28-09-16 00.08
L'ho specificato piu' volte.
L'RPX e' uno di quegli strumenti che o lo ami o lo odi, e ci sono dei motivi ben chiari.
Il suo punto di forza e' il realismo del timbro di pianoforte acustico rispetto al prezzo dell'expander.
Chi usa questo timbro in casa, per registrazioni ecc rimane soddisfatto dal suono di pianoforte acustico.
Chi lo usa in live e ne cura le sfumature, riesce ad apprezzarlo ugualmente.
Chi e' abituato a pianoforti meno realistici, ma con transienti d'attacco piu' grintosi lo sente "uscire" di meno.
Chi per expander di pianoforti intende un modulo generalista, tende a valutare anche i pianoforti elettrici e nel complesso dei timbri dell'RPX resta meno soddisfatto o addirittura insoddisfatto.
Il consiglio che do sempre, e' quello di provare provare provare per bene prima di acquistare questo strumento perche' a qualcuno puo' dare grandi soddisfazioni, mentre ad altri puo' dare delusioni.
Inoltre va considerato che quello e'un motore sonoro del 2002, che 14 anni dopo riesce ancora a dare bei risultati : confrontare i rhodes di uno strumento del 2016 con quelli di un expander del 2002 non e' corretto.
I pianoforti dell'RPX andrebbero confrontati con quelli del Triton e di strumenti di quel periodo.
A mio parere l'RPX le suona anche ai vari JV e compagnia bella, pero' e' un parere soggettivo.
Una volta feci una registrazione di un'ora mentre suonavo (il Promega), e la mandai su CD.
Col tempo ho dimenticato di averla, e quando e' spuntata fuori dopo anni, nel riascoltarla sono rimasto incantato dal realismo di quel timbro di pianoforte (Fazioli) : l'unico che su registrazione fa pensare ad un vero pianoforte acustico.
Poi tutto dipende : probabilmente chi suona Rock e si porta un Fazioli sul palco (pura ipotesi), resta deluso tanto quanto con un RPX, e preferisce il suono di un JV1080.