Keybed indecenti

  • maverplatz
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28-04-17 11.21

raptus ha scritto:
Perchè è "synth action", nel mondo sintetizzatori ci sono keybed anche peggiori come dimensioni.


Ovviamente mi riferivo al solo passo standard per le tastiere "synth-action" (23 mm); senza entrare nel mondo delle "mid-size" (es. Korg Minilogue / Monologue) o delle "mini".
Tra tutti i synth che possiedo, le keybed più corte sono quelle del Roland VR09 (uguale a FA06) e Nord Lead 2X (la peggiore in assoluto: bianchi 130 mm, neri 75 mm !); più corte di queste non ne ho mai avute.
  • anonimo

28-04-17 11.23

la corsa al risparmio ha portato a questo, il tasto non conta più nulla tanto si aggiusta tutto dopo...
  • anonimo

28-04-17 12.41

@ michelet
Roland ha il difetto di equipaggiare i suoi sintetizzatori a 61 note, di tastiere dalle dimensioni più contenute. Ad esempio con Juno G (che avevo) e PCR-M80 che ho, i tasti tasti bianchi, oltre ad avere una passo più stretto di altre analoghe tastiere, ha pure i tasti neri che offrono maggiore resistenza dei primi. E questo rende faticosi i passaggi rapidi, specialmente per chi non ha grandissima tecnica come il sottoscritto.
Le uniche tastiere synth action che trovo degne di tale nome, sono quelle dell'Access Virus TI2 e della "vecchia" Roland G1000. Tutto il resto prodotto prima e dopo non mi sembra possa essere ricordato per qualità costruttiva suonabilità.
Io ho provato la juno ds61, e la tastiera non mi sembra affatto la stessa della fa 06 ( che avevo già avuto occasione di testare. ) Sembrerebbe più dinamica e semipesata. Anche se non lo è. Resta il fatto che anche questa ha il passo ridotto.
In ordine di meccaniche orrende direi:
Korg krome pa 600 m50 ( sempre la stessa porcheria
Yamaha mo x psr idem
Roland per i tasti ridotti. Ma action gradevole ( Juno ds)
Migliore in assoluto ( parlo di roba vecchia)
La meccanica fatar del g 800. Mai più vista su nuovi arranger.
  • zerinovic
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28-04-17 12.44

@ maxpiano69
Peró non é synth action, se il riferimento di rdanl80 é la Novation SL MK II 61 allora forse parliamo di cose un po' diverse (semmai, in ambito Fatar/Studiloogic si potrebbe citare la tastiera dello Sledge, peccato che la Studiologic non proponga anche una master con quel keybed).

Per il resto, come diceva hrestov, é colpa della corsa al risparmio (apparente...)
Credo che il suo riferimento sia il pc3...infatti quasi tutte le synth Action non gli piacciono, attenzione perche quella del krome viene indicata come semipesata...
Personalmente non vedo ragioni nel preferire un key synth Action ad una semipesata...sempre che la semipesata sia come quella di Numa compact o kurz pc3.
  • anonimo

28-04-17 12.47

@ zerinovic
Credo che il suo riferimento sia il pc3...infatti quasi tutte le synth Action non gli piacciono, attenzione perche quella del krome viene indicata come semipesata...
Personalmente non vedo ragioni nel preferire un key synth Action ad una semipesata...sempre che la semipesata sia come quella di Numa compact o kurz pc3.
Ne hanno di coraggio sta gentaglia a definirla semipesata. 🤣

28-04-17 12.50

Posto solo per dire che comprendo quanto dici riguardo la novation SL mk2. Posseduta per circa un annetto, da spenta è probabilmente la miglior master mai provata (imho).
Da accesa, non permette un perfetto controllo dinamico praticamente su nulla, e nonostante i vari cambi di curva dinamica, non riuscivo praticamente a suonarci nulla, se non i synth.

Ti consiglio invece di rivalutare la moxf06.La meccanica provata da spenta fa cagare, ma una volta accesa risponde benissimo in termini dinamici, ed è,nonostante la apparente fragilità, suonabilissima.
  • anonimo
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28-04-17 13.34

raptus ha scritto:
La Juno ds 61 e la FA06 hanno la stessa keybed, che poi è la stessa della VR09,A49 e della A800.


Ho sia FA06 che VR09 ed in confronto a tante altre le trovo perlomeno suonabili.

Mox6 e' insuonabile per i pianoforti, con dinamiche vergognose (ma io la uso per i synh, compresi quelli pilotati in remoto9.
Kingkorg e' scandalosa (acquistata nuova a prezzo di svendita, la uso solo per i synth).

Costano poco? Parliamo di due milioni di lire, nell'epoca dove l'elettronica e' scesa di prezzo e gran parte di quei prodotti sono polpettoni ritriti che non hanno neppure il costo di sviluppo.

A me vanno bene perche' per i pianoforti uso Clavinova (e per i synth il resto) ma se dovessi suonarci in giro ci sarebbe da cristonare, e prenderei piuttosto una vecchia motif ES, che come tasto mi andava piu' che bene.

Perfino i suoni perdono di qualita' : i supernatural di FA 06, sul Clavinova sono egregi, mentre sull'FA sembrano implastichiti.

Sono cose che sapevo da prima di comprare questi strumenti, li uso in casa ed i suoni li abbino alla tastiera piu' idonea per riprodurli.

I suoni del Blofeld ad esempio, rendono molto bene pilotati dal Mox, ma i pianoforti del Mox non li uso neppure, perche' se devo trasferirli al Clavinova, tanto vale usare Clavinova stesso o Integra7 che hanno timbriche migliori..

Fortunatamente le mie scelte son state fatte tenendo conto di tutto cio', e non mi lamento. Pero' se dovessi prendere una tastiera per fare live, di sicuro non comprerei mezze misure : meglio una sola ma buona, che tanti giocattolini pieni di suoni, ma meccanicamente sgradevoli.



  • maverplatz
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28-04-17 13.35

mirkogig ha scritto:
Io ho provato la juno ds61, e la tastiera non mi sembra affatto la stessa della fa 06 ( che avevo già avuto occasione di testare. ) Sembrerebbe più dinamica e semipesata. Anche se non lo è. Resta il fatto che anche questa ha il passo ridotto.


Non ho avuto modo di provarla, ma a occhio sembrava identica a quella montata su FA06 e VR09 (e sarebbe quantomeno curioso se la DS61 avesse una tastiera migliore del modello superiore FA06, ma tutto è possibile).
Le Roland NON hanno il passo ridotto (è sempre 23 mm), ma i tasti più corti.
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28-04-17 13.37

@ maverplatz
mirkogig ha scritto:
Io ho provato la juno ds61, e la tastiera non mi sembra affatto la stessa della fa 06 ( che avevo già avuto occasione di testare. ) Sembrerebbe più dinamica e semipesata. Anche se non lo è. Resta il fatto che anche questa ha il passo ridotto.


Non ho avuto modo di provarla, ma a occhio sembrava identica a quella montata su FA06 e VR09 (e sarebbe quantomeno curioso se la DS61 avesse una tastiera migliore del modello superiore FA06, ma tutto è possibile).
Le Roland NON hanno il passo ridotto (è sempre 23 mm), ma i tasti più corti.
A occhio è triste dirlo .A mè è sembrata diversa. Non escludo che abbiano migliorato il tocco. Quella del vr09 e del fa 06 è brutta in tutti i sensi.
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28-04-17 13.53

valenciano ha scritto:
Ho sia FA06 che VR09 ed in confronto a tante altre le trovo perlomeno suonabili.

Mox6 e' insuonabile per i pianoforti, con dinamiche vergognose (ma io la uso per i synh, compresi quelli pilotati in remoto9.


Dai vari post, mi rendo conto che la percezione soggettiva sulle tastiere è comunque molto forte.
Possiedo (ed uso) sia VR09 che MOX6: in mia opinione sono entrambe pessime keybed, ma per me è molto più complicato suonare parti di pianoforte nello spazio ridotto della VR09, mentre non ho alcun problema a gestire la dinamica sulla MOX6.
Una questione nota della MOX6 nei suoni di piano e piano el. sono i volumi delle voice impostati a dei livelli ridicoli; sono tutti da modificare e risalvare.
  • anonimo

28-04-17 14.01

CoccigeSupremo ha scritto:
Ti consiglio invece di rivalutare la moxf06


avevo una mox6 tasto decisamente scarso, altra categoria il tasto della tyros o del motif
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28-04-17 14.17

@ maverplatz
valenciano ha scritto:
Ho sia FA06 che VR09 ed in confronto a tante altre le trovo perlomeno suonabili.

Mox6 e' insuonabile per i pianoforti, con dinamiche vergognose (ma io la uso per i synh, compresi quelli pilotati in remoto9.


Dai vari post, mi rendo conto che la percezione soggettiva sulle tastiere è comunque molto forte.
Possiedo (ed uso) sia VR09 che MOX6: in mia opinione sono entrambe pessime keybed, ma per me è molto più complicato suonare parti di pianoforte nello spazio ridotto della VR09, mentre non ho alcun problema a gestire la dinamica sulla MOX6.
Una questione nota della MOX6 nei suoni di piano e piano el. sono i volumi delle voice impostati a dei livelli ridicoli; sono tutti da modificare e risalvare.
Concordo che sia una cosa decisamente soggettiva.
Peccato per Roland FA06, mettevano una keybed semipesata e si sarebbe pappata quasi tutto il suo mercato, d'altro canto col cavolo che la trovereste usata a così poco.

  • anonimo

28-04-17 14.28

Io mi sono comprato la FA 08 e ci vado da dio
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28-04-17 14.39

@ anonimo
Io mi sono comprato la FA 08 e ci vado da dio
e cosa gli suoni? emo
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28-04-17 14.45

@ anonimo
e cosa gli suoni? emo
1) noi vogliamo dio
2) ti saluto croce santa
3) accendi un diavolo in me

emoemo
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28-04-17 15.03

@ anonimo
1) noi vogliamo dio
2) ti saluto croce santa
3) accendi un diavolo in me

emoemo
Anch' io sono passato alla FA08 e ne sono pienamente soddisfatto. Detto questo una FA06 coi tasti tipo la Electro (semipesata) per me avrebbe venduto parecchio.emo
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28-04-17 15.20

@ anonimo
Io mi sono comprato la FA 08 e ci vado da dio
E' suonabile, e non ho problemi a farci di tutto, pero' la sensazione al tocco non e' cosi' gradevole. (post edit : mi scuso ma io mi riferivo alla FA06 : la 88 tasti non l'ho mai provata e non ho elementi per dare un giudizio).

Di certo e' decisamente migliore di quella del Mox che e' inaccettabile per il tipo di strumento e per i suoni che incorpora.

Ai tempi del DX11 e del D10 facevano cose migliori anche su tastiere "entry level" : quindi non e' una questione di prezzo, ma di tagli per il loro profitto.

Stanno togliendo gli expanders dal mercato, per costringerci comunque a comprare tastiere di quel tipo.
Come mai non fanno expanders Moxf, Fa ecc (versioni scaled di integra, motif ecc.)?.. Perche' quelle tastieracce ce le vendono a prezzo pieno, nonostante siano fatte in economia !.

Una volta la differenza tra la tastiera e la sua versione expander era di 300 euro circa, pero' ti mettevano una buona tastiera (e credo che con quella cifra glie ne avanzi pure)... pero' ora si sono accordati per venderci questi plasticoni e non c'e' alternativa.

Io sono tradizionalista, ma a questo punto fa davvero bene chi passa ai VSTi : compra una sola tastiera, e poi aggiorna solo il software.
  • maverplatz
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28-04-17 15.47

valenciano ha scritto:
Una volta la differenza tra la tastiera e la sua versione expander era di 300 euro circa, pero' ti mettevano una buona tastiera (e credo che con quella cifra glie ne avanzi pure)... pero' ora si sono accordati per venderci questi plasticoni e non c'e' alternativa.


Vero. Quando metto le mani sulle keybed del DX7IID o del D50, mi sembra un altro mondo...

È già stato detto, da "fan" del VR09 (io trovo magnifica la funzionalità e la semplicità del suo pannello frontale): lo immaginate se avesse avuto una buona waterfall (allo stesso prezzo, ma anche qualcosina in più) ?
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28-04-17 17.04

ho letto alcune recensioni della Akai MPK261 e a quanto pare hanno migliorato la tastliera, che nella precedente versione era (cito da quello che ho letto, purtroppo mai provata) uno schifo. confermate (se avete avuto sottomano entrambi i modelli)?
  • anonimo
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28-04-17 18.48

@ maverplatz
valenciano ha scritto:
Una volta la differenza tra la tastiera e la sua versione expander era di 300 euro circa, pero' ti mettevano una buona tastiera (e credo che con quella cifra glie ne avanzi pure)... pero' ora si sono accordati per venderci questi plasticoni e non c'e' alternativa.


Vero. Quando metto le mani sulle keybed del DX7IID o del D50, mi sembra un altro mondo...

È già stato detto, da "fan" del VR09 (io trovo magnifica la funzionalità e la semplicità del suo pannello frontale): lo immaginate se avesse avuto una buona waterfall (allo stesso prezzo, ma anche qualcosina in più) ?
Quelle erano le top di gamma, ma anche le scaled down avevano keybed migliori di quelle odierne.

La mia prima tastiera seria (master) fu la Roland MKB 1000. Tasti in legno, ottima pesatura (per l'epoca), ed una chicca piu' unica che rara : sotto la mastodontica tastiera, c'erano due leve che girate con un movimento particolare, consentivano di bloccare tutti i tasti in posizione di riposo, durante il trasporto, o in lunghe fasi di inutilizzo.

Non e' paragonabile perche' era un oggetto da studio o da grandi palchi, pero' le meccaniche dell'epoca venivano davvero fatte con grande cura.

Oggi c'e' troppa cineseria negli oggetti che acquistiamo, ed il problema non sono i cinesi di per se, ma il fatto che abbiano preso in mano la plastica.
Anche le cose piu' semplici riescono a sbagliarle e renderle inaffidabili : dietro la rottura cronica dei tasti del mininova c'e' un'errore talmente banale che neppure un bambino dispettoso sarebbe riuscito a fare.