo da cell. Magari davanti a un pc avrò modo di approfondire il mio concetto.
Ho capito il tuo intervento. Forse hai ragione, ho mescolato un po' le cose.

Però è un fatto che l'acquisizione di cultura può cambiare l'approccio all'arte.

Un esempio banale: quanti "ignoranti" di pittura deridono l'astrattismo?
  • Dallaluna69
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02-08-18 20.55

@ ruggero
orange1978 ha scritto:
Totò (o come cazz si chiamano....)



I totò!!! spettacolo...io c'ero
I Totò
  • anonimo
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02-08-18 21.10

@ markelly2
Ho capito il tuo intervento. Forse hai ragione, ho mescolato un po' le cose.

Però è un fatto che l'acquisizione di cultura può cambiare l'approccio all'arte.

Un esempio banale: quanti "ignoranti" di pittura deridono l'astrattismo?
Oggi l'arte non ha più il potere evocativo-descrittivo di una volta, è ingiustamente relegata al concetto di "cultura e tempo libero", perciò le due nozioni spesso si con-fondono. L'astrattismo, così come altre correnti anche musicali di rottura col passato, potevano essere compresi da tutti i coevi, analfabeti compresi... Pensa al cubismo o al futurismo, o alla dodecafonia o all'atonalità, erano provocazioni che avevano un filo logico in quel presente. È ovvio che storicizzandosi, il fenomeno assume un connotato culturale e perde tutta la sua forza rivoluzionaria, per cui può comprenderla solo l'appassionato o lo studioso.
Non credo neanche al fatto che nel l'arte bisogna conoscere il passato per capire il presente, concetto valido invece per la cultura.
Miei due bronzini..
  • SimonKeyb
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02-08-18 21.11

orange1978 ha scritto:
e cmq...il blues deriva da muzio clementi, chopin, liszt....perche se noi europei non avessimo sviluppato quelle tecniche polifoniche che hanno permesso di sfornare capolavori da palestrina fino a debussy per dire, dubito che la musica africana sarebbe diventata come il jazz, il jazz deve quasi tutto all'armonia del 1800 e del primo novecento, che deve tutto all'armonia classica e barocca.

mah queste derivazioni per me sono un pò tirate per i capelli, mi sembra come dare il merito della Gioconda a chi ha inventato i colori a olio.
  • orange1978
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02-08-18 21.27

@ SimonKeyb
orange1978 ha scritto:
e cmq...il blues deriva da muzio clementi, chopin, liszt....perche se noi europei non avessimo sviluppato quelle tecniche polifoniche che hanno permesso di sfornare capolavori da palestrina fino a debussy per dire, dubito che la musica africana sarebbe diventata come il jazz, il jazz deve quasi tutto all'armonia del 1800 e del primo novecento, che deve tutto all'armonia classica e barocca.

mah queste derivazioni per me sono un pò tirate per i capelli, mi sembra come dare il merito della Gioconda a chi ha inventato i colori a olio.
a chi ha inventato i colori a olio no, ma è innegabile che leonardo da vinci ha studiato a bottega con un grande maestro che sicuramente gli ha fatto conoscere il passato ossia i pittori venuti prima di lui, non credo che se non fosse mai esistita la tecnica del basso continuo nell'orchestra barocca (molto simile come idea al walking bass armonizzato di un trio jazz) senza contare le improvvisazioni di variazioni su un tema sia nel periodo classico che romantico, che quattro neri avrebbero potuto da nulla inventare una cosa cosi complessa come è l'armonia del jazz, dal punto di vista ritmico puo essere perche comunque le percussioni tribali africane seguono patterns gia complessi, ma dal punto di vista armonico e melodico direi proprio di no, esisteva un abisso tra la musica etnica a livello armonico e la musica classica della zona europea.

il passato è sempre una chiave importante dalla quale si leggono le innovazioni del presente, l'innovazione anche in altri campi è quasi sempre il risultato di gente che ha studiato su altra gente che ha lavorato prima.


prendi come esempio la realtività di einstein, nessuno puo dire che galileo galilei abbia redatto la teoria della relatività di einstein....pero tutte le teorie di einstein si basano sugli studi di newton, copernico e galileo come il principio del moto relativo, le equazioni di maxwell, pouncarè o come si chiamava etc etc...se tutto questo "bagaglio" di studi e teorie frutto di secoli di lavoro non fosse mai esistito non credo proprio che alber einstein da solo sarebbe arrivato a questo,