[POLIS] I nativi DIGITALI sono una truffa

  • Raptus
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20-04-18 17.00

@ mike71
mima85 ha scritto:

Poi per carità, ci sono anche quelli veramente portati ed appassionati che ne capiscono, ma oggi, così come quando i "nativi digitali" non esistevano, non si tratta della regola. In sostanza in questo senso non è che sia cambiato molto rispetto agli anni '80/90, se vuoi veramente capirci di informatica non basta essere giovane ed abituato ad usare aggeggi tecnologici ma devi esserci portato, oggi come allora.

Mi sembra ovvio. anche nel secolo scorso esistevano le macchine formato 110 e le reflex con obiettivo intercambiabile. Ora a chi interessava fare le foto del compleanno le faceva tranquillamente, poi se uno si appassionava poteva prender più materiale e studiare sui libri e scoprire arcani concetti come latitudine di posa, filtro skylight diaframma e profondità di campo, iperfocale e numeri guida.
Su una digitale fra l'altro alcuni concetti rimangono ed il "manico" rimane sempre che si abbia in mano una Praktica caricata con la Ektachrome 100 od una Canon EOS D5, e volendo anche con la videocamera di uno smartphone.

Aggiungo che esiste comunque il problema che rispetto agli anni '80 gli oggetti informatici sono molto più complicati e difficili da capire, sia perchè sono molto più potenti, sia perché sono attivamente pensati per non essere capiti. Aggiungendo poi il discorso di connettività internet che molti oggetti hanno è ovvio che diventa molto duro capire le cose.
Non vorrei che la mia fosse vista come la nostagia di un vecchio rintronato, anzi non è che negli anni '70 ed '80 fosse tutto così bello e comodo ma è ovvio che cambiando i tempi certe cose sono migliorate ed altre peggiorate.
Naturalmente di ragazzini svegli e che vogliono imparare ce ne sono molti in giro, ma come negli anni '80 magari in giro non si fan notare tanto.




Ma siete seri?
Un ipad è più difficile da capire di un Commodore64?
Sono cose diverse pensate per cose diverse, un ipad è un visualizzatore multimediale multitouch, un Commodore è un calcolatore elettronico programmabile dove per fare qualsiasi cosa devi avere basi di programmazione...
Vorrei averti visto negli anni 80 se al posto degli astrusi sistemi operativi simil-unix ti avessero dato delle icone da toccare e un linguaggio di programmazione ad oggetti "moderno" se adesso staresti parlando così...
Io negli anni 90 programmavo per necessità e per curiosità, mica perchè ero più figo degli altri o perchè la mia generazione era quella che aveva visto tutte le tecnologie ... secondo me state uscendo dal seminato...
Ripeterò sempre mille volte: avercelo avuto YouTube negli anni 90!! Mi sarei risparmiato anni di sbattimenti, di privazioni, di prese in giro perchè "non va al conservatorio", anni di "eh ma non sai suonare"... solo perchè altri fortunelli avevano soldi, genitori e possibilità per studiare da privati....
E prima che arrivino le incomprensioni: ovvio che la musica la si impara studiando, con un maestro, ma vuoi mettere la pratica che mi sarei fatto???
  • fulezone
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20-04-18 17.43

raptus ha scritto:
avercelo avuto YouTube negli anni 90!!

Niente libri e solo tutorial, il problema è chi dice che se tu non avevi avuto youtube negli anni 90 non lo avresti usato come lo usano oggi i ragazzini? Cioè per fare video (per lo più stupidi)

ALLORA VI SPIEGO COME SI BACIA, MA FATE ATTENZIONE POTRESTE RIMANERE INCINTE!
  • mima85
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20-04-18 17.44

raptus ha scritto:
Io negli anni 90 programmavo per necessità e per curiosità, mica perchè ero più figo degli altri o perchè la mia generazione era quella che aveva visto tutte le tecnologie ... secondo me state uscendo dal seminato...


Non hai capito il discorso. Il fatto è che i media generalisti, cioè quelli che - ripeto - non capiscono una ceppa di tecnologia, insistono con 'sta storia che "nativi digitali" siano a loro detta ferrati/portati per l'informatica. È su questo che si sta discutendo.

Semplicemente non è così. Il fatto di essere nato in tempi piuttosto recenti ed il saper usare uno smartphone/tablet/quelcheè, non significa automaticamente che uno sia portato per l'informatica, l'elettronica e via dicendo.

Poi sul fatto che oggi le fonti da cui uno può imparare cose nuove siano molteplici e molto più accessibili rispetto agli anni passati, non ci piove. Ed è giusto che sia così, ci mancherebbe, anzi è meglio che sia così.
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20-04-18 18.23

Complice l'errore, avevo letto "nativi DISAGIATI".

emo
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20-04-18 18.27

@ fulezone
raptus ha scritto:
avercelo avuto YouTube negli anni 90!!

Niente libri e solo tutorial, il problema è chi dice che se tu non avevi avuto youtube negli anni 90 non lo avresti usato come lo usano oggi i ragazzini? Cioè per fare video (per lo più stupidi)

ALLORA VI SPIEGO COME SI BACIA, MA FATE ATTENZIONE POTRESTE RIMANERE INCINTE!
Ma scusa tu da ragazzino eri perfetto? Ti ricordo che quello che hai appena scritto era una delle frasi famose di CIOE'.
Lungi da me dal difendere questi imbecilli ma perchè riuscite solo a vedere il marcio quando c'è un mondo dietro?
Chissenefrega se i ragazzini sono 80% dei minorati mentali, pensate di essere stati tanto meglio voi?
Forse è vero che gli italiani hanno poca memoria, eppure sto parlando con persone della mia età (trentenni), vi credevate tanto seri e intelligenti? Che appena è comparso internet veloce vi siete registrati su Netlog e appena Nokia ha fatto uscire degli proto-smartphone vi siete precipitati a passarvi video "osè" coi vostri compagni?
Riguardo al mio post precedente ho risposto direttamente ad una affermazione per me assurda, non al topic che in parte condivido, certo è che se nasci in un mondo connesso, almeno il pc lo sai usare (se non lo sai usare, sei tagliato fuori).
  • mike71
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20-04-18 18.36

raptus ha scritto:
Ma siete seri?
Un ipad è più difficile da capire di un Commodore64?

Certo che sì.
Se tu vuoi lo vuoi programmare di sicuro.
Lo hai detto tu stesso.
l'iPad non è programmabile, per scrivere un programma hai bisogno di Macintosh e di un ambiente di sviluppo piuttosto complesso da imparare.
Ora se tu sei un informatico si suppone che tu abbia un minimo di basi di programmazione, altrimenti sei un utilizzatore. Dentro la mia caldaia c'è uno Z80, che è la stessa CPU dello Spectrum. Ad accendere la caldaia non è che divento un programmatore.
Ancora più calzante sarebbe lesempio delle ETV olivetti che di fatto erano dei computer CP/M. Non è che in generale la segretaria che imparava a scrivere con il videoterminale dovesse capire se non interessata come fuzionasse all'interno. Fra l'altro le ETV erano molto più aperte, dato che era possibile comunque caricare altri programmi oltre a quello di videoscrittura e quindi avere un minimo di ambiente di programmazione. L'M24 aveva il mitico GWBASIC in omaggio.




  • Raptus
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20-04-18 18.48

@ mike71
raptus ha scritto:
Ma siete seri?
Un ipad è più difficile da capire di un Commodore64?

Certo che sì.
Se tu vuoi lo vuoi programmare di sicuro.
Lo hai detto tu stesso.
l'iPad non è programmabile, per scrivere un programma hai bisogno di Macintosh e di un ambiente di sviluppo piuttosto complesso da imparare.
Ora se tu sei un informatico si suppone che tu abbia un minimo di basi di programmazione, altrimenti sei un utilizzatore. Dentro la mia caldaia c'è uno Z80, che è la stessa CPU dello Spectrum. Ad accendere la caldaia non è che divento un programmatore.
Ancora più calzante sarebbe lesempio delle ETV olivetti che di fatto erano dei computer CP/M. Non è che in generale la segretaria che imparava a scrivere con il videoterminale dovesse capire se non interessata come fuzionasse all'interno. Fra l'altro le ETV erano molto più aperte, dato che era possibile comunque caricare altri programmi oltre a quello di videoscrittura e quindi avere un minimo di ambiente di programmazione. L'M24 aveva il mitico GWBASIC in omaggio.




Ma perhè dovrei saper programmare per guardare una cosa sull'ipad?
Stessa domanda che mi facevo negli anni 90: perchè devo saper programmare per usare un computer quando quello che mi serve è USARE un computer? (questo ovvio prima che mi scoppiasse la "bolla" e ci prendessi gusto)
E' l'utilizzo che è diverso, questo discorso è senza senso... se devo programmare un ipad (che detta così non ha senso, cioè intendiamoci, parliamo di scrivere una app ok?) devo avere determinate skill no? Stessa cosa negli anni 70 80 in cui queste skill erano ancora meno diffuse di adesso (motivo per il quale i programmatori di linguaggi antichi ora li pagano a peso d'oro ma non divaghiamo...)...
Riassumendo, un conto è parlare da utilizzatori, un conto da programmatori, sono due cose diverse... ovvio che dipende da cosa uno è abituato ad usare, se sei abituato a vedere una schermata nera con caratteri verdi ti mancano 30 anni di evoluzione digitale... nessun problema, c'è internet e youtube emo
  • anonimo
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20-04-18 19.22



Non hai capito il discorso. Il fatto è che i media generalisti, cioè quelli che - ripeto - non capiscono una ceppa di tecnologia, insistono con 'sta storia che "nativi digitali" siano a loro detta ferrati/portati per l'informatica. È su questo che si sta discutendo.


Ma nooo, quelli sono i NATIVI ARANZULLA emo
  • mima85
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20-04-18 20.50

raptus ha scritto:
se sei abituato a vedere una schermata nera con caratteri verdi ti mancano 30 anni di evoluzione digitale...


...oppure sei un sysadmin Linux/Unix, che non si lascia intimorire da una shell a caratteri emo

20-04-18 22.28

Sono perfettamente d'accordo con Mima (e con tutti gli altri che hanno espresso un concetto simile, scusate ma ho letto tutto d'un fiato il thread e potrei sbagliarmi).

Vorrei fare un paragone con la situazione di 30-35 anni fa. A quell'epoca io e una moltitudine di adolescenti eravamo perfettamente in grado di sintonizzare le varie stazioni televisive esistenti e, accidenti che roba, persino programmare il videoregistratore perché iniziasse la registrazione ad una certa ora e su un certo canale. Cosa che a mio padre richiedeva molto sforzo e manuale dell'apparecchio; e che per mia nonna non aveva alcun significato.

Se avessero pensato di inventare una formula per descrivere la nostra generazione avrebbero potuto tranquillamente parlare di "nativi elettronici" oppure "nativi audiovisivi". A patto di attribuire a quelle parole il significato corretto e cioè, persone in grado di sfruttare al meglio il funzionamento di televisori e videoregistratori. Ma di certo non si sarebbe potuto dire che quella generazione fosse integralmente una generazione di esperti in elettronica. Io personalmente di elettronica non mi sono mai interessato e quindi, ovviamente, non ne so proprio nulla.

Così oggi mia nipote (13 anni) è una nativa digitale ma non sa assolutamente niente di informatica. Lei e tutti i suoi coetanei sanno usare tutte le app che vogliono (ad esempio ce n'è una fantastica che prende le fotografie e le ruota di 90 gradi a destra; mi dicono che sia imminente l'uscita di un'altra app che può ruotare le fotografie di 90 gradi a sinistra, un must installarle in coppia), ma credo proprio che in massima parte non sappiano la differenza tra memoria operativa e memoria di massa.

Quindi nativo digitale non significa esperto informatico, ma abile (ed inconsapevole) utilizzatore di software su dispositivi portatili, così come io ero abile ma inconsapevole utilizzatore di videoregistratori.
  • mike71
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21-04-18 00.22

quartaumentata ha scritto:
Se avessero pensato di inventare una formula per descrivere la nostra generazione avrebbero potuto tranquillamente parlare di "nativi elettronici" oppure "nativi audiovisivi".

La generazione si chiama generazione X od MTV generation (o Videomusic generation... io sono stato in gita scolastica al Ciocco, vicino agli studi della emittente).
quartaumentata ha scritto:
Così oggi mia nipote (13 anni) è una nativa digitale ma non sa assolutamente niente di informatica. Lei e tutti i suoi coetanei sanno usare tutte le app che vogliono (ad esempio ce n'è una fantastica che prende le fotografie e le ruota di 90 gradi a destra; mi dicono che sia imminente l'uscita di un'altra app che può ruotare le fotografie di 90 gradi a sinistra, un must installarle in coppia), ma credo proprio che in massima parte non sappiano la differenza tra memoria operativa e memoria di massa.

Era quello che volevo dire, per di piu` le apparecchiature informatiche che vengono utilizzate cercano di non essere in tutti i sensi degli eleboratori elettronici di utilizzo generale in modo attivo. L'ultente di iOs non ha modo di vedere il filesystem , e nemmeno gli interessa, al contempo sono pero` dal punto di vista informatico oggetti molto piu` complessi e potenti rispetto ai computer che la MTV generation usava. Come ho detto prima per usare un M24 era necessario sapere che era un personal computer, ed anche un Macintosh si capiva che era un PC e quindi chi lo usava un minimo di comprensione del suo funzionamento doveva avercela.
Poi, esiste l'elefante nella stanza, ovvero internet. Se la visione telematica del mondo e` solo Facebook da cellulare ci si perde un sacco di cose, esiste il www, e per i piu` avventurosi ad esempio irc od i siti ftp, addirittura ci sono dei server con accessi telnet in stile bbs FIdo. La netiquette ormai sui nuovi mezzi e` obsoleta ed i danni si vedono e finiscono sui telegiornali.



  • anonimo
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21-04-18 03.27

mima85 ha scritto:
Il fatto è che i media generalisti, cioè quelli che - ripeto - non capiscono una ceppa di tecnologia, insistono con 'sta storia che "nativi digitali" siano a loro detta ferrati/portati per l'informatica. È su questo che si sta discutendo.


Veramente sei tu che stai ripetendo sto mantra dei media generalisti, tutto da verificare, peraltro. Citi con insistenza linux e i programmatori. Ebbene chi ti scrive ha iniziato a programmare in basic su Commodore vic 20 a 12 anni con i Papersoft della Jackson Edizioni. Ero un nativo digitale già nel 1984. Più tardi, linux è stato a lungo uno dei miei strumenti di lavoro. Fatta questa doverosa presentazione, permettimi di dirti che le competenze informatiche non c'entrano niente con il concetto di nativo digitale, che si riferisce a chi è nato qualche anno prima dell'avvento della rivoluzione digitale e vi si è ritrovato catapultato senza volontà alcuna. Questo è, nelle intenzioni di chi ha coniato il termine. Poi che uso se ne faccia del digitale, è soggettivo e non sta a me emettere sentenze se si tratti di generazioni mediocri o altro, non ho cotanta sapienza da ergermi a giudice dei valori altrui e non mi interessano le dispute. È inutile rovinarsi il fegato, se il trend sono i rapper e i dj potete solo prenderne atto. Non sarà il livore di qualche forumer amante della musica colta a cambiare il corso degli eventi.
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21-04-18 07.42

raptus ha scritto:
Ma scusa tu da ragazzino eri perfetto? Ti ricordo che quello che hai appena scritto era una delle frasi famose di CIOE'.


Esattamente, io da piccolo non ero perfetto e non compravo cioè ma proprio per questo non giravo un video, e soprattutto non lo mettevo in un luogo dove 4 miliardi di persone potevano schernirmi, ci sono ragazzine paranoiche che ricevono insulti e messaggi da pedofili e altri disagiati mentali, il pc con internet sono diventato da strumenti per accrescere l'intelletto a strumenti che diffondono ignoranza e anarchia
  • Constrictor
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21-04-18 09.06

@ fulezone
raptus ha scritto:
Ma scusa tu da ragazzino eri perfetto? Ti ricordo che quello che hai appena scritto era una delle frasi famose di CIOE'.


Esattamente, io da piccolo non ero perfetto e non compravo cioè ma proprio per questo non giravo un video, e soprattutto non lo mettevo in un luogo dove 4 miliardi di persone potevano schernirmi, ci sono ragazzine paranoiche che ricevono insulti e messaggi da pedofili e altri disagiati mentali, il pc con internet sono diventato da strumenti per accrescere l'intelletto a strumenti che diffondono ignoranza e anarchia
emo emo
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21-04-18 10.26

@ fulezone
raptus ha scritto:
Ma scusa tu da ragazzino eri perfetto? Ti ricordo che quello che hai appena scritto era una delle frasi famose di CIOE'.


Esattamente, io da piccolo non ero perfetto e non compravo cioè ma proprio per questo non giravo un video, e soprattutto non lo mettevo in un luogo dove 4 miliardi di persone potevano schernirmi, ci sono ragazzine paranoiche che ricevono insulti e messaggi da pedofili e altri disagiati mentali, il pc con internet sono diventato da strumenti per accrescere l'intelletto a strumenti che diffondono ignoranza e anarchia
Come dice saggiamente Spectrum vi state ergendo a giudici di un mondo intero solo per sfogarvi.
Un mio amico dice spesso e giustamente: "per fortuna che non c'erano gli smartphone ai nostri tempi!" - è verissimo, ci pensate quante cose sarebbero uscite? Vi ricordo che quando uscirono i primi modem 56k tutti scaricavano con Napster, ah questa non è anarchia vero?
Credete che le vostre coetanee fossero tanto diverse dalle ragazzine di youtube di oggi?
A parte che io questi video non li cerco, seguo corsi e recensioni.. al vostro tempo avete evitato di comperare Cioè, TopGirl e di guardare "Non è la rai" ora non potete semplicemente ignorarli?
Ah no gli anni novanta erano il tempio della correttezza e della purezza... (detto proprio nell'apice dell'era berlusconiana poi) mi fate ridere emo
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21-04-18 13.18

Spectrum ha scritto:
Veramente sei tu che stai ripetendo sto mantra dei media generalisti, tutto da verificare, peraltro


L'ho verificato io stesso leggendo articoli dove si parlava di "nativi digitali" e delle loro presunte capacità in informatica, e sentendo come parla la gente. Non sto scrivendo a sproposito, se no me ne stavo zitto e basta.

Qui c'è un piccolo esempio, riporto:

Un nativo è sicuramente qualcuno che conosce e gestisce perfettamente la tecnologia del suo tempo. I nativi digitali sanno sicuramente utilizzare al meglio i social media e sono sempre connessi alla Rete grazie all'esplosione delle app e del mobile. Ma conoscono anche i rudimenti della programmazione e sanno produrre i contenuti in totale autonomia


Qui dentro ci sono già due assunti che non sono veri, quelli che ho evidenziato in grassetto. Non è vero che i nativi digitali sanno sicuramente utilizzare e gestire perfettamente la tecnologia, la sanno usare si, ma molte volte non in modo ottimale.

E non è assolutamente vero che tutti conoscono i rudimenti della programmazione. Alcuni si, alcuni si spingono oltre e sono veramente bravi, ma la maggior parte no. Non che ci sia qualcosa di male in questo eh, per usare un PC od uno smartphone non devi essere programmatore, così come per usare un'auto non devi essere meccanico. Ma quel che dice quell'articolo semplicemente è falso, ed è proprio qui che verte il significato dei miei discorsi.

Anche sull'utilizzo al meglio dei social media ci sarebbe da discutere, vista la disinvoltura con cui tanti riversano su Internet tutti i dettagli della propria vita privata, spesso mettendosi nei guai (ma questo è un errore che fanno anche persone più anziane).

Vuoi un altro esempio? Leggi qui. Riporto:

Il neologismo è stato coniato per sottolineare le competenze digitali che questi giovani destreggiano con grande naturalezza tra cellulari, smartphone, computer ma dimostrano dimestichezza anche con la conoscenza della telematica e di Internet


Saper usare Internet non significa dimostrare dimestichezza con la conoscenza dei concetti che gli stanno dietro. Quella ce l'hanno i tecnici, tra cui sicuramente ci sono anche dei nativi digitali (ci sono ragazzi veramente molto in gamba con l'informatica). Ma non tutti i nativi digitali sono tecnici. L'articolo invece generalizza e fa intendere proprio quest'ultima cosa.

Spectrum ha scritto:
Fatta questa doverosa presentazione, permettimi di dirti che le competenze informatiche non c'entrano niente con il concetto di nativo digitale, che si riferisce a chi è nato qualche anno prima dell'avvento della rivoluzione digitale e vi si è ritrovato catapultato senza volontà alcuna.


Ma infatti, è esattamente quello che sto dicendo anch'io. "Nativo digitale" non significa automaticamente avere delle competenze informatiche avanzate, eppure tante persone e tanti giornalisti fanno l'accostamento "nativo digitale = persona con competenze informatiche avanzate" (vedi gli esempi sopra). È un accostamento sbagliato, punto. "Nativo digitale" significa, come dici te, una persona che è nata in un'epoca in cui la telecomunicazione digitale e l'uso di smartphone e computer sono diventati naturali nella quotidianità di tutti i giorni. Ma il significato si ferma qui.

Spectrum ha scritto:
È inutile rovinarsi il fegato, se il trend sono i rapper e i dj potete solo prenderne atto. Non sarà il livore di qualche forumer amante della musica colta a cambiare il corso degli eventi.


Dov'è che avrei parlato di DJ e rapper nei miei commenti?
  • mima85
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21-04-18 13.34

raptus ha scritto:
Come dice saggiamente Spectrum vi state ergendo a giudici di un mondo intero solo per sfogarvi.


raptus ha scritto:
Ah no gli anni novanta erano il tempio della correttezza e della purezza... (detto proprio nell'apice dell'era berlusconiana poi) mi fate ridere emo


Se stai scrivendo rivolto anche a me, preciso che io non devo sfogarmi ne sto facendo il giudice di nessuno, sto semplicemente spiegando perché "nativo digitale" non significa automaticamente "persona con competenze informatiche".

Preciso che il tono un po' perentorio che ho usato in alcuni miei commenti non è assolutamente indirizzato ai "nativi digitali", ma ai giornalisti che generalizzano e li fanno passare tutti come tecnici compententi, quando la realtà invece è diversa. Nel mio post sopra a questo ho approfondito questo aspetto.
  • orange1978
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21-04-18 14.21

no beh ALT...visto che è rivolto a me, facciamo un paio di precisazioni.

allora che gli anni 90 non fossero il simbolo della purezza mi pare OVVIO, nessuno lo ha mai sostenuto, dopo la rivoluzione del 1968 si è andati in caduta libera, sotto certi ounti di vista.

pero dato che la perfezione non esiste, ovviamente, e considerando che io i 90 li ho vissuti prima da studente delle scuole medie inferiori, poi da liceale e coincidono con la mia adolescenza posso dire di avere una certa esperienza come molti di voi credo.

allora non saranno stati il simbolo della purezza, vero....ma non dite stronzate del tipo che eravamo come i ragazzi di oggi.
c'era EQUILIBRIO, tra passione giovanile sfrenata, voglia di divertirsi, un pochino di disimpegno (ma meno molto meno che negli 80 in cui proprio si è toccato il fondo), e cosa importante nei 90s c'era RISPETTO per il prossimo, anche allora esistevano fenomeni come bullismo etc ma non ai livelli di oggi.

sentite, io il liceo scientifico l'ho fatto per cinque anni e per tre anni le medie e in istituti a milano non a canicattì con qualche studente....allora MAAAAAI...e poi mai ho visto/sentito scene del tipo di quelle che si vedono su scuolazoo e you tube, che sono nate proprio grazie al digitale che purtroppo come l'energia nucleare, stupenda ma pericolosissima....dai in mano l'energia nucleare alle formiche o a un coglione come napoleone e probabilmente il mondo durerà pochi mesi.

il digitale lo hanno dato in mano a delle capre e il risultato è questo.

ma sapete che se ai miei "tempi" e non sono certo un vecchio, non parlo di un secolo fa, se nel 1994 mi fossi tirato giu le mutande mostrando il culo alla prof o mi fossi incollato un assorbente finto colorato di rosso dicendo "prof ho le mestruazioni posso andare in bagno aiutooo" oppure se avessi insultato il prof e rovesciato il banco in classe urlando....chiamavano la polizia? xD Minimo....ero espulso e poi i miei sarebbero venuti e mi avrebbero preso a calci nel culo.

e invece tutto finisce su you tube, senti la prof che fa "insomma basta va al posto dai....".....INSOMMA BASTA ANDATE AL POSTO?????

nessuno vuole una societa tipo fascismo o corea del nord nche se sotto certi aspetti sono migliori (sotto certi aspetti eh non tutti ovviamente) in cui le maestre e i prof ti prendevsno a sberle o a bacchettate sulla testa nel vero senso della parola, ma oggi è l'esatto contrario.

negli anni 90 la scuola non era come ai tempi del regno di italia di mussolini, si scherzava ci divertivamo un sacco...ma sapevamo benissimo dove fermarsi, e se c'era uno studente che mandava a fanculo i prof o era violento si trattava di un caso spesso ultraripetente che a 16 anni ancora era in terza media, da cui alla fine tutti prendevano le distanze.

oggi invece SEI FAMOSO E FIGO perche in classe ti sei tirato giu le mutande davanti alla professoressa e sei finito su scuola zoo.

mi fa andare il sangue alla testa pensare che in un forum in cui ci dovrebbe essere cultura la gente giustifica tutto cio dicendo "eh siete voi che non volete rassegnarvi" io mi sono rassegnato da tempo ma due belle bestemmione in senso figurato le tiro eh.....perche finche non se ne parla nel mondo di questo e finche non si fa qualcosa x cambiare le cose sarà sempre peggio.
  • orange1978
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21-04-18 14.35

il digitale purtroppo NON STA DIFFONDENDO la conoscenza, sta diffondendo ignoranza a go gò, nel senso che pochissimi lo usano per scopi come appunto "imparare e conoscere"

citando appunto scuola zoo, oggi col digitale "condividi e ottieni views e likes", e in nome di queste sei disposto a tutto anche a calpestare il prossimo, l'obiettivo è diventare famoso e avere visualizzazioni non importa come le ottieni.

ma vi rendete conto che ce gente che va in giro a prendere a padellate in testa il prossimo, a dare calci, sputargli addosso etc etc....e poi alla fine "scusa è un prank"? MA SIAMO FUORI? a volte in modo pericoloso tipo dandogli fuoco al giornale roba che se per caso prende fuoco un vestito succede un disastro, per non parlare del fatto che magari spaventi un cardiopatico e ci resta secco.
un tempo c'erano le candid camera ma erano fatte da staff in situazioni controllate in cui c'era un intera troupe anche con un medico nel caso fosse andata fuori controllo la situazione, e non da due dementi di 17 anni con il telefonino.

e vogliamo parlare dei siti come badoo? che hanno rovinato e rovinano relazioni con il risultato che oggi tutti hanno l'amante e i matrimoni durano si e no pochi mesi? certo anche un tempo c'erano le separazioni ma oggi siamo al limite, oggi non si lotta...appena una cosa non va bene la cambio, esattamente come si farebbe con un mac o un iphone (il modello nuovo è piu bello e il mio funziona male, benissimo lo butto e prendo il nuovo, chi me lo fa fare di aggiustarlo? e cosi fanno con gli esseri umani).

ci sono cose assurde del tipo che la vita di un cane o un gatto o di una mucca conta piu di quella di un essere umano, leggetevi i commenti dei vegani su facebook e sono VERI non inventati e sono migliaiaaaaaaa....non parliamo di cento pazzi in tutta italia, parliamo di centinaia di migliaia che augurano esplicitamente la morte alla gente, ho letto di una che sotto la foto di un bimbo che mangiava da mc donalds scrive "bastardo spero creperai di tumore te e la tua famiglia!"....a un bimbo che mangia un hamburger ahahahah solo perche tu sei vegana!

.....e questi sarebbero i vantaggi di avere il digitale? ma a sto punto molto meglio l'analogico.

anche negli anni 80 c'erano i vegani, i vegetariani, gli estremisti in generale...ma non potevano dare voce in questo modo alle loro idee e comunque c'era sempre il rispetto, non si toccavano mai estremi del genere.

e questo vale per tutto anche per i tatuaggi, certo che nei 90 si facevano ma ne facevi uno, non andavi in giro con braccia gambe e torace completamente tatuate, a meno che non eri uno di quei tipi ultra alternativi visti minimo come sbandati.

EQUILIBRIO....questa è la parola chiave ragazzi...EQUILIBRIO....sono saltati gli equilibri, i "nativi digitali" sapranno usare le app ma generalmente non riescono piu a distinguere la realtà dal mondo digitale in cui tutto è permesso, non c'è piu autorità ne rispetto per il prossimo.

non mi permetto di dire che nel 1980 o nel 1990 il mondo era cento volte meglio, però sicuramente c'era piu eleganza, cortesia, educazione e rispetto verso il prossimo, almeno in italia.

esempio, quando mi metto lo smalto nero sulle unghie, i vecchietti in montagna nel trentino, tutta gente ignorante e senza cultura, mai una volta mi hanno mancato di rispetto anzi sempre gentilissimi con me "ah sei un bravo ragazzo!"
anche se mi vestivo strano e mi truccavo, mentre con i giovani classe 1999 in poi, cresciuti con internet e globalizzazione che dovrebbero essere molto piu aperti di vedute dei loro nonni cresciuti in una valle senza tv e internet, un disastro!
litigate insulti risse sfiorate perche? ...perche "ah ecco il frocio con le unghie nere"...."ma perche hai i capelli lunghi? ma ti piacciono gli uomini vero?" anche se ero con la mia ragazza!
è pazzesco, i nonni non globalizzati mi rispettano e mi stimano, anche se "strano", i ragazzini digitali invece sembrano usciti dal medioevo come mentalità.
  • zerinovic
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21-04-18 14.53

orange1978 ha scritto:
EQUILIBRIO....questa è la parola chiave ragazzi...EQUILIBRIO....sono saltati gli equilibri,

Eh già é un pó che lo dico...emo
Sono d'accordo con te.
Aggiungo che da quando è.stato abolito il santo scapaccione, e nei casi piu gravi il santo "due sberle e zitto"
Ne é venuto fuori una generazione senza rispetto,aggravato poi da sempre più genitori senza spina dorsale, che hanno addirittura paura nel punire privandoli ad esempio di un Smartphone...
Oggi pare abbia il sopravvento il rapporto finto...dove il genitore reagisce in modo passivo/aggressivo facendo letteralmente perdere il senso delle cose al propio figlio.(es: Portarlo dallo psicologo)
Non c'è desiderio, aspetto fondamentale per far nascere una passione, uno chiede e gli si da....
No grazie, io con i miei figli,adotto il mio sistema.quello che mi ha cresciuto, insegnadomi il rispetto per le persone, e per me stesso.