Sanremo 2024

bluesboy 15-02-24 13.59
@ bluesboy
1paolo ha scritto:
Nel “golden age” dei ‘70 l’eccellenza era diffusa, cosa mai più ripetuta nei 50 anni successivi.

Sono d'accordo. Ma è anche vero che questa è la percenzione che - ad oggi - abbiamo in tanti tanti guardando a ritroso quegli anni, a cominciare di chi allora era adolescente. Ed è del tutto legittimo come altrettanto leggittima poteva essere l'opinione ad es. di chi, all'epoca, veniva dagli anni 60 dato che, forse (e ribadisco forse) certe cose poteva magari non percepirle proprio allo stesso modo.
I Deep Purple ed i Led Zeppelin anche all'epoca non piacevano a tutti.
Come anche adesso a qualcuno non piace il Jazz.
A me a sempre infastidito il "corollario" a certe narrazzioni secondo cui, più o meno velatamente, gli anni 70 sono stati il rock, la progressive, i cantautori impegnati ed il punk perchè tutto il resto era per gente poco avveduta ed ignorante......in alcuni casi è cosi. Ma non sempre.

Fermo restando che anche negli anni '80 potevi trovare molta varietà e qualità

Io anagraficamente parlando, negli anni '70 ero un bambino (la scelta del mio avatar è funzionale a far capire subito l'età che ho) e ne ho ricordi splendidi d'infanzia.
Ma i miei anni sono stati soprattutto gli '80 da cui è derivata la fascinazione per le tastiere e per certe sonorità più ancora degli anni 90 che ho trascorso, da adolescente, suonando in una band rock-blues (una sorta di personalissima finestra spazio-temporale musicale oltre la musica dance più orrenda della storia ed il grunge che non mi è mai piaciuto).

Queste piccole note biografiche non richieste per dire che le narrazioni che si fanno sui decenni passati alla fine risentono in qualche misura delle esperienze, dei vari punti di vista, delle interpretazioni e del vissuto di chi racconta. E tutto sommato è giusto che sia così.
Da noi accade però che la narrazione musicale che spesso viene promulgata (specie sugli anni '70), seppur dettagliata e puntuale, appaia a ben vedere limitata e questo un pò mi infastidisce perchè l più ampia
scusate gli errori ortografici emoemo
giosanta 15-02-24 14.09
Tutto interessante e degno di cosiderazione e approfondimento, ma mi chiedo se quella cronologica siu l'unica chiave o quantomeno quella giusta.
Per me, ad esempio nulla di quello che è venuto dopo Bach vale quanto Bach, per quanto ci siano una mare di cose meravigliose, ma Bach...
Eppure, pur avendo qualche annetto, non arrivo ad essere un contemporaneo di Bach.
1paolo 15-02-24 14.14
@ giosanta
Tutto interessante e degno di cosiderazione e approfondimento, ma mi chiedo se quella cronologica siu l'unica chiave o quantomeno quella giusta.
Per me, ad esempio nulla di quello che è venuto dopo Bach vale quanto Bach, per quanto ci siano una mare di cose meravigliose, ma Bach...
Eppure, pur avendo qualche annetto, non arrivo ad essere un contemporaneo di Bach.
Non solo! Ma, da hammondista penso che converrai che John Lord debba molto a Bach..
giosanta 15-02-24 15.14
1paolo ha scritto:
... penso che converrai che John Lord debba molto a Bach..

Si fa prima a dire chi NON deve molto a Bach...
Tempo fa, ad esempio, un musicologo in un programma su Radio 3 spiegava come tantissimi brani dei Beatles abbiano una struttura puramente bachiana.
1paolo ha scritto:
... da hammondista penso che converrai...

Al tempo, io sono nessuno, ci mancherebbe.
1paolo 15-02-24 15.20
@ giosanta
1paolo ha scritto:
... penso che converrai che John Lord debba molto a Bach..

Si fa prima a dire chi NON deve molto a Bach...
Tempo fa, ad esempio, un musicologo in un programma su Radio 3 spiegava come tantissimi brani dei Beatles abbiano una struttura puramente bachiana.
1paolo ha scritto:
... da hammondista penso che converrai...

Al tempo, io sono nessuno, ci mancherebbe.
Il pezzo Burn, specialmente nel solo di chitarra ed hammond e’ un clamoroso esempio!
Ilaria_Villa 15-02-24 17.34
@ zaphod
jacus78 ha scritto:
La TV è anche psicologia, sanno che gli esseri umani provano emozioni, e che in genere è la sofferenza degli altri che attira di più la gente (non si spiega il perchè), così da far provare tanta empatia nel dolore e pochissima nella gioia altrui, anzi della gioia altrui si prova invidia certe volte.

Posso essere più pessimista di te? A volte l'empatia di qualcuno mi pare solo una malcelata soddisfazione di trovare qualcuno messo peggio di lui. Ho due conoscenti (non ragazzine, donne sulla quarantina) che hanno seguito Sanremo, fan di Emma, e non hanno lesinato su FB invettive contro la Mango. Una l'ha apostrofata malamente per il cognome che porta, l'altra addirittura ha scritto un triste "Finalmente è caduta!!!" quando la poveretta si è inciampata sui gradini. Due leonesse da tastiera, certo, ma anche persone cattive nella realtà, posso assicurartelo: dietro un sorriso di circostanza o un interesse verso qualcuno hanno sempre un fine più o meno nascosto dietro. Per fortuna non sono mostri di intelligenza e le persone si accorgono di come sono veramente. Posso confermarti che sono invidiose della gioia (o del successo) altrui. Certo, per due così ne trovi altre più positive. Per fortuna. Ma immagino ce ne siano parecchie altre - e altri - come loro.
In tedesco c'è la parola Schadenfreude, che significa gioia maligna, gioia per le disgrazie altrui.
giosanta 15-02-24 17.35
Ilaria_Villa ha scritto:
In tedesco c'è la parola Schadenfreude, che significa gioia maligna, gioia per le disgrazie altrui.

emo
Ilaria_Villa 15-02-24 18.02
@ 1paolo
Nel “golden age” dei ‘70 l’eccellenza era diffusa, cosa mai più ripetuta nei 50 anni successivi.
Chi amava l’hard rock aveva Deep Purple, Led Zeppelin ma anche decine di altri gruppi (Black Sabbat, Acdc etc,etc)
Il rock psichedelico aveva i Pink Floyd e anche qui c’erano altri importanti esempi .
Se amavi il prog; Genesis, Jehtro tull, PFM, Banco, Orme etc etc etc
Amavi la fusion: Weather, Steps Haed, Yellowjackets, Brand X etc etc
Ti piaceva la west coast, avanti con Eagles, Csny, Denver etc etc etc
Se eri un disco boy avevi i Beegees, Heart Wind e fire, Commodors, Boney m, etc
Se poi ti piaceva la musica impegnata avevi tutta la categoria dei migliori cantautori da Guccini in avanti.
Eri un ribelle punk ; Ramones, sex pistol, Clash
Persino la musica pop era “rappresentata” da eccellenze in questo settore..!
Poi, verso la fine degli anni 70 ecco che arrivano i Police, i Dire straits e i jazzisti si mettono a proporre cose come Miles Davis del periodo o Sting con il suo primo album solista.
E ho certamente dimenticato qualcuno..
John Paul Jones, bassista e pluristrumentista dei Led Zeppelin, ha scritto brani nello stile antico: qui un esempio.

So ell encina
1paolo 15-02-24 18.06
@ Ilaria_Villa
John Paul Jones, bassista e pluristrumentista dei Led Zeppelin, ha scritto brani nello stile antico: qui un esempio.

So ell encina
E anche Blackmore, chitarrista di Smoke on the water adesso fa musica classica-folk ..
bluesboy 15-02-24 19.51
giosanta ha scritto:
Tutto interessante e degno di cosiderazione e approfondimento, ma mi chiedo se quella cronologica siu l'unica chiave o quantomeno quella giusta.

Non è per forza una “chiave”, bensì un elemento che può incidere poco o tantissimo nelle disamine che vengono fatte, specialmente a posteriori. Talvolta anche in modo inconsapevole.
Credo che – in generale – non considerare la potenziale incidenza di questo elemento sia un errore.
Errore che poi uno “si porta dietro”……. come nelle equazioni algebriche…ed è un errore che poi via via non si “semplifica” ma si ingigantisce fino a compromettere il risultato finale della “narrazione” (come la chiamo io) anche a fronte di un procedimento giusto.
Ed è così che poi si corre il serio rischio di assumere quali sentenze le proprie opinioni e/o elevare al rango di oggettività quelli che altro non sono che i propri gusti.
Un altro esempio? Spesso in questo forum (anche in questo thread) si parla di mainstream e di rock.
Ecco, si può legittimamente affermare che come i Led Zeppelin non ci sarà mai più nessuno e che i Maneskin fanno schifo, che negli anni 70 c’è stata una rivoluzione culturale prima ancora che tecnologica e via dicendo... ma se non si parte (anche) dal presupposto che il rock è – da sempre- un prodotto dell’industria discografica e che se non ci fosse stata tale industria (con i suoi riti, i suoi fini e la ricerca/creazione di mode e del businness) il rock non sarebbe proprio esistito, il risultato del ragionamento diventa -a mio avviso- giocoforza fuorviante o limitato.

giosanta ha scritto:
Per me, ad esempio nulla di quello che è venuto dopo Bach vale quanto Bach, per quanto ci siano una mare di cose meravigliose, ma Bach...
Eppure, pur avendo qualche annetto, non arrivo ad essere un contemporaneo di Bach.

Bach non mi metto certo a discuterlo ...tuttavia il fatto che uno ne sia un profondo estimatore-non contemporaneo non sposta quanto sopra, visto che siamo partiti a parlare proprio di contemporaneità, di Sanremo, degli anni 70 e di mainstream.
A maggior ragione visto che poi, gira e rigira, alla fine mi pare che si finisca sempre (legittimamente ed inesorabilmente) a parlare dei Led Zeppelin e di organo Hammond.


markelly2 16-02-24 12.13
SimonKeyb 16-02-24 12.52
@ markelly2
Buone notizie!
se si può chiamare buona notizia un ragazzo che soffre per depressione..