Recensione corsi online italiani di pianoforte

Raptus 11-03-24 10.36
Ciao,
visto che non esiste un post di questo tipo (forse nessuno ha il coraggio di farlo), dal basso della mia nullità musicale vi propongo questa breve recensione dei corsi online IN ITALIANO che ho fatto...e ne ho fatti tanti in 15 anni (povere tasche):

- Pianosolo.it (ora PianoSolo Maestro):
ho seguito diversi corsi su questo sito, è una delle risorse più "vecchie" sul pianoforte online in Italia. Principalmente legato alla musica classica, ho seguito i corsi di Cristian Salerno (quando ancora ci collaborava) e non mi ero trovato male se uno cerca una infarinatura classica che potrebbe dare un maestro neo diplomato. Non mi sono piaciuti i corsi legati al Jazz con Riccardo Arrighini, secondo me troppo complicati per un neofita sia del genere che dello strumento.
Voto: 6 e mezzo, del resto quando c'è poco materiale online in Italiano ci si accontentava.

YouJazz & simili:
attenti ai corsi che prendete sulle piattaforme generiche che hanno insegnanti misti. Io ho preso una fregatura e non credo che rifarò ancora lo stesso errore. Se volete approfondisco in privato.
Voto: 6 tirato perché sono buono

Tino Carugati:
Una manna dal cielo per quanto riguarda le risorse gratuite di qualità online, uno dei primi pianisti Youtuber italiani che seguo. Indispensabile se si ha bisogno di qualche dritta per suonare qualche brano, io stesso ho preso spunto da alcune sue versioni per fare dei live. Unico difetto, ma non è un problema suo, è che usa un approccio molto personale nel suonare che non sempre è in linea con quello che farebbe un insegnante di Conservatorio. A molti (compreso me) questo non importa ma se dovete studiare dei brani per prepararvi in maniera accademica potrebbe essere un problema.
Voto: 7.5, darei 9 se includessi anche simpatia e gentilezza

- PianoSegreto (Giuseppe Malinconico):
ha un metodo scientifico e si concentra sul pianoforte moderno e jazz. A mio avviso è ancora una delle risorse online migliori perché tiene un approccio schematico: parte dalle basi, individua gli elementi, crea una progressione degli studi.
Avessi avuto la possibilità di avere i suoi corsi quando ero giovane ne avrei tratto sicuro beneficio. Unico difetto, a quanto ho capito non fa l'insegnante a tempo pieno e potrebbe non seguirvi in caso di richieste specifiche.
Voto: 8

Valerio Silvestro:
Attualmente secondo me è la migliore risorsa online (italiana) sulla musica moderna al pianoforte.
Mentre PianoSegreto schematizza e organizza lo studio, Valerio fa di più: ti dice esattamente COME andrebbero studiate le cose.
Perché parliamoci chiaro, un conto è dire di studiare le scale, un altro è dire che le scale andrebbero studiate talmente bene che ricavarle a tempo zero per voi deve risultare naturale.
Sono due cose completamente diverse, ecco, questo è Valerio. Propone un metodo che semplicemente funziona. Avessi studiato subito così, probabilmente non mi sarei mai ritirato dal Conservatorio.
Il difetto di Valerio? Che è un personaggio e, da buon napoletano, è molto umorale. Se lo trovate nella giornata sbagliata oppure non è in forma potrebbe variare molto la qualità della lezione. Ma questo solo in tempo reale, non c'è questo problema nelle registrazioni ovviamente.
Voto: 9

Tutto il resto lo seguo su canali e piattaforme straniere, che sono purtroppo ancora superiori al livello italiano.
Fatemi sapere cosa ne pensate o se ne avete altri da aggiungere :)
jacus78 11-03-24 14.30
Credo che l'approccio vis a vis, fisico, di presenza, sia ancora la miglior scelta da fare.
Con i miei allievi stavo quasi perennemente dietro e in piedi, con le mie mani sulle loro spalle per assicurarmi che gli arti fossero rilassati, la schiena dritta e i gomiti aderenti ma non troppo ai fianchi, e che spesso e volentieri mettevo una mano sopra e sotto i loro polsi per sorreggerli e/o appesantirli secondo le esigenze del brano per assicurarmi che avessero un'impostazione corretta. E per ultimo mi accertavo che le unghie fossero ben corte e che le dita picchiassero curve sui tasti e non piatte...Così facevano i miei maestri con me, così ho fatto io con i miei allievi.
Secondo la mia opinione, le lezioni su uno strumento vanno fatte in presenza. Non dico che online non si impari, ma tanti dettagli e/o errori, purtroppo e per ovvi motivi non sono visti/sentiti da chi ci segue.
DomeYa 11-03-24 15.05
@ Raptus
Ciao,
visto che non esiste un post di questo tipo (forse nessuno ha il coraggio di farlo), dal basso della mia nullità musicale vi propongo questa breve recensione dei corsi online IN ITALIANO che ho fatto...e ne ho fatti tanti in 15 anni (povere tasche):

- Pianosolo.it (ora PianoSolo Maestro):
ho seguito diversi corsi su questo sito, è una delle risorse più "vecchie" sul pianoforte online in Italia. Principalmente legato alla musica classica, ho seguito i corsi di Cristian Salerno (quando ancora ci collaborava) e non mi ero trovato male se uno cerca una infarinatura classica che potrebbe dare un maestro neo diplomato. Non mi sono piaciuti i corsi legati al Jazz con Riccardo Arrighini, secondo me troppo complicati per un neofita sia del genere che dello strumento.
Voto: 6 e mezzo, del resto quando c'è poco materiale online in Italiano ci si accontentava.

YouJazz & simili:
attenti ai corsi che prendete sulle piattaforme generiche che hanno insegnanti misti. Io ho preso una fregatura e non credo che rifarò ancora lo stesso errore. Se volete approfondisco in privato.
Voto: 6 tirato perché sono buono

Tino Carugati:
Una manna dal cielo per quanto riguarda le risorse gratuite di qualità online, uno dei primi pianisti Youtuber italiani che seguo. Indispensabile se si ha bisogno di qualche dritta per suonare qualche brano, io stesso ho preso spunto da alcune sue versioni per fare dei live. Unico difetto, ma non è un problema suo, è che usa un approccio molto personale nel suonare che non sempre è in linea con quello che farebbe un insegnante di Conservatorio. A molti (compreso me) questo non importa ma se dovete studiare dei brani per prepararvi in maniera accademica potrebbe essere un problema.
Voto: 7.5, darei 9 se includessi anche simpatia e gentilezza

- PianoSegreto (Giuseppe Malinconico):
ha un metodo scientifico e si concentra sul pianoforte moderno e jazz. A mio avviso è ancora una delle risorse online migliori perché tiene un approccio schematico: parte dalle basi, individua gli elementi, crea una progressione degli studi.
Avessi avuto la possibilità di avere i suoi corsi quando ero giovane ne avrei tratto sicuro beneficio. Unico difetto, a quanto ho capito non fa l'insegnante a tempo pieno e potrebbe non seguirvi in caso di richieste specifiche.
Voto: 8

Valerio Silvestro:
Attualmente secondo me è la migliore risorsa online (italiana) sulla musica moderna al pianoforte.
Mentre PianoSegreto schematizza e organizza lo studio, Valerio fa di più: ti dice esattamente COME andrebbero studiate le cose.
Perché parliamoci chiaro, un conto è dire di studiare le scale, un altro è dire che le scale andrebbero studiate talmente bene che ricavarle a tempo zero per voi deve risultare naturale.
Sono due cose completamente diverse, ecco, questo è Valerio. Propone un metodo che semplicemente funziona. Avessi studiato subito così, probabilmente non mi sarei mai ritirato dal Conservatorio.
Il difetto di Valerio? Che è un personaggio e, da buon napoletano, è molto umorale. Se lo trovate nella giornata sbagliata oppure non è in forma potrebbe variare molto la qualità della lezione. Ma questo solo in tempo reale, non c'è questo problema nelle registrazioni ovviamente.
Voto: 9

Tutto il resto lo seguo su canali e piattaforme straniere, che sono purtroppo ancora superiori al livello italiano.
Fatemi sapere cosa ne pensate o se ne avete altri da aggiungere :)
Molto interessante. Mille grazie
Raptus 11-03-24 15.43
@ jacus78
Credo che l'approccio vis a vis, fisico, di presenza, sia ancora la miglior scelta da fare.
Con i miei allievi stavo quasi perennemente dietro e in piedi, con le mie mani sulle loro spalle per assicurarmi che gli arti fossero rilassati, la schiena dritta e i gomiti aderenti ma non troppo ai fianchi, e che spesso e volentieri mettevo una mano sopra e sotto i loro polsi per sorreggerli e/o appesantirli secondo le esigenze del brano per assicurarmi che avessero un'impostazione corretta. E per ultimo mi accertavo che le unghie fossero ben corte e che le dita picchiassero curve sui tasti e non piatte...Così facevano i miei maestri con me, così ho fatto io con i miei allievi.
Secondo la mia opinione, le lezioni su uno strumento vanno fatte in presenza. Non dico che online non si impari, ma tanti dettagli e/o errori, purtroppo e per ovvi motivi non sono visti/sentiti da chi ci segue.
Non ho mai detto che siano sostitutivi in toto, sono corsi che sono intesi come complemento. Non tutti possono avere la fortuna di avere un maestro preparato (e bravo) a disposizione tutti i giorni e non tutti possono avere il tempo per andare a scuola o da un insegnante perché semplicemente, lavorano.
Per quanto riguarda la teoria, online si può fare tutto tranquillamente.

Ovvio che nessuno può insegnare online la tecnica ma nessuno di questi corsi lo fa emo
giosanta 11-03-24 16.19
jacus78 ha scritto:
Credo che l'approccio vis a vis, fisico, di presenza, sia ancora la miglior scelta da fare...

Indiscutibile, ma...
Raptus ha scritto:
Non ho mai detto che siano sostitutivi in toto...

In pratica, per molti, anche questo è verissimo.
artemiasalina 11-03-24 16.32
@ jacus78
Credo che l'approccio vis a vis, fisico, di presenza, sia ancora la miglior scelta da fare.
Con i miei allievi stavo quasi perennemente dietro e in piedi, con le mie mani sulle loro spalle per assicurarmi che gli arti fossero rilassati, la schiena dritta e i gomiti aderenti ma non troppo ai fianchi, e che spesso e volentieri mettevo una mano sopra e sotto i loro polsi per sorreggerli e/o appesantirli secondo le esigenze del brano per assicurarmi che avessero un'impostazione corretta. E per ultimo mi accertavo che le unghie fossero ben corte e che le dita picchiassero curve sui tasti e non piatte...Così facevano i miei maestri con me, così ho fatto io con i miei allievi.
Secondo la mia opinione, le lezioni su uno strumento vanno fatte in presenza. Non dico che online non si impari, ma tanti dettagli e/o errori, purtroppo e per ovvi motivi non sono visti/sentiti da chi ci segue.
Concordo a pieno. E' chiaro che nessuno direbbe il contrario, che questi corsi debbano essere un completamento, ma io invece penso che questi corsi "nascano", per la maggior parte, con l'idea di sostituire la lezione da vicino, ed è un approccio che mi terrorizza, per estremizzare.

Diverso è se, dopo aver terminato gli studi di piano, voglio un'infarinatura di altro. Ma è importante arrivarci dopo avere delle consapevolezze e dopo una preparazione musicale di livello alti.

Comunque grazie per lo sbattimento per aver recensito questi siti.
Raptus 11-03-24 16.50
@ artemiasalina
Concordo a pieno. E' chiaro che nessuno direbbe il contrario, che questi corsi debbano essere un completamento, ma io invece penso che questi corsi "nascano", per la maggior parte, con l'idea di sostituire la lezione da vicino, ed è un approccio che mi terrorizza, per estremizzare.

Diverso è se, dopo aver terminato gli studi di piano, voglio un'infarinatura di altro. Ma è importante arrivarci dopo avere delle consapevolezze e dopo una preparazione musicale di livello alti.

Comunque grazie per lo sbattimento per aver recensito questi siti.
Nessuno di questi nasce con l'intento di sostituire totalmente un insegnante.

Se si è neofiti questi corsi danno una infarinatura generale per poter poi approfondire sullo strumento ma quando ci metti le mani sopra devi per forza avere una guida.

Se si è più avanti, questi corsi sono molto più utili perché offrono una valida alternativa al perdere permessi di lavoro per andare in una scuola dove magari si insegna in maniera approssimativa o, peggio, non si tiene conto del fatto che non si sono studiati certi argomenti.

Per il resto nessuno sbattimento emo
clouseau57 11-03-24 16.54
... anche questo insegnante non è maluccio emo
jacus78 11-03-24 19.57
Si, sono d'accordo quando dite che l'online sia un completamento, ma la cosa importante è che chi ne fa uso abbia la consapevolezza di assimilare quel poco che di tecnico (può) gli serve per suonare qualcosa per cui provare anche una certa soddisfazione. Chi più chi meno.
Il problema dell'online nasce ove qualcuno spera di riuscire a suonare in un certo modo e ad un certo livello, e le prime "vittime" sono i ragazzi/bambini che inconsapevolmente (anche con genitori inconsapevoli e ignoranti in materia che li spingono) si approcciano e intraprendono una strada sulla quale incontreranno mille difficoltà fino a quando si arresteranno del tutto semplicemente perchè i loro polsi diseducati non li accompagnano.
Poi rimane ben inteso che i corsi postati da Raptus sono di un certo livello. E che chi abbia una buona conoscenza di base può tranquillamente usufruirne.
jacus78 11-03-24 20.09
artemiasalina ha scritto:
penso che questi corsi "nascono", per la maggior parte, con l'idea di sostituire la lezione da vicino

esatto, in tanti corsi sta proprio qua l'inghippo. Bisogna, come dicevo sopra, avere una certa consapevolezza su ciò che si andrà ad imparare e come, e anche una certa maturità nell'affrontare questo tipo di studio. E bisogna scegliere corsi ove un insegnante online non abbia la presunzione di fare le veci di uno in presenza, e non è facile trovarli.
wildcat80 12-03-24 08.30
Io parecchi anni fa avevo fatto un corso di piano blues in inglese.
Molto bello e articolato, mi è stato utile perché oltre al bagaglio scolastico avevo un po' di rudimenti specifici.
C'era solo un problema: tantissimo materiale di esercizio, ma veramente tanta roba, solo in un paio di "tonalità", il resto dovevi ricavartelo da solo senza ovviamente avere nessun feedback.
Per carità, per me è stato più che sufficiente anche perché gira che ti rigira le "tonalità" di impianto più frequenti erano quelle, il resto l'ho derivato senza troppi problemi, e non avevo velleità concertistiche di alto livello, se non quello di suonare con la band nella miglior maniera possibile e formalmente accettabile.
giosanta 12-03-24 08.48
wildcat80 ha scritto:
per me è stato più che sufficiente anche perché gira che ti rigira le "tonalità" di impianto più frequenti erano quelle, il resto l'ho derivato senza troppi problemi, e non avevo velleità concertistiche di alto livello, se non quello di suonare con la band nella miglior maniera possibile e formalmente accettabile.

Bravo! Anche perché se non si definisce il target parliamo di aria fritta.
WTF_Bach 12-03-24 09.01
L’importante è che non si parli di relazione scala/accordo, poi da chiunque si può imparare qualcosa.

PS si trovano su YouTube un sacco di estratti delle masterclass di Barry Harris - e videoclip di allievi di Barry che insegnano il suo metodo.

Per chi vuole imparare il bebop sono risorse assai preziose.
loris86 12-03-24 09.27
Anni fa ho provato un corso jazz, non só se era jazz in 30 giorni...insomma su Skype le lezioni non erano di alto livello e capire l'armonia jazzística era complicata.
Sicuramente dopo 10 anni ci sono già corsi avanzati e di ottimo livello.
Raptus 12-03-24 10.02
@ wildcat80
Io parecchi anni fa avevo fatto un corso di piano blues in inglese.
Molto bello e articolato, mi è stato utile perché oltre al bagaglio scolastico avevo un po' di rudimenti specifici.
C'era solo un problema: tantissimo materiale di esercizio, ma veramente tanta roba, solo in un paio di "tonalità", il resto dovevi ricavartelo da solo senza ovviamente avere nessun feedback.
Per carità, per me è stato più che sufficiente anche perché gira che ti rigira le "tonalità" di impianto più frequenti erano quelle, il resto l'ho derivato senza troppi problemi, e non avevo velleità concertistiche di alto livello, se non quello di suonare con la band nella miglior maniera possibile e formalmente accettabile.
E' esattamente il problema che ho avuto con un corso che ho acquistato da YouJazz.
Negli anni ho cercato di scremare molto questo tipo di corsi ma ci sono capitato anche io... purtroppo soldi spesi male perché troppo sbrigativi.
Sono capaci tutti a dire cosa dobbiamo studiare, non servono corsi per questo, bastano dei libri.
Un altro conto sono i corsi in cui ti aiutano a studiare, che è totalmente diverso.
giosanta 12-03-24 10.04
Raptus ha scritto:
Sono capaci tutti a dire cosa dobbiamo studiare, non servono corsi per questo, bastano dei libri.
Un altro conto sono i corsi in cui ti aiutano a studiare, che è totalmente diverso.

emoemoemo
Raptus 12-03-24 10.04
@ loris86
Anni fa ho provato un corso jazz, non só se era jazz in 30 giorni...insomma su Skype le lezioni non erano di alto livello e capire l'armonia jazzística era complicata.
Sicuramente dopo 10 anni ci sono già corsi avanzati e di ottimo livello.
Per fortuna le cose sono cambiate radicalmente in 10 anni.
Hai ragione, 10 anni fa studiare online dava pochissimi vantaggi. ogni tanto qualcosa migliora emo
WTF_Bach 12-03-24 10.58
Insegnare - ed imparare - sono processi dialettici.

Sopratutto all’inizio non funziona se non c’è interscambio tra allievo e discente.

Poi quando uno ha già una solida base, libri e lezioni online possono aiutare ad approfondire
Raptus 12-03-24 11.08
@ WTF_Bach
Insegnare - ed imparare - sono processi dialettici.

Sopratutto all’inizio non funziona se non c’è interscambio tra allievo e discente.

Poi quando uno ha già una solida base, libri e lezioni online possono aiutare ad approfondire
Prima lezione di piano jazz al Conservatorio: "ragazzi dovete studiare questo elenco di roba"

Ultima lezione di piano jazz al Conservatorio: "ragazzi avete studiato quella roba"? emo

Nel mezzo, gente che portava qualcosa presa a caso dal materiale che ci aveva dato.

Se questo lo chiami insegnamento io sono Elon Musk emo
giosanta 12-03-24 11.15
Raptus ha scritto:
Se questo lo chiami insegnamento io sono Elon Musk

C'è uno sconto sul listino Tesla per i forumisti?