il vero "caccia multiruolo" musicale? il pc

  • fighterrx

01-10-18 18.16

benjomy ha scritto:
Soprattutto in ambito musica classica il pianoforte acustico la fa ancora da padrone e cene vorrà per scalzarlo.


Il problema è che la musica classica rappresenta lo 0.01% del mercato (sia dei concerti che dei dischi). A nessuno frega di scalzare il leader di un mercato inesistente (commercialmente parlando). Il pubblico che la Scala fa in una intera stagione, lo fa una qualsiasi mezza tacca in un solo concerto pop/rock. I CD di musica classica si vendono solo a cofanetti di 50, un tanto al kilo (e probabilmente pochi arrivano ad ascoltarli tutti e 50: i più si scazzano prima).

benjomy ha scritto:
prediamo ad esempio una azienda come Fazioli che costruisce 120/130 pianoforti l'anno,


Prendiamo una azienda come la Yamaha che vende 120/130 MILA (o forse più) pianole elettroniche (di medio od alto livello) in un anno .......

Alla General Motors non frega una sega di quante Lotus fatte a mano vengono vendute in un anno.

Il pianoforte elettronico (in tutte le sue varianti, synth compresi) è più pratico, economico, e "good enough".
E' lo stesso concetto con cui il VHS ha estinto il tecnicamente superiore Betamax (di cui nessuno si ricorda neanche).
  • paolo_b3
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01-10-18 18.49

Non prenderei in considerazione solo il fattore suono: sono convinto che un digitale di alta fascia potrebbe ingannare la maggioranza degli utenti, forse anche quelli della musica classica, io credo piuttosto che il valore aggiunto un pianoforte vero lo dia a chi lo suona.
Solo con un interazione perfetta tra il musicista e lo strumento il primo riesce a dare il meglio di se.
Comunque oggi un emulatore che possa sostituire degnamente un acustico in un auditorium "ha ancora davvenì"
  • vin_roma
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01-10-18 18.50

...evito, edito
  • giosanta
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01-10-18 19.08

paolo_b3 ha scritto:
io credo piuttosto che il valore aggiunto un pianoforte vero lo dia a chi lo suona.
Solo con un interazione perfetta tra il musicista e lo strumento il primo riesce a dare il meglio di se.

Vero. Solo che, perlomeno a mio avviso, questo aspetto non è di contorno ma essenziale, imprescindibile; "quanto", "sino a che punto" ci si possa poi accontentare e/o ritenersi soddisfatti di un'emulazione attiene la sfera personale, le condizioni al contorno e quant'altro, secondo una gradazione personale che è difficile se non impossibile estendere in termini generali.
  • zerinovic
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01-10-18 19.13

orange1978 ha scritto:
nessuno si programma piu i suoni ma usa solo presets...non è detto che sia un male ma pochi sanno sfruttare realmente cio che comprano.

voi che ne pensate?

Questo penso é insito nel carattere della persona ed a come é stato abituato..io di lavoro faccio l'artigiano (frigoriferista) principalmente riparo cose,assemblo,progetto ecc..
E lo facevano mio babbo e mio nonno...diciamo che sono cresciuto con l'insegnamento di modificare aggiustare riparare una cosa, solo se impossibile si buttava, e solitamente, si rimediava qualche pezzo ancora buono del.componente.
Ma al giorno d'oggi raramente si verifica questa cosa...oggi una cosa non mi fa fare quello che voglio.??..la cambio. E la cosa è anche spesso conveniente, poiché il tempo è denaro...ma a mio avviso ci vendiamo l'anima al diavolo un po'..
  • paolo_b3
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01-10-18 19.17

@ giosanta
paolo_b3 ha scritto:
io credo piuttosto che il valore aggiunto un pianoforte vero lo dia a chi lo suona.
Solo con un interazione perfetta tra il musicista e lo strumento il primo riesce a dare il meglio di se.

Vero. Solo che, perlomeno a mio avviso, questo aspetto non è di contorno ma essenziale, imprescindibile; "quanto", "sino a che punto" ci si possa poi accontentare e/o ritenersi soddisfatti di un'emulazione attiene la sfera personale, le condizioni al contorno e quant'altro, secondo una gradazione personale che è difficile se non impossibile estendere in termini generali.
Si siamo d'accordo, come ho detto e ripeto fino allo sfinire, per quel che serve a me un digitale va più che bene. Ma in questo forum ci sono anche professionisti. A ciascuno la sua scarpa.
  • giosanta
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01-10-18 19.22

paolo_b3 ha scritto:
Si siamo d'accordo, come ho detto e ripeto fino allo sfinire, per quel che serve a me un digitale va più che bene. Ma in questo forum ci sono anche professionisti. A ciascuno la sua scarpa.

Se è per questo a me pure la ciabatta...emo

01-10-18 19.36

vin_roma ha scritto:
Avevo scritto tanto ma poi ho cancellato...

perché forse hai ragione, con Montage l'armonica verrà sicuramente più pulita e a non so quanti bit...


caro Vincenzo, non ho mai affermato che con i vecchi strumenti non si facciano cose eccelse, anzi...
ma ogni cosa ha un suo termine e l'era degli strumenti classici, prima o poi, avrà termine: è inevitabile...
  • markelly2
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01-10-18 20.05

Io gradisco ancora sentire i bei vecchi strumenti suonati da musicisti veri, e non mi pare che chi continua a suonarli venga ancora additato come "matusa" ...
Possiamo accettare un clone di un piano, di un organo, ma solo perché prima è esistito il piano vero, l'organo vero.
Certo, abbiamo i synth, ma si suonano su una tastiera come il piano.
È questo il punto: suonare su una tastiera.

Il guaio è chi non sa suonare, e mette in sequenza solo loop e midi track.
  • benjomy
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01-10-18 20.30

@ fighterrx
benjomy ha scritto:
Soprattutto in ambito musica classica il pianoforte acustico la fa ancora da padrone e cene vorrà per scalzarlo.


Il problema è che la musica classica rappresenta lo 0.01% del mercato (sia dei concerti che dei dischi). A nessuno frega di scalzare il leader di un mercato inesistente (commercialmente parlando). Il pubblico che la Scala fa in una intera stagione, lo fa una qualsiasi mezza tacca in un solo concerto pop/rock. I CD di musica classica si vendono solo a cofanetti di 50, un tanto al kilo (e probabilmente pochi arrivano ad ascoltarli tutti e 50: i più si scazzano prima).

benjomy ha scritto:
prediamo ad esempio una azienda come Fazioli che costruisce 120/130 pianoforti l'anno,


Prendiamo una azienda come la Yamaha che vende 120/130 MILA (o forse più) pianole elettroniche (di medio od alto livello) in un anno .......

Alla General Motors non frega una sega di quante Lotus fatte a mano vengono vendute in un anno.

Il pianoforte elettronico (in tutte le sue varianti, synth compresi) è più pratico, economico, e "good enough".
E' lo stesso concetto con cui il VHS ha estinto il tecnicamente superiore Betamax (di cui nessuno si ricorda neanche).
Esattamente. Fazioli non è in competizione con produttori tipo yamaha perché è un prodotto di nicchia che esiste da sempre e comunque esisterà sempre.
Il pianoforte moderno a parte dettagli ha raggiunto la sua struttura odierna piu o meno un secolo fa..e sopravvissuto sino ad oggi .. e sopravviverà ancoraemo
  • anonimo

01-10-18 20.36

@ benjomy
Esattamente. Fazioli non è in competizione con produttori tipo yamaha perché è un prodotto di nicchia che esiste da sempre e comunque esisterà sempre.
Il pianoforte moderno a parte dettagli ha raggiunto la sua struttura odierna piu o meno un secolo fa..e sopravvissuto sino ad oggi .. e sopravviverà ancoraemo
diciamo che la stragrande maggioranza dei pianoforti che si trovano in giro sono già stati superati dai vst

01-10-18 21.14

Jaam ha scritto:
diciamo che la stragrande maggioranza dei pianoforti che si trovano in giro sono già stati superati dai vst


e questo sarà sempre più vero, con minor spesa, maggiore trasportabilità, enorme aggiunta di variabili nel gestire il suono a propri gusti e necessità, ecc...
  • paolo_b3
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01-10-18 21.25

@ igiardinidimarzo
Jaam ha scritto:
diciamo che la stragrande maggioranza dei pianoforti che si trovano in giro sono già stati superati dai vst


e questo sarà sempre più vero, con minor spesa, maggiore trasportabilità, enorme aggiunta di variabili nel gestire il suono a propri gusti e necessità, ecc...
Però GdM, io di fronte alla funzione "stabilisci la tua curva dinamica" mi trovo spaesato. Sono un debole, uno di quelli che preferisce il "pianoforte forte", quello che dice "toh! la curva dinamica è questa! suona mo' quello che ti pare!!" emo
  • vin_roma
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01-10-18 21.33

Ma l'eccellenza deve sempre rimanere come un faro, altrimenti, togli oggi, accontentati domani, non avremo più strumenti eccellenti che incentivano la bellezza.

A livello commerciale importante potrei comprendere pianoforti digitali a coda, lunghi come si deve con nella cassa armonica tanti altoparlanti di altissima qualità che si attivano nelle zone tipiche delle corde ...ma sarebbe comunque un adattarsi.
Comunque, al di la di tutti i problemi di un acustico, sentire che la tua pressione genera il suono con una martellata diretta sulla corda è qualcosa di insostituibile.

Se non siete abituati a questa capacità di controllo, se uno Steinway lo avete visto solo in foto... astenetevi da giudizi.
  • vin_roma
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01-10-18 21.35

@ igiardinidimarzo
Jaam ha scritto:
diciamo che la stragrande maggioranza dei pianoforti che si trovano in giro sono già stati superati dai vst


e questo sarà sempre più vero, con minor spesa, maggiore trasportabilità, enorme aggiunta di variabili nel gestire il suono a propri gusti e necessità, ecc...
Si, tutti plus, a rimetterci sarà solo la musica...
  • anonimo

01-10-18 21.41

la fascia medio bassa verrà spazzata via per la medio alta le cose sono diverse
  • giosanta
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01-10-18 21.44

vin_roma ha scritto:
Se non siete abituati a questa capacità di controllo, se uno Steinway lo avete visto solo in foto... astenetevi da giudizi.

No ne dubito.
Io l'ho solo visto da vicino, ma non per questo mi permetto di dire che non sia un assoluto quanto innarivabile riferimento. Ma senza scomodare Steinway o Fazioli ho umiltà e logica sufficienti a dire lo stesso per uno Yamaha o un Kawai.
  • benjomy
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01-10-18 21.50

@ vin_roma
Ma l'eccellenza deve sempre rimanere come un faro, altrimenti, togli oggi, accontentati domani, non avremo più strumenti eccellenti che incentivano la bellezza.

A livello commerciale importante potrei comprendere pianoforti digitali a coda, lunghi come si deve con nella cassa armonica tanti altoparlanti di altissima qualità che si attivano nelle zone tipiche delle corde ...ma sarebbe comunque un adattarsi.
Comunque, al di la di tutti i problemi di un acustico, sentire che la tua pressione genera il suono con una martellata diretta sulla corda è qualcosa di insostituibile.

Se non siete abituati a questa capacità di controllo, se uno Steinway lo avete visto solo in foto... astenetevi da giudizi.
emoemo
  • orange1978
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01-10-18 22.11

@ fighterrx
benjomy ha scritto:
Soprattutto in ambito musica classica il pianoforte acustico la fa ancora da padrone e cene vorrà per scalzarlo.


Il problema è che la musica classica rappresenta lo 0.01% del mercato (sia dei concerti che dei dischi). A nessuno frega di scalzare il leader di un mercato inesistente (commercialmente parlando). Il pubblico che la Scala fa in una intera stagione, lo fa una qualsiasi mezza tacca in un solo concerto pop/rock. I CD di musica classica si vendono solo a cofanetti di 50, un tanto al kilo (e probabilmente pochi arrivano ad ascoltarli tutti e 50: i più si scazzano prima).

benjomy ha scritto:
prediamo ad esempio una azienda come Fazioli che costruisce 120/130 pianoforti l'anno,


Prendiamo una azienda come la Yamaha che vende 120/130 MILA (o forse più) pianole elettroniche (di medio od alto livello) in un anno .......

Alla General Motors non frega una sega di quante Lotus fatte a mano vengono vendute in un anno.

Il pianoforte elettronico (in tutte le sue varianti, synth compresi) è più pratico, economico, e "good enough".
E' lo stesso concetto con cui il VHS ha estinto il tecnicamente superiore Betamax (di cui nessuno si ricorda neanche).
.....veramente il musicista che ogni anno vende piu dischi al mondo é W.A. Mozart.....almno fino a qualche anno fa era cosi nelle statistiche ufficiali.

la classica mercato secondario ma dove?
  • mike71
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01-10-18 22.20

fighterrx ha scritto:
E' lo stesso concetto con cui il VHS ha estinto il tecnicamente superiore Betamax (di cui nessuno si ricorda neanche).

Si tratta di una leggenda urbana. La differnza di qualita` tra VHS e Betamax era minima, ed era vera solo per la prima generazione di videoregistratori. Il probema del Betamax per le registrazioni casalinghe fu dovuto alla cassetta piu` piccola e quindi una minore durata di nastro. Su una VHS da tre ore ci poteva stare tranquillamente una partita di football americano (ed una di calcio con i supplementari) Le prime cassette Betamax duravano un'ora. Inoltre i primi betamax non potevano essere programmati per cambiare canale tra una registrazione programmata e l'altra.

Per il Video2000 della Philips il problema era un altro: non c'era la versione NTSC ma solo PAL e SECAM.

Per il discorso pianoforte acustico rispetto ad uno strumento digitale, si tratta di due mercati diversi che sono parzialmente beni surrogati l'uno dell'alltro. Un Casio G-Shock e` in un altro mercato rispetto ad un Omega Speedmaster, nonostante tutti e due siano orologi subacquei. La concorrenza a Casio la fa la Seiko con gli orologi meccanici da 100 euro.
E poi ci sono quelli che guardano l'ora sul cellulare.

Ritornado al discorso del pianoforte, si sta a discutere di un mercato di nicchia: e` vero che i digitali hanno spazzato via i pianoforti verticali economici usati per studio, ma quello del pianoforte e` un mercato di nicchia anche nell'ambito degli strumenti musicali. Basta farsi un giro e vedere quanti negozi che vendono chitarre ci sono in giro rispetto a quelli che vendono sintetizzatori o che vendono pianoforti acustici. La cosa paradossale e` che ci sono piu` venditori di pianoforti acustici che di sintetizzatori.