01-06-19 16.52
Dimmi cosa vuoi che faccia.
Non mi perderò in discorsi su layer di dinamica, fedeltà agli originali, confronti in quantità o qualità con questo o con quello, non mi interessano più di tanto.
Sezione Sub, lo dico immediatamente, fate finta che non ci sia. Qualche pad è carino, i Lead Synth sono poca roba, gli organi lasciamo proprio stare. Viene fuori senza dubbio che il rivale di questo CP non è nemmeno lontanamente il Nord Stage, che è tutt'altra macchina, ma il Piano, come anche il prezzo suggerisce. Vedremo con i suoni aggiuntivi che Yamaha rilascerà se la situazione migliora, ma per ora servono a fare layer e poco più. Ha perso subito il mio interesse, e mi sono concentrato sui piani, la vera ciccia di questo oggetto.
Tutt'altra storia! I suoni presenti sono belli. No, seriamente. Belli!! E soprattutto DIVERSI, parecchio, uno dall'altro. Si passa dall'imponente CFX, all'Imperial grasso e rotondo, all'S700 secco ed affilato, agli Upright ognuno con le sue peculiarità, ai CP nostalgici e melodici. Stesso discorso per i tre Rhodes e due Wurli a bordo, se vi serve essere dolci, o arrabbiati, o malinconici, o percussivi, c'è qualcosa che fa per voi. Mi aspettavo forse qualcosa in più dal Clav. DX, d'accordo, lo confesso, mi ha sempre fatto schifo. Eppure anche lui qui ha una presenza niente male, mi è venuta voglia di usarlo (sarà perché è roba loro, vai a sapere..).
Li ho provati uno per uno, puliti, e poi ho iniziato a giocherellare con gli effetti. E qui viene il bello! Perché se le basi sono buone di loro, intervenendo sull'effettistica le possibilità diventano infinite!! Per dire, manca un Honky Tonk, ma prendete un Upright qualunque, abbassate il tono, un pizzico di distorsore, una spruzzata di eq e.. Voilà!! Catapultati, cappello e sigaro, in un saloon polveroso di inizio secolo.. Il tutto senza scomodare la possibilità di mettere in Layer acustici ed elettrici (ma anche due acustici, o due elettrici, se si riordinano i suoni nei vari banchi). Si ottengono risultati del tutto originali e davvero pazzeschi.
Si, ma non puoi controllare il volume delle tines nel Rhodes, o scegliere tra una decina di amplificatori, o decidere quanto feltro c'è nei martelletti o se il coperchio del GranPiano è aperto, semiaperto o chiuso. E chi se ne frega?? Davvero, con gli effetti e con i suoni di partenza così differenti si può arrivare veramente ovunque, basta lasciar fare al proprio orecchio. Non so se si avvicina alla profondità di programmazione dei vecchi CP (penso alle patch di Bruno Zucchetti per CP4, ad esempio), ma sicuramente ne deve passare di tempo prima di essere stanchi e non riuscire a fare più nulla di nuovo.
Per ultimo ho dato una chanche alle patch presenti di default, scorrendole e soffermandomi su quelle che mi sembravano più interessanti.
E quanto detto finora ha trovato piacevole conferma.