Piano digitale x iniziare bimbi e papà

  • toniz1
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08-06-18 08.38

paolo_b3 ha scritto:
Capisco tu abbia in animo di spendere il tuo denaro meglio che si può, ma il paragone con l'approccio al "gentil sesso" in questo caso può calzare: ad un certo punto meglio scegliere qualcosa ed iniziare a suonare.


Amen fratello... amen! emo

tanto, gli abbiamo detto che suonano tutti bene...
resta da capire se vuole un approccio piu' "serioso" o uno piu' "ludico" allo strumento, tenendo fermi i punti base "stabilità-tocco-espandibilità".
Per cui resta solo da capire il money da sganciare... e una prova in loco. Ho capito che non sai suonare, ma li sai "vedere".... pigi 4 tasti e cerchi di capire quale "suono" di pianoforte ti piace di piu'...
qualcuno e' piu' "scuro"
qualcuno e' piu' "brillante"
o magari diverso da quello che pensavi.. ma almeno ti fai un'idea.

ma compra qualcosa emoemoemo
  • vin_roma
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08-06-18 12.02

eheh, comincia ad essere una "lotta" per esposizione di principi...

Ha detto bene toniz1, ora tocca decidere se se ne vuole fare un esperienza ludica o più importante.

Riguardo l'aspetto ludico si è detto tanto e tutto giusto ma se in fondo c'è una lucina per un maggior impegno (che certamente costa) aggiungerei un mio pensiero che avevo scritto ma non pubblicato (ovviamente più rivolto ai figli che alle esigenze del papà).
questo:


Se si vuole giocare allora certo, vai di Casio, Thomann ...se speri in qualcosa di meglio parti col piede giusto, non per forza Yamaha ma comunque qualcosa che anche col mobile chieda rispetto ed impegno e ...non spaventarti, si dice "se son rose fioriranno..." e quando fioriranno vedrai che suonare un Clementi, "per Elisa" o "river flows in you" è 100 volte più soddisfacente di un "despacito" con la batteria elettronica, questa la userai dopo, quando saprai dominare la musica.
  • mike71
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08-06-18 14.49

vin_roma ha scritto:
Se si vuole giocare allora certo, vai di Casio, Thomann .

Ma perché mettere assieme nella categoria giocattoli anche Casio?
Io non so se la tastiera GHS Yamaha sia migliore della HAmmer Action II della Casio ed anzi direi che la Casio si sta specializzando sui pianoforti da Studio, con la linea celviano.

Credo che il consiglio migliore sia:
toniz1 ha scritto:
Per cui resta solo da capire il money da sganciare... e una prova in loco. Ho capito che non sai suonare, ma li sai "vedere".... pigi 4 tasti e cerchi di capire quale "suono" di pianoforte ti piace di piu'...
qualcuno e' piu' "scuro"
qualcuno e' piu' "brillante"
o magari diverso da quello che pensavi.. ma almeno ti fai un'idea.

ma compra qualcosa

Io aggiungo, vai in un negozio fisico, e cerca di capire se il commesso è sveglio o è maneggione.
Secondo me un pianoforte con mobiletto ed amplificazione abbastanza potente è l'ideale.
Poi per partire va bene tutto. Anche perché se poi ci si prende gusto per il pianoforte un acustico è d'obbligo. Se invece è stata una cosa passeggera... pazienza.
  • zerinovic
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08-06-18 14.56

@ vin_roma
eheh, comincia ad essere una "lotta" per esposizione di principi...

Ha detto bene toniz1, ora tocca decidere se se ne vuole fare un esperienza ludica o più importante.

Riguardo l'aspetto ludico si è detto tanto e tutto giusto ma se in fondo c'è una lucina per un maggior impegno (che certamente costa) aggiungerei un mio pensiero che avevo scritto ma non pubblicato (ovviamente più rivolto ai figli che alle esigenze del papà).
questo:


Se si vuole giocare allora certo, vai di Casio, Thomann ...se speri in qualcosa di meglio parti col piede giusto, non per forza Yamaha ma comunque qualcosa che anche col mobile chieda rispetto ed impegno e ...non spaventarti, si dice "se son rose fioriranno..." e quando fioriranno vedrai che suonare un Clementi, "per Elisa" o "river flows in you" è 100 volte più soddisfacente di un "despacito" con la batteria elettronica, questa la userai dopo, quando saprai dominare la musica.
Vin, deve solo vedere se gli piace, sia al bimbo (7 anni...) che al babbo, mica lo strumento che lo accompagnerà per tutti gli anni a venire...quello che risparmia ora lo capitalizzerà poi ma solo se la passione c'è...sennó niente.
Stai a guardá il graded hammer....emo
Lo Yamaha se non dovesse andar bene per venderlo dovrà svenderlo...l'altro lo puo dare anche ad uno che gli serve una master leggera per i suoi vst o expander hardware dato che ha le rare uscite midi din...ha piu richiesta secondo me.
  • vin_roma
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08-06-18 15.02

@mike71, parlo dei Casio fascia bassa. Tre anni fa presi il PX350, meccanica carina veramente a parte il suono di carta. Con l'uso mi accorsi del vero problema: suonare i tasti troppo dentro risultava veramente faticoso, mantenere lo stesso tocco tra la parte alta e la parte bassa dei tasti era impossibile. Qualsiasi Yamaha, anche scadente, il tasto o lo premi su o lo premi giù ha la stessa resistenza ...e la cosa è molto più pianistica.
  • vin_roma
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08-06-18 15.08

@zerinovic, certamente il tuo discorso è giusto ma, pensando ai bambini, uno strumento buono aiuta e facilita i progressi che a quell'età possono essere velocissimi. Comunque forse ti riferivi alla vecvhia forma del post che poi ho editato. Scusa! emo
  • zerinovic
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08-06-18 15.33

@ vin_roma
@mike71, parlo dei Casio fascia bassa. Tre anni fa presi il PX350, meccanica carina veramente a parte il suono di carta. Con l'uso mi accorsi del vero problema: suonare i tasti troppo dentro risultava veramente faticoso, mantenere lo stesso tocco tra la parte alta e la parte bassa dei tasti era impossibile. Qualsiasi Yamaha, anche scadente, il tasto o lo premi su o lo premi giù ha la stessa resistenza ...e la cosa è molto più pianistica.
Eh si...succede quello che vediamo nell'immagine in questo link.scorrere in giu la pagina....
  • mike71
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08-06-18 16.44

vin_roma ha scritto:
Con l'uso mi accorsi del vero problema: suonare i tasti troppo dentro risultava veramente faticoso, mantenere lo stesso tocco tra la parte alta e la parte bassa dei tasti era impossibile. Qualsiasi Yamaha, anche scadente, il tasto o lo premi su o lo premi giù ha la stessa resistenza ...e la cosa è molto più pianistica.

Ok, Ma se si tratta di una questione di fulcro del tasto mi sa che alcune GHS Yamaha, tipo quella sul P115 sono fatte allo stesso modo. Poi io non sarò un fine pianista, ma se l'ho comprato, a me il Casio come suono e come tastiera è piaciuto.

http://forum.pianoworld.com/ubbthreads.php/topics/2167459/Comparison_of_Portable_Digital.html


  • zerinovic
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08-06-18 17.24

@ mike71
vin_roma ha scritto:
Con l'uso mi accorsi del vero problema: suonare i tasti troppo dentro risultava veramente faticoso, mantenere lo stesso tocco tra la parte alta e la parte bassa dei tasti era impossibile. Qualsiasi Yamaha, anche scadente, il tasto o lo premi su o lo premi giù ha la stessa resistenza ...e la cosa è molto più pianistica.

Ok, Ma se si tratta di una questione di fulcro del tasto mi sa che alcune GHS Yamaha, tipo quella sul P115 sono fatte allo stesso modo. Poi io non sarò un fine pianista, ma se l'ho comprato, a me il Casio come suono e come tastiera è piaciuto.

http://forum.pianoworld.com/ubbthreads.php/topics/2167459/Comparison_of_Portable_Digital.html


tutti fatti in china,malesya,indonesia….le differenze sono meno marcate di quanto uno possa pensare..
  • mike71
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08-06-18 17.48

@ zerinovic
tutti fatti in china,malesya,indonesia….le differenze sono meno marcate di quanto uno possa pensare..
Ma non credo che sia il luogo di produzione a definire le lunghezze dei tasti. Potrei essere d'accordo sulla qualità costruttiva e della componentistica, ma qui si tratta di scelte progettuali, ed a meno che si tratti di una rimarchiatura in generale tra case diverse le costruzioni son diverse.
Se invece il discorso è che si tratta di prodotti relativamente di massa e relativamente economici che debbono essere venduti ad un certo tipo di acquirente, allora siamo d'accordo.

Detto questo, se si parla del primo pianoforte digitale, mi ripeto, credo che qualunque modello alla fine vana bene, che sia Yamaha, Casio, Roland, Orla, Kawai, viscount, Kurzweil e compagnia. Credo che le cose importanti siano alla fine il post vendita, una buona cuffia, un panchetto decente, una luce extra per lo spartito ma come è stato già detto trovare un buon maestro che non ammazzi tutto a botte di Hanon da un lato ma che dall'altro non faccia una cosa che è troppo poco impegnativa.

Poi se son rose, fioriranno. Magari fra quattro anni la decisione che si dovrà fare sarà tra un verticale Kawai nuovo ed un Blüthner di seconda mano. Anzi lo auguro al papaà...

  • vin_roma
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08-06-18 17.54

mike71 ha scritto:
ma se l'ho comprato, a me il Casio come suono e come tastiera è piaciuto.

Questo è importante.
Io l'ho rivenduto perché un terzo stage in saletta avrebbe fatto la muffa in custodia e comunque la tastiera non mi dispiaceva tranne per quel difetto di fulcro.

Ho letto l'articolo di comparazione che hai postato però credo non sia esaustivo. Incorre in un errore quando prende come esempio i parametri di abbassamento front e rear. E' risaputo che nei digitali i tasti, compresa la parte nascosta, hanno una lunghezza molto più contenuta di quella di un acustico, ma, nonostante il fulcro con molla più o meno resistente in fondo al tasto, si può imitare la meccanica di un acustico con un rapporto con la struttura nascosta che si sviluppa sotto al tasto che può essere un bilanciere a gomito, un contrappeso o altro. Quindi un fulcro non oberato da una molla dura può essere bilanciato con veri e propri pesi e martelletti per ottenere la sensazione di suonare un acustico annullando l'effetto leva corta. Come detto esistono tanti tipi di meccaniche, ogni casa offre la sua soluzione ...e ti garantisco che il P115, che posseggo, non soffre di eccessiva diseguaglianza di peso tra fronte e retro, perlomeno risulta impercettibile a confronto di alcuni Casio.

Comunque i numeri riportati nel post che hai linkato, parlando di digitali, sono fuorvianti a livello di pesatura, sono utili soltanto per confrontare l'incidenza dell'angolo di abbassamento tra acustico e digitale.
  • vin_roma
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08-06-18 17.57

@ zerinovic
tutti fatti in china,malesya,indonesia….le differenze sono meno marcate di quanto uno possa pensare..
Non è questione di pensare, è pura constatazione pratica.

Come dico nel post precedente, ogni casa adotta e brevetta un proprio tipo di meccanica per ovviare alla lunghezza del tasto che non c'è e che risolverebbe tutto.

Alcuni riescono bene, altri peggio.
  • zerinovic
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08-06-18 18.10

@ vin_roma
Non è questione di pensare, è pura constatazione pratica.

Come dico nel post precedente, ogni casa adotta e brevetta un proprio tipo di meccanica per ovviare alla lunghezza del tasto che non c'è e che risolverebbe tutto.

Alcuni riescono bene, altri peggio.
eh bè, se i dati non sono indicativi perche i manovellismi delle meccaniche influiscono sul risultato, eh allora l'unica prova (oltre a quella sul posto) sarebbe un misuratore di resistenza all'abbassamento del tasto nelle varie posizioni (piu vicino o meno al fulcro)
ma insomma, stiamo parlando di un piano per principianti…
  • zerinovic
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08-06-18 18.14

mike71 ha scritto:
Se invece il discorso è che si tratta di prodotti relativamente di massa e relativamente economici che debbono essere venduti ad un certo tipo di acquirente, allora siamo d'accordo

si mi riferivo a questo.
  • toniz1
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08-06-18 18.40

comunque.. io la penso un po' come vin...
ma dovendo fare il lavoro per due categorie di utenti (il papa' e i bimbi) ...
il dp26 lo vedo bene per "poca spesa/tanta resa" con in piu' il fatto che ha la rotella laterale che per uso con altri apparati midi (o usb) puo' tornare molto utile.
Altrimenti un bel mobile con piano (tipo lo yama) o uno stage con le gambe originali (come FP30 o P115, che per inciso mi piacque molto alla prova sia come keybed che come suono) possono fare lo stesso lavoro spendendo un po' di piu' e avendo un impressione piu' "pianistica".

Poi volendo anche i casio base possono andare bene... ma se "almeno il papa'" ha intenzione di usarlo come si deve io andrei su prodotti un attimino superiori.

Prima o poi lo devo provare questo DP26/Kurz K90/Alesis Coda Pro... ne parlo da anni e non ne ho mai toccato uno!!!

Senti Randalf se lo prendi vengo a provarlo a Vicenza... emoemoemo ok??? emoemoemo
  • zerinovic
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08-06-18 19.33

mike71 ha scritto:
trovare un buon maestro che non ammazzi tutto a botte di Hanon

eh ma ci vuole anche quello,
bartok, hanon, e poi avevo il metodo per pianoforte rock…e un esercizio di trascrizione di una canzone a scelta,
(secondo me è la cosa che piu fa bene..) un ora la settimana di questo piu relativi compiti a casa...piu un ora la settimana di solfeggio con il bona.
piu musica di insieme due volte al mese dove si provava in gruppo la canzone o le canzoni (man mano che salivi di livello) ma dovevi avertelo studiato a casa, per il concerto di fine anno o fine estate.
a casa avevo una semipesata, per esercitarmi...ma mica mi facevo tanti problemi, la passione andava oltre i problemi..
certo non sono diplomato. sono arrivato al bartok vol.4 ho fatto 5 anni in tutto.
mica ho smesso perché non avevo la tastiera giusta..secondo me è l'ultimo dei problemi...poi man mano che si va su, si diventa piu esigenti, piu sensibili, credo che ogni cosa vada ponderata a suo tempo.
  • vin_roma
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08-06-18 20.57

Edito.
  • Randalfmajere
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09-06-18 14.03

toniz1 ha scritto:
Senti Randalf se lo prendi vengo a provarlo a Vicenza... ok???

emoemoemoemo
Ragazzi siete troppo forti e avvalorati: come forse avete intuito mi sono focalizzato su SP5600 vs FP30 (che da uno dei vostri link aveva un buon fulcro da quello che ho capito).
Avete ragione che in effetti la Key deve soddisfare i bimbi e me questo complica, ma allo stesso tempo mi avete fatto capire che come primo piano uno di quelli discussi e in particolare i 2 sopra vanno bene.
Lo prenderò con stand e panchetta (anche se andrò su una panchetta ripiegabile ma regolabile) e con cuffia. Vorrei puntare sulla Key x emulare il più possibile l'acustico (questo più x i bimbi che se partono poi dovremo affrontare un piano "vero", fosse x me...). A proposito ho letto molto bene della meccanica della FP30 (PHA... qualcosa?) ma non ho trovato nulla su come siano fatti i Key della Thomann. A livello audio il Thomann mi sembra un po' < alla Roland ma imi avete fatto capire che se sta cosa dovessi mai effettivamente notarla potrei intervenire con dei VST (a scapito forse di un po' di praticità... Ma non ho intenzione di muoverlo in giro x il momento). Zeri e tutti voi anche x questo mi avete attenzionato l'importanza della connettività e mi sembrano entrambe buone con Thomann > Roland.
Probabilmente andrò con la prima è vediamo come va, sembra in assoluto il miglior compromesso x cominciare e ha un po' di tutto (sperando appunto nella meccanica su cui non trovo nulla).
Quindi dovrei forse provarle (vuoi dirmi Tonia che mezzanota ha 2 stanze sopra e io ne ho vista solo 1??? emo) ma non sapendo suonare ma solo buttare giù 2 accordi forse non é dirimente.
Non ho ben capito quale potrebbe perdere più valore nella speranza che tutto vada bene e magari in anno o 2 la vendo x un upgrade... emo
emo
Esatto e mi ritroverete qui: resusciteró il thread e vi assillerò x la prossima Digital o acoustic!!! emo
Grazie mille a tutti!!!
(Avete avuto modo di vedere pianodreamers? Come vi sembra?).
  • mike71
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09-06-18 15.35

Randalfmajere ha scritto:
Ragazzi siete troppo forti e avvalorati: come forse avete intuito mi sono focalizzato su SP5600 vs FP30 (che da uno dei vostri link aveva un buon fulcro da quello che ho capito).

Se vai in questo negozio, Mezzanota sono andato a vedere sul sito e ha in offerta il Roland RP401 che ha la stessa tastiera dell'FP 30 ma e` a mobiletto.
Sono 260 euro in piu` ma hai gia` i tre pedali ed il supporto. Poi c'e` anche mogano.


Comunque vai, sentili entrambi e decidi.
  • toniz1
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09-06-18 21.29

Randalfmajere ha scritto:
Quindi dovrei forse provarle (vuoi dirmi Tonia che mezzanota ha 2 stanze sopra e io ne ho vista solo 1??? )

Quando entri... Dopo il bancone, sulla destra ci sono le scale... Sali... Giri a destra e c'è una stanza piena di tastiere, piani digitali e piani acustici (+violini e altra roba da orchestra)... Così provi le keybed che vuoi...
:)