05-10-22 10.59
@ michelet
Oltre all’indiscutibile plauso per la lodevolissima iniziativa, visto che non esiste, a memoria, una versione Italiana del manuale di PC3K così completa, vorrei muovere qualche osservazione.
Premesso che, tempo addietro, mi sono occupato di tradurre una serie di articoli specifici su Yamaha Motif XF, non trovo “filologicamente” corretto italianizzare tutto il testo, per il semplice fatto che i termini tecnici specifici rimangono (e devono rimanere) nella loro lingua originale, a maggior ragione perché sullo strumento stesso non c’è modo di sovrascrivere le serigrafie, come del resto quanto appare sul display, cioè sullo schermo…
Quindi, preferisco tradurre solo la prima volta i termini, eventualmente con una circonlocuzione, però in seguito rimangono tali, perché si presume che il lettore abbia ne compreso il significato una volta per tutte.
Inoltre preferisco utilizzare sempre le forme impersonali, perché non mi piace un manuale che mi dia del tu, o del voi.
Sono perfettamente d'accordo sul non italianizzare tutto in modo eccessivo,.... ed infatti dopo le prime traduzioni di alcuni termini tecnici, come ad esempio ""
Program, Setup, Layer, Keymap, Zona, FX, Sample. LFO, DSP, ARS, Velocity e le stesse modalità operative ecc..ecc..."", una volta spiegato (ad un principiante... come me
) cosa si debba intendere effettivamente per quel dato termine (
generalmente quando lo si incontra nel manuale per la prima volta), poi li ho lasciati nella loro lingua o abbreviazione originaria. Ed in tal senso, proprio per familiarizzare meglio con i termini tecnici (molti dei quali intraducibili), ho voluto lasciare di proposito tutti i titoli e sottotitoli di ogni argomento nella doppia lingua! E così pure l'indice finale! (specie nell'indice inoltre, credo sia fondamentale la doppia lingua, appositamente per lasciare inalterata la filologia dei termini originari, oltre che per trovare un termine tecnico intraducibile più velocemente). Oltre tutto, per non appesantire il testo ho cercato, ove possibile, di introdurre le opportune interpretazioni con semplici note a "piè di pagina" che all'occorrenza richiamano a loro volta altre note in cui il concetto è già stato spiegato in altri capitoli. Ma qualche ripetizione di un termine (in punti molto lontani dei differenti capitoli) è stata volutamente richiamata perchè è raro che l'utilizzatore più avanzato si legga interamente l'intero manuale dall'inizio alla fine (forse l'avrò fatto solo io per volerlo tradurre
), nel senso che solitamente si va a cercare un argomento specifico di un dato capitolo per risolvere un problema nell'immediato, senza in realtà aver mai letto l'intero manuale.
Quasi sempre, una volta familiarizzato su cosa debba intendersi per
Layer, Zona, LFO e quant'altro, poi li ho lasciati nel loro naturale linguaggio. Non so se hai dato un'occhiata anche all'interno di qualche capitolo o ti sei soffermato solo all'indice.