07-10-24 13.56
Cosa sarebbe stato il Juno 60/106, senza il chorus?
A mio parere un synth "dimezzato", dotato di un buon oscillatore e un buon filtro, ma niente di più: limitato e un po' "anonimo".
Insomma, un synth "scarsuccio anzichennò".
E nonostante il chorus, all'epoca era considerato un po' un ripiego, un "vorrei ma non posso", una sorta di "Jupiter dei poveri"..
Oggi, sull'usato, i Juno 60/106 si trovano a prezzi "stratosferici" (e a mio avviso ingiustificati).
Negli anni '80 ho utilizzato moltissimo il Juno 60, soprattutto nelle registrazioni.... ed era lì che la magia si compiva.
Passato attraverso un banco professionale (SSL), opportunamente compresso ed equalizzato, con le giuste dosi di delay e reverb, con l'uso sapiente della combinazione tra forma d'onda pura e PWM - e con quel magico chorus - ci cavavi fuori certi "suononi" che a risentirli nel mix quasi non ci si credeva.
Lo stesso, a mio avviso potrebbe valere per l'UB-XA.
In effetti - pur con tutti i limiti che l'odierna componentistica analogica "rimpicciolita" e meno costosa può avere rispetto a quella tradizionale - faccio davvero fatica a credere che con un synth analogico dotato di 16 VCO impilabili in modalità bi-timbrica non si possano tirare fuori suoni
"of the madons" .(per usare un antico aggettivo
).
Del resto, dopo avere posseduto per un certo periodo il Deepmind 12 senza considerarlo granchè, ancora oggi mi capita di ascoltare certe demo sul tubo in cui questa bestiolina - tanto "deprecata" - suona davvero bene e con una palette sonora incredibile
Il merito non va certo a quell'oscillatore un po' "deboluccio" sulla dente di sega (ma nel deepmind 12 ne puoi "impilare" due, detunandoli, e già il discorso cambia) bensì delle combinazioni di quel vasto numero di effetti (di buona qualità) di cui il synth è dotato.
E, alla fine, questo synth ... porcaloca....suona bene.
Ovvio.... poi uno si piglia un Moog Muse e gli passa la paura..... ma anche qui hanno un ruolo i bellissimi rev. e delay presenti nel synth.
Scommetto che se si mettessero a confronto un Jupiter 8 (dal prezzo inarrivabile) "nudo e crudo" e un Jupiter x con tutto il suo armamentario di effetti, l'impressione sarebbe che l'odierno digitale (praticamente un "caricatore" hardware di plugins) "suona meglio" .
Ultima considerazione..... "Se ci fai Jump, allora è un Oberheim"...... Permettetemi di dire "basta con questa sciocchezza!".
Il suono di Jump è piuttosto "basico" e lo si ottiene con qualsiasi synth opportunamente programmato ed effettato.
Il suono Oberheim è molto altro, molto di più.
Lo si ama, o lo si detesta.
Tornando all' UB-XA, posto
QUI un esempio di Jump fatto con questo synth che, a mio avviso, non è male. Ha ancora margini di miglioramento, ma il "corpo" c'è (IMHO).
Credo che, nel valutare l'UB-XA, vada innanzitutto guardata la "qualità di base" delle forme d'onda, dei filtri e degli inviluppi.
Dopodichè, va visto il "carattere sonoro" dello strumento (che in questo caso deve stare in ambito oberheimesco).
Se fin qui tutto va bene, il synth può considerarsi OK.
Le fasi successive (programmazione e inserimento nel mix) a mio parere dipendono essenzialmente dalla capacità di "dosare" i suoni provenienti dalle diverse fonti (synth, tastiere, chitarre, ecc.), dall'equalizzazione e da un sapiente utilizzo della compressione e degli effetti.
Il tutto, ovviamente IMHO.