[POLIS] I nativi DIGITALI sono una truffa

artemiasalina 24-04-18 09.19
Non ho letto tutto e magari dirò una cosa già detta:
come lavoro faccio il tecnico informatico e, oltre a questo, sono sui computer dall'età di 6 anni (ora ne ho 40) quindi diciamo che un po' le ossa me le sono fatte.
Quello che noto in questa generazione definita di "digitali" è che in realtà sono una generazione di "fruitori". Sanno usare benissimo le nuove tecnologie (e ci mancherebbe, ci sono dentro dai primi minuti di vita) ma non hanno minimamente idea di come funzionino e di come risolvere i vari problemi che un pc (ad esempio) possa presentare.
Sono convinti che tutto si faccia con un'App dello smartphone, tutto facile, ma quando gli "schiaffi" davanti un bel Photoshop non sanno manco cosa sono i livelli. Insomma, come dicevo prima, generazione di fruitori facilitati.

E così è semplice...molto semplice...
fulezone 24-04-18 13.21
@ artemiasalina
Non ho letto tutto e magari dirò una cosa già detta:
come lavoro faccio il tecnico informatico e, oltre a questo, sono sui computer dall'età di 6 anni (ora ne ho 40) quindi diciamo che un po' le ossa me le sono fatte.
Quello che noto in questa generazione definita di "digitali" è che in realtà sono una generazione di "fruitori". Sanno usare benissimo le nuove tecnologie (e ci mancherebbe, ci sono dentro dai primi minuti di vita) ma non hanno minimamente idea di come funzionino e di come risolvere i vari problemi che un pc (ad esempio) possa presentare.
Sono convinti che tutto si faccia con un'App dello smartphone, tutto facile, ma quando gli "schiaffi" davanti un bel Photoshop non sanno manco cosa sono i livelli. Insomma, come dicevo prima, generazione di fruitori facilitati.

E così è semplice...molto semplice...
A me dispiace essere stato frainteso, è passato il messaggio che io ho detto tutta la generazione di oggi è da buttare e premetto che non è così, io conosco tanti ragazzini, di varie età (ogni giorno arrivando a casa mi trovo studenti di mia moglie che vanno da 10 a 30 anni), effettivamente mi rendo conto che alcuni di loro non hanno un contesto nella società che si prospetta da qui a 30 anni, non hanno capacità di problem solving e fare lo scaricatore come dice il Nano Brunetta ormai non è più possibile, nella nostra società a meno di non appartenere a una classe sociale proprio bassa bassa, una cosa del genere non è contemplata, conosco però anche ragazzi che invece senza aver mai aperto un libro di greco (solo seguendo la lezione) fanno una versione a occhi chiusi e prendono 9 e programmano con una facilità estrema. Conosco due aziende che cercano programmatori per sviluppare applicazioni per Android ed SQL e cercano da due anni senza riuscire a trovare nessuno, ho chiamato un mio amico ricercatore, programmatore alla facoltà di ingegneria informatica di Palermo e tutti i programmatori papabili già lavorano senza essersi ancora laureati.
Abbiamo letto una pubblicazione in cui è venuto fuori che la nuova generazione (quella digitale) ha un'impostazione ossea nelle mani che andando nel tempo si sta modificando, in particolare hanno una predisposizione ossea al'uso di strumenti touch (cosa stranissima).
Come diceva l'amico Artemiasalina sono fruitori, ma la società di oggi ha bisogno di fruitori??? Si senza dubbio, ma servono anche sviluppatori, persone che risolvano i problemi, persone che creino quello che poi la gente va ad usare, anche nella musica, serve qualcuno che crei ma più che altro quello che viene creato è usa e getta
mike71 24-04-18 13.57
fulezone ha scritto:
conosco però anche ragazzi che invece senza aver mai aperto un libro di greco (solo seguendo la lezione) fanno una versione a occhi chiusi e prendono 9 e programmano con una facilità estrema. Conosco due aziende che cercano programmatori per sviluppare applicazioni per Android ed SQL e cercano da due anni senza riuscire a trovare nessuno, ho chiamato un mio amico ricercatore, programmatore alla facoltà di ingegneria informatica di Palermo e tutti i programmatori papabili già lavorano senza essersi ancora laureati.

Ma appunto essere un fruitore di un computer non significa conoscere l'informatica.
Va anche detto che fare l'analista programmatore non è quella carriera che ti riempie di soddisfazioni economiche e non economiche, per di più i pozzi sono stati avvelenati dalle società di consulenza che in realtà sono interinali, per cui molte persone, che magari hanno studiato nel ramo se ne vanno all'estero o cambiano settore.
Certo se una banca invece di assumere direttamente preferisce rivolgersi alle body rental per motivi di bilancio.
Secondo me una cosa che dovrebbe fare il prossimo governo sarebbe quella di migliorare e rendere efficienti le agenzie per l'impiego e convincere gli imprenditori che esse funzionano per la ricerca di personale, e che non bisogna per forza passare dalle interinali. Probabilmente le cose andrebbero a cambiare.
Raptus 24-04-18 14.22
@ mike71
fulezone ha scritto:
conosco però anche ragazzi che invece senza aver mai aperto un libro di greco (solo seguendo la lezione) fanno una versione a occhi chiusi e prendono 9 e programmano con una facilità estrema. Conosco due aziende che cercano programmatori per sviluppare applicazioni per Android ed SQL e cercano da due anni senza riuscire a trovare nessuno, ho chiamato un mio amico ricercatore, programmatore alla facoltà di ingegneria informatica di Palermo e tutti i programmatori papabili già lavorano senza essersi ancora laureati.

Ma appunto essere un fruitore di un computer non significa conoscere l'informatica.
Va anche detto che fare l'analista programmatore non è quella carriera che ti riempie di soddisfazioni economiche e non economiche, per di più i pozzi sono stati avvelenati dalle società di consulenza che in realtà sono interinali, per cui molte persone, che magari hanno studiato nel ramo se ne vanno all'estero o cambiano settore.
Certo se una banca invece di assumere direttamente preferisce rivolgersi alle body rental per motivi di bilancio.
Secondo me una cosa che dovrebbe fare il prossimo governo sarebbe quella di migliorare e rendere efficienti le agenzie per l'impiego e convincere gli imprenditori che esse funzionano per la ricerca di personale, e che non bisogna per forza passare dalle interinali. Probabilmente le cose andrebbero a cambiare.
Ma siete tutti colleghi informatici? emo

Evidentemente esiste un collegamento psicologico tra l'essere informatico e tastierista...
Anche se OT, essendo del settore ti dico che:
In Italia si è dovuto fare i conti con l'aver "subito" il boom dell'informatica di consumo e internet degli anni 90- primi del 2000.
I grandi player erano pochi (una decina?) e si contendevano praticamente tutto- e sono ancora pochi i big più altre aziende straniere ovviamente - già questo ti fa capire qualcosa.
Come da tradizione di conseguenza sono nate le aziendine informatiche alla italiana, con gestione pseudo famigliare e con politiche sempre più al ribasso per riuscire a sopravvivere in questo sistema marcio. Politiche al ribasso significa bassa qualità, che si riflette in tutto: ricerca del personale (mi è capitato di lavorare con laureati in tutte le discipline - da qui è nata pure la svalutazione delle lauree) , qualità del lavoro, diritti, carriera e chi più ne ha più ne metta.
Se fai l'analista programmatore guadagni poco ma questo capita solo in Italia. Negli altri paesi non dico che vivi da pascià ma al pari di un ingegnere sicuramente (se non di più).
Fare informatica in Italia è diventato simile all'avere un posto pubblico negli anni 70. Un lavoro che ti da certezza di lavorare ma che non ti da certamente chissà che soddisfazioni.
mike71 24-04-18 14.35
raptus ha scritto:
Ma siete tutti colleghi informatici?

Evidentemente esiste un collegamento psicologico tra l'essere informatico e tastierista...

Come ho già detto i miei due sogni da bambino erano il Farfisa Bravo e il Sinclair Spectrum. Mio padre mi regalò il Sinclair QL. Mi avessero regalato il Farfisa, chissà...

raptus ha scritto:
Se fai l'analista programmatore guadagni poco ma questo capita solo in Italia. Negli altri paesi non dico che vivi da pascià ma al pari di un ingegnere sicuramente.

Io sarei ingegnere informatico, ma nonostante abbia superato l'esame di stato non ho mai dovuto iscrivermi all'ordine per fare cose da ingegnere. Comunque ho un paio di amici che sono ingegneri civili e non è che se la passino benissimo. Quindi diciamo che anche qui l'analista programmatore guadagna come un ingegnere. E' che l'ingegnere non guadagna tanto.
Raptus 24-04-18 14.44
@ mike71
raptus ha scritto:
Ma siete tutti colleghi informatici?

Evidentemente esiste un collegamento psicologico tra l'essere informatico e tastierista...

Come ho già detto i miei due sogni da bambino erano il Farfisa Bravo e il Sinclair Spectrum. Mio padre mi regalò il Sinclair QL. Mi avessero regalato il Farfisa, chissà...

raptus ha scritto:
Se fai l'analista programmatore guadagni poco ma questo capita solo in Italia. Negli altri paesi non dico che vivi da pascià ma al pari di un ingegnere sicuramente.

Io sarei ingegnere informatico, ma nonostante abbia superato l'esame di stato non ho mai dovuto iscrivermi all'ordine per fare cose da ingegnere. Comunque ho un paio di amici che sono ingegneri civili e non è che se la passino benissimo. Quindi diciamo che anche qui l'analista programmatore guadagna come un ingegnere. E' che l'ingegnere non guadagna tanto.
Anche io sono ing. informatico, come te non registrato all'ordine.
Ho amici ingegneri nell'industria e se la passano molto bene con stipendi almeno metà più del mio.
Ho anche amici ing. civili che però se la passano un po' peggio, il motivo è la p.iva sempre a causa del sistema-Italia ma almeno loro sono trattati come "ingegneri".
Noi non siamo visti così, da nessuno nel nostro ambiente, perchè non c'è un concetto di qualità, quindi un legame con ingegneria.
Proprio per il discorso che dicevo prima. Ho avuto gente con la triennale in Scienze Politiche a farmi da project manager...avrei preferito un diplomato dell'itis...


mima85 24-04-18 14.50
raptus ha scritto:
Ma siete tutti colleghi informatici? emo


Presente pure io emo

raptus ha scritto:
Evidentemente esiste un collegamento psicologico tra l'essere informatico e tastierista...


Beh informatica/elettronica e musica sono decenni che vanno a braccetto, con tastiere e synth che sono l'anello di congiunzione tra i due mondi. Quindi un informatico (o un elettronico) appassionato di musica trova in tastiere, synth e tutto ciò che ci ruota intorno il suo parco giochi ideale emo

A parte che io sono stato attratto da cose con tasti bianchi e neri fin dall'età di 3/4 anni, ben prima di appassionarmi all'informatica, cosa successa quando avevo 11 anni. E già allora le smontavo, solo che poi non sapevo come rimetterle insieme emo
anonimo 24-04-18 15.19
orange1978 ha scritto:
tu paragoni il credere in dio


Una cosa è credere in Dio, nel misticismo o in altre attività spirituali, un'altra è credere ostinatamente nei "miracoli" anche di fronte alle evidenze scientifiche.
fulezone 24-04-18 16.20
mima85 ha scritto:
Beh informatica/elettronica e musica sono decenni che vanno a braccetto, con tastiere e synth che sono l'anello di congiunzione tra i due mondi. Quindi un informatico (o un elettronico) appassionato di musica trova in tastiere, synth e tutto ciò che ci ruota intorno il suo parco giochi ideale


Io sono perito elettronico ho fatto i primi anni di Ingegneria TLC ma poi sono andato a lavorare e nella azienda in cui lavoro sono Responsabile IT ormai da oltre 10 anni, la passione per la musica è nata verso i 12 anni, ma già a quella età montavo filtri per le casse nelle radio delle macchine, costruivo i primi amplificatori di potenza con operazionali TDA2030, sicuramente tastierista musicale e tastierista di computer vanno insieme, io sono un utilizzatore di computer avanzato ma non sono programmatore!