22-04-11 22.45
SimonKeyb ha scritto:
è come fare un HAMMOND con dentro suoni campionati di pipe organ!!!
oppure un MOOG che emula i flautini e le trombe...
ma si può??
Infatti.
Secondo me (e premetto che potrei avere torto) stiamo assistendo a una evoluzione del concetto di tastierismo.
Dopotutto basta guardare i vari segmenti: digital piano, workstation, synth, arranger.
Una volta questi strumenti avevano una spiccata differenza dal punto di vista sonoro, tanto che era quasi assurdo cercare di paragonare i suoni di un segmento con un altro.
Oggi invece se ci fate caso le cose si stanno livellando non poco.
Un arranger ha suoni belli tanto quanto una workstation (pensate a Tyros giusto per fare un esempio).
E una WS ha suoni belli tanto quanto un digital piano (pensate a Kronos ad esempio).
Insomma se una volta il cercare di paragonare macchine completamente diverse tra loro era "diabulus", oggi questo discorso non è più tanto così, la qualità sonora generale di tutte queste tastiere (anche se appartenenti a settori diversi) è estremamente elevata, per non dire altamente competitiva.
Non solo.
Si assiste anche a un radicale scoinvolgimento di certe categorie di macchine le quali, per definizione, dovrebbero fare soltanto delle cose specifiche, ma poi sul lato pratico vanno a farne altre che nulla hanno a che vedere con la tipologia di strumento.
Giusto qualche esempio per far capire il concetto: un Roland RD700 o un kawai MP6 oltre a fare i "piani digitali" fanno anche suoni che non centrano niente con un piano digitale (archi, synth, chitarre, batterie, cori, etc etc), ossia di fatto cercano di "pestare i piedi" (concedetemi questo termine) alle workstation.
Stessa cosa per il noto Nord Stage, dichiarato apertamente come stage piano, ma si permette di fare anche hammond migliori delle WS e suoni di synth da vero sintetizzatore, nonostante il NS non è un sintetizzatore, è uno stage piano.
Oppure dall'altra parte abbiamo Kronos e JP80 che si affacciano al pubblico cercando di pestare i piedi agli stage pianos quanto a qualità dei suoni di pianoforte.
In sostanza quello che sto notando è proprio questo ridimensionamento globale degli strumenti, dove lentamente si stanno svanendo le specifiche categorie che c'erano una volta, per lasciare spazio a una nuova categoria di... chiamiamoli... "
strumenti generici tutto fare di altissimo livello sonoro".
I digital piano stanno diventando sempre più WS.
Le WS stanno diventando sempre più digital piano.
Gli arranger idem.
I sintetizzatori anche (basta pensare al Nord Wave, ossia un synth, ma che usa campioni di strumenti veri come si trovano nelle WS).
Io in tutto questo vedo una corsa irrefrenabile al "
tutto compreso e tutto bello".
E poco importa se sia un digital piano, o una WS, o un synth.
Quello che si nota è che, qualunque sia la natura dello strumento, c'è quasi sempre questa caratteristica del "
tutto compreso e tutto bello".
Il JP80 non si discosta da questa moda.
E' un synth, non un digital piano, ma si permette di fare cose che teoricamente non dovrebbero riguardargli (i pianoforti).
E il bello è che le fa pure bene!
Da quì vien da chiedersi: ha ancora senso nel 2011 parlare di
tipologie di strumenti?
Parliamone.
Edited 22 Apr. 2011 20:53