Dexibell vs Kawai vs.. Quale sotto un tonewheel?

  • almavian
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04-05-19 18.46

@ TheHopeIHave
Sottoscrivo, da possessore dell'800, tutto quello che ha detto Hrestov.
Intanto l'RD 800 prende le distanze in quanto a timbriche, dai modelli precedenti, specialmente sui pianoforti grazie a nuovi campioni derivati dal VPiano e ci tengo a dire che il timbro è sensibilmente diverso: meno metallico, più arioso e pieno....La meccanica la preferisco a quella del 2000 (che ho provato) ed è anche molto più affidabile in termini di grip, non ci scivoli nemmeno d'estate alla sagra della sarsiccia. È abbastanza programmabile e personalizzabile per essere uno stage, e con le tue esigenze potrebbe andare bene. Perfino come master può cavarti fuori da molti intoppi. Il knob del ToneColor è una manna dal cielo in ogni occasione.

I grandi difetti della macchina sono (in ordine di importanza per me):

-Sistema chiuso, ergo nessuna possibilità di espansione onboard, niente suoni aggiuntivi.

-Ingombro, data la lunghezza esagerata e apparentemente (magari quella sporgenza serve a livello strutturale ??) non giustificata sul lato sinistro.
Fatto sta che li fanno tutti così gli RD emo
Almeno nel 2000 quello spazio vuoto (dove metto l'iPad emo per dargli un senso) è un po' più sfruttato dato che invece di un joystick, un knob volume e la scritta del marchio ci sono almeno i controlli mod e bend)

-Peso non proprio piuma

Per il resto è davvero una goduria e ormai la si trova a prezzi RIDICOLI per quel che sa fare ed offre.

EPs e APs sono molto belli e soddisfacenti (anche per via della meccanica e dell'interazione tasto-suono sublimi) anche se concordo con chi dice che è difficile sporcarli e farli suonare come invece Nord fa fin da quando selezioni il preset.
Alcuni dicono infatti che siano un po' troppo precisi, chirurgici peccando quindi di "rusticità".
Suonare gli EP con il tocco della tastiera MEDIUM -9 è il top per me emo

Tuttavia per chi non possiede un RD800 il 2000 può essere una valida scelta perché migliora diverse cose. In primis è un sistema aperto (magari non a livello Kurzweil, Yamaha o Nord) ma resisterà di più. Poi se non erro può fare da scheda audio ed in generale ha capacità maggiori sul lato MIDI. Inoltre ha più controlli e controllo, più potenzialità, pur restando uno stage piano evoluto.
I materiali sono migliori, almeno per la scocca, in confronto all'800 (che è difficile da tenere pulito a causa della plastica) nonostante abbiano lo stesso peso.

Comunque c'è una bella differenza di prezzo ancora! Ma magari se aspetti stracceranno anche il prezzo del 2000 in favore della nuova arrivata...Roland per sfortuna (di chi vende) e fortuna (di chi compra) funziona così.

P.S. Quello che qualcuno ha detto circa le "ottave che cantano" ed il timbro Roland è abbastanza vero: deve piacere ed ha una perdita sulle ottave centrali (migliorabile tramite l'editing). Come è vero che è un suono "particolare" perché mischia modellazione e campioni, e poi non si basa su un LORO modello acustico (come ad esempio Yamaha che come punta di diamante ha sempre il suo acustico per eccellenza) dato che non ne producono.
Ottima analisi, sono stato un Rolandiano fedele (Rd600 e 1000) prima di passare a Yamaha. In particolare sono d'accordo sul P. S., suono molto "particolare" tipico Roland
  • divicos
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04-05-19 20.37

almavian ha scritto:
Se ti piacciono i suoni il Cp88 è il tuo stage.....

Eh, ma diventano 2000€.
E come dicevo di la', all'utente che voleva confrontarlo con altro, in quella fascia di prezzo gli preferisco, di parecchio, Dexibell s7 Pro e Roland rd2000, per una serie di motivi che immagino si siano intuiti in questa discussione.

Fosse stato lanciato a 1500€ lo avrei già preso, tutto questo thread e queste chiacchiere non ci sarebbero mai state, e sarei in pace col mondo..emo
  • TheHopeIHave
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04-05-19 21.17

@ divicos
@ TheHopeIHave

Un bel thanks per post non te lo toglie nessuno!!

Mi trovi d'accordo su molto di quanto hai scritto. Aggiungo che, dal mio punto di vista, uno stage generalista ma più orientato sui piani esiste, ed è proprio il Roland rd2000. Guarda, mi azzardo a dire che lui lo prenderei anche senza provarlo, fregandomene dell'ingombro e del peso, avendo visto ciò di cui è capace.
Spero davvero che Roland abbia qualcosa in cantiere a breve da farne scendere il prezzo..

Nord Stage viene visto dai più come la macchina definitiva, ma i suoi punti di forza restano, a mio avviso, la sezione organ a polifonia full e la sezione synth con tutti quei bellissimi knob per spippolare in tempo reale. Oltre ovviamente alla portabilità: hai tutto, ben funzionante, in un unico strumento. E alla libreria. Usarlo invece per i piani o poco più, come a molti vedo fare, significa per me aver sbagliato qualcosa.

Ti ringrazio inoltre per il feedback su rd800. Mi confermi quanto ritenevo avesse di buono (e che mi aspetto di ritrovare anche in altri Roland), e anche i difetti che me lo hanno fatto accantonare, preferendogli in prima battuta Dexibell e Kawai, come l'ormai fuorviante titolo di questo OThread ogni tanto mi ricorda.. emo
Intanto vi ringrazio per le vostre parole emo

In realtà non mi sono spiegato bene forse, in quella parte dell'analisi, perchè entrambi avete pensato che parlassi in generale, invece mi riferivo sempre al Nord Stage (mi accorgo ora che ho scritto "stage", senza la maiuscola effettivamente).
Ovviamente avete ragione entrambi, per me, quando dite che RD 2000 può essere ad oggi lo stage per chi cerca una soluzione completa e potente ma che al contempo prediliga un'impostazione pianistica, come del resto lo è stato (rimanendo tuttora valido per molti) il CP1.

Sicuramente io starei piú tranquillo oggi se avessi un 2000 piuttosto che l'800. Questo perchè come ho già detto elimina i problemi piú importanti per me. Rimane l'ingombro ed il peso, ma sono cose che gravano molto meno quando sono le uniche pecche. Quando comprai il mio stage ero totalmente inesperto e non potevo considerare cose che ora mi sono tanto care e chiare. Tanto inesperto che non sapevo avrebbero a breve rilasciato il modello successivo; avrei potuto comprare l'800 a prezzo stracciato quantomeno.

La veritá è che macchine cosí immense (per settaggi, suoni, possibilità ecc) spesso, per molti di noi e nella maggior parte dei casi, risultano deleterie...dispersive. È strano da dire ma non riesci a legare con uno strumento piú grande delle tue necessitá, come non riesci ad affezionarti ed a capire un suono, se ne usi ogni giorno in maniera superficiale 10 per ogni categoria. Quando puoi scegliere tra troppe cose perdi il senso della scelta e anneghi nel desiderio o sensazione che esista sempre qualcosa di meglio.

Il CP88 è efficace: facile, essenziale, compatto (e leggero), con buona meccanica sicuramente (poi condivido quanto detto sul suo tasso di innovazione sonora che è pari a zero) ...se vince è senza dubbio perchè molte volte siamo in cerca di filosofie essenziali (in questo campo come in generale nella vita) che possano scaricarci di un po' di peso nelle scelte. Insoma l'uomo lavora bene con quello che non ha scelto adattandosi, e si perde quando gli si dice che puó avere qualsiasi cosa.

In sostanza però è importante sapere cosa stai cercando e cosa può servirti anche in futuro, senza però esagerare e cercare di arraffare la macchina con piú cose possibile che poi rimangono inutilizzate solo perchè "è sempre bene fare scorta di cibo come gli scoiattoli". Si rischia pure di senrirsi inadatti allo strumento e di sprecarlo, e non è bella come sensazione.

L'RD2000 offre tanto, ma sono cose molto pratiche ed utili a tutti bene o male (altrimenti non staresti navigando in acque simili).
  • Roberto_Forest
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05-05-19 10.23

@ divicos
almavian ha scritto:
Se ti piacciono i suoni il Cp88 è il tuo stage.....

Eh, ma diventano 2000€.
E come dicevo di la', all'utente che voleva confrontarlo con altro, in quella fascia di prezzo gli preferisco, di parecchio, Dexibell s7 Pro e Roland rd2000, per una serie di motivi che immagino si siano intuiti in questa discussione.

Fosse stato lanciato a 1500€ lo avrei già preso, tutto questo thread e queste chiacchiere non ci sarebbero mai state, e sarei in pace col mondo..emo
C'è anche il cp4, che è superiore al cp88 per molti versi. Costa meno
  • divicos
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05-05-19 12.47

@ Roberto_Forest
C'è anche il cp4, che è superiore al cp88 per molti versi. Costa meno
Si, una pagina dietro chiedevo lumi proprio su cp4, grande assente tra queste pagine. La virata su cp88 è stata casuale.
Mi piacciono molto i suoni, ma lo vedo limitato lato editing e effetti (possibili solo via schermo, pochi controlli, mi pare..)
Già i precedenti cp1/cp5, al di là del peso maggiore e senza entrare in merito di tastiera/costruzione/qualità suoni, con 6 knob uno e 3 l'altro mi sembrano più versatili sotto questo aspetto.

Dirò forse una boiata, ma vedo che ci sono fan di studiologic che hanno risposto anche qui, magari mi aiutano a capire..

Uno Sl Mixface potrebbe sopperire alla mancanza di controlli in real time di un oggetto tipo cp4?? Cioè, sarebbe possibile mappare, che so, amount e rate del tremolo su due fader, chorus su un terzo, delay su un altro, etc...
  • Roberto_Forest
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05-05-19 13.01

Il cp4 ha meno controlli a pannello, ma a livello di editing ed effetti è su un altro pianeta rispetto al cp88, che è molto limitato. Ad esempio il cp88 non ha un equalizzatore sul singolo suono (ha solo un eq globale) , e non ha neanche le simulazione di amp (almeno mi pare). Come si fa ad usare piani elettrici e Claviere senza simulazione di amp ed eq??
  • divicos
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05-05-19 13.04

TheHopeIHave ha scritto:
In sostanza però è importante sapere cosa stai cercando e cosa può servirti anche in futuro, senza però esagerare e cercare di arraffare la macchina con piú cose possibile che poi rimangono inutilizzate solo perchè "è sempre bene fare scorta di cibo come gli scoiattoli". Si rischia pure di senrirsi inadatti allo strumento e di sprecarlo, e non è bella come sensazione.


Amen, fratello!

Proprio pensando a questo mi sento di dire che un cp88 sarebbe pressoché perfetto per il tipo di utilizzo che ne farei.

Il punto è che per la fascia di prezzo si trovano macchine ben più complete, che inevitabilmente portano a riconsiderare non le priorità, ma la resa a parità di spesa. Anche in ottica di longevità e possibilità future.

La stessa filosofia del cp88 la vedo, a prezzo dimezzato, su sv1, che però cade sugli acustici ed è limitato anche nel fare un semplice split. E anche qui, se guardo tra gli usati intorno ai 1000, c'è mp7, cp4/5, fa08, moxf, rd800, dexibell s3, perfino qualche NS più vecchiotto. Insomma, tante, troppe scelte, tutte valide. Un po' di confusione è inevitabile..emo
  • zerinovic
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05-05-19 13.15

@ divicos
TheHopeIHave ha scritto:
In sostanza però è importante sapere cosa stai cercando e cosa può servirti anche in futuro, senza però esagerare e cercare di arraffare la macchina con piú cose possibile che poi rimangono inutilizzate solo perchè "è sempre bene fare scorta di cibo come gli scoiattoli". Si rischia pure di senrirsi inadatti allo strumento e di sprecarlo, e non è bella come sensazione.


Amen, fratello!

Proprio pensando a questo mi sento di dire che un cp88 sarebbe pressoché perfetto per il tipo di utilizzo che ne farei.

Il punto è che per la fascia di prezzo si trovano macchine ben più complete, che inevitabilmente portano a riconsiderare non le priorità, ma la resa a parità di spesa. Anche in ottica di longevità e possibilità future.

La stessa filosofia del cp88 la vedo, a prezzo dimezzato, su sv1, che però cade sugli acustici ed è limitato anche nel fare un semplice split. E anche qui, se guardo tra gli usati intorno ai 1000, c'è mp7, cp4/5, fa08, moxf, rd800, dexibell s3, perfino qualche NS più vecchiotto. Insomma, tante, troppe scelte, tutte valide. Un po' di confusione è inevitabile..emo
emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo

emo
  • divicos
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05-05-19 13.23

..
hrestov ha scritto:
cp4 ha meno controlli a pannello, ma a livello di editing ed effetti è su un altro pianeta rispetto al cp88, che è molto limitato.


Si, ma una volta settati e salvati la modifica resta ostica..

Mi spiego con un esempio di una situazione "tipo".. Immaginiamo di iniziare un brano con un piano acustico. Magari ad un certo punto entra un pad in layer, controllato da un volume separato (a pannello o a pedale). Quando entra la ritmica il tutto vira su un rhodes, piuttosto pulito, a fare da tappeto, che via via si "sporca" (chorus, drive, o amp simulator) per competere con i due chitarristi che nel frattempo hanno abusato dell'overdrive e con il batterista che inizia a picchiare come un forsennato. Quando hanno dato sfogo alla loro ira, il tutto si calma e il rhodes può tornare dolce e pulito per il finale, magari stavolta cambiando effetto e mettendoci un vibrato, o autopan.

Ecco, una roba del genere con cp88, sv1, Roland, Nord, saprei come farla ad occhi chiusi. Ma su cp4 senza gli effetti modificabili in tempo reale come la gestisco? Con tre/quattro preset diversi?
  • divicos
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05-05-19 13.25

@ zerinovic
emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo

emo
Bellissimo!! emo
Hai ragione..
emo
  • anonimo

05-05-19 13.39

ci vuole un coltellino svizzero com ne5hp emo
  • TheHopeIHave
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05-05-19 14.35

@ zerinovic
emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo

emo
Premio per il commento più eloquente, vero e originale! emo

Un thanks meritato.
  • TheHopeIHave
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05-05-19 15.03

@ divicos
TheHopeIHave ha scritto:
In sostanza però è importante sapere cosa stai cercando e cosa può servirti anche in futuro, senza però esagerare e cercare di arraffare la macchina con piú cose possibile che poi rimangono inutilizzate solo perchè "è sempre bene fare scorta di cibo come gli scoiattoli". Si rischia pure di senrirsi inadatti allo strumento e di sprecarlo, e non è bella come sensazione.


Amen, fratello!

Proprio pensando a questo mi sento di dire che un cp88 sarebbe pressoché perfetto per il tipo di utilizzo che ne farei.

Il punto è che per la fascia di prezzo si trovano macchine ben più complete, che inevitabilmente portano a riconsiderare non le priorità, ma la resa a parità di spesa. Anche in ottica di longevità e possibilità future.

La stessa filosofia del cp88 la vedo, a prezzo dimezzato, su sv1, che però cade sugli acustici ed è limitato anche nel fare un semplice split. E anche qui, se guardo tra gli usati intorno ai 1000, c'è mp7, cp4/5, fa08, moxf, rd800, dexibell s3, perfino qualche NS più vecchiotto. Insomma, tante, troppe scelte, tutte valide. Un po' di confusione è inevitabile..emo
Beh è chiaro che a meno che tu non abbia avuto un colpo di fulmine per CP88, sulla sua fascia di prezzo c'è altro che vale molto di piú dal punto di vista di investimento, esattamente come dici tu. Come ti ho giá detto quel che di nuovo ha portato questa macchina è l'unione, secondo me almeno, di caratteristiche che non coesistono in altri stage affini.
Nel particolare queste caratteristiche credo siano, in ordine di importanza:

-Compatto e leggero + ottima meccanica in legno
-Ben organizzato in quel che offre
-Possibilità di fare da scheda audio e di ampliare il parco strumenti e controlli (vedremo peró, non si sa bene come e quanto)
-Esteticamente abbastanza elegante e vintage (non una bellezza indiscussa come Sv1 o Crumar 7, ma comunque non male)

Poi avrà un sacco di difetti che alrri prodotti non hanno, ma tra tutte le caratterstiche quella che a me farebbe piú gola è la prima. Se ci si ferma a riflettere non sono molti gli stage 88 che sono tanto leggeri e compatti con una tastiera del genere:
Roland è un'autostrada e non pesa poco, Vivo è profondo e non regge il confronto a livello di meccanica (forse, da quel che ho letto, nemmeno l's7 Pro), Nord Stage perde incredibilmente sulla meccanica, Kawai (NON Mp11 emo) non è proprio l'incarnazione di leggero e compatto e se la gioca a livello di tastiera, Sv1 anche è in bilico da questo punto di vista dato che è abbastanza compatto (non proprio leggero) ed ha una meccanica buona....e cosí via insomma.
Il CP88 effettivamente è poco profondo, ben costruito, pesa solo 19 kg e ha una tastiera che si sta rivelando molto buona. Da questo punto di vista è vincente, unendoci poi le altre caratterstiche elencate.

Poi certo, io trovo che se decidi di spendere quella somma non ha senso prendere CP88 se non perchè te ne sei magari innamorato o per necessità di miglior meccanica con il minor peso e ingombro. Perchè questo è: una meccanica tra le migliori messa in un corpo molto slim a quanto pare. È la cosa piú riuscita e che manca agli altri.

Non fraintendere il mio discorso: ci sono prodotti che lo asfaltano su tutto il resto.
Per esempio RD2000 (sul prezzo puoi anche risparmiare preferendo il Roland) lo supera o eguaglia -a seconda di quel che su sta confrontando- in tutto, perdendo solo ed esclusivamente sul fattore ingombro e leggerezza. Nord Stage se lo mangia in un boccone su tutto, perdendo solo sulla meccanica (se punti un usato spendi lo stesso prezzo o di meno) e cosí via....
  • benjomy
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05-05-19 15.05

@ divicos
..
hrestov ha scritto:
cp4 ha meno controlli a pannello, ma a livello di editing ed effetti è su un altro pianeta rispetto al cp88, che è molto limitato.


Si, ma una volta settati e salvati la modifica resta ostica..

Mi spiego con un esempio di una situazione "tipo".. Immaginiamo di iniziare un brano con un piano acustico. Magari ad un certo punto entra un pad in layer, controllato da un volume separato (a pannello o a pedale). Quando entra la ritmica il tutto vira su un rhodes, piuttosto pulito, a fare da tappeto, che via via si "sporca" (chorus, drive, o amp simulator) per competere con i due chitarristi che nel frattempo hanno abusato dell'overdrive e con il batterista che inizia a picchiare come un forsennato. Quando hanno dato sfogo alla loro ira, il tutto si calma e il rhodes può tornare dolce e pulito per il finale, magari stavolta cambiando effetto e mettendoci un vibrato, o autopan.

Ecco, una roba del genere con cp88, sv1, Roland, Nord, saprei come farla ad occhi chiusi. Ma su cp4 senza gli effetti modificabili in tempo reale come la gestisco? Con tre/quattro preset diversi?
Ma quante volte ti capita una situaZione de
Genere???? A me sembra che ci sia , in generale non rivolto a te, una sorta di “feticismo” dell’editing, dello spippolamento , della programmazione , che rischia di sostituirsi al vero suonare. Imho emo
  • divicos
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05-05-19 15.19

TheHopeIHave ha scritto:
Poi certo, io trovo che se decidi di spendere quella somma non ha senso prendere CP88 se non perchè te ne sei magari innamorato

Voila', ecco il punto. Si, me ne sono innamorato. Ma un'infatuazione non giustifica tale spesa, viste le mie risorse limitate.
Altrimenti avrei già preso lui, più un crumar seven, più un moog subsequent.
Per dire, a 2000€ ho visto anche un dexibell s9 usato, ad un paio di ore di macchina da casa mia. emo

Ma è inutile ragionare sul nulla, non li ho 2000€.
Finora il fumettistico commento di zerinovic è quanto di meglio sia uscito da questa discussione..emo

Magari metto le mani sul Kawai o sul Korg e sparisce ogni dubbio. Purtroppo non sono molti i negozi dalle mie parti, per provare devo organizzarmi e spostarmi di almeno 100km.
  • TheHopeIHave
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05-05-19 15.22

@ benjomy
Ma quante volte ti capita una situaZione de
Genere???? A me sembra che ci sia , in generale non rivolto a te, una sorta di “feticismo” dell’editing, dello spippolamento , della programmazione , che rischia di sostituirsi al vero suonare. Imho emo
Si collega bene a quel che volevo dire io con il mio intervento di ieri, ed aggiunge una giusta osservazione. Non bisogna lasciarsi mangiare dalla necessità di lasciare duemila porte aperte all'eventualità perchè "eh questo mi puó servire, questa capacità puó tornar utile, devo poter agire su tutti questi importantissimi parametri non si sa mai ecc".

Ovviamente nemmeno io penso che sia il caso di Divicos, che mi oare sapere bene cosa vuole poter fare di base con lo strumento ma sta ragionando per dover acquistare una volta sola e godere poi i frutti di tanta frustrazione emo
  • divicos
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05-05-19 15.37

@ benjomy
Ma quante volte ti capita una situaZione de
Genere???? A me sembra che ci sia , in generale non rivolto a te, una sorta di “feticismo” dell’editing, dello spippolamento , della programmazione , che rischia di sostituirsi al vero suonare. Imho emo
Ahime', parecchie volte, in effetti.
Sarà che le mie scarse capacità pianistiche ( e la limitata risposta dinamica dei suoni ora a mia disposizione) mi "impongono" di giocare con l'espressività modificando il suono con gli effetti, fatto sta che, con i gruppi con cui collaboro, raramente inizio e finisco un pezzo con lo stesso identico timbro. Al momento il tutto è gestito dai controlli di chorus e tremolo che ho sulla rd300, e il resto lo faccio con gli effetti lexicon del mixer. Ma sposto fader e giro manopole di continuo, in live..
Per questo, cercando dei buoni organi, alla fine ho optato per un clonewheel con controlli dedicati. Anche solo su un accordo lungo, poter variare la velocità del rotary con un pedale mentre si apre il suono agendo sui drawbar fisici dà quel qualcosa in più all'esecuzione (oltre una certa soddisfazione, provare per credere..). Con un preset di organo, per quanto ben suonante, non lo fai.

Non so se questo fa di me un feticista, fatto sta che suono così..emo
  • Roberto_Forest
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05-05-19 15.53

Io spippolo quasi niente in live. Però a casa quando suono o in prove cerco di trovare il suono che mi piace di più. E per alcuni suoni l effettistica è importante. Raramente in un concerto il suono di piano acustico è quello che uso di più, spesso è il Rhodes. E il Rhodes va trattato come una chitarra, mettendoci simulazioni di amp e effetti. Trovato il mio suono in genere lo salvo e non lo tocco più, a parte a volte il gain del pre amp. Ma chi è che usa il Rhodes pulito senza nessun effetto?
A volte dai commenti mi pare di capire che usate gli stage pianos solo per il piano acustico, che ci può stare, ma allora tanto varrebbe prendere un Yamaha serie p oppure un roland fp spendendo meno della metà. Quelli sì che hanno solo il piano acustico.
  • benjomy
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05-05-19 16.09

@ Roberto_Forest
Io spippolo quasi niente in live. Però a casa quando suono o in prove cerco di trovare il suono che mi piace di più. E per alcuni suoni l effettistica è importante. Raramente in un concerto il suono di piano acustico è quello che uso di più, spesso è il Rhodes. E il Rhodes va trattato come una chitarra, mettendoci simulazioni di amp e effetti. Trovato il mio suono in genere lo salvo e non lo tocco più, a parte a volte il gain del pre amp. Ma chi è che usa il Rhodes pulito senza nessun effetto?
A volte dai commenti mi pare di capire che usate gli stage pianos solo per il piano acustico, che ci può stare, ma allora tanto varrebbe prendere un Yamaha serie p oppure un roland fp spendendo meno della metà. Quelli sì che hanno solo il piano acustico.
Peccato che i suoni top siano solo sui modelli top.. e poi chi ha detto che il
Rhodes non debba essere utilizzato con gli effetti . Ma una volta che hai preparaton3/4 suoni di
Rhodes.. direi che sei a posto no?
  • benjomy
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05-05-19 16.16

@ divicos
Ahime', parecchie volte, in effetti.
Sarà che le mie scarse capacità pianistiche ( e la limitata risposta dinamica dei suoni ora a mia disposizione) mi "impongono" di giocare con l'espressività modificando il suono con gli effetti, fatto sta che, con i gruppi con cui collaboro, raramente inizio e finisco un pezzo con lo stesso identico timbro. Al momento il tutto è gestito dai controlli di chorus e tremolo che ho sulla rd300, e il resto lo faccio con gli effetti lexicon del mixer. Ma sposto fader e giro manopole di continuo, in live..
Per questo, cercando dei buoni organi, alla fine ho optato per un clonewheel con controlli dedicati. Anche solo su un accordo lungo, poter variare la velocità del rotary con un pedale mentre si apre il suono agendo sui drawbar fisici dà quel qualcosa in più all'esecuzione (oltre una certa soddisfazione, provare per credere..). Con un preset di organo, per quanto ben suonante, non lo fai.

Non so se questo fa di me un feticista, fatto sta che suono così..emo
Sexondo me questo continuo cambiare suono in live non ni pare buona modalità di esecuzione. A parte per gli organi (per ovvi motivi legati proprio alla natura del suono) , io credo che , anche per un buon bilanciamento di suoni con l’intera band ci debba essere una certa stabilità nei suoni. Se modifichi tu, poi modifica il chitarrista, poi tu ti adegui poi il bassista e via all’imfinito. A maggior ragionr se si usano suoni diversi fra loro ( pad, lead, etc) la
Porgrammazione ( a casa) deve essere mirata anxhe al
Bilanciamento dei volumi fra i vari
Preset. Live minime aggiustatine ma ninete di piu. In generale si suona cosi