Perchè le tastiere Nord dividono così tanto?

  • lucabbrasi
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28-12-17 09.17

si, ma alla fine...quale mi consigliate per rifare il suono di Jump?emo
  • taglia74
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28-12-17 09.23

@ lucabbrasi
si, ma alla fine...quale mi consigliate per rifare il suono di Jump?emo
Oberheim OB-Xaemoemoemo
  • fulezone
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28-12-17 09.35

CoccigeSupremo ha scritto:
Commenta post di : CoccigeSupremo
Messaggio originale. Il messaggio originale verrà incluso automaticamente (salvo utilizzo del "Quote" )
Non capirò mai chi dice che le clavia costano "troppo" per quello che offrono... davvero, ogni volta che leggo questa frase, cerco una logica ma non la trovo...

Yamaha CP1 viene venduto a 4.200 euro.
Un Korg Grand Stage a 2700 euro.
Un Kurzweil Forte a 3000 euro
Un Roland Rd2000 a 2250.
Un Kawai mp11 a 2.250
Un cp300 a 2000 euro.

Poi arriva clavia che piazza una Nord Electro 5d a 2200 euro, e puntualmente c'è qualcuno che scrive "costa troppo per quel che offre...e poi il mio falegname con 30 mila lire la fa meglio".


A me sfugge quello che dici, ok i prezzi scritti sopra ma non puoi paragonare
Stage Piano con prodotti che non sono Stage Piano,
se confronti RD2000 a 2250 euro devi paragonarlo a Nord Stage 3 a 3955 euro,
Piano confrontato con Piano
Sinth con Sinth
Roland VR730 73 tasti 1490.00 Con Nord Electro 5 73 tasti 1950.00
almeno io penso questo
  • cecchino
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28-12-17 09.35

@ lucabbrasi
si, ma alla fine...quale mi consigliate per rifare il suono di Jump?emo
VST naturalmente
  • zerinovic
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28-12-17 09.39

Cara...cosa offre la concorrenza? Semplicemente non c'è. korg con il vox Continental, ha sparato alto, e oltretutto hai quei suoni li e stop.
Non si può dire che é cara se non si trova un prodotto concorrente che gioca al suo stesso gioco...
  • maxpiano69
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28-12-17 09.42

@ fulezone
CoccigeSupremo ha scritto:
Commenta post di : CoccigeSupremo
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Non capirò mai chi dice che le clavia costano "troppo" per quello che offrono... davvero, ogni volta che leggo questa frase, cerco una logica ma non la trovo...

Yamaha CP1 viene venduto a 4.200 euro.
Un Korg Grand Stage a 2700 euro.
Un Kurzweil Forte a 3000 euro
Un Roland Rd2000 a 2250.
Un Kawai mp11 a 2.250
Un cp300 a 2000 euro.

Poi arriva clavia che piazza una Nord Electro 5d a 2200 euro, e puntualmente c'è qualcuno che scrive "costa troppo per quel che offre...e poi il mio falegname con 30 mila lire la fa meglio".


A me sfugge quello che dici, ok i prezzi scritti sopra ma non puoi paragonare
Stage Piano con prodotti che non sono Stage Piano,
se confronti RD2000 a 2250 euro devi paragonarlo a Nord Stage 3 a 3955 euro,
Piano confrontato con Piano
Sinth con Sinth
Roland VR730 73 tasti 1490.00 Con Nord Electro 5 73 tasti 1950.00
almeno io penso questo
Eh no, mi spiace dissentire ma il paragone anche in questo caso non é 1:1, perché RD2000 ha di sicuro un miglior keybed(pianistico), ma non ha l'aftertouch, non ha un clone Hammond a modelli fisici di pari livello (vox populi) ma ha anche la modellazione fisica sui pianoforti, ha molti piú suoni in ROM(pler) con campioni multilayer, ma viceversa non ti permette di caricare nuovi sample, non ha un VA programmabile e cosí via: stai ancora una volta paragonando mele con pere (buone entrambe, ma diverse)

Dei prodotti che ci sono in giro secondo me al momento il Kurzweil Forte é quello piú paragonabile al Nord Stage (seppur filosoficamente diverso, in quanto derivato da una WS) ed infatti non costa molto meno.
  • benjomy
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28-12-17 09.46

@ taglia74
ma io questi discorsi proprio non li capisco Secondo te chi compra la Kronos o la maggior parte di chi la comprerà farebbe musica di bassa leva .....Popolare... facile....Io penso che queste classificazioni lasciano il tempo che trovano e che i musicisti bravi acquistano lo strumento che gli serve per fare tipo di musica che hanno in mente..... che non dipende dal colore ma soltanto dalla qualità del suono che cercano e che possono trovare nello strumento nero rosso giallo verde o blu
Ovvieta’....proprio non capisci il senso di quello che scrivoemo
  • benjomy
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28-12-17 09.53

@ maxpiano69
Eh no, mi spiace dissentire ma il paragone anche in questo caso non é 1:1, perché RD2000 ha di sicuro un miglior keybed(pianistico), ma non ha l'aftertouch, non ha un clone Hammond a modelli fisici di pari livello (vox populi) ma ha anche la modellazione fisica sui pianoforti, ha molti piú suoni in ROM(pler) con campioni multilayer, ma viceversa non ti permette di caricare nuovi sample, non ha un VA programmabile e cosí via: stai ancora una volta paragonando mele con pere (buone entrambe, ma diverse)

Dei prodotti che ci sono in giro secondo me al momento il Kurzweil Forte é quello piú paragonabile al Nord Stage (seppur filosoficamente diverso, in quanto derivato da una WS) ed infatti non costa molto meno.
emo visto che non riesco a farmi capire quoto il mio amico max
  • benjomy
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28-12-17 09.58

@ kurz4ever
Posso essere d'accordo con te (anche io alla fine suono prog classico per lo più con gli amici) ma il fatto che alla gente (mica a tutti, a me sono tutte features che fanno comodo) non importi non significa che non abbiano valore. Altrimenti con questa logica il sig. Moog avrebbe beatamente lasciato perdere il synth che tanto non importava a nessuno. Per la cronaca ribadisco che ritengo il nord stage uno strumento ottimamente suonante, ma costoso rispetto alla concorrenza.
Citi il moog.. con una certa logica uno dovrebbe dire.. costa troppp per quello che offre.. è addirittura monofonico!!! Non posso nemmeno suonarci un accordo... gli strumenti sono perfetti per quello a cui servono e la buona o cattiva musica dipende piu’ dal musicista chebdallo strumento. Di qualsiasi colore sia. Se avessi manciate di euro che mi avanzano mi comprerei sicuramente anche un montage o un kronos o un forte.. ma questa storia del costa troppo per quello che offre è veramente hna noia mortale soprattutto se frequenti anche gruppi su FB dove questo ritornello esce con cadenza pressoché settimanale se non peggio
  • anonimo

28-12-17 10.04

@ benjomy
Ovvieta’....proprio non capisci il senso di quello che scrivoemo
Prova a fargli un disegno
  • taglia74
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28-12-17 10.14

@ anonimo
Prova a fargli un disegno
Forse non avete capito che avevo capito ma non capisco come si possa pensare certe cose, come si possa etichettare chi ha kronos come quello che spesso suona gabbani e magari chi ha ns3 come quello che suona bill heaven.
Capito?
  • anonimo
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28-12-17 10.17

@ Synthex77
valenciano ha scritto:
Si e no... nella creazione dei synth e' come dici tu. In live ti carichi cio' che ti serve e vai di preset.


Be per l'appunto. Quando uscì sicuramente aveva solo Reaktor come rivale. Ma al giorno d'oggi se devo usare un Pc per creare a sto punto con l'evoluzione dei virtual uso il Pc anche come generatore visto l'evoluzione che hanno avuto come potenza di calcolo, suono e stabilità

Il bello di uno strumento per me è "l'indipendenza" al giorno d'oggi. Fornire una piattaforma creativa al 100%. Se dipendo dal Pc tantovale usare un Vst.

Comunque il G2x beato chi ce l'ha, lo sa sfruttare e se lo tiene...
Pero' con i virtual resti dipendente da pc fino all'ultimo, con il modular invece spedisci tutto al synth e vai in giro senza PC.
Tieni conto che una volta che hai fatto i suoni che ti servono, puoi non aver bisogno di programmare anche per mesi, inoltre il sottoscritto (ma non credo solo io) i synth hardware li programma da editor quindi da PC : con il NMG2x e' praticamente la stessa cosa, solo che anziche' editare i suoni, ti crei il tuo synth e le tue patches.
A parte il lavoro iniziale, poi e' tutto semplice come su un synth normale : ci carichi quello che ti serve, e dentro ti ritrovi di tutto : da un nord lead, a un DX7, da un Juno ad effetti impossibili da creare su altri synth-- Ti fai la scaletta e vai avanti per mesi senza usare il PC : esattamente come su un synth hardware dopo che e' stato programmato.

Comunque e' una preferenza personale e comprendo anche le preferenze/gusti altrui.

Solo una nota : tu dici giustamente che ci sono cose piu' performanti . .. Se il Nord modular avesse avuto successo e sviluppi, oggi sarebbe una macchina di una potenza indefinibile.



  • kurz4ever
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28-12-17 10.48

@ benjomy
Citi il moog.. con una certa logica uno dovrebbe dire.. costa troppp per quello che offre.. è addirittura monofonico!!! Non posso nemmeno suonarci un accordo... gli strumenti sono perfetti per quello a cui servono e la buona o cattiva musica dipende piu’ dal musicista chebdallo strumento. Di qualsiasi colore sia. Se avessi manciate di euro che mi avanzano mi comprerei sicuramente anche un montage o un kronos o un forte.. ma questa storia del costa troppo per quello che offre è veramente hna noia mortale soprattutto se frequenti anche gruppi su FB dove questo ritornello esce con cadenza pressoché settimanale se non peggio
Citavo il Moog dell'alba della sintesi. Ora come ora costano troppo. DSI ha macchine altrettanto costose ma polifoniche e con effetti. Il Solaris di Bowen pure, poi ci sono i va di fascia media come il nord lead 4 ( che secondo me costa il giusto ) ...
  • emidio
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28-12-17 11.29

Parliamo di costi? Ok, parliamone.
Quanto costa il vostro TEMPO?
Io nei giorni feriali sono un consulente finanziario, con 1000 impegni e 1000 responsabilità. Nei week end sono musicista, e non per hobby, visto che nei periodi di crisi del mio "primo" lavoro è la musica che mi ha permesso di mangiare. E tutti i giorni sono padre e marito.
Il mio tempo costa tantissimo. E quando utilizzavo le workstation (ho avuto per tanti anni macchine Roland, Yamaha, Korg e per un periodo ho suonato insieme a un musicista che usava Kurz), riuscivo sempre a ottenere ciò che volevo, mettendoci però X tempo; e (questa è la cosa più importante!) se non ci mettevo quel determitato tempo e mi "accontentavo", allora il suono o non usciva, o si "impastava", o era poco credibile rispetto al risultato sperato. Ecco, da quando uso Nord Stage tutto questo non accade più, perchè ottengo esattamente quello che voglio in pochissimo tempo (pensate che io posso praticamente permettermi di andare in sala prove senza prima aver creato la patch per quella determinata canzone, e costruirla totalmente da zero nel periodo in cui il chitarrista si accorda). E - soprattutto! - anche se non ottengo esattamente quello che voglio, quello che esce fuori dallo stumento è quasi sempre "credibile", perchè è rotondo, potente, buca il mix e riempie in ogni caso.
  • zerinovic
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28-12-17 11.46

Il tempo è stato determinante anche per la mia scelta attuale, prendendo un prodotto che conoscevo, non sprecando cosi il tempo che gli avevo dedicato quando ero piu giovine.e single...emo
E un prodotto immediato ben pensato.
Oltretutto con un costo contenuto, altro tempo risparmiato...
  • anonimo

28-12-17 12.12

@ emidio
Parliamo di costi? Ok, parliamone.
Quanto costa il vostro TEMPO?
Io nei giorni feriali sono un consulente finanziario, con 1000 impegni e 1000 responsabilità. Nei week end sono musicista, e non per hobby, visto che nei periodi di crisi del mio "primo" lavoro è la musica che mi ha permesso di mangiare. E tutti i giorni sono padre e marito.
Il mio tempo costa tantissimo. E quando utilizzavo le workstation (ho avuto per tanti anni macchine Roland, Yamaha, Korg e per un periodo ho suonato insieme a un musicista che usava Kurz), riuscivo sempre a ottenere ciò che volevo, mettendoci però X tempo; e (questa è la cosa più importante!) se non ci mettevo quel determitato tempo e mi "accontentavo", allora il suono o non usciva, o si "impastava", o era poco credibile rispetto al risultato sperato. Ecco, da quando uso Nord Stage tutto questo non accade più, perchè ottengo esattamente quello che voglio in pochissimo tempo (pensate che io posso praticamente permettermi di andare in sala prove senza prima aver creato la patch per quella determinata canzone, e costruirla totalmente da zero nel periodo in cui il chitarrista si accorda). E - soprattutto! - anche se non ottengo esattamente quello che voglio, quello che esce fuori dallo stumento è quasi sempre "credibile", perchè è rotondo, potente, buca il mix e riempie in ogni caso.
tanto per mettere carne al fuoco è lo stesso discorso win/mac emo fai le stesse cose con entrambi ma con mac risparmi tempoemo
  • dielle63
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28-12-17 12.16

Non sono un esperto di tastiere, nel senso che non ho sufficiente conoscenza di tutte le tastiere che voi citate per poter dare un giudizio comparativo.
Sono un caso anomalo: sono passato dagli strumenti che usavamo negli anni 70-80 ( o meglio da quelli che potevo permettermi) alle Nord, dopo quasi venti anni senza suonare (se non l'acustico).

Fatta eccezione per un KAWAI mp4, una Roland e qualche master muta, conosco bene solo le Nord.
Ho avuto lo Stage ex , Il Wave, l'Electro5, il Lead 4 ed ora suono con due Stage (ex e 2ex).

Con sicurezza posso dire che per le Nord più che per altre vale il discorso che bisogna "affiatarsi" col proprio strumento prima di poterne apprezzare le qualità.
Intendo che di primo impatto sono assolutamente deludenti. La prima Nord che ho avuto non leggeva i sample, quindi i suoni che faceva erano pochissimi. Però ci si tirava fuori solo cose egregie. Non ho più avuto la capacità di cambiare.

Quando si parla della "semplicità" d'uso delle Nord, non si dice una cosa esatta: forse semplicità d'uso è avere a disposizione 20 campioni di sax e clikkare su quello più adatto al brano che stai facendo.
La filosofia Nord è che puoi farti i TUOI suoni senza mai aprire un Menù. Tutto a pannello (e quindi anche durante un'esecuzione).

Fino a quando non cominci a svuotare la tastiera dai preset di fabbrica e non ti metti a farti le tue cose esattamente come le vuoi.....non stai utilizzando una Nord.

Difetti? Ce ne sono eccome. Uno enorme era in buco tra due preset (ora mi sembra risolto sullo stage3).
Un'altro è il taglio degli split obbligato; ma anche su questo....conoscete un modo più semplice per modificare uno splittaggio già fatto?

In questi post diciamo sempre le stesso cose. L'unica vera è che se hai una Nord e ti piace, si vede che cercavi quello che ti può dare.
  • taglia74
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28-12-17 12.22

@ emidio
Parliamo di costi? Ok, parliamone.
Quanto costa il vostro TEMPO?
Io nei giorni feriali sono un consulente finanziario, con 1000 impegni e 1000 responsabilità. Nei week end sono musicista, e non per hobby, visto che nei periodi di crisi del mio "primo" lavoro è la musica che mi ha permesso di mangiare. E tutti i giorni sono padre e marito.
Il mio tempo costa tantissimo. E quando utilizzavo le workstation (ho avuto per tanti anni macchine Roland, Yamaha, Korg e per un periodo ho suonato insieme a un musicista che usava Kurz), riuscivo sempre a ottenere ciò che volevo, mettendoci però X tempo; e (questa è la cosa più importante!) se non ci mettevo quel determitato tempo e mi "accontentavo", allora il suono o non usciva, o si "impastava", o era poco credibile rispetto al risultato sperato. Ecco, da quando uso Nord Stage tutto questo non accade più, perchè ottengo esattamente quello che voglio in pochissimo tempo (pensate che io posso praticamente permettermi di andare in sala prove senza prima aver creato la patch per quella determinata canzone, e costruirla totalmente da zero nel periodo in cui il chitarrista si accorda). E - soprattutto! - anche se non ottengo esattamente quello che voglio, quello che esce fuori dallo stumento è quasi sempre "credibile", perchè è rotondo, potente, buca il mix e riempie in ogni caso.
Non concordo sul tempo. Dipende dal tipo di programmi che devi preparare. Se hai cose semplici (AP, EP, organi) e li devi solo effettare e caratterizzare con eq x farli uscire bene allora concordo che in questo la stage sia in assoluto la più sgaggia, ma se la necessità è qualla di aver diversi cambi di synth o mix complessi allora ci si impiega, esperienza personale sul ns2, molto piu tempo che avendo piu potenza per la sintesi e librerie precaricate sullo strumento (ricordo sullo stage le giornate a caricare e scaricare campioni alla ricerca del tono giusto) e questo a causa delle soluzioni costeuttive dello stage (punti sopracitati fa kurzforever)
  • taglia74
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28-12-17 12.45

dielle63 ha scritto:
Fino a quando non cominci a svuotare la tastiera dai preset di fabbrica e non ti metti a farti le tue cose esattamente come le vuoi.....non stai utilizzando una Nord.

Questo è assolutamente vero. Io al tempo svuotai quasi del tutto i 400 programmi preset e buona parte della libreria sample per poi ricostruire tutto su mia misura. Di certo non mi ci è voluto poco tempo per ricostruirmi il suono che volevo ed in ultimo l'unico modo x essere soddisfatto è stato abbinargli un integra
  • anonimo
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28-12-17 12.45

Signori, possiamo parlarne all'infinito ma alla fine il succo e' uno solo : se ci sono tanti modelli e tante marche, e' perche' ci sono tante esigenze da parte di chi suona.
A ognuno la tastiera giusta, e c'e' poco da dire.

Fortunatamente siamo in un era in cui il mercato offre tante alternative : in passato non ce n'erano molte ed occorrevano grossi compromessi nel scegliere lo strumento.

Godetevi i vostri strumenti senza stare troppo a sindacare tra preset gia' pronti, programmabilita', timbri, costi, colore e quant'altro.

Per chi (come me) ha iniziato a suonare nei gruppi con i pietosi "synthorchestra" (e all'epoca c'era da essere felici di averne uno, anche se avevo comunque un pianoforte verticale per la classica) tutto il resto e' manna che viene dal cielo.
Forse oggi c'e' fin troppa scelta.

kaiman.