01-03-24 11.15
Impressioni dopo una giornata di prove:
La meccanica risponde bene, si fa "suonare", ma "stanca".
Capiti i punti di forza e di debolezza, le mani tendono ad abituarsi, ma questo lo sapete meglio di me, dato che ho visto persone con un parco tastiere diversificatissimo, tra waterfall, semipesate, pesate scrause e pesate ottime. In generale, questa nuova GHC non è affatto male, anche se obiettivamente preferivo la vecchia meccanica dei vari P35/45
Suoni: Possedendo già una CP73, ero curioso di vedere come si sarebbe comportato il campione CFX sulla sorellina P - 225.
Il confronto non è facile, perchè tra fattori quali amplificazione "Esterna vs Interna", dettagli sconosciuti sulla reale differenza tra VRM e VRM Lite, convertitori, effettistica ecc ecc è difficile tirare delle somme precise.
Va detto che passano 1400 euro di differenza tra l'una e l'altra tastiera e si sente già da un singolo accordo suonato, ma devo dire che la 225 si difende benissimo e che obiettivamente si vede che c'è stato del lavoro per renderla anche una effettiva tastiera da palco con la sua dignità.
Rhodes e suoni di contorno in pieno stile yamaha, quindi belli e utilizzabili.
Funzionalità Midi: La possibilità di ascoltare i propri vst da un amplificazione interna con il semplice uso di un cavo USB (e dunque senza schede audio, ultieriori alimentatori e cavetti in mezzo) mi ha piacevolmente sorpreso, e di fatto, seppur con qualche compromesso, si ha la sensazione di avere sottomano una tastiera da 600 euro e contemporaneamente una tastiera da 5000 con piano/rhodes/archi/pad/hammond di altissimo livello.
Conclusione: Forse il prezzo è ancora un pò altino (al momento la danno a 680) ma a mio avviso sul mercato non c'è nulla che abbia le stesse caratteristiche a quel prezzo li. Se poi vi piace il vecchio campione CF presente sulla 145 e vi basta quello, sono 200 euro in meno ma stessa meccanica e connessioni midi.